Le offerte promozionali degli scaffali sono state recentemente oggetto di critica in una tavola rotonda organizzata da Il sole 24 ore e Mark up sul il tema “Pricing, fidelizzazione: costi opportunità e percezione del consumatore” Luigi Rubinelli ha fortemente criticato "le promozioni che fanno scivolare il posizionamento dei prodotti di qualità avvicinandoli al low cost, poiché si determina una distorsione del valore del prodotto che rischia di confondere il consumatore e avere ripercursioni delle politiche aziendali". (Da Il sole 24 ore del 25 giugno 2008)
Fino a qualche anno la promozione era costituita dai cosiddetti “prezzi civetta” di alcuni prodotti che avevano lo scopo di attirare l’attenzione del consumatore in un punto vendita. Oggi questo tipo di interpretazione della promozione è superata come dimostra la fotografia del settore Food and Beverage 2012 di Deloitte e la ricerca sui consumi presentata dalla Federazione Italiana Pubblici Esercizi, dove indica chiaramente lo spostamento delle scelte del consumatore verso prodotti più economici con una certa preferenza verso le promozioni, private label e hard discount in grado di offrire prezzi più bassi.
Anche l'affermazione che solo i prodotti di marca sono prodotti di qualità è superata. Nella situazione attuale dei consumi le aziende si sono adeguate al mercato, dimostrando di sapere contenere i costi e allinearsi attorno alla fascia di prezzo delle offerte speciali. Forse una scelta obbligata, bisogna tenere conto delle difficoltà in cui versano più del 60% le famiglie italiane con una perdita del potere d’acquisto, risparmiare su pane e pasta non è mai accaduto in Italia dal dopoguerra, questo dato dovrebbe fare riflettere.
Le alternative per le aziende quali sono? E sopratutto quali saranno per il futuro? Un prodotto di qualità rimane tale anche con le promozioni. Tutte le aziende che visito mi dicono "noi non siamo un azienda da promozione", d’accordo ma intanto il magazzino aumenta e gli ordini calano. La qualità la fa solo il prezzo? Io non credo. Quando il mio prezzo è troppo alto per il consumo che devo fare? Ripensare al mio modo di fare impresa e affrontare il mercato o si rischia di rimanere ai margini.
Detto questo l’altro giorno ero in un Lidl e ho scoperto una nuova linea benessere dello stesso canale distributivo, è un prodotto nuovo un tonno pinne gialle, con meno sale (più salutare) all’olio d’oliva extravergine al 50% meno del costo di un uguale prodotto di marca, di conseguenza un prodotto low cost può essere di qualità e in questo caso anche conveniente dimostrando che i margini per la qualità il prezzo sono più che possibili quello che manca è la volontà di pensare e confrontarsi con un libero mercato, dove oggi le rendite di posizione non sono più ammesse.
Fino a qualche anno la promozione era costituita dai cosiddetti “prezzi civetta” di alcuni prodotti che avevano lo scopo di attirare l’attenzione del consumatore in un punto vendita. Oggi questo tipo di interpretazione della promozione è superata come dimostra la fotografia del settore Food and Beverage 2012 di Deloitte e la ricerca sui consumi presentata dalla Federazione Italiana Pubblici Esercizi, dove indica chiaramente lo spostamento delle scelte del consumatore verso prodotti più economici con una certa preferenza verso le promozioni, private label e hard discount in grado di offrire prezzi più bassi.
Anche l'affermazione che solo i prodotti di marca sono prodotti di qualità è superata. Nella situazione attuale dei consumi le aziende si sono adeguate al mercato, dimostrando di sapere contenere i costi e allinearsi attorno alla fascia di prezzo delle offerte speciali. Forse una scelta obbligata, bisogna tenere conto delle difficoltà in cui versano più del 60% le famiglie italiane con una perdita del potere d’acquisto, risparmiare su pane e pasta non è mai accaduto in Italia dal dopoguerra, questo dato dovrebbe fare riflettere.
Le alternative per le aziende quali sono? E sopratutto quali saranno per il futuro? Un prodotto di qualità rimane tale anche con le promozioni. Tutte le aziende che visito mi dicono "noi non siamo un azienda da promozione", d’accordo ma intanto il magazzino aumenta e gli ordini calano. La qualità la fa solo il prezzo? Io non credo. Quando il mio prezzo è troppo alto per il consumo che devo fare? Ripensare al mio modo di fare impresa e affrontare il mercato o si rischia di rimanere ai margini.
Detto questo l’altro giorno ero in un Lidl e ho scoperto una nuova linea benessere dello stesso canale distributivo, è un prodotto nuovo un tonno pinne gialle, con meno sale (più salutare) all’olio d’oliva extravergine al 50% meno del costo di un uguale prodotto di marca, di conseguenza un prodotto low cost può essere di qualità e in questo caso anche conveniente dimostrando che i margini per la qualità il prezzo sono più che possibili quello che manca è la volontà di pensare e confrontarsi con un libero mercato, dove oggi le rendite di posizione non sono più ammesse.
