Domanda di Margherita D.: I farmaci generici che mi propongono in farmacia sono uguali come i farmaci di marca?
Di questi giorni la notizia che i medici forse in futuro dovranno prescrivere il principio attivo e non più il nome del farmaco, una sorta di rivoluzione nel settore farmaceutico che mira più che altro a tagliare il rapporto tra medico e azienda farmaceutica un rapporto "malato", tuttavia va anche detto che il prezzo dei farmaci di diverse fasce sono fissati dallo Stato e non dai medici anche qui il rapporto tra organi dello stato e aziende farmaceutiche è "malato", qualcuno della mia età ricorderà la favola dei Poggiolini.
Il ricorso ai farmaci generici è stimolato al fine di ridurre la spesa pubblica o meglio trasferire i costi dal pubblico al privato, io stato posso garantirti il generico se vuoi un farmaco firmato compratelo tu, sembra questo in sintesi quello che al vero "malato" viene proposto.
Questo sistema dal mio punto di vista per essere valutato ha bisogno di un tempo più lungo, difficilmente garantirà una minore spesa pubblica generale al contrario sul lungo periodo i farmaci di marca aumenteranno molto di prezzo, tanto per chi non vuole spendere c'è il farmaco generico e la possibilità di un numero più alto d'ospedalizzazioni, ma temo sarà un prezzo che pagherà solo il cittadino e non lo stato o le assicurazioni.
Tutti i farmaci generici vengono autorizzati pertanto devono rispondere ai requisiti di sicurezza e qualità in teoria, la concentrazione della molecola nel sangue deve essere simile, tuttavia è ammessa una differenza di bioequivalenza sul principio attivo che può arrivare anche al - 20% .
Possono inoltre contenere un altro eccipiente e presentare una differente forma, taglia, colore.
Il consiglio più semplice può essere quello di chiedere se c'è il generico dello stesso laboratorio del farmaco di marca anche se non in tutti i mercati c'è, ma pare che più di un azienda stia programmando anche questa eventualità.
Da chi sono prodotti i farmaci generici?
Bisognerebbe differenziare i farmaci generici che vengono prodotti dalla stessa azienda o per lo meno dello stessa azienda farmaceutica multinazionale rispetto ai farmaci generici prodotti da altre aziende sparse per il mondo, sovente si è potuto notare che è la stessa multinazionale farmaceutica che ha deciso di delocalizzare la produzione in paesi esteri chiudendo parte della produzione nel paese d'origine, non è un grande affare per la collettività che vuole dire meno posti di lavoro e meno investimenti in ricerca nel paese d'origine.
Nelle etichette dei farmaci generici i produttori hanno spesso solo una casella postale o una rappresentanza differita nel nostro paese, sovente una società srl, hanno la sede in un paradiso fiscale dei Caraibi e il farmaco viene prodotto in India, Pakistan, Cina sulla cui sicurezza dell'utilizzo delle materie prima ci sono molti dubbi e già qualche scandalo. Il tutto fa pensare alla minore spesa e massimo profitto, lo stato in questo modo legalizza con la scusa della minore spesa un sistema poco trasparente ai limiti della legalità.
Mi risulta che non in molti paesi dell'Unione Europea i farmaci generici sono dispensati dal fornire studi tosssicologici, clinici e farmacologici in quanto il principio attivo è gia noto, per invece i farmaci equivalenti prevedono uno studio su un piccolo esiguo e ristretto gruppo di volontari.
Farmaci generici e farmaci equivalenti?
Il farmaco generico è quello che ha lo stesso principio attivo, mentre farmaco equivalente per la legge italiana è il farmaco generico chiamato equivalente per un maggiore grado d'accettazione, in genere si intende il farmaco che dovrebbe avere la stessa efficacia, ma sono due concetti qualche volta diversi, che possono generare confusione e diversa interpretazione.
Il cambiamento di un' eccipiente può modificare l'efficacia?
