Donata F. Nel post sulla candida post hai parlato di riduzione dei zuccheri e allora una cosa mangia?
Marco E. Nell'ultimo post sulla candida hai parlato di glicemia, come faccio sapere se ho la glicemia alta, come si misura, ci sono categorie a rischio?
Personalmente ho invitato a rivolgervi ai professionisti della salute per la gestione della candida, tra le indicazioni dei ricercatori raccolte c'era quella della riduzione dei carboidrati, in quanto è noto che la candida si nutre di zucchero è il fine è quello di creare un ambiente ostile alle recidive.
Non ho detto di rinunciare ai carboidrati e allo zucchero, ma di limitare il suo consumo, gli alimenti da ridurre sono quelli che contengono farina raffinata ( pane bianco, pasta bianca ), ma anche alimenti liquidi come i succhi di frutta, le bibite gasate, i cibi amidacei (patate, riso).
Sovrappeso e Obesità sono delle patologie molte comuni dovute al fatto che la nostra alimentazione in generale è troppo ricca di zuccheri e povera di vitamine e sali minerali unita a poco movimento fisico.
Le 5 porzioni di frutta e verdura giornaliera sono sempre un ottimo consiglio
Le 5 porzioni di frutta e verdura giornaliera sono sempre un ottimo consiglio
Variare l'alimentazione è importante i Carboidrati o Glucidi non ci sono solo nei prodotti dolci, ma nella pasta e nel riso, l'invito a consumare pasta e riso integrali abbinate a legumi e verdure sono anche ricchi di fibre che contribuiscono ad un rilascio graduale del glucosio nel sangue ed evitano quei picchi di glicemia che richiano altri zuccheri e stimolano la fame e la voglia di dolce.
Inoltre sono delle ottime alternative anche i cereali come la quinoa e l'avena che hanno un basso indice glicemico.
Per misurare la glicemia parlatene con il vostro medico di base che vi prescriverà se riterrà il caso gli esami che si fanno in laboratorio.
Valori di glicemia nella norma a digiuno
nel soggetto non diabetico viene ritenuto normale un valore della glicemia a digiuno da 0,80 g/dl a 1,00 g/l (100 mg/dl) ed un valore della emoglobina glicata da 4,4 a 5,9 mmol/l
Valori di glicemia a digiuno compresi tra 1,00 e 1,25 g/dl (100-125 mg/dl) ed una emoglobina glicata tra 6 e 6,49 mmol/l pur non individuando uno stato di diabete , rappresentano comunque una condizione di rischio (cosiddetta alterata glicemia a digiuno) da monitorare nel corso del tempo.
Oltre i 1,25 g/dl, un dato per una possibile diagnosi di diabete.
Oltre i 1,25 g/dl, un dato per una possibile diagnosi di diabete.
Valori di glicemia nella norma dopo il pasto.
inferiore a 1,40g/l nella norma, tra 1,40 e 1,80g/l rappresenta una condizione a rischio, valori superiori o uguali a 2,00 g/l fanno supporre una possibile diagnosi di diabete.
Chi è consigliato controllare la glicemia?
Donne dopo i 25 anni che prendono la pillola
In alcuni gruppi di donne la pillola contraccettiva fa aumentare i livelli di colesterolo trigliceridi e zucchero nel sangue, che possono dare origine a complicazioni del sistema vascolare, parlarne con il proprio medico di fiducia, se il caso prescriverà gli esami oppure se sarà il caso si troverà un metodo contraccetivo migliore.
Donne in gravidanza
Il glucosio in eccesso nella futura mamma è trasmissibile al feto e può essere fonte di complicazioni sia per la mamma che per il bambino, ma non bisogna allarmarsi perché il disturbo è relativamente noto e conosciuto (10-15% delle gravidanze) importante è controllarlo e gestirlo.
Nei primi mesi di gestazione il glucosio nel sangue della mamma è assorbito dal costituirsi delle riserve energetiche necessarie per lo sviluppo del bambino; in seguito l’assetto ormonale si modifica e crea nell’organismo una situazione di “insulino-resistenza” che rende meno efficace l’azione di questo ormone.
Se anche la produzione di insulina è scarsa, la quantità di glucosio nel sangue aumenta. Per questo a partire dal terzo mese di gravidanza ci sono maggiori probabilità che si manifesti il diabete gestazionale.
