giovedì 7 giugno 2018

La Grassofobia, la discriminazione in base al peso nella società e del mondo del lavoro


L'Obesità oltre di diventare una della patologie più diffuse nel mondo, diventa sempre più motivo di discriminazione.

Mentre ero in un Ospedale ho sentito un medico apostrofare una collega "Obesa di Merda" si perchè un medico non può dire grossa, chiatta, grassa, deve fare vedere la "cultura" anche nell'insulto!

Tuttavia avrebbe potuto usare altri termini, l'avere utilizzato la sua patologia l'obesità come un arma per offenderla e umiliarla ancora di più, l'ho trovato una forma di cattiveria gratuita a prescindere dalla discussione.

Questo mi ha portato a riflettere di quanto le persone obese dono vittime d'ostilità, di cattiverie, di malelingue solo in virtù del proprio peso.

Quando si parla di bullismo viene spesso fuori che i primi segni sono la presa in giro dei ragazzi obesi, non pochi casi d'adolescenti che tentano il suicidio per le vessazioni sul peso.

Grassofobia e mondo del lavoro

L'obesità è una di quelle condizioni in cui si può essere più soggetti a stigmatizzazioni e a comportamenti discriminanti.

Si associa l'Obesità alla mancanza d'intelligenza, alla mancanza di capacità, alla poca determinazione, alla debolezza, alla negatività.

Secondo gli avvocati dell'Ilo Organizzazione Internazionale del Lavoro delle Nazioni Unite con sede a Ginevra in Svizzera, le donne sono otto volte più discriminate rispetto alle colleghe con un indice di massa corporea in normopeso, questo si traduce in mansioni umilianti, poche possibilità di carriera e minore remunerazione.

La grassofobia colpisce anche il genere maschile, gli uomini obesi hanno tre volte più discriminati per il loro peso rispetto ai colleghi d'indice massa corporea uguale, meno delle donne ma avete mai visto un amministratore delegato obeso?

Sembra che essere normopeso conti più della competenza, della formazione personale e della  professionalità.

La discriminazione si è fatta sistema tale da escludere le persone obese da alcuni settori, se può essere comprensibile ma non giustificabile l'avere escluso persone obese nei lavori del mondo dello spettacolo, lo è meno in quei settori che nulla hanno a che fare con le immagini.


Grassofobia e il settore Medico

Alla base c'è una cattiva conoscenza che coinvolge anche il settore medico di una patologia complessa come l'Obesità che ha cause genetiche, ormonali, sociali e comportamentali.

Non va sottovalutato che l'opinione negativa che deriva dai Dca, disturbi del comportamento alimentare che vengono ritenute delle patologie di natura psichica.

C'è talmente una cattiva conoscenza sul problema che sono stati fondati in diverse strutture ospedaliere dei gruppi di riflessione sull'obesita e il sovrappeso allo scopo di deplorare pregiudizi che possono diventare discriminazioni e che di conseguenza possono riflettersi sulle terapie.

Cito un fatto portato alla mia conoscenza che ha del divertente nella sua drammaticità.

Un signore scivola su un sentiero di montagna, per evitare l'urto appoggia la mano per terra sul ghiaccio, lì per sembrava solo una botta, dopo alcune ore un grande dolore e visita al Pronto Soccorso dell'Ospedale.

Visita, durante la quale gli viene detto beh ma lei è obeso.
Si ma scusi che c'entra con il dolore della mano o la caduta, chiunque può scivolare sul ghiaccio!
Dalla radiografia viene riscontrata dai sanitari la rottura di due dita e viene ingessato.
Tornato a casa, sente ancora molto dolore.
Il medico di base lo rimanda in Ospedale, dove gli dicono che il dolore è solo conseguenza della botta.
Sentendo sempre dolore, si reca in un altra struttura ospedaliera, dove gli viene riscontrata la rottura di altre due dita della mano.
Il signore si reca a protestare nel primo ospedale, dove gli viene rinfacciata la sua obesità di nuovo e avanzano il sospetto che sia stato lui a rompere in un secondo tempo le altre due dita.
In sintesi il signore ha fatto causa dopo diversi gradi di giudizio e anni ha visto riconosciuto il comportamento disdicevole, la cui responsabilità era dovuta a una cattiva e parziale radiografia non eseguita correttamente.

Difficile dire se il signore sia stato discriminato per la sua obesità o meno ma è chiaro che il suo aspetto fisico può avere influenzato negativamente i sanitari.