Il consumatore oggi è molto attento e consapevole, non è sufficiente che il prodotto sia in promozione, deve essere anche soddisfare delle aspettative di qualità. Io faccio degli acquisti promozionali e voi?
Ci sono prodotti che qualche volta compro fuori dalle offerte e prodotti che non compro se non in offerta
RispondiEliminagli acquisti promozionali li prendiamo in considerazione solo se adoperiamo il prodotto p.es. inutile che ci siano gli gnocchi di patate o i tortellini in promozione di qualsiasi marca siano, perchè noi non li mangiamo. leggiamo sempre attentamente l'etichetta, controlliamo che sia merce italiana, possibilmente vicino alla ns. zona, almeno abbiamo l'idea che abbia fatto meno strada! il Denso è attentissimo alla qualità, ai conservanti, ai vari trattamenti riservati ai salumi. essendo ing. chimico non gli sfugge una etichetta! certamente controlliamo le promozioni ma comunque stiamo sempre attenti, ripeto, è inutile comprare un alimento se poi rimane in frigo o dispensa perchè nessuno lo vuole mangiare, o magari non è di qualità soddisfacente! il risparmio potrebbe finire in pattumiera! (vedi le merendine confezionate, le varie scatole di sofficini, giravolte ecc.:gli alieni si sentono male solo a sentirne l'odore!). per i saponi lavatrice e lavastoviglie, compro il marchio supermercato preferendo quelli a minor impatto ambientale, costano meno delle grandi marche e la composizione chimica non cambia di molto (Denso docet). fare la spesa con il Denso porta via il doppio di tempo, per renderti l'idea! comunque certamente la marca non è garanzia di qualità e bisogna sempre leggere attentamente l'etichetta.
RispondiEliminaAnche io seleziono gli alimenti in promozione, altrimento rischio di riempirmi il frigo di cose che non mangio, io vedo tanta gente che acqusita solo prodotti in promozione.
RispondiEliminaIo i prodotti in promozione ne prendo, scelgo prima quelli e poi faccio la spesa, trovo prodotti di qualità e di marca in promozione come zuegg,lavazza,yomo, provo prodotti nuovi che non comprerei mai a prezzo intero. Non ho una cultura da ingegnere chimico mi fido del mio intuito
RispondiEliminaPersonalmente acquisto prodotti in promozione e mi trovo bene, sapere scegliere fa la differenza, non credo che i prodotti in promozione danneggino la qualità
RispondiEliminapensieri sparsi...anzitutto la veridicità dell'etichetta.
RispondiEliminae mi riferisco all'esempio del tonno del lidl.
qual'è l'azienda che lo produce? da dove arriva il tonno? che tonno è? che olio di oliva è? quanto sale in percentuale?
non sono domande peregrine.
esempio 2 spesso compravo e adesso purtroppo non lo trovo più il tonno sott'olio marchio del mio supermercato, tonno in filetti interi in vasetto di vetro.
etichetta: prodotto per ... presso lo stabilimento x a trapani tonno pescato in atlantico varietà pinne gialle (il peggiore, per inciso, meglio il blue fish) ora io conosco benissimo la qualità di quei prodotti e costava molto meno della nota marca sempre in vetro.
stesso dicasi per il sale della lavastoviglie o marino da tavola.
ovviamente bisogna anche dare un occhio (più che attento alle provenienza) il cioccolato sempre a marchio supermercato è fatto in icam un'azienda conosciutissima dagli addetti ai lavori...
sulle promozioni...io non vedo quale sia il problema per gli economisti che si sono interrogati.
Risponde ad una necessità comune, cioè quella di coniugare qualità e risparmio.
ovviamente prima di me è stato correttamente ribadito che questo meccanismo può trasformarsi in una trappola perchè ti invoglia a comprare cose che poi finiscono in pattumiera.
però se si comprano cose non deperibili tipo i detersivi questo ragionamento decade.
ora...se il detersivo x va periodicamente in promozione e lo sappiamo bene che le grandi marche hanno la rotazione delle offerte...allora perchè non approfittarne?
sarebbe stupido non farlo, non trovate?
il che non deprezza la qualità, anzi le offerte spesso le aspetto...con le mie bambine uso i pannolini x e allora faccio scorta fino a quando on ritroverò al mio super abituale un'altra volta l'ooferta. è segno di fidelizzazione, mi sembra.
sul discorso della qualità del prodotto low cost non so...mi trovi perplessa, credo che sia una cosa che riguarda l'esperienza personale io con moltissimi detersivi non mi son trovata granchè bene stesso dicasi per i prodotti da forno.
ed inoltre trovo poco chiare le etichette, motivo per cui mi piacerebbe che lo sfuso (idea che mi entusiasma) avesse un'etichetta chiara e rintracciabile.
