giovedì 26 febbraio 2015

Le deviazioni culinarie 2.0: amatriciana con aglio e il pesto con il burro

Deviazioni culinarie in questi giorni più che sui fornelli e in cucina sui giornali, siccome oramai non si sa più come mettersi in evidenza, la comunicazione del settore food ha deciso di seguire il trend dell'informazione della politica, chi non ricorda quel partito politico che disse Giuseppe Garibaldi non è mai esistito è una menzogna storica, una dichiarazione che lascia basiti ma che coglie l'attenzione.

Ha funzionato così tanto che ha portato simpatia e voti al partito politico, cosi in un momento in cui alcuni media che si occupano di cucina hanno un audience basso, sono iniziate le dichiarazioni o meglio le deviazioni culinarie, per catture l'attenzione, tutte molto ben documentate dai media e dai social network.

Cosi è arrivata la dichiarazione dell' Amatriciana con l'aglio, dello chef che deve alzare gli ascolti della trasmissione del quale è giudice, ha risposto un altro jet chef , per non essere da meno, io per il pesto uso solo il burro, un altro demente chef ha risposto no il pesto viene bene solo con il lardo, ha continuato un altro, no nei pizzoccheri ci vuole l'olio d'oliva, è noto a tutti che la Valtellina è una nota zona di produzione d'olio d'oliva (!), ma tutto per promozionare quel programma televisivo di mezzogiorno che quest'anno ha gli ascolti più bassi di sempre, uno che lo guarda a fare?

Il tutto reportato e diffuso casualmente dal maggiore quotidiano, dove non sanno più come fare per vendere libri di cucina che nessuno vuole comprare e uno spazio di cucina on line che nessuno vuole leggere.

Ma la cosa che mi ha fatto più ridere è stata l'ultima intervista allo chef , quello dell' amatriciana con l'aglio" che ha detto " è tutta colpa del sindaco d'Amatrice che voleva farsi pubblicità"! Il sindaco d'Amatrice ha bisogno di farsi pubblicità? E' il sindaco che ha un giornale con il proprio nome di cucina? E' il sindaco che è tra i giudici di una trasmissione di cucina?

Io so bene che quando qualcuno è cosi presente in televisione e sui media, è perché c'è qualcuno che paga, persone o aziende che decidono d'investire sullo chef, ma siete sicuri che vi conviene investire su questo qua?

Partiamo dal principio che ognuno a casa sua cucina come vuole, ma se vado la ristorante mi aspetto di mangiare la versione classica, uno è anche libero di farne una versione diversa e più creativa ma deve chiaramente dire che è una sua personale re interpretazione.

Le ricette nel corso degli anni cambiano perché cambiano la qualità degli ingredienti, la disponibilità degli ingredienti, il gusto, ma un conto è cercare di ri creare quel mix di sapori e profumi un conto è farne uno diverso. Le ricette a volte sono un mix unico un'equilibrio di profumi e sapori che determinano la piacevolezza della degustazione, basta cambiare a volte un ingrediente per modificarne la percezione.

Pensiamo al risotto alla milanese, io ricordo quello originale fatto con il brodo vero e con l'aggiunta del midollo, rimandava una piacevolezza al palato unica, ora invece non lo ordino nemmeno più al ristorante, è divenuto una minestra di riso colorato di giallo (sempre più raramente con lo zafferano) e mantecato con quantità industriali di panna e mascarpone! Come fai a chiamarlo risotto alla milanese? Non basta un riso giallo per essere un risotto alla milanese come non basta una salsa verde per essere pesto alla genovese.

Post Correlato: Come scegliere un buon pesto alla genovese



12 commenti:

  1. Pesto col burro, col lardo ?!? io accetto curiosa nuove interpretazioni ma perche peggiorative per la mia salute !?
    C'è qualcosa di degenerato in quei cuochi lì ! ciao Gunther grazie !

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  2. Mioddio non oso neanche immaginare come potrebbe essere un falso pesto alla genovese fatto con il burro. Mi viene male solo a pensarci

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  3. E' vero ricordi bene, ci va il midollo e deve essere bello grassottello il risotto e giallo-giallo! comunque io, tra sto casino sul pesto sai che ti dico? voto per un piatto di spaghetti con il Bärlauch :-)))

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  4. Ognuno interpreta a suo modo, boh... ! Che gente !

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  5. anch'io ho letto questa notizia e sono rimasta così :O

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  6. Nonni milanesi e risotto milanese, grazie :-)

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  7. Non so questi "grandi Chef" cosa vogliono reinventare.... Io sono per i gusto tradizionali!

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  8. Quanto mi piacerebbe provare l'originale risotto alla Milanese. I cambiamenti bisogna saperli fare, non tanto per lo stravolgimenti del gusto, che resta personale e quindi c'è sempre a chi potrebbe piacere e a chi no, ma per non scadere in qualità e salute. Ecco, io al pesto con il burro direi no a prescindere.

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  9. E' lo stesso chef che accosta la patatina fritta all'olio di palma con le uova all'occhio di bue, giusto? ;-)
    Onestamente è tutta pubblicità: l'importante è che se ne parli, che la trasmissione faccia il suo potentissimo share e che le aziende collegate a tutta questa messinscena ne guadagnino in visibilità.
    That's Marketing.
    Eppure, personalmente, qualche scrupolo me lo farei. Ripeto, mia modesta opinione. :-)
    A presto.

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  10. Guarda, Gunther, a me ormai da fastidio anche solo pronunciare il nome di questi ciarlatani televisivi. Fai tu...

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  11. E' per caso la facciona del sindaco di Amatrice quella stampata su tutti i furgoni che distribuiscono in tutta Italia le patatine industriali della San Carlo?

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  12. SANTE PAROLE!!!!
    Ti leggo sempre con piacere, ma adesso torno anche a commentarti!
    Gunther grazie davvero per i tuoi illuminanti posts!
    buon fine settimana <3

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