mercoledì 31 ottobre 2018

Sial 2018: tutto è vegano, vegetale, crudo e veloce

Si è chiuso qualche giorno fa il Sial 2018 a Parigi, una delle fiere più importanti a livello internazionale del Food, come si dice adesso, il settore alimentare.

Il panorama delle Fiere si è molto arricchito negli ultimi anni, cosi le novità sono sempre meno sorprendenti, tutto ha il sapore del già visto, tuttavia la fiera è rimasta un ottimo punto d'osservazione dei trend alimentari.


Tutto è vegetale

Spaghetti di carote e zucchine, polpette d'avocado, fagioli bianchi per sostituire le uova, fagioli rossi per sostituire la carne, la tendenza a sostituire tutti gli alimenti d'origine animale con prodotti d'origine vegetale. I legumi sono diventati gli ingredienti più ricercati. I piatti della tradizione sono rinnovati dalle lasagne alla bolognese alla cassolet e al chili, tutti rigorosamente proposti senza carne o derivati di prodotti carnei.

Una filosofia che per spirito di coerenza sembra trasferita a tutta la filiera, dall'origine degli ingredienti, (senza pesticidi, senza Ogm) al packaging che è sempre più spesso d'origine vegetale e ad ridotto impatto ambientale.


Non per essere fuori dal coro ma questa idea di fornire una combinazione sana e gustosa, coniugata al rispetto dell'ambiente e della salute è molto bella sul pianto teorico; meno quando leggo gli ingredienti d'alcuni prodotti, rimango perplesso forse bisognerebbe riflettere sulla "naturalità" d'alcuni ingredienti e la loro provenienza.

Ho visto dei muffin, studiati per uno spuntino per coloro che "lavorano" la notte, fatti con farina di banana, riso, noce di cocco e maca, una polvere di radice originaria del Perù (antifatica e afrodisiaca secondo le tribù Inca), si vede che la notte la voglia "d'esotico" è più forte, va a sapere!

Sono finiti i tempi dei fornai che all'alba ti sfornavano le brioches calde!


Tutto e subito

Tutto è pronto per essere preparato velocemente e consumato subito, le proposte di piatti surgelati e freschi già pronti si moltiplicano. Una start up promette di fornire ingredienti per realizzare piatti in due minuti e mezzo, un'azienda spagnola Quicook propone angoli nei supermercati e nei centri commerciali dove in 10 mq e in 10 minuti con venti prodotti base realizzano cento ricette, preparazione a vista, limitazione dei scarti al motto di we cook for you, pronto da mangiare.


Tutto ad alto valore nutrizionale

Si perché il pasto non deve essere solo veloce ma ad alto valore nutrizionale, dalle barrette ricche di semi e frutta secca, alla frutta e verdure disidratate o cotte a bassa temperatura , mi ha sorpreso la proposta di salsiccia vegana da mangiare cruda fatta con noci del Brasile, pomodori secchi ed erbe aromatiche.

Sembra che l'alto valore nutrizionale deve essere senza glutine, vegano e crudo.



I prodotti più interessanti che ho visto: 

Lo yogurt greco di capra, pecora o mucca ad alto contenuto d'antiossidanti, grazie a un concentrato di polifenoli che arrivano dalla lavorazione delle uve, dell'azienda greca Longevitydiet.


@longevitydiet

L'azienda greca Ygieia , propone un vegano kefir d'acqua con frutta chiamato Namaste.

L'azienda Californiana Nsi Natural Food, con le sue paleo mix o le sue chips vegetali.

L'azienda spagnola Elayo, un 'azienda innovativa specializzata nelle lavorazioni dell' olio d'oliva, propone oltre a olio d'oliva in perle, la crema da olio di oliva, la farina ai noccioli d'oliva, interessante questo modo di utilizzare i noccioli dell'oliva. Una farina ad alto contenuto di fibra 32%, proteine e Epa+Dha che si presta ad essere utilizzata con altre farine per dare un sapore diverso ai prodotti base.

