Maurizio V, Udine : Quali sono i trends del settore alimentare del 2017?
I trends non sono come i gelati che fuori dal frigorifero in 5 minuti si sciolgono, i trend durano dieci anni e anche più, nessun trend dura qualche mese. Le modalità di comportamenti d'acquisto dei consumatori sono dei processi lenti che richiedono tempo per essere studiati e analizzati.
Per valutarli bisogna avere capacità d’osservazione nella vita reale, guardare con cosa si riempiono i carrelli al supermercato, più un aggiornamento continuo di studi sui dati e sui comportamenti sociali che determinano le scelte dei consumi.
I trends pubblicati ultimo post del 2015, sono ancora attuali, non sono finiti aggiungo in questo post qualcosa in più che si è più evoluto nell'ultimo periodo sia al livello di ricerca sia a livello di consumo, ma rimane una mia "vagabonda" interpretazione
Vegano con gusto
La preferenza verso stile di vita e alimentazione naturale ha portato all’aumento del numero di vegetariani e vegani, che da cultura d’elite degli anni '70 è divenuta una cultura popolare.
Si dice che i vegani siano solo il 7% della popolazione ma l’impressione che si ha al supermercato, al ristorante e al bar è che questa proporzione sia molto più alta. Tutte le grandi aziende hanno una linea di prodotti vegana, anche il gelato è diventato vegano, la brioche e perfino l’insospettabile panettone.
Si dice che i vegani siano solo il 7% della popolazione ma l’impressione che si ha al supermercato, al ristorante e al bar è che questa proporzione sia molto più alta. Tutte le grandi aziende hanno una linea di prodotti vegana, anche il gelato è diventato vegano, la brioche e perfino l’insospettabile panettone.
Nell’ultimo tempo c’è stato un salto di qualità della cucina vegana, grazie forse ai libri di cucina e ai chefs , da cucina sinonimo di prodotti di soia ( che sono cresciuti nelle vendite del 20% nell'ultimo anno) a cucina ricercata con gusto.
Si vede che ci voleva del tempo per abbandonare un tipo di cucina dove la carne e i prodotti d’origine animale avevano la base del gusto.
Una cucina quella vegana che si è arricchita di prodotti nuovi ma anche di più tecniche di cottura, abbinamenti più indovinati, ci sono stati anni di sperimentazione ora si stanno raccogliendo i frutti di tanto lavoro.
Pronto da Mangiare (il risparmio del tempo)
Il claim “pronto da mangiare” ha registrato il 50% d’incremento negli ultimi 5 anni, come il claim "facile e veloce". Ci sono molti segnali che vanno in questa direzione, incremento di vendite dei prodotti già pronti al supermercato, i piatti pronti surgelati, i prodotti di quarta gamma, dalle spremute alle zuppe, è aumentata l'offerta e il consumo di prodotti precotti (dai gnocchi alle polpette), su internet circolano video con ricette di cucina in 3 minuti,
Se fino a qualche anno fa c’erano i pacchi per tutto l’occorrente per fare una ricetta per due persone oggi c’è una grande richiesta inusuale di servizio di pasti già pronti a domicilio, non è più solo la pizza o il sushi, anche ristoranti di grido realizzano piatti da servire a domicilio, i servizi come Foorban, Just Eat, Foodora, Deliveroo .
Sono in aumento i servizi di chef a domicilio che cucinano al posto della padrona di casa, anche le tecnologie si adeguano con gli elettrodomestici intelligenti, che facilitano il compito d'aspiranti jet chef .
Non c’è più tempo per preparare da mangiare come non c'è più tempo per sedersi a tavola a mangiare, si mangia guardando i social, una volta si guardava la televisione, ma era un ascolto passivo, oggi si chatta quando si mangia e si va in cerca dell’anima gemella.
NB detto inter nos che senso ha farsi portare a casa un piatto del ristorante, ma è cosi bello prepararsi per andare al ristorante, farsi servire, vedere gente, poi torni a casa ed è tutto pulito invece spendi come se vai al ristorante e devi anche lavare i piatti e passare lo straccio, dove sta la convenienza?
