Questa settimana ho letto un articolo sul giornale La repubblica dal titolo da grande farò l'influencer, per quando non sia d'accordo sulle impostazioni e conclusioni dell'articolo, rimane un'analisi interessante.
Ci riguarda tutti nel senso che fornisce in un certo qual modo la misura del'evoluzione del settore.
Quando ho iniziato a fare blog non mi era mai giunto il pensiero che questo potesse diventare un mestiere, sono partito anzi siamo partiti con l'idea di creare dei contenuti reali sull'alimentazione e sulla cucina, di ricette che fossero replicabili senza avere sorprese, di un informazione ricca e completa.
L'articolo lo chiama il periodo dell'Utopia Californiana. Tante persone hanno messo la loro esperienza di cucina a disposizione degli altri, sarà stata anche Utopia ma è stata una cosa molto bella e sono stato contento d'averne fatto parte.
Questa fase si è modificata con l'arrivo dei Social Media, la maggior parte del pubblico si è spostato su Facebook e Twitter, dove più che la competenza è la personalità dell'utente che viene messa in evidenza.
Secondo l'articolo i social media sono cosi diventati le stanze dell'eco del nostro io, si è persa secondo me la cosa più importante l'informazione.
Un problema anche tecnico dato dal fatto che ci collega sempre di più esclusivamente da uno smartphone, solo il 16% usa il pc per collegarsi ai social, che contenuto vuoi leggere su uno smartphone?
Questo ha modificato la percezione del web e dei suoi contenuti, sempre più immagine e fotografia sempre meno testo e informazione.
La perdita dei contenuti e dell'informazione è stata casuale o voluta?
Vista la perdita dei lettori della piattaforma blogger e della modifica della indicizzazione di ricerca dei motori di ricerca del web mi fa presupporre che questo sia una cosa voluta e ricercata, accordo editori e google, se rendo difficile arrivare all'informazione e ai contenuti, le persone acquisteranno i contenuti già pronti degli editori.
Ma di quali contenuti parliamo?
L'altra giorno ero su un quotidiano, "vuoi i nostri contenuti con 3 euro al mese, tutti i nostri contenuti illimitati" mentre leggevo del wedding royal nel Castello di Windsor e pochi km da Londra, di fatto mi bloccano la visione se non cliccavo acquista l'offerta.
Pensiero aperto ai miei amici editori, ma secondo voi, che cavolo (si può dire?) di contenuto, lo hanno trasmesso in mondovisione, 5 televisioni nazionali in diretta, esclusiva di che? Sul sito della Royal Family c'è tutto con anche le fotografie ad alta risoluzione, che avete copiato e incollato!
I contenuti si creano non puoi farti pagare qualcosa che è di dominio pubblico. Oggi per le notizie ci sono le agenzie come l'ansa, la radio, la televisione digitale con 999 canali. Vi devo dare i soldi per vedere qualcosa di cui tutti sono già al corrente? Dimenticatevi i 3 euro e andate a lavorare nei campi di pomodori.
La crisi dell'editoria non è dovuta ai social o all'avvento di internet, questo hanno solo accelerato un processo, la vera ragione è l'informazione vuota che ha determinato la crisi dell'editoria
Quali sono i social network più utilizzati?
You tube 62%, Facebook 60% Istagram 30%.
Per essere influencer quante persone devono seguirti ?
I pareri si dividono si parla di 50.000 follower per interessare un azienda, chi parla di 30.000, Io che ne ho 1600 non sono nessuno, non conto niente, sono sottozero.
Quello che non capisco dei follower e quando hanno 600.000 follower e dieci mi piace, c'è più di una influencer di cucina che ha questi numeri, io mi chiedo come sia possibile avere cosi tanti follower? Che famiglia devi avere per avere così tanti parenti?
Sono come i racconti di cucina della pappagalla, su 2.500.000 lettori e 30 persone che girano per la redazione a vario titolo e solo dodici mi piace su un post, io fossi in voi mi chiederei visto che il vostro è un lavoro come mai ci sono 2.499.988 lettori a cui non piace ?
Ricordo un mio amico che si era presentato alle elezioni erano 6 persone in casa e aveva avuto solo due preferenze, volavano coltelli anche sul pianerottolo, immaginate a casa!
Cosa si arriva a fare per compiacere il proprio io
Tra i fatti più divertenti che conosco direttamente, non posso fare nomi e cognomi, è quello di una nota professoressa ricercatrice di una Università di Milano a Nord della città, che non vedendo nessun mi piace o forma di gradevolezza negli articoli pubblicati nel più noto quotidiano milanese, ha obbligato gli studenti del suo corso a mettere mi piace sui suoi articoli, con tanto di testimonianza fotografica, altrimenti non avrebbero passato l'esame!