L'azienda Algae natural food e Algues propongono prodotti a base di alghe dalla spirulina alla lattuga di mare una vasta gamma di prodotti, che hanno trovato un pubblico molto interessato alle qualità nutrizionali (alto contenuto di acidi grassi Epa e Dha, proteine e amminoacidi).

Di un certo interesse anche il Taggiasco Extra Gin, un gin italiano con aromi di ginepro e oliva taggiasca dell'azienda ligure di Badalucco (IM) Olio Roi.

© Olio Roi

Dalla Puglia invece una burrata rinnovata negli ingredienti, fatta con latte di bufala invece che con latte di mucca con al centro un cuore di ricotta invece che di panna, dell'azienda Mo' Bufala di Andria.

© Mo' Bufala


23 commenti:

  1. Boh, forse non riesco a capire molto il perché cercare di rinunciare alle cose tradizionale sostituendo tutto con altro che oltretutto non sono alla portata di mano e costeranno chi sa quanto. Magari per curiosità ci si può provare, ma rinunciando alla vera cucina tradizionale se non per casi di intolleranza, non vedo il motivo, ma a ognuno il suo gusto. Sei sempre al topo anche con un pizzico di ironia.

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  2. Di tutte le cose che hai elencato mangerei solo la burrata di bufala. Non ho nulla contro il cibo vegano e crudo, ma non capisco perché chiamare salsiccia un prodotto realizzato con le noci. Piatti pronti in 2 minuti? E il bello di stare ai fornelli e preparare un piatto gustoso con le proprie mani? Belle queste fiere perché portano conoscenza, ma preferisco mangiare i cibi che già conosco. Buona serata!

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    1. Sono d'accordo io osservo e riporto ma poi vado ai fornelli nel modo classico e tradizionale

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  3. Bello il tuo resoconto, Gunther, e sorprendente quanto le aziende coinvolte spingano sull'innovazione. Per stare dietro ad un mercato che chiede sempre prodotti nuovi, freschi e, specialmente, rapidi da preparare, credo si arriverà presto alle famose "pillole" in sostituzione di primo, secondo, contorno e dolce.

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    1. Io spero alle pillole no, certo che due minuti e mezzo per una pietanza io a malapena riesco a sbucciare qualche patata :-)

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  4. Il taggiasco gin, la farina proteica e lo yogurt di capra mi intrigano da matti, il resto.. no no e no! ma ti ricordi quando, finito di ballare, andavamo a sbafare un caldo e grasso hot dog? (cioè.. tu sul lago di Costanza, da giovane, sgarravi o no? dimmi di si..) e comunque secondo me troppo sport fa male, e troppi cibi "salutari" che hanno il sapore di cartone anche.
    "si vede che la notte la voglia "d'esotico" è più forte, va a sapere!" .... :-))))) Gunther..

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  5. Il taggiasco gin, la farina proteica e lo yogurt di capra mi intrigano da matti, il resto.. no no e no! ma ti ricordi quando, finito di ballare, andavamo a sbafare un caldo e grasso hot dog? (cioè.. tu sul lago di Costanza, da giovane, sgarravi o no? dimmi di si..) e comunque secondo me troppo sport fa male, e troppi cibi "salutari" che hanno il sapore di cartone anche.
    "si vede che la notte la voglia "d'esotico" è più forte, va a sapere!" .... :-))))) Gunther..

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    1. Sgarravo anche da giovane ma più adesso a dire il vero, non avevo il senso del gusto cosi evoluto, si potrebbe dire che strada facendo ho imparato ad apprezzare il cibo ma anche a sgarrare :-)).
      Le verità è che superato i 50 anni mangio meno, ho meno fame e questo mi aiuta a compensare quando mi concedo qualche peccato di gola.

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    1. Grazie sei la mia 999 lettrice, un grosso abbraccio e benvenuta

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  7. Interessante l'idea di riciclare i noccioli di oliva, io sono contro lo spreco. Ma la salsiccia di noci anche no. Che poi non capisco perchè la si voglia chiamare salsiccia. Se sei vegano immagino che solo il nome ti faccia inorridire, se non lo sei ti mangi una salsiccia normale e basta. Oltre tutto immagino che costi il triplo.