A New York c'è un panettiere che ti vende il preparato per il pane a casa già pronto anche lievitato solo da mettere nella macchina del pane e cuocerlo, ma a questo punto visto che vai dal panettiere, non lo puoi prendere già cotto il pane? Ha senso farsi il pane a casa se gli ingredienti li sceglie e li metti tu, non se lo fa qualcun altro al posto tuo!
Proteine Vegetali
I consumatori vanno alla ricerca delle proteine vegetali , non solo vegetariani e vegani, ci sono i seguaci delle dieta Dunkan.
Teniamo presente che abbiamo già una dieta ricca di proteine, ma tuttavia gli alimenti naturali ricco di proteine vegetali hanno assunto agli occhi dei consumatori un valore in più.
Con la riscoperta dei legumi dalle lenticchie ai ceci, ai carciofi, semi di chia, semi di canapa, spirulina, mandorle e frutta secca che oramai si mette dappertutto dal pesce alla pasta.
Tra le novità soprattutto sono:
I Protein smoothie, della specie di beveroni di frutta e verdura al quale vengono aggiunte proteine vegetali.
Yogurt dai fagioli, la ricerca alimentare sta cercando di creare dei prodotti fermentati derivati del latte dai legumi, dopo gli yogurt vegetali alla soia aspettiamoci yogurt vegetali ai ceci, ai fagioli (detto inter nos, non sappiamo se avranno lo stesso effetto), intanto sul mercato sono arrivati gli yogurt vegetali da latte di cocco
Tra le proteine più “in ” per l'anno nuovo abbiamo: farina di piselli, o polvere d’alghe ma è soprattutto la farina di lenticchia di mare, che ha attirato la mia curiosità, una lenticchia coltivata in Florida dove l’acqua è bassa dal nome di Lentein, di cui credo sentiremo molto parlare.
In Colorado l’azienda Myco techcorp ha sviluppo in laboratorio un fungo ricco di proteine, che ha ridotto in polvere per uso come ingredienti con la formula chiamata Pure taste, che dovrebbe garantire la formulazione d'alimenti a ridotto contenuto di grassi, colesterolo, utilizzo di Pute taste, sembra garantisca il contributo di nove amminoacidi essenziali e undici non essenziali.
Pasta alternative
Si è evoluto il consumo di pasta se prima la pasta si distingueva in pasta lunga o corta, oggi piano piano l’offerta si è segmentato inizialmente grazie ai senza glutine si sono sperimentate altre farina come quella di riso, di mais, di castagne l’offerta oggi si è arricchita con pasta ottenuta da farine come le lenticchie, ceci, piselli.
Il prodotto pasta classico di grano duro è stato superato dalle altre paste che a partire da una motivazione legata alla salute come il Diabete e i Senza Glutine ha conquistato anche le tavole di tutti i consumatori
Alimenti adattogeni
Il marketing agroalimentare ha scoperta una nuova frontiera : alimenti adattogeni. Un concetto preso in prestito dai rimedi erboristici, cioè sono quelle piante che aumentano la resistenza allo stress. Piante o ingredienti che hanno la possibilità d'avere un effetto di “rigenerazione” dell’organismo. Che contribuiscono a stimolare il sistema immunitario, stimolare la concentrazione mentale e diminuire la sensazione di fatica e stanchezza.
Come il Ginseng, il Guaranà, la Rhodiola, la Schisandra, la Withania il Ginkgo biloba, la Pappa Reale è quello comunemente più noto sotto questo punto di vista.
Sono certo che le aziende sapranno sviluppare in modo molto creativo il concetto di adattogenità
Alimenti per il micro bioma
Tra le ultimi conoscenze medico scientifiche sull’alimentazione quella del microbiona è quella che appassiona sia la comunità medico scientifica che i consumatori, tra i personaggi più in vista c’è Dr.Rangan Chatterjee che sta promozionando l'importanza delle funzioni biochimiche del microbioma intestinale.
Non finisce giorno di sentire sempre più persone che dichiarano di scegliere una dieta specificamente adatta al loro particolare tipo di microflora intestinale, grazie a questa nuova "conoscenza" sono tornati a crescere, anzi meglio sono tornati nei carrelli della spesa gli alimenti fermentati e probiotici , che nonostante tutto hanno avuto nell'ultimo anno una flessione del - 2% .