Cosa si arriva a fare per compiacere il proprio io
Tra i fatti più divertenti che conosco direttamente, non posso fare nomi e cognomi, è quello di una nota professoressa ricercatrice di una Università di Milano a Nord della città, che non vedendo nessun mi piace o forma di gradevolezza negli articoli pubblicati nel più noto quotidiano milanese, ha obbligato gli studenti del suo corso a mettere mi piace sui suoi articoli, con tanto di testimonianza fotografica, altrimenti non avrebbero passato l'esame!
50.000 follower sono tanti ma chi ha cosi tanto seguito? Io conosco blogger bravi con 12000, 20.000 follower al massimo (anche se conosco quelli ancora più bravi e appassionati che ne hanno molto meno), sono in gamba. nessuno di questi arriva a 50.000, sono numeri reali arrivabili solo se hai un "aiutino".
Sono destinato a rimanere povero!
Influencer che guadagnano sono quelli che hanno 600.000 follower, sono un po' scettico sui loro numeri, sembra che abili agenzie di comunicazione fanno credere ad un seguito solo per veicolare i contenuti delle loro aziende clienti.
Capisco che c'era il bisogno di opinion leader che veicolassero alcuni contenuti presentati dalle aziende sui sociale media, ma non si è diventati ridicoli? .
Facciamo un esempio per capirci Benedetta Parodi ne ha solo 420.000 di follower ma dopo anni e anni di televisione, articoli di giornali, se tu che ti chiami Pinko Palla, che sei sbucata fuori dal nulla in un mese ne hai più di lei, capisci che qualche perplessità viene.
Per curiosità sono andato a leggermi chi sono i top influencer nel settore del food. Metà sono chef come Cannavacciuolo, Barberi, Cracco, l'altra metà non so nemmeno chi sono, non dico mai visti ma nemmeno sentiti e sono dieci anni che bloggo. Mi ha molto incuriosito una certa Valeria che pubblica in media 50 post al giorno, mi chiedo come fa? Io vado in crisi solo per preparare una cena per 10 persone figurati 50 piatti!
I top influencer hanno anche il tempo di utilizzare tutti i social, you tube i video, twitter, facebook, ma sono tutte foto e video loro? Alla media di dieci post al giorno. Quando li fate tutti questi piatti? Conosco chef che 50 piatti al giorno diversi mica li fanno! Per essere in tema diciamo che si sente l'odore di bruciato da molto molto lontano.
Detto inter nos amici influencer e amiche aziende ma veramente pensate d'essere credibili agli occhi degli utenti in questo modo?
Se penso a quanto fatica fanno i blogger veri, quelli animati dalla passione, quelli che pensano le ricette, le fanno, le fotografano, le editano, sono belli e felici cosi, anche senza essere influencer, vi ammiro tantissimo.
Sintesi
L'articolo si sofferma molto sul ruolo degli influencer e delle professioni legate a questo ruolo, stimolando i giovani verso queste professioni, c'è sempre bisogno di nuovi pesci per arricchire l'acquario.
Alla favola di quelli che partono da zero io non ci credo ma sopratutto ragazzi non credeteci voi, se in futuro volete fare gli influencer, studiate per trovarvi un lavoro vero prima!
Per curiosità sono andato a leggermi chi sono i top influencer nel settore del food. Metà sono chef come Cannavacciuolo, Barberi, Cracco, l'altra metà non so nemmeno chi sono, non dico mai visti ma nemmeno sentiti e sono dieci anni che bloggo. Mi ha molto incuriosito una certa Valeria che pubblica in media 50 post al giorno, mi chiedo come fa? Io vado in crisi solo per preparare una cena per 10 persone figurati 50 piatti!
I top influencer hanno anche il tempo di utilizzare tutti i social, you tube i video, twitter, facebook, ma sono tutte foto e video loro? Alla media di dieci post al giorno. Quando li fate tutti questi piatti? Conosco chef che 50 piatti al giorno diversi mica li fanno! Per essere in tema diciamo che si sente l'odore di bruciato da molto molto lontano.
Detto inter nos amici influencer e amiche aziende ma veramente pensate d'essere credibili agli occhi degli utenti in questo modo?
Se penso a quanto fatica fanno i blogger veri, quelli animati dalla passione, quelli che pensano le ricette, le fanno, le fotografano, le editano, sono belli e felici cosi, anche senza essere influencer, vi ammiro tantissimo.