L'obeso considerato una minaccia per la spesa sanitaria 

C'è tutta una corrente di pensiero che vede nell'obeso un costo sociale un costo sanitario una minaccia per la spesa pubblica, un po' come rinfacciare a qualcuno d'avere un tumore, una malattia metabolica, una malattia cardiovascolare.

Mi consentite una volgarità? Alla Sanità costano troppo anche le teste di minchia! 
Secondo voi amministratori corrotti e Ministri incapaci non sono un costo per la Sanità?

Recentemente in Regno Unito a seguito di una statistica del Cancer Research UK, secondo cui i millennials sono destinati a diventare la generazione britannica più grassa e più a rischio cancro, ha avviato una campagna di comunicazione sottolineando che l'obesità è la principale causa dei tumori dopo il fumo.

Una scrittrice d'origine danese che vive a Londra (Sofie Hagen)  ha criticato la comunicazione pubblicamente sottolineando che “la società che considera l'obesità come qualcosa di negativo uccide più del cancro”.

I medici con la scusa della salute sono i primi che fomentano le discriminazione nella società delle persone obese, un atteggiamento che nasconde l'odio per il grasso (persone in restrizione calorica perenne), questo li spaventa perchè in fondo nelle persone obese vedono se stessi.

Come la stessa scrittrice suggerisce sono anche l'umiliazioni, la discriminazioni, le vessazioni che potrebbero portare le persone obese ad essere indicate come un gruppo a rischio nello sviluppo di determinati tipi di cancro.


Sintesi

Per combattere la grassofobia la società deve riconoscere sul piano legale la discriminazione e combatterla, cosi come altre discriminazioni che si basano su pregiudizi, luoghi comuni e superficialità.

I media che sono tra i maggiori responsabili della creazioni di falsi stereotipi dovrebbero farsi portavoce d'esempi positivi d'imprenditoria delle persone in sovrappeso e obese, non si tratta di fare pubblicità all'obesità ma di fare in modo che questa non sia fattore di discriminazione.

Cambiamento d'atteggiamento anche nel settore medico i cui atteggiamenti fomentano i pregiudizi negativi sulle persone obese nella società. 

Ricordo per esempio un personaggio pubblico di cui non faremo il nome che bollò la cantante Adele come Obesa, peccato che è divenuta una delle artiste che ha venduto più dischi nella storia della musica moderna al pari dei Rolling Stone e dei Beatles.

Vi lascio il video della coraggiosa Daria Marx, che rivendica il diritto d'avere una vita normale.






14 commenti:

  1. Purtroppo temo che la situazione non cambierà sai...ed è speculare nei confronti di chi è molto sottopeso, anche se è meno marcato e meno evidente.
    P.s. a tal proposito.. Vuoi dividere un po' di calorie con me? posso offrirti una fetta di focaccia dolce con i duroni bianchi da poco sfornata carissimo?

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  2. Purtroppo la gente percepisce le persone obese come persone senza determinazione, pensando che sia solo un problema psicologico e non fisico o medico. I giornali poi ci marciano sopra, e spingono sempre di più su questa stigmatizzazione del peso. Purtroppo non vedo cambiamenti nell'aria

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    1. Sono d'accordissimo con te Elena. Gunther complimenti per questo post!

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  3. Quante verità caro Günther... Si vive in una società non libera e sadicamente selvaggia per quel che riguarda il prossimo. Di certi valori ci siamo tenuti solo le storture perdendo di mira l'essenziale. Chi sa se delle leggi potrebbero spingere la società ad una maggiore inclusione e accettazione delle persone obese.

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  4. Come nn essere d'accordo con te? È vero, verissimo, chi è in sovrappeso è considerato meno intelligente, incapace e negativo. Mi sono indignata leggendo di quel medico come ha bollato la sua collega. E sono arrabbiata. Io nn sono obesa, ma davvero mi fanno arrabbiare quelle persone che giudicano solo per l'aspetto. Come se l' aspetto fisico possa essere un indice di intelligenza. Se sei bella e magra e sei vestita bene sei pure intelligente. Siamo in una società che si basa sull' apparire e non sull'essere. E poi cosa ne sappiamo della vita degli altri? Ci possono essere persone con problemi di tiroide (se sono iper va bene ma se sono ipo non va bene?), persone che hanno una fisicità imponente, persone che sono magre di costituzione, larghe, chiatte, pali o grissini. E allora? Siamo tutti diversi.
    Perché me la prendo così tanto? Sono in una serenissima e naturalissima menopausa, ho 5 kg da smaltire e non passa giorno che mio marito mi guardi e dica "devi dimagrire", quasi come se nn riuscisse più ad accettarmi per quei 5 kg in più, che proprio non vanno via.
    Io però non mi faccio grandi problemi, certo, sto molto attenta a tavola, faccio regolarmente ginnastica e non per ultimo mi coccolo moltissimo...se nn lo fa lui ci penso da sola.