Eccipiente in genere non è un ingrediente terapeutico, come il lattosio, però può favorire in persone con allergia reazioni d'intolleranza. Anche se le agenzie di sicurezza del farmaco rassicurano sulla composizione qualitativa e quantitativa, la modifica della formula con il cambiamento d'eccipiente può avere un efficacia minore o ritardare l'effetto del principio attivo, come il caso in fase attuale di studio del farmaco generico del Vancomycine.
Sono medicamenti a rischio?
Sulla differenza di concentrazione le agenzie di sicurezza del farmaco rassicurano e indicano che le conseguenze sono nulle o minime e consigliano la stretta vigilanza in merito a orari, frequenza e quantità, sospetto che sia una risposta più politica che reale.
Importante è non lasciare solo il paziente, spesso in Farmacia mi sono sentito chiedere vuole il farmaco di marca o il generico solo che non tutti hanno la possibilità di sapere cosa scegliere e il medico non sa se il paziente prenderà un generico o meno e quale, molti pazienti prendono più farmaci e hanno più patologie è più complesso fare questa valutazione.
Diventa più attivo il ruolo del farmacista, anche se il principio attivo è lo stesso la formula potrebbe essere diversa, con effetti collaterali diversi, in teoria io sarei favorevole a considerare il generico un farmaco con lo stesso principio attivo ma diverso, mai abbandonare il principio di precauzione.
Nella pratica pensiamo al Rocephine, il generico dopo la ricostruzione della polvere nel solvente impiega ben 5 minuti prima di diventare chiaro e iniettabile, il farmaco di marca invece è immediato. Pertanto nei generici è bene sempre leggere il foglietto illustrazione allegato stesso principio attivo non vuole dire stesso farmaco o con il farmaco a cui si era abituati.
Pensiamo ai cerotti antidolorifici, che io utilizzo per via dell'ernia del disco, il farmaco generico lo pago il 20% meno ma è difficile da utilizzare e applicare, non sta fermo aderisce male alla pelle, si muove spesso, sono tornato al mio farmaco di marca, il mio sarà anche un pregiudizio ma il medicamneto era più lento e non era disposto ad aspettare, anche che se non me lo rimborsa nessuno, non valeva la pena l'acquisto.
Diverso invece il caso dell'aspirina dove il generico non mi ha dato alcun problema.
Generalizzare è difficile perché dipende dalla patologia, dal generico e a chi il principio attivo viene prescritto ma il principio di cautela dovrebbe essere d'obbligo.
Teniamo sempre presente che per definizione i farmaci generici possono essere prodotti solo fuori dal periodo di protezione brevettuale che dura diversi anni in genere dieci, solo allora il farmaco può essere prodotto da altre aziende farmaceutiche e offerto sul mercato a un prezzo inferiore, ma in un mondo che guarda avanti all'innovazione, dove ogni giorno ci sono nuove terapie e nuovi farmaci, quanti anni di vita potranno avere i farmaci generici? Il loro utilizzo rischia di essere limitato per il futuro, politiche di spesa che si basano sul risparmio e utilizzo dei generici rischiano con gli anni di essere poco corrette.
Teniamo sempre presente che per definizione i farmaci generici possono essere prodotti solo fuori dal periodo di protezione brevettuale che dura diversi anni in genere dieci, solo allora il farmaco può essere prodotto da altre aziende farmaceutiche e offerto sul mercato a un prezzo inferiore, ma in un mondo che guarda avanti all'innovazione, dove ogni giorno ci sono nuove terapie e nuovi farmaci, quanti anni di vita potranno avere i farmaci generici? Il loro utilizzo rischia di essere limitato per il futuro, politiche di spesa che si basano sul risparmio e utilizzo dei generici rischiano con gli anni di essere poco corrette.
In teoria si ma dipende se c'è in commercio, inutile dire che non sempre è possibile, quale aziende produce lo stesso farmaco per un prezzo inferiore ?