Cucina Ayurvedica
Un vecchi proverbio indiano dice "Quando la dieta è sbagliata, la medicina è di grande utilità; quando la dieta è corretta, la medicina non è di alcuna utilità".
L’Ayurvedica è in primo luogo una filosofia di vita più che uno stile alimentare o una dieta per la salute, bisogna abbracciare prima la filosofia e poi di conseguenza anche la cucina. Nella cucina ayurvedica il cibo non è solo un alimento ma è legato a un particolare significato. Per semplificare perché la cucina ayurvedica è complessa è una cucina sostanzialmente vegetariana che prevede utilizzo esteso di ghee, ovvero il burro chiarificato, e alimenti come riso, yogurt, farina di ceci, semolino, verdure, e soprattutto spezie ed erbe aromatiche come zenzero, coriandolo, curcuma, curry.
Acque vegetali
Sempre di più si diffondono le acque vegetali, non c’è più solo acqua di cocco, acqua di betulla, acqua di bambù, acqua di carciofo, l’acqua d’acero, l’acqua di cactus, di cui ho diffusamente parlato.
Come se non bastassero queste belle acqua vegetali, si incrementa l'offerta d'acqua minerali aromatizzate dal gusto fruttato con estratti di piante ( io avevo fatto lo scorso anno scherzando come mio solito ho "creato" la bevanda d'anguria, acqua di rose e melissa)
Salama vegetale
Per quanto non siano di mio gusto, cresce la fame di salumi vegetali, non parla solo di salumi a base di lupini, mopur (glutine e farina di legumi), soia, tutti salumi già pronti e affettati ma anche i salumi da fare a casa, nel web popolano le ricette di Marguez vegetale, cioè la salsiccia di carne del Nord Africa che originariamente era a base di montone e manzo con spezie, ora invece è a base di lenticchie, semi di finocchio, grani di coriandolo, glutine di grano, harissa, paprika, ha un grande successo sul web.
Nulla di nuovo sotto il sole, qualcuno delle mia parti e anche della Valle d'Aosta ricorda la salsiccia dei tempi di guerra fatta con barbabietola e patate dove veniva aggiunto per dare sapore del 10% di lardo, una tradizione forse da recuperare omettendo il lardo ovviamente
Asia in tavola: Kurakkan, Jackfruit, Petai
Il settore alimentare industriale è sempre più asiatico, è un dato di fatto, pertanto è normale che si prenda sempre più confidenza con prodotti e alimenti che provengono da questi paesi, perché in questi paesi si produce, non solo noodels, non solo spezie, non solo sushi, abbiamo preso confidenza con varietà di riso asiatiche, olio di cocco, zucchero di palma, olio di sesamo, prenderemo confidenza con:
Kurakkan un cereale che ricorda molto la quinoa e il miglio, è ricco di ferro e calcio, senza glutine
Il gioca o lo Jackfruit dal sapore mela e ananas nella cucina vegana si utilizza al posto delle carne data la sua consistenza fibrosa
Le fave di Petai che in Indonesia si utilizzano nell’alimentazione di coloro che hanno diabete e problemi renali, sono tipo baccelli, come la soia.
Quello che in sintesi possiamo dire è che i driver o meglio i trends che stanno influenzando le scelte alimentari sono i prodotti dedicati al benessere e alla salute (cucina vegetariana, vegana, alimenti senza glutine, prodotti biologici) e i piatti pronti da mangiare, che semplificano la vita e fanno risparmiare tempo, tutti trend di cui ho già diffusamente parlato.
Le preferenze dei consumatori vanno in questa direzione sempre meno carne, wustel, latte e derivati del latte, prodotti per la prima colazione, biscotti industriali, tutti alimenti che sempre più spesso trovate in offerta al supermercato, non perchè il supermercato vi aiuta a risparmiare ma perchè sono prodotti che rimangono sullo scaffale troppo a lungo.