Sintesi
L'articolo si sofferma molto sul ruolo degli influencer e delle professioni legate a questo ruolo, stimolando i giovani verso queste professioni, c'è sempre bisogno di nuovi pesci per arricchire l'acquario.
Alla favola di quelli che partono da zero io non ci credo ma sopratutto ragazzi non credeteci voi, se in futuro volete fare gli influencer, studiate per trovarvi un lavoro vero prima!
Mi è venuta in mente il testo di una canzone di un cantautore italiano, precocemente scomparso Luigi Tenco
"Ragazzo mio, un giorno sentirai dir dalla gente
che al mondo stanno bene solo quelli che passano la vita a non far niente
no, no, non credere no,
non essere anche tu un acchiappanuvole che sogna di arrivare
non devi credere, no, no, no non invidiare
chi vive lottando invano col mondo di domani."
Mah! Mi mancano le parole per commentare.
RispondiEliminaEcco, siccome ho visto che avevi solo 1599 followers, mi sembrava strano che io non l'avessi fatto find'ora e ho voluto esserci io alla 1600° , tanto non cambia comunque nulla, hi,hi,hi. Mi sono messa anche io domande del genere, come mai certe persone hanno tanti followers e pochi like, ma mi sono detta : mica è un problema mio !!!! Sicuramente anche io rimarrò povera in questo caso, anche perché sono nessuno e non credo di arrivarci. Ultimamente ho visto anche io un calo di visite nel blog, magari anche io non sono stata molto attiva, ma non voglio fare un vero problema perché voglio che rimanga per me un luogo di rifugio e di relax e mi è stato in un periodo nero. Non credo mai di poter arrivare a tanto e se qualcuno sogna, non posso dire che sogni d'oro. Mi piace il tuo punto di vista e come esponi le cose così come stanno.
RispondiEliminaHai espresso pensieri che mi frullano molto spesso nella testa: ci sono blogger bravissime/i con numeri molto più bassi di quelli che servono per essere al top!Qualche domanda me la faccio quando vedo nei miei post(e io non sono nessuno) a volte anche 80 /90 like ...e io di followers non ne ho granchè e pagine con numeri stellari con 30/40 like ai post....mah...alla fine , quello che conta è la passione e il piacere che si ricava dal contatto con chi ci segue; il lavoro, quello vero, è tutta un altra cosa, ciao, a presto!
RispondiEliminaNon ricordo dove ho letto che c'è un sistema per acquistare i follower che, pertanto, sono fasulli. Un modo per capirlo è proprio quello di vedere i like, che in genere sono sempre pochissimi.
RispondiEliminaStesso discorso per chi posta 50 ricette al giorno: o compra le foto da agenzie e poi ci appiccica ingredienti e procedimenti rubati sul web, oppure ruba sia foto che ricetta qua e la da blogger onesti e lavoratori che non sempre se ne accorgono. Se invece sei uno chef famoso e pubblichi tante ricette al giorno allora avrai sicuramente un team alle spalle che lavora per te.
L'acchiappanuvole mi ha fatto troppo ridere :-) che tristezza la storia della prof. dell'Università, sembra una barzelletta e invece purtroppo è vera. Come purtroppo penso che invece la gente si fidi ciecamente dei social altrimenti le aziende non si sarebbero messe a spendere soldi per questa cosa. Purtroppo la gente ci crede...
RispondiElimina50 piatti al giorno?? E che è? Manca una mensa super affollata fa 50 piatti al giorno!! Come sempre articolo che si presta a molti spunti. Io sono una casalinga-disoccupata-non-esodata che si diletta con ricette di cucina e ama impastare la qualunque. Non arriverò mai ad essere influencer e nemmeno me ne frega di arrivarci. Il mio blog è una sorta di diario personale dove sfogo i miei pensieri e condivido le cose meno intime della mia giornata. Mi rendo conto che la metà di chi commenta non legge nemmeno quello che scrivo ma va bene così. Come dici tu, i contatti avvengono per la maggior parte dal cellulare e cosa vuoi leggere da uno schermo piccolo così? E' palese che chi ha tutti quei follower li compra e allora mi domando ma che senso ha? Solo per avere numeri? Solo per fare vedere agli eventuali sponsor che area puoi coprire? Ma perché gli sponsor sono scemi e non ci arrivano che comunque forse solo un 1% di quei follower leggeranno ciò che scrivono? Mah ... le risposte ai posteri!