Il medico può opporsi alla sostituzione di un farmaco con un generico?
La legislazione è in modifica per cui faccio riferimento a quello che vale oggi giorno, in teoria si ma deve essere una scelta giustificata, possono scrivere sulla ricetta farmaco non sostituibile.
I farmaci generici possono dare problemi?
Come tutti i farmaci possono avere effetti collaterali, il consiglio e di avvisare subito il medico indicando il generico utilizzato e reazione in modo che possa indicarle cosa fare.
Conclusioni: il rapporto tra aziende farmaceutiche e medici non è stato mai chiaro e trasparente come il rapporto tra organi dello stato e aziende farmaceutiche, abbiamo avuto dei farmaci che negli anni avevano un costo incredibile e non giustificato con il bene placido e la connivenza di tutti Stato, Medici, Aziende Farmaceutiche.
Il ricorso al farmaco generico potrebbe essere un ottima scelta non solo politica ma anche economica il problema è che questa ha dei lati oscuri troppo evidenti che non garantiscono sufficientemente tracciabilità, sicurezza, legalità e sopratutto il principio di minore spesa non si sa per chi e per quanto tempo e sopratutto per la salute di chi?
Quello che vorrei fosse chiaro che il principio attivo potrebbe essere simile ma i farmaci generici possono essere uguali come possono anche essere diversi.
Scrivi sempre cose interessantissime! Effettivamente me lo chiedevo anche io! :) Grazie! Una felice serata!
RispondiEliminaUn post molto interessante che mi lascia perplessa su molti punti. Chissà come andremo a finire. Ciao.
RispondiEliminaAspettavo questo post!!!
RispondiEliminaIn effetti non mi convincono fino in fondo i farmaci generici.
Anche se premetto che io ne faccio uso lo stretto indispensabile. Cerco di usare la medicina alternativa.
Tanti cari saluti e complimenti per il tuo lavoro
nelle ultime ore è stato deciso che il medico deciderà il farmaco( non solo il principio attivo) e non il farmacista...Il consiglio di comperare il generico dello stesso laboratorio del farmaco originale è veramente un buon consiglio, me lo ricorderò...Sei sempre prezioso! Buona settimana...
RispondiEliminaHai spiegato tutto perfettamente, io da farmacista non avrei fatto meglio. Bravo!
RispondiEliminaP.S. sarà un caso che quando parli di generico ai cardiologi gli vengono i capelli dritti?
Sei sempre chiaro ed esaustivo. Complimenti.
RispondiEliminaCiao Gunther questo e di largo interesse ma perche il mio farmacista me li consiglia e il mio medico non ne vuole sapere
RispondiEliminabuona notte.
@ Ely grazie del commento
RispondiElimina@ Giovanna, grazie
@ Anonimo, grazie mi scuso ho tolto quel testo finale sul rimborso, veramente non so come funzionano le ricette rosse in Italia.
Da noi funziona cosi lo stato o l'assicurazione rimborsano solo il generico per alcune indicazioni e il farmaco di marca è a proprio carico.
Che il farmaco generico sia un grande vantaggio credo che questo vada valutato su un arco di tempo più ampio.
Credo che sia più importante prescrivere un farmaco non in base al rimborso ma in base al singolo casa al paziemte, non per caso si dice che il futuro siano le terapie personalizzate.
