mercoledì 29 ottobre 2014

Gli intolleranti al lattosio hanno un minore rischio di sviluppare tumori?

Uno studio che farà molto discutere, da diversi anni si parla del rapporto tra porzioni di latte e lo sviluppo di tumori, il nuovo studio è stato pubblicato sull'autorevole British Journal of Cancer .

Questa volta lo studio d'osservazione è stato svolto in Svezia, si è voluto vedere se c'era una differenza sul numero dei tumori tra la popolazione generale e gli intolleranti al lattosio, visto la meno assunzione di prodotti derivati del latte. Nei 22.788 intolleranti al lattosio presi in esame le percentuali di sviluppo del cancro ai polmoni era meno del 45%, lo sviluppo del cancro ovarico meno del  39%, lo sviluppo del tumore al seno meno del 21%,  rispetto alla popolazione generale.

Dell'intolleranza al lattosio abbiamo parlato molte volte si tratta della maldigestione del lattosio dovuto alla mancanza di un enzima per la digestione del lattosio, lo zucchero contenuto nel latte e in percentuali diverse nei prodotti derivati del latte, i principali problemi sono male di stomaco, crampi, flatulenza, ventre gonfio ma possono dare luogo a persone più sensibili anche male di testa, eczema, sinusite, difficoltà di concentrazione.

Questo porta le persone intolleranti al lattosio a evitare di assumere porzioni di latte, i risultati dello studio però sarebbe troppo facile dire che grazie all'intolleranza al latte, hanno assunto meno latte e prodotti derivati del latte pertanto hanno percentuali inferiori di sviluppo di tumore. 

Forse non è cosi semplice dal momento che si tratta di uno studio d'osservazione non sappiamo se è il non assumere il latte che incide sulla percentuale (anche se esite un alto indice di probabilità ) oppure se qualche alimento che si consuma in sostituzione del latte possa svolgere un qual si voglia ruolo di tipo protettivo, non è nemmeno da escludere la possibilità che chi è intollerante al lattosio possa avere uno stile di vita differente che incide sul tumore.

Va inoltre detto che la Svezia è uno dei paesi con la più bassa percentuale di intolleranti al lattosio circa il 2%, sarebbe molto più interessante vedere se in paesi dove queste percentuali sono più importanti, più grandi, se ci sia la stessa percentuale di non incidenza di questi tumori, per esempio la Germania e l'Inghilterra dove la percentuale degli intolleranti al lattosio è del 15%.

Sintesi: uno studio d'osservazione rimane tale, va considerato il luogo dove si è svolto lo studio e il metodo, certo che le percentuali sono piuttosto alte anche escludendo una possibile causa familiare e genetica come hanno fatto nello studio.

Non mi sento d'escludere del tutto che i latticini sono una possibile fonte d'ormoni che potrebbero svolgere un ruolo non secondario nei fattori di crescita di  IGF-1- e  mTOR, legate alla carcinogenesi.

I tumori hanno cause multifattoriali e l'alimentazione è solo uno dei fattori ambientali e potrebbe incidere solo in minima parte come per esempio nel cancro al polmone.

Non possiamo escludere altre spiegazioni che potrebbero in qualche modo essere coinvolte da un ruolo protettore di un alimento utilizzato in alternativa o uno stile di vita differente.

Intanto gli intolleranti al lattosio sono contenti, ma va ricordato il dato consigliato dall'Oms sull'assunzione dei prodotti derivati del latte in due porzioni giornaliere (se tollerate), che comunque sono porzioni inferiori alle raccomandazioni di alcuni stati europei.

J Ji, J Sundquist and K Sundquist "Lactose intolerance and risk of lung, breast and ovarian cancers: aetiological clues from a population-based study in Sweden" British Journal of Cancer


15 commenti:

  1. Molto interessante. Proprio from Sweden with love uscì, un mese fa, (http://www.ludc.med.lu.se/) una ricerca pro-latticini nella cura del diabete di tipo 2.

    Parlo da consumatore: è molto difficile capirci qualcosa se le ricerche si contraddicono continuamente. Di conseguenza credo fermamente nelle "massime dosi giornaliere" oltre il quale QUALSIASI ALIMENTO diventa pericoloso e potenziale portatore di patologie.

