mercoledì 15 luglio 2009

Acqua del rubinetto e cancro


All'inizio del mese di Luglio il Wwf, tramite un comitato composto da oncologi diretto dal Dr. David Servan-Schreiber suggerisce ai pazienti malati di cancro di non bere acqua del rubinetto se non si è certi della sua qualità.

Questa affermazione ha innescato come si può immaginare un mucchio di polemiche sia a livello medico scientifico che a livello politico in tutta Europa. Per dovere di cronaca bisogna precisare che non vi è uno studio epidemiologico sul ruolo d'acqua, come un fattore di aggravamento di cancro ma sappiamo che ci possono essere in acqua dei composti potenzialmente cancerogeni.

Uno studio condotto in Italia da ricercatori dell'Università di Napoli Federico II ha analizzato l'acqua potabile rivelanto la forte presenza di nitrati e residui di fertilizzanti chimici, dall'altra lato invece Altroconsumo ha evidenziato che in Italia, non ci sono problemi a bere l'acqua controllata del proprio acquedotto secondo un proprio studio su campioni prelevati in 50 città .

I limiti di legge per le acque destinate al consumo è la legge D.lgs 31/2001 e i valori fissati per i contaminanti sono universalmente riconosciuti come validi, Altroconsumo fa sapere che la presenza di solventi (tetracloroetilene e tricloroetilene) e di trialometani laddove la clorazione non è calibrata qualche volta si avvicinano ai limiti di legge ma null'altro. Visto i membri del comitato del wwf, persone di alto livello dubito fortemente di un favore alle aziende che commercializzano acqua minerale in bottiglia, quando piuttosto un invito ad un maggiore controllo di qualità sull'acqua, che spero che gli enti locali accolgano.

Dal mio punto di vista e come già trattato qualche anno fa rispondendo alle vostre domande, consiglio di informarsi sull'acqua nell'ufficio del proprio acquedotto, certo la qualità dell'acqua non è uguale dappertutto, non si può generalizzare tanto che molti blogger mi hanno segnalato la cattiva qualità dell'acqua potabile in alcuni comuni. Daltronde se disperdiamo nell'ambiente alcune sostanze è presumibile che poi ce lo ritroviamo nell'aria come nell'acqua, la soluzione non sta nell'acqua minerale in bottiglia ma in un ambiente più tutelato e in un acqua potabile più controllata.

Fonte news: wwf, altroconsumo, fonte immagine: dardel.info

8 commenti:

  1. rimango sconvolto da questa notizia...non ne ero affatto al corrente..

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  2. ma che bravo che sei che leggi le fonti estere di notizie, non possiamo pretendere di avere un ambiente inquinato e acqua limpida, si devono fare delle scelte per la salute degli uomini indipendentemente dalle attività economiche

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  3. Le tue due ultime righe la dicono tutta!
    Ma purtroppo la tua, come quella di tutti quelli che hanno a cuore l'ambiente, è una voce che grida nel deserto :(

    Comunque non arrendiamoci, a furia di gridare qualcuno ascolterà...no?

    Grazie!

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  4. E' questo il punto, certe persone non amano e rispettano abbastanza l' ambiente e la natura in genere e questi alla fine sono i risultati: ci avveleniamo da soli...inutile lamentarsi dopo.
    Ciao. Lisa

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  5. La tua frase finale dice tutto, speriamo che prima o poi tutti si decidano ad essere più sensibili nei confronti dell'ambiente che ci circonda, capendo finalmente che lasciando residui qua e là ci autodanneggiamo e basta!

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  6. Io francamente bevo acqua in bottiglia ma non credo sia la soluzione, preferirei bere di gran lunga acqua di rubinetto non tossica possibilmente...Ma come essere sicuri di ciò che si beve?!?

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  7. situazione allarmistica da controllare e circostanziare...comunque purtroppo ppm di veleni e cancerogeni signori miei stanno in qualsiasi elemento naturale....l'uomo tecnologico inquina e per risparmio non fa politiche di recupero e di prevenzione
    cauti saluti
    www.chefmarco.splinder.com

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  8. Aiuto Gunther, io bevo l'acqua del rubinetto!!!!!!!!!!!!!

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