Cambierò consulente una volta che ho chiesto un consiglio ho sbagliato
@melanmia anche io utilizzo molto la medicina alternativa eassumo farmaci sono raramente
@chiara giglio, grazie del commento
@mary, grazie, si infatti ai cardiologi vengono i capelli dritti infatti il 50% delle indicazioni dei cardiologi c'è sempre farmaco non sostituibile :-)) se vuoi aggiungere qualcosa sei la benvenuta
@anna, grazie
Oh, oh! :/
RispondiEliminaa mia esperienza mia nonna ha un problema agli occhi per colpa del diabete e doveva fare una cura con il laser. Il medico oculista aveva dato un farmaco di "marca" per continuare la terapia tra una seduta e l'altra. Il farmacista aveva dato quelli generici e mia nonna aveva usato quello. Ha dovuto prendere quello di marca perchè non faceva la solita cura era molto più lento e più leggero
RispondiEliminaGrazie Gunther, i tuoi post cavalcano sempre l'attualità e sono sempre precisi.
RispondiEliminaLa mia considerazione è che dovremo fare il possibile per mantenerci SANI per evitare di ricorrere ai farmaci. Una grande parte delle malattie sono causate da nostre leggerezze (cattiva alimentazione, scarsa atttività fisica, stress,...), quindi perchè non intervenire all''origine del problema? Buona giornata
Un altro puto dovrebbe essere poter comprare solo il numero di pasticche, supposte e quantaltro di cui si ha bisogno e non confezioni extra-Large......che scadono nei cassetti!
RispondiEliminafrancesca
Un altro punto dovrebbe essere poter comprare solo i farmaci di cui si ha bisogno e non confezioni extra-large che scadono nei cassetti!
RispondiEliminafarncesca
devo dire che tutto sto risparmio io non lo vedo, si pagano un po' meno ma non cosi tanto meno
RispondiEliminaSu quanto mi picciano le tue riflessioni e i tuoi post ti ho già detto più volte...hai fatto centro anche stavolta con un tema delicato e spinoso. Sono d'accordo con Francesca: sarebbe supercivile e troppo intelligtente poter comprare solo i farmaci necessari...
RispondiEliminaUn saluto e buone vacanze!
simo
Ogni volta che ho preso un generico non ha mai funzionato, magari per me non vanno bene e per altri si, non mi sono trovata bene con il generico
RispondiEliminaCiao Gunther, anche questa volta un argomento interessantissimo e molto chiaro, che affronta un tema sul quale fino ad ora non ero riuscita ad avere idee chiare. Grazie a te adesso ho capito molto di più. A presto.
RispondiEliminagrazie!molto interessante e utile!provato anch'io i cerotti e quelli di marca son davvero migliori!Buon pomeriggio
RispondiEliminagrazie per queste informazioni dettaglidte e precise,ce n'è davvero bisogno in questi giorni!Una felice estate e a presto
RispondiEliminasai che non conoscevo la differenza tra farmaco generico e farmaco equivalente?? grazie per le numerose dritte!
RispondiEliminasempre interessante, dovremo decidere caso a caso!
RispondiEliminaciao!
allora..come si dice da noi: se non muori per il botto muori per la puzza! come la girano e ce la voltano sempre noi siamo fregati.. faccio bene io che non compro medicinali, almeno per me, da una vita?! la tachipira forse è l'unico farmaco che utilizzo ma molto a lungo! ho problemi di allergie quindi figuriamoci! mi scoccia di stare lì a vedere cosa contengono! e poi diciamocela tutta.. c'è più fila in farmacia che in un supermercato! x un raffreddore, medicina, un po' di mal di gola, medicina, insomma esistono rimedi naturali molto efficaci che se si tenessero in considerazione farebbero risparmiare tempo e denaro! inoltre una vita sana, ricca di verdure, fa ridurre rischi di malattie e infezioni.. ovvio ci sono casi gravi e va beh..
RispondiEliminai miei figli? li curo con l'omeopatia.. e qui la cosa è ancora più complessa! stendo un velo pietoso sull'argomento.. grazie per il post molto interessante! ciaoo
tachipirina..
RispondiEliminaIn effetti il mio medico per alcune patologie, tipo cardiopatie , pressione non vuole mai il generico,
RispondiEliminaio una volta ho preso il generico per provare e non ha avuto lo stesso effetto!