    Variare l'alimentazione il più possibile, fare una dieta che apporti le giuste calorie e prediligere tante porzioni di frutta e verdura di stagione sono, credo che siano davvero gli unici consigli, che secondo la mia piccola e modesta esperienza, posso giudicare validi.
    Grazie per i tuoi post e le discussioni/riflessioni che ne scaturiscono.
    A presto

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    1. infatti la ricerca pro latticini non l'ho presa in considerazione, nel senso che era visibilmente pro latte a go go in uno dei paesi più grandi produttori e consumatori di latte, si cerca di filtrare anche le informazioni quando riesco

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  2. Interessante, come sempre. In ogni caso penso che sia bene non demonizzare un alimento e variare il più possibile, vd. commento precedente. e poi mi viene in mente una riflessione che esce un po' fuori tema... lasciamo perdere...
    saluti Su

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    1. rifletti pure quando vuoi, tranquilla qui nessuno si meraviglia anche del fuori tema

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  3. Mi accodo ai due precedenti commenti. E' sempre difficile districarsi tra i risultati di queste ricerche, che spesso si contraddicono. A volte, anche da parte di autorevolissimi esperti, sento dire la classica frase che taglia la testa al toro (ma non soddisfa nessuno): non ci sono prove evidenti che questo cibo (o esposizione al tal elemento) nuoccia alla salute. Nel frattempo, regoliamoci come il buon senso ci suggerisce.

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  4. Studi come questi a me danno molto da pensare. Vada per i latticini e i derivati in genere, il cui consumo eccessivo non fa certo bene. Ma questo lo si potrebbe dire praticamente per quasi tutti gli alimenti, fatta eccezione di alcune categorie. Ma per il latte mi viene il magone.
    Sai, io ho lavorato nel settore agroalimentare e zootecnico per tanto tempo e quello che mi ha fatto sempre paura sono i residui di quello che l'uomo immette nella catena alimentare e che non vanno via al momento del consumo finale (antibiotici, insetticidi e così via). E' vero dici tu si tratta di studi di osservazione e che lo sviluppo di patologie ha sempre una componente multifattoriale, ma indirizzare le cause verso un fattore così importante, quotidiano, di consumo (il latte lo bevono i bambini), tenendo conto che una certa intolleranza al lattosio ce l'hanno bene o male tutti (pancia gonfia) ecco questo mi da molto da pensare.

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    1. è vero infatti ho cercato di essere leggero nel senso di fornire altri punti di vista non presi in considerazione come il cancro al polmone dove il ruolo dell'alimentazione dovrebbe essere molto limitato

      Sul latte c'è un forte dibattito, resta sempre il fatto che se bevuto troppo velocemente crea dei grumoli nello stomaco di più difficile digeribilità che non ha nulla a che vedere con l'intolleranza al lattosio

      Grazie della riflessione

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  5. Per i disturbi di cui parli ho ovviato non prendendo + il latte ormai da 4 anni circa però mangio i formaggi (moderatamente). di incidenza delle proteine animali sullo sviluppo di cancro si parla sempre + spesso e alcuni ospedali già danno come consigli alimentari a chi è malato l'esclusione delle proteine animali. E' vero non bisogna demonizzare ma certo il pensiero è costante e la voglia di assumere proteine aninmali specialmente da adulti viene sempre meno, almeno a me!

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  6. Comunico la mia riflessione visto che già Natalia ha toccato il punto. Di che latte stiamo parlando? Prodotto da animali allevati con ormoni e antibiotici? Di latte vaccino fresco o di latte ultralavorato? E' certo che certe sostanze ci fanno male, ma nessuno dichiara che i pesticidi fanno male, non ci sono prese di posizione nette anche se è vero. L'abuso di antibiotici negli allevamenti danneggia chi consuma gli alimenti e come bene si sa (l'OMS lo dichiara e tu meglio di me, da medico) è pericoloso dato che crea batteri resistenti. Ecco le mie considerazioni e il mio sfogo "fuori tema". Alla fin fine si finisce a far "la guerra" al latte, a guardar storto un alimento che è sempre stato sinonimo di genuinità, mi fa tristezza questo aspetto. Guarda io il latte non l'ho mai bevuto quotidianamente, lo uso saltuariamente in cucina, ma non mi piace la demonizzazione dell'alimento particolare quando è il sistema che non va bene. Quasi quasi mi vado a bere un po' di latte con tutti i suoi IGF-1 etc!

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  7. Questo me lo leggo con calma domani,ciao grazie serena notte :-)

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  8. Non potrei mai rinunciare al mio yogurt a colazione. Le proteine animali non faranno bene alla salute ma io non credo che sia una buona politica quella di eliminare completamente blocchi di alimenti. Mia nonna avrebbe detto poco ma un po' di tutto,

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