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    1. costa costa la salsiccia vegana non lo vedo neanche una gran idea

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  8. Probabilmente sarà la mia educazione, il mio amore per il cibo, il piacere di cucinarlo, manipolarlo, veder nascere da pochi sani naturali ingredienti una torta o una brioche, sarà che le lasagne fatte in casa alla vecchia maniera per me non le batte nessuno, ma io tutta questa voglia di tutto e subito, cibo precotto non la capisco proprio. Ma non solo non comprendo questa ricerca della novità per la novità, tutta questa mania di vegan. Limitare il consumo di carne è corretto, rientra in una sana alimentazione,ma il resto l'eccesso per me è moda. Di tutte le novità di cui hai parlato l'unica cosa che mi sarebbe piaciuto assaggiare è la burrata di bufala con il cuore di ricotta, un'innovazione alleggerita...però anche li, non è più burrata.
    buona serata
    Alice

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  9. Io sono una tradizionalista e sinceramente non mi attira molto questo tipo di cucina. Sono più per le classiche lasagne, con ragù di carne e besciamella. Mi da' anche un pò fastidio sentire chiamare un ragù di tofu, ragù ... qui potrei citare molte altre preparazioni con nomi uguali agli originali e secondo me è sbagliato chiamarli con lo stesso nome. Sia chiaro, è solo un mio parere. Delle cose citate assaggerei solo la burrata con latte di bufala e ripieno di ricotta. Il resto lo lascio ai vegani. io preferisco un bel panino di farina classica, farcito con della mortadella reale e profumata!

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    1. buongustaia, mi ricordo una a volta a Milano negli anni 80 c'erano le michette si combinavano di un bene con la mortadella

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  10. Pure io sono per la tradizione... certe cose non le capisco....

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  11. Ogni periodo storico vive le sue peculiarità anche a tavola. La contraddizione odierna credo stia nel fatto di desiderare un cibo sano e genuino, ma poi non metterci alcun impegno per prepararselo! Tutto e subito, già bello e fatto e possibilmente senza alcun senso di colpa, perché bisogna salvaguardare la linea, il portafoglio e pure l'ambiente! E poi??? Sarà deformazione professionale, ma questa cosa mi sembra davvero assurda oltre che ovviamente impossibile! Come la storia della quinoa, tanto osannata e ricercata da noi (ma quanto costa???) che tra l'altro avremmo altre ottime alternative senza dover affamare i popoli che storicamente la consumano da millenni e che per colpa delle nostre mode devono privarsene... Nessuna scelta alimentare, a mio avviso, é esente da un grande senso di responsabilità. Ciascuno dovrebbe farsene carico e smetterla di delegare per tacitare la coscienza: senso di responsabilità, olio di gomito e impegno sono le caratteristiche assenti oggi. È sempre un gran piacere leggerti Gunther, uno stimolo costante alla mia riflessione sul cibo. Un abbraccio

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  12. Io sono molto diffidente verso tutti questi nuovi prodotti. Soprattutto sono contraria nel voler sostituire ogni alimento con quello che è di moda al momento. Di verdure ne cucino tante ma non rinuncio ai prodotti di origine animale perché hanno la loro importanza dal punto di vista nutrizionale. La variabilità è importante per la nostra salute e questa è data solo ed esclusivamente dal consumo di alimenti diversi, fatta in maniera attenta, dando la prevalenza a quelli più "Salutari".

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  13. di tutto..passo la sola burrata..amo stare ai
    fornelli e cucinare secondo tradizione!!
    Ciao

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  14. anche io come Terry , Alice e Simona assaggerei la burrata, il taggiasco gin, la farina proteica e lo yogurt di capra, il resto non mi attira molto. Amo i legumi ma non ne farei un pilastro della mia nutrizione, gonfiano un po'...La cosa che mi fa pensare di più con una certa preoccupazione è tutta questa fretta che vogliono inculcarci, mangiare lentamente è fondamentale per una digestione sana e per una visione ella vita più positiva, un caro saluto !

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  15. Una carrellata di sapori, tradizioni, culture, terre che si incontrano e crescono insieme. Grazie, Gunther!

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