Un nostro caro amico medico ha categoricamente sconsigliato il farmaco generico per la cura di alcune patologie, soprattutto cardiache!!
RispondiEliminaLo scorso inverno ho curato inutilmente una bronchite con un farmaco generico!! Risultato???? Ho dovuto ripetere la cura con un antibiotico classico!!! Basta così grazie, io non ne voglio sapere!!!!
Grazie mille per questo interessantissimo post!!!
Un abbraccio e felice agosto!!!
Grazie di cuore.
RispondiEliminaEd anche Rob de Il senso gsto for president.
Se posso dirla tutta (ah già, lo sto facendo :) il rapporto “malaticcio” tra chi vende e chi compra con intermediario di mezzo, c’è e ci sarà sempre.
RispondiEliminaVero è che i prezzi dei farmaci non sono fissati dai medici, vero è anche che i medici indirizzano l’acquisto facendo terrorismo psicologico sui farmaci generici.
Però se il medico non potrà più indicare palesemente in ricetta il nome di un farmaco, potrà comunque comunicarlo informalmente al suo assistito. In più le case farmaceutiche che monopolizzano il mercato, correranno a far “regalini” ai farmacisti più gettonati delle grandi città (piuttosto che ai medici) e il gioco è fatto; il paziente si affida o al medico o al consiglio del farmacista, e in entrambi i casi potrebbe essere fazioso.
Se non erro comunque il generico differisce sensibilmente solo per gli eccipienti e, a meno di palesi intolleranze, la posologia e l’efficacia devono comunque essere garantite e testate e tutto regolarmente dichiarato sul bugiardino. Quello che scrivi un po’ mi sconvolge sui test/non test e sulle provenienze non garantite.
Ricordiamoci comunque che le griffe pagano anche la pubblicità, per cui i farmaci di marca costano di più indipendentemente dalla qualità del prodotto. Io non sarei così negativa nei confronti del generico, voglio lasciare a questi farmaci il beneficio del dubbio… come quando compriamo al supermercato le non marche (tipo coop) non tutto è buono, ma ciò che è buono lo è davvero.
La verità vera è che facciamo, noi occidentali tutti, un uso troppo smodato dei farmaci con conseguenze catastrofiche sul macro e sul micro.
Il macro, costi insostenibili per la sanità.
Il micro, potenziamento dei batteri e dei virus. Più ci proteggiamo, a vanvera, più li rendiamo reattivi ai nuovi schermi.
Grazie per l'utile riflessione,
Tiziana
Davvero molto interessante questo post, mi ha aiutato a chiarire alcuni aspetti... grazie!
RispondiEliminaBeh sono proprio contrariata, non sapevo assolutamente di questa variabilita' del generico anche se si tratta di eccipienti.
RispondiEliminaE io che ho creduto che, quando ho preso un antinfiammatorio generico rispetto a quello originale solito, il fatto non funzionasse fosse una cosa come dire psicologica.
Purtroppo la realtà dei fatti ci dimostra tutti i giorni come il signor denaro condizioni tutto e quindi ho pochi dubbi su quanto di negativo è stato detto.
Grazie come al solito :)
Su questo blog leggo cose interessanti ma anche tante ma tante imprecisioni,premetto di essere un informatore del farmaco,forse sono un tantino interessato ma anche più preparato sull'argomento.Non è possibile comprare il generico prodotto dalla stessa casa del griffato, è normale,potrebbe la Fiat fare una Cinquecento che costa meno dell'altra?Poi equivalente e generico sono due denominazioni della stessa cosa e cioè la copia del farmaco originale rispetto al quale possono differire in concentrazione del principio attivo(+ o - 20%)e negli eccipienti,io cmq penso una cosa:è solo il medico che deve e può decidere,dopo una visita,una diagnosi,cosa il paziente ,che a lui si è affidato secondo il principio di fiducia reciproca,debba assumere, il resto sono chiacchiere,vai dal medico per un problema?vuoi che il medico te lo risolvi?allora è lui che decide,non il farmacista,che fa un altro lavoro,no lo stato,che deve solo pensare a risparmiare e stop.