L'aspetto più divertente è il caso dei pomodori, si vendono sempre meno pomodori pelati e passate di pomodoro ma perchè è in forte aumento l'acquisto di sughi pronti e sughi freschi, quanto poi questo si coniughi, visto la qualità dei sughi pronti e freschi, con le scelte di salute e benessere è difficile da dire.
Bel post! Tante cose che ignoravo! Non sarò mica Ayurvedica?! Ma che roba è? Mi tocca cercare! Ho il blog trendy comunque!!! Ci sono ricette per vegani, glutenfree,per vegetariani e per crudisti mi manca fare una ricetta per breathariani e siamo apposto! :-D
RispondiElimina:-)))
EliminaIn effetti non capisco che senso abbia ordinare il pranzo al ristorante e farselo portare a casa ... nemmeno io la capisco questa cosa. Però sai io sono una signora d'altri tempi, che ama il salame che sa di salame, con la carne di maiale. Che non segue le mode ma cerca di preparare gran parte delle cose in casa. C'è stato un tempo che ho provato ad acquistare sughi pronte o lasagne confezionate al banco gastronomia del supermercato ma vuoi mettere? Per me preparare da mangiare è una grande gioia così come condividere con i miei cari, un buon pranzetto coccolando ogni commensale con i loro piatti preferiti. Ma io sono una signora d'altri tempi, leggo, mi aggiorno e basta.
RispondiEliminaMI piace molto che contrapponi all perdita di tempo all'affetto e al piacere di vedere insieme tutta la famiglia a tavola, mi trova molto ma molto d'accordo :-)
EliminaPorca pupazza! Sei stato molto generoso nel rispondere al quesito, lo sei con tutto io credo (e non essere malizioso che ti conosco ...🙈) allora .. sai cosa penso dei trend gastronomici .. 😖🤘mah .. il pomodoro magari di vende meno perché sempre più gente è incavolata e soffre di gastrite (quindi non si mangia, tu mi insegni)
RispondiEliminaA me la soia non piace e mi gonfia come un dirigibile, Günther.. meglio se sto zitta su qst argomento 🤗 Baci baci
Tranquilla la soia non riesco nemmeno a mangiarla :-)
EliminaUrca.. Gunther. Uno dai nomi strani e dalle novità può essere anche attratto (anche a me piace sperimentare, senza farlo diventare però un trend. Le cose 'normali' a volte sono rassicuranti, si possono lo stesso gestire in modo sano a mio parere)...ma dallo yogurt di fagioli... ho i brividi!! Come dici anche tu se aggiungiamo la potenza del famoso 'bifidus' a quella traumatica del fagiolo.. stiamo messi bene!! :D Come sempre sei super interessante!! Ti abbraccio!!
RispondiEliminaè anche per regalarci qualche sorriso
EliminaMa quante schifezze! Decisamente io non sono trendy.
RispondiEliminama neanche io....
Eliminaleggendo il tuo articolo mi è venuta voglia di farmi un panino con la mortadella,sono anni che non la mangio, ormai il mio palato non la riconoscerà più, faceva parte della mia infanzia quanto tutte queste mode più o meno intelligenti non c'erano....
RispondiElimina:-)))
EliminaE' sempre un piacere leggerti ! Esauriente e pieno di osservazioni accurate... Grazie !!! ciao Gunther !
RispondiEliminaGrazie Rossella
EliminaGrazie Rossella
EliminaLa sai una cosa? Per quanto mi sforzi non riesco proprio a capire come possa essere possibile coniugare un "desiderio" di maggior benessere alimentare con l'aumento del consumo di prodotti pronti o "facili e veloci" da preparare, ma tant'è. Come al solito si cerca il miracolo, che ovviamente non esiste. La cosa assurda è che questa smania di finto salutismo sta portando anche ad un cambiamento nei comportamenti alimentari dei più piccoli, che alla fine sono quelli che devono subire certi modelli alimentari completamente errati. E invece di preparare un semplicissimo piatto di pasta o una minestra con pochi semplici ingredienti, spendendo tra l'altro pochi euro, si ricorre al pasto del ristorante consumato a casa... con tutta l'assurdità che ne consegue (sperpero economico ed educativo!)