RispondiEliminaCiao Gunther io faccio solo due
RispondiEliminaconsiderazioni, sono totalmente d'accordo con quello che scrivi, si è persa l'informazione e spesso chi 'lavora per fare l'influencer' perde anche passione - penso - e divertimento. Sembra che tutto diventi una manifestazione di ego smisurati, mentre, per come la vedo io, dovrebbe essere il desiderio di condividere un nuovo piatto, un esperimento o semplicemente qualcosa che piace. Anche se la foto non è perfetta, anche se nessuno ti mette 'mi piace'. E poi come dici tu si perdono contenuti, spesso girare sui 'social' significa solo passare rapidamente da una foto all'altra senza memorizzare, senza leggere niente e senza imparare mai niente di nuovo. Quindi influencer... di che??? se nessuno (o quasi) legge? Ciao!!
non ho ben capito se la foto dei calzini vuol essere un messaggio subliminale vs l'editoria... e anche la rana nel contesto della repubblica (pensavo alla solita pappagalla) comunque.. andrei in crisi anche io per 4 piatti, 1) perchè in pratica ospiti veri (i figli affamati sono ospiti?! uhm..) non ne ho mai, 2) tanto anche se fossimo in dodici avanzerebbe, ho ma cinquanta dai.. ci chiamiamo mica tutti Jo condor.. oddio. a parte che di sti tempi vedo che ahimè c'è una tale deficienza dilagante che magari passa per vero. Senti Guntherino ma hai visto la pubblicità della Ferragni? (è in reggiseno.. dunque l'avrai notata) si dichiara imprenditrice digitale, accidenti, dinci patata, apperò.. devo chiedere ad una mia amica all'anagrafe che si occupa del rilascio delle carte di identità se esiste sto mestiere.. mah.
RispondiEliminaLa foto l'ho messa perchè mi piaceva il colore, quella della ranocchia con la corona l'ho scelta proprio per il post :-) con tutti questi influencer che se la tirano.
EliminaImprenditrice digitale? Devo dire che mi ha fatto molto ridere, si potrebbero dire tante altre cose ma è meglio non dire
Essere imprenditore è un lavoro che richiede responsabilità, serietà e rispetto del prossimo.
infatti... :-)
EliminaP.s. rimarremo poveri in due
La tua sintesi è come sempre centratissima! Pure io ho visto un calo di visite nel mio blog, sono tutti incentrati su Fb e altro.... Ma a me va bene così, il mio piccolo angolino, la mia grande passione!
RispondiEliminaSempre chiaro e preciso. Comunque i follower si comprano eh! Ma è storia vecchia. Per la cronaca ho poco più di 200 follower che neanche commentano 😂😂😂 No dai, non ci penso più. Si gruffa ovunque figuriamoci in rete 😉
RispondiEliminasecondo me questi sniffano dalla mattina alla sera...per riuscire a fare 50 piatti al giorno devi avere una "spinta" notevole....
RispondiEliminasono d'accordo con quanto dici, totalmente, però c'è tanta gente che li segue. Io mi chiedo sempre cos'è che spinge tanto le persone a vedere continuamente immagini della vita altrui, boh, per me è una noia mortale. In quanto alle food influencer, io so solo che in un giorno, quando mi va bene, riesco a fare due foto, e lo faccio solo se ho tanto lavoro e non ho alternativa, sennò con un piatto preparato, una foto scattata , e la stesura della ricetta sono già bella che a posto, di più mi riesce veramente difficile. Non parliamo se dovessi aggiungere videoricette, o altro. Per me che lavoro da sola sarebbe impossibile, come facciano gli altri non so, resta un mistero...boh, :) . Grazie Gunther, è sempre illuminante leggerti. ;) A presto
RispondiEliminameno male che il blog lo gestisco esattamente per quello che ho sempre voluto che fosse: una raccolta di ricette provate e testate... il calo si è visto eccome ma non vivo di numeri ma di quello che mi piace fare. I social ovviamente hanno tolto tanta visibilità ai blog comunque finchè ho il tempo e la voglia il blog va avanti.
RispondiEliminaCome sempre post centratissimo ... i dubbi non possono mancare, come mancano le visite ma finchè non manca la voglia di fare, io continuo!!!
RispondiEliminaE' una battaglia persa Gunther...al momento vanno loro quelli che io definisco i kfollowers poi poco importa che fanno, che contenuti pubblicano. Magari fino a ieri postavano foto su vestiti ma di punto in bianco vengono chiamati per postare un ristorante con un bravo chef...cxxxo ne capiscono di tecniche, di prodotti di eccellenza, di come un produttore si fa il mazzo per rimanere a galla col prodotto d'elite. Ma che importa sono kfollowers ecco perchè sono stati chiamati. Hai voglia tu piccolo produttore o appassionato chef a descrivere li il tuo lavoro, tanto mentre tu parli loro postano selfie con te sullo sfondo sfocato. Ma tant'è...
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