    Caro Gunther, sono praticamente assente dal blog, ma 2 traslochi in 3 anni sono davvero pesanti...l'ultimo trasloco lo abbiamo fatto a metà gennaio. Ti assicuro però che sono sempre attiva in cucina con ricettine leggere e appetitose, con crem caramel sublimi in occasioni di compleanni, muffin e dolcetti per la colazione E la macchina da cucire è sempre in funzione...
    Un abbraccio, Barbara.

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  5. Tante verità hai condiviso Gunther e purtroppo non credo che cambi molto anche se si dovrebbe fare qualcosa di concreto per aiutare queste persone, hanno bisogno di aiuto. In quanto i medici del genere, dovrebbe lasciare il posto ad altri perché in nessun caso si dovrebbero comportare così, anzi, devono essere un grande aiuto per coloro che hanno bisogno. Credo che alcuni di loro si comportano così non solo in caso di obesità ma proprio per il gusto di offendere e di fare solo del male, anziché bene. Qualche anno fa a mio marito dopo un infortunio sul lavoro l'ha mandato a lavorare dicendoli che non c'è la frattura e dopo una settimana di dolori fortissimi, prendendo uno dei ragazzi il CD che li ha dato, a trovato che la frattura scomposta c'era ma poi li ha detto che è venuta dopo lavorando. A questi bisogna farli le scarpe, ma noi non siamo state le persone adatte. Amare il prossimo, sono parole grosse, chi sa se mai si metteranno in pratica !

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  6. Bhudda è sempre raffigurato come un uomo molto panzuto eppure ha fatto una "carriera" folgorante, a parte gli scherzi in certe culture il peso non ha importanza, conta quello che uno ha nel cervello, dovrebbe essere così dappertutto...Buona settimana

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  7. Grazie Gunther a nome di chi come me da
    un po' di anni combatte con i chili di troppo
    e la mediocrita' di tanti medici...
    tutto dannatamente vero!!
    un abbraccio

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  8. E purtroppo la discriminazione non si ferma solo al peso. Noi vai bene neanche se sei bruttino o se sei vecchio.
    In questa società di "esseri perfetti" la minima pecca non viene perdonata: non fai carriera? sei uno sfigato. Non vai in vacanza in posti esclusivi? non ricevi 1000 like sui social? vieni subito accantonato, messo da parte come campione senza valore.
    Per non parlare dell'età. Molte persone avanti con gli anni mi hanno fatto la stessa riflessione: "sai, diventiamo trasparenti, è come se non ci fossimo, ti urtano sui mezzi pubblici, se chiedi qualcosa perché non hai capito si spazientiscono subito e ti dicono di mandare tuo figlio a sbrigare le pratiche"
    Nessuno vuole avere a che fare con grassi, con vecchi e con brutti.
    Che brutta società. Mi mette un'infinita tristezza! :(

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  9. Grazie Gunther ! Sempre esauriente, un'intelligenza mossa dal buon senso. Mi piace il termine che hai coniato, grassofobia e sono d'accordo che il problema vada riconosciuto legalmente per cercare di contenere un disprezzo per l'altro che comunque troverà sempre pretesti per manifestarsi... Abbiamo bisogno di riscoprire bisogni essenziali come quello di essere amati per come siamo...

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  10. Viviamo in un mondo dell'apparire più che dell'essere, l'aspetto fisico direi che è determinante per molti tipi di lavoro. E che essere obeso sia discriminante non è un parere ma un dato di fatto. Ora, io capisco per determinati lavori ma per altri non lo vedo un fattore così discriminante. Sempre acuto nei tuoi articoli.

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  11. Il tuo è un articolo interessantissimo e spiazzante. Incredibile quanta superficialità ci sia in giro e quanta ce ne sia ad alti livelli, dove non dovrebbe esserci anzi là dove dovrebbe essere combattuta. Purtroppo l’ignoranza porta molto spesso a giudicare le persone sul piano fisico: si ride e si prende in giro qualcuno perché è basso o perché è grasso. Il piano fisico è quello più semplice da attaccare non richiede sforzi mentali, non richiede profondità di pensiero. Il fatto che non si riesca a sconfiggere questo limite è veramente preoccupante. Un abbraccio

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