venerdì 28 aprile 2017

Vaccini, perchè la vaccino diffidenza?

Carla G, Umbertide ; Non ne posso più di sentire parlare di vaccini, appena accendo la Tv o prendo in mano il giornale non si parla d'altro, sono nauseata, mi può spiegare perché? Grazie.

Semplicemente perché i vaccini sono diventati un argomento politico.

La situazione politica è debole in Italia, un governo di transizione non ha mai piena autorevolezza, cosi ogni argomento diventa un pretesto per fare una campagna elettorale.

Nel governo Renzi e poi Gentiloni, i due ministri molto discutibili per quanto hanno fatto, detto e ridetto sono il Ministro del Lavoro e il Ministro della Salute, si sono costruiti una fama che anche Dante avrebbe perso la pazienza, perché non sapeva più dove piazzarli nei cerchi dell'inferno.

Il governo si trova cosi nel dovere risollevare la credibilità di questi due autentici geni, per non essere affossato, nel caso del Ministro della Salute, utilizza l'argomento dei Vaccini, uno dei pilastri della Medicina, per andare sul sicuro.

Il Ministro della Salute però ci ha messo un po' del suo, citare un solo episodio è fare torto agli altri.

Un atteggiamento arrogante, da spesso dell'ignorante ma è senza Laurea. Il fertility day è stato un autentico autogol, ma ci sono decisioni di cui le persone comuni sono poco a conoscenza come il fatto di avere sciolto il Consiglio Superiore della Sanità da lei stessa nominato, prima della sua normale scadenza.

In altre parole possiamo dire che il Ministro come Consiglio Superiore della Sanità, a un certo punto ha sentito il bisogno d'avere vicino delle persone più adatte alla sua formazione e al suo livello culturale.

Se i dati riportati sono corretti i Vaccini, c'è una copertura vaccinale della popolazione italiana tra il 90 e il 95%, pensiamo che negli Usa questa copertura è al 70%, eppure Trump non parla di vaccini tutto il giorno.

La politica sta contribuendo a creare un clima d'intimidazione molto forte, sembra d'essere n un clima d'autentica caccia alle streghe, in paese che si è sempre vaccinato tantissimo alcune zone hanno copertura del 100%.

Ci si mette anche la stampa i titoli sono "gli italiani muoiono perchè non si vaccinano" non è vero la prima causa di morte sono le malattie cardiovascolari, seguite dai tumori, questo fa capire ci sia un'informazione che fa percepire un'emergenza che non c'è.


La percezione diversa dell'emergenze sanitarie

Diciamolo pure i vaccini ci sono già dal 1796 non se li è inventati il governo Gentiloni nel 2017, già prima di loro quelli obbligatori erano garantiti, l'unica cosa che il Ministro della Salute ha fatto visto l'aumento sulla stampa del rilievo dei casi di Meningite, renderli usufruibili in tutte le regioni e allo stesso modo per tutti gli italiani le vaccinazioni anti meningocco!

Il problema che gli italiani si chiedono, a cosa mi serve risparmiare qualche euro per il vaccino se poi se ho un incidente grave sbatto la testa, vado al Pronto Soccorso e devo pagare vista ed esami più di 200 euro, attendere 24 ore prima d'avere un posto letto in Pronto Soccorso, se per fare un ecografia devo attendere nove mesi? Perché pago le tasse?

Quello che le persone percepiscono è l'inutilità di questa pantomimica sui vaccini, perchè l'emergenze sanitarie percepite sono altre e giustamente non ne possono più di questa discussione, tanto che perfino persone che si sono sempre vaccinate, ora non vi vaccinano più nemmeno contro l'influenza. 

All'interno di un dibattito scientifico è normale mettere un dubbio le cose certe, fa parte della ricerca Medico Scientifica, altrimenti non c'è ricerca, le più grandi ricerche scientifiche sono nate proprio dall'avere messo in discussione degli assiomi, delle cose che fino a quel momento si consideravano certe



Secondo OMS attraverso le vaccinazioni si evitano tre milioni di decessi ogni anno in tutto il mondo, i vaccini insieme con il progresso d'igiene e la scoperta di antibiotici hanno consentito in un secolo di migliorare l'aspettativa di vita di 30 anni.


Fin dal suo inizio nel 1796 i vaccini hanno creato entusiasmo ma anche polemiche, ne ricordiamo solo l'episodio di Lubecca e della campagna vaccinale contro la tubercolosi che causò per una contaminazione accidentale la morte di centinaia di bambini nel 1929, questo prima della produzione del vaccino su scala industriale.

Oggi esistono molto tesi originali non positive sui vaccini ma molto difficili da provare, qualcuno collega un possibile effetto dei vaccini sulle malattie croniche, infiammatorie e autoimmuni. sono patologie che hanno un lungo corso, dimostrare rapporti di causa ed effetto è difficile.


Vaccini Astratti

Oggi si parla di vaccini astratti perchè la maggior parte delle malattie contro