Ad essere più a rischio sono le donne in sovrappeso o obeso, con più di 35 anni, precedente familiare di diabete di tipo 2, precedente gravidanza con problemi di diabete gestionale.
Uomini o donne con più di 45 anni
Sappiamo bene che il diabete ha una forte componente familiare, quindi monitorare la glicemia diventa importante se oltre a una possibile componente familiare si sommano il sovrappeso, l'obesità, problemi cardiaci, anche la menopausa può essere una condizione a rischio. Parlatene con il vostro medico di base che si prescriverà gli esami in laboratorio che a seconda del quadro clinico e dei risultati prevederà la frequenza con cui ripeterli.
Diabete di tipo 1 e il Diabete di tipo 2
Un discorso a parte lo meritano coloro a cui è stato diagnosticato il Diabete di tipo 1 e il Diabete di tipo 2, dove già gli ospedali e i centri di cura hanno dato le indicazioni, ma queste ultimi gruppi di popolazione sono in un certo senso obbligati a misurare la glicemia, che in genere eseguono utilizzando dei glucometri, con una goccia di sangue prelevata dai polpastrelli, permette in pochi secondi di avere il valore di glucosio. Sono utili a questi due gruppi per avere un miglior gestione della patologia ed evitare complicanze.
NB: in questo blog si parla sempre molto d'alimentazione e una dieta alimentare equilibrata è importante per evitare la prevenzione dell'iperglicemia però voglio ribadire l'importanza dell’attività fisica (camminare almeno un ora al giorno) che diminuisce il bisogno di insulina da parte dell’organismo riducendo i livelli ematici di glucosio e migliorando la sensibilità dei tessuti all’insulina.
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Sempre preciso e prezioso...ma la tartelette in primo piano è una provocazione!
RispondiEliminaun po' si è una provocazione perchè c'è dolce e dolce e questa tartelleta ha solo un velo di lemon curd e lamponi :-)
EliminaEcco il mio papà è diabetico e leggo con interesse questo tuo post per fortuna è un diabete per anzianità e per malattia ma la mia mamma è sempre attenta a quello che cucina! Un bacione
RispondiEliminasi conta molto come la famiglia interviene , tuo papa ha vicino un angelo custode
Eliminasentiii però con quelle tartellette in primo piano mi prendi per la gola..per la verità adoro i lamponi..ho pure 2 piante in giardino! interessante questo post come sempre ^__^buona serata!
RispondiEliminasi è una tartelletta rosa e lamponi :-))
Eliminaho la fortuna di avere la glicemia a postissimo e anche il mio bimbo grande che ha suscitato qualche dubbio (beveva un quantitativo di acqua assurdo tanto da fare qualche controllo) però il carico di zuccheri al quale ci sottoponiamo è altissimo; sicuramente optare per farine meno raffinate o alternative (e prodotti derivati) è una valida alternativa, benissimo frutta verdura e legumi ma anche zuccheri ad impatto glicemico più basso, per esempio potremmo usare di più il malto, ce ne sono di diversi tipi ottimi per tutte per preparazioni dolci...insomma basta informarsi un po' e sperimentare e variare che è sempre la cosa migliore!
RispondiEliminabuona serata
raffaella
Grazie raffaella del contributo
Eliminabisogna anche impegnarsi alla ricerca è corretto l'approccio, grazie
quante notizie utilissime da tenere a mente!! Io per fortuna non ho questi problemi ma...sto sempre molto attenta al cibo, un abbraccio SILVIA
RispondiEliminaFortunatamente in famiglia nessuno soffre di diabete ma un occhio all’alimentazione e la buona abitudine dell’attività fisica credo siano per tutti fattori importanti da non trascurare. Concordo però con gli altri che quella tartelletta in primo piano è provocatoria :) Metà ciascuno e poi corsetta ;)? Un bacio, buona giornata
RispondiEliminafaccio volentieri a metà :-)
Eliminaè dura vivere misurandosi la glicemia tutti i giorni vorrei che più persone fossero consapevoli
RispondiEliminaComplimenti Günther per il post, l'argomento è ricco di informazioni e ben spiegato, grazie.
RispondiEliminaUn caro saluto.