RispondiEliminaSIGNORI QUESTA E' LA VERITA? !!! io mi occupo di produzione di farmaci, ma lo sai che tutti i generici sono prodotti con principi attivi di provenienza cinese......i genericisti per poter risparmiare e farsi concorrenza vanno alla ricerca nei paesi piu' convenienti e dove costano meno il principio attivo con il costo piu' basso.
RispondiEliminaVorrei avere la possibilità di poterti e di poter spiegare tutto il processo per la produzione dei farmaci generici.
Appena puoi parliamone e ti faccio capire TUTTO.
i principi attivi non sempre possono essere acquistati direttamente dalla cina per problematiche di certificazioni,allora vengono venduti in alcuni paesi europei come prodotto semilavorato e fatto vendere dal paese europeo come prodotto finito,a questo punto e' come lo acqustassimo da un paese europeo.
mentre le multinazionali come roche....hanno tanti di quei controlli durante tutta la produzione che solo seguendo ristrette procedure puo' essere prodotto il loro prodotto......ALTRO CHE EQUIVALENTE DEL CAZZO.
L a verità è che lo stato non ha piu' soldi e non puo' piu' spendere percui della salute della gente non se ne frega nulla.
vorrei vedere se qualche ministro al momento del bisogno si cura con il farmaco generico o con quello della roche tipo rocefin..
Inoltre lo sapete che i genericisti per poter vendere i loro prodotti in farmacia ,danno soldi ai farmacisti ??????? ma cosa possono sapere la povera gente ......
Un saluto Paolo
a proposito ,comunque quest'anno votero' per te caro Grillo.
Io ero di estrema destra ,ma sono tutti mariuoli.
Sono un isdn e mi trovi perfettamente daccordo!
EliminaRingrazio tutti i commentatori volevo altresì sottolineare che i blog sono informazione partecipata, tutti possono contribuire con la loro testimonianza a dare un contributo sia alla discussione che al testo del blog chiedo scusa sono ospite in un paese dove la connessione internet funziona a ritmo alternato devo cogliere l'attimo fuggente ma volevo ringraziare del commento in maniera particolare:
RispondiElimina@pecorella di marzapane che ci ha dato un ottimo contributo
@Sig. Varriale , io stesso ho espresso il mio dubbio che un azienda farmaceutica posso produrre sia il farmaco generico che il farmaco di marca è un controsenso.
Poi però siamo andati a vedere e per assurdo ci è capitato sia in Francia che in Germania, non so farle un esempio in Italia, forse in Italia non c'è
Gradiamo molto le persone che ci danno sia un altro punto di vista che un altra informazione che può contraddire su anche il testo del post è una integrazione positiva i commenti hanno proprio questa funzione di integrare il testo del post o anche di esprimere un parere diverso
@ paolo / anonimo
mi ha molto divertito il suo commento
rassicuro tutti non mi presenterò mai in politica, non ci ho mai neanche pensato
Penso che lei abbia ragione, se lo desidera le faccio un intervista anche anonima mi scriva può contattarmi su facebook o per email
Buongiorno, forse vi può sembrare banale, ma le aziende farmaceutiche fanno anche ricerca e l'imposizione della prescrizione del principio attivo toglierà la possibilità di introiti da destinare a questa pratica.Molte aziende infatti hanno già tagliato gran parte della ricerca in Italia.Come si può premiare un'azienda di generici che sfrutta il lavoro fatto da altri producendo senza qualità (perchè lo stato glielo permette) a discapito di chi fa ricerca?
RispondiEliminaBuongiorno, l articolo è troppo "generico" mette sullo stesso piano equivalenti che hanno standard di produzione europei e vengono sintetizzati nella comunita' europea con prodotti realizzati in paesi extraeuropei.