RispondiEliminaCosa posso dirti, nel mio piccolo continuo a fare educazione alimentare, facendo leva sulla consapevolezza, che ahimè abbiamo perso nel tempo. Sai quanti sono convinti del connubio vegano=sano? Aumenta il consumo di prodotti vegani, però nessuno legge le etichette e dico io anche riso e piselli è un piatto vegano, ma gli hamburger di soia già pronti e preparati con gli scarti di lavorazione del latte di soia, o gli stracchini vegani con il 60% di grassi saturi... ecco non sono proprio la stessa cosa di un piatto di riso e piselli dal punto di vista nutrizionale!
Eppure sono entrambi vegani... la riflessione come certo saprai è complessa, ma la psicologia umana non cambia, come in ogni epoca si cerca la via facile per illudersi di star bene facendo tacitare la coscienza, ma continuando a mangiare porcherie!
Rispetto ad un tempo, in cui la scelta alimentare era obbligatoriamente più sana, vuoi perchè il cibo era poco, vuoi perchè non esistevano prodotti "industralizzati", la differenza la fanno le singole persone, o meglio la loro capacità di scegliere nell'immensa offerta di mercato, che come sappiamo si muove per soddisfare, almeno in apparenza, i nostri desideri.
Grazie Gunther di questo come sempre interessante e stimolante post. Un abbraccio!
Anastaia carissima grazie a te, sai la grande stima e effetto che nutro nei tuoi confronti da sempre, un piacere averti qui e hai ragione al 100% sono cose che non si coniugano.
EliminaNon basta essere vegano per essere sano ci sono dei prodotti pronti terribili.
Il vegano ha senso quando è fatto da se, con ingredienti semplici, non con l'acquisto del cornetto vegano o con hamburger o il salume vegano.
Mi piace perchè la pensiamo uguale!!
E sì Gunther, lo so bene... oramai sono 7 anni che ci leggiamo vicendevolmente lo sai?!
EliminaLa stima è più che reciproca e qui da te, appena riesco, torno sempre volentieri. Ti leggo con piacere perchè si impara sempre qualcosa di nuovo, perchè mi piace la tua sottile ironia che non perde però mai di vista un'analisi accurata degli argomenti!
E poi lo scambio di idee è sempre piacevole e costruttivo: serve.
Ancora grazie a presto Gunther!
I tuoi post sono tutti da salvare... sei sempre molto esauriente con quella nota sarcastica che mi fa impazzire, grazie!!!!!
RispondiEliminaOddio, lo yogurt derivato dai fagioli è una roba che proprio no, anche no, assolutamente no! Ma poi io mi dico, fammi capire se ho capito bene: io vado da sto panettiere di New York e lui mi da un preparato già lievitato da mettere nella macchina del pane per cuocermelo homemade, praticamente ci vanno solo degli esauriti che hanno voglia di imbrattare casa e spendere soldi così!! La moda a me spaventa, pure quando applicata al cibo!
RispondiEliminache carrellata wow.. :-O
RispondiEliminaIo cmq alle pubblicità sento solo più parlare di olio di palma ahahahah ormai è di moda :D
Ciao,buona serata a presto :-)
interessante e curioso alquanto questo post
RispondiEliminaQuando vado al super e guardo nei vari carrelli vedo un spesa apparentemente più attenta alla salute, ma che senso ha se poi sono cibi pronti. Non so vedo e sento troppa poca voglia di cucinare, di convivialità mangiare del buon cibo fatto in casa, che sia carne, pesce o verdura va cucinato con amore e condiviso ... e per carità i cellulari a tavola no!
RispondiEliminabuona settimana
Alice
Per me sono sempre utili le tue considerazioni "vagabonde, Günther :) Ho letto questo post, come sempre, tutto d'un fiato.
RispondiEliminaCome non essere d'accordo sulla tua perplessità riguardo al preparato per il pane del panificatore newyorkese. O si assapora il piacere dell'assemblaggio degli ingredienti e quello di affondare le mani nella morbidezza dell'impasto (o di farlo fare al gancio della planetaria :D) o tanto vale acquistarlo fragrante, e preferibilmente appena sfornato, dal panificio.
Grazie infinite e buon pomeriggio,
MG