Selezionare le promozioni è fondamentale. Ho notato che ci sono prodotti negli hard discount che prevengono da Grecia, Europa dell'est, Marocco dove penso ci siamo dei costi più bassi, mi è successo nei Lidl di trovare delle marmellate al miele o anche solo miele della Brezzo, non è una marca nota ma il prodotto è di ottima qualità lo posso confermare. Anche se secondo me l'andamento dei prezzi è sconvolgente, posso dire che per me è meglio la promozione dell'hard discount
RispondiEliminaAcquistare nella fascia di prezzo più bassa non è una scelta.
RispondiEliminaIo compro sia nei supermercati normali che negli hard discount dove mi trovo bene per yogurt e prodotti di pulizia, trovo anche le paprike e peperoni ungheresi introvabili in altri posti. Non trovo che le promozioni danneggino i prodotti di qualità
RispondiEliminaCapisco la politica un po' superba di quelle aziende che temendo di perdere "reputazione" o subire una svalutazione dell'identità di marca limitano o evitano di entrare nel meccanismo della promozione.
RispondiEliminaPerò ci sono clienti che comprano SOLO prodotti in promozione (mia zia)! Che non guardano la pubblicità in tv, non comprano giornali, non-non-non...
E allora, se per il prodotto si vuole una collocazione alta o di nicchia... allora perché scegliere la grande distribuzione?! I meccanismi dei super e degli iper sono ormai noti e accettati dai consumatori (c'è chi fa qualche chilometro in più per fare scorta di "quel" prodotto... magari rendendo inutili i meccanismi di fidelizzazione tipo raccolte punti o carte fedeltà: transumanza da super a iper a discount alla ricerca del risparmio).
Hai ragione, caspita: con una evidente riduzione del potere di acquisto di salari e stipendi (con riduzione di acquisti superflui e rinunce per ristoranti/divertimenti) molti scelgono la compensazione alimentare...!
Al discount che tu nomini ho comprato prodotti "asiatici" con una eccellente qualità (e i soliti prezzi abbordabili!)
buon week ;)
RispondiEliminaMi piacciono proprio questi articoli che scrivi !!! Ciao Lisa
RispondiEliminaBel quesito Gunther. Io ho lavorato in un'importante impresa di insaccati spagnoli. Si vendono con la marca della ditta a prezzi alti poi gli stessi si vendono al Mercadona, al Champion (anche in Francia) al Tesco della Repubblica Ceca e tanti supermercati e discount spagnoli a prezzi bassi.
RispondiEliminaPoi ho lavorato per un multinazionale specializzata in prodotti per la pasticceria, panificio e cioccolato belga.... stesso discorso.... i mix per fare cornetti, biscotti e merendine varie si vendono alle grandi marche e molti di questi mix sono gli stessi che si utilizzano per i prodotti di hard discount. Al Mercadona io compero lo yougurt della marca del supermercado che e' lo stesso della Danone.
Bisogna saper scegliere.
Gli utlimi articoli sono davvero interessanti! Ripassero' con + tempo per leggermeli con attenzione. Approfitto per ringrarti per la tua offerta. Sei molto gentile, davvero. Mio padre sta facendo degli accertamenti e spero che presto sapremo qualcosa.
Un saluto,
Daniela
grazie a tutti per i commenti, sono un po in ritardo, ma voglio dire veramente grazie perche siamo riusciti ad ampliare l'argomento in modo veramente notevole, ogniuno ha portato la sua esperienza e il suo punto di vista, devo fare una sintesi:
RispondiElimina@anna viva la sincerità
@mammadeglialieni, sei un ottimo esempio di spesa a co2 zero, quando dico che il consumatore è intelligente non mi sbaglio
@cosima , il rischio di riempirsi il frigo di cose inutili è dietro l'angolo, io per primo.
@milo, viva la sincerità, certi prodotti solo se in promozione
@sigrid la penso così anche io
@enza, fare la spesa con te mi divertirei un mondo, hai lo stesso mio piglio investigativo e fai bene, quante cose importanti che dici qualità e rispamio, l'etichetta dello sfuso, parlerò presto anche di rintracciabilità
@barbara si molto prodotti provenienti dall'estero si nel male e nel bene.
@gloricetta non sempre si può scegliere di questo ci eravamo dimenticati!
@lisa, mistare la spesa è bene
@claud parole sante le tue, qualità e grande distribuzione, come si coniuga?
@mirtilla @fairyskull ciao e grazie
@campo di fragole, che pena non ti sentivo più , ho capito tardi perchè, grazie del contributo e sappi che se ti servono chiarimenti
sono disponibile