RispondiEliminaAnche le aziende branded si stanno predisponendo alla produzione di farmaci equivalenti ed è sicuro che gli standard tecnologici siano i soliti.
E' eccessivamente terroristico parlare di immunogenicita' ed eccipienti, forse fa' un gran piacere a big Pharma che continua a produrre a prezzi alti su farmaci con brevetto scaduto.
ringrazio gli altri commentatori anonimi anche se prego sempre tutti di mettere nome e cognome in modo da dare valore al commento
RispondiEliminaMi ero riproposta di rileggere il tuo articolo una volta a casa e con connessione decente e così ho fatto... uno dei miei dubbi, al di lè di tutti quelli già espressi, è sulla terminologia... io mi immagino le persone anziane che han tante scatole di farmaci, spesso simili tra loro e sono abituati a riconoscere un nome, un marchio... e si trovnao davanti paroloni simili tra loro... a me han dato due generici di farmaci straconosciuti: Augmentin e Aulin... due scatole con colori mai visti, quindi "sconosciute" e non riconoscibili al volo nell'armadietto dei farmaci, e due nomi:Amoxicillina e acido clavulanico biopharma della EG Spa, dove Biopharma risulta titolare AIC (prima era la Glaxo) e per l'Aulin: Ketoprofene sale di lisina EG ...pensa a un armadietto pieno di nomi così, per una persona anziana non dico analfabeta, ma anche solo di media cultura... :-( ai cosa ho fatto io per mia figlia, che se li deve portare a Londra in caso le spuntasse il dente del giudizio? ci ho scritto il nome col pennarello: il "vero" nome! :-D
RispondiEliminaBella domanda... la mia pediatra dice di non prendere mai il generico, assolutamente non lo prescrive. E lei non è una di quelle che promuovono le case farmaceutiche...
RispondiElimina@anonimo
RispondiEliminami dispiace di non pubblicare i suoi commenti anche se sono molto interessanti dal momento che lei fornisce dei consigli e delle osservazioni ai commentatori, non ha bisogno di farlo in forma anonima.
Non si può lanciare un sasso e poi nascondersi dietro all'anonimato,
La invito a registrarsi se già non l'ha fatto a blogger, lo faccio per una questione di rispetto verso il prossimo per chiunque si trovi a leggere, spero comprenderà
mi ero persa questo tuo articolo, estremamente interessante e mi trovi d'accordo su tutti i fronti. Ad oggi c'è troppa confusione sulla definizione di farmaco generico e farmaco etico e ahimè neanche il farmacista ci aiuta, spesso e volentieri politiche di vendita aziendali fanno sì che sia più conveniente proporre il generico; alle volte fidarsi è bene e non fidarsi è meglio
RispondiElimina@merendasinoira
RispondiEliminagrazie del commento, anche della pazienza di leggere e commentare, si c'è anche questo problema per le persone anziane che prendono tanti farmaci proprio a casa mia mia madre che cercava delle vitamine, mi ha preso degli antinfiammatori solo perchè la confezione era quasi uguale, con non pochi problemi
@ecco le cose che piacciono a me
grazie della tua testimonianza
@andrea/ anonimo
dai nemici mi guardo io ma dagli amici mi guardi dio
Mia esperienza personale di oggi pomeriggio09/07/2013. Affetto da diabete di tipo 2 da anni prendo un prodott prescrittomi da medico di famiglia. Ultimamente ho usato un generico non prodotto dalla casa dell'originale. Un casino il farmaco non ha sortito l'effetto dell'originale. Era come se non prendessi niente e per di più ho preso una bella cazz....ata dal medico che giustamente girerò alla farmacista che mi aveva assicurato il contrario. Ritorno alle origini nella speranza di avere conseguenze per questa mia leggerezza. Grazie per l'ospitalità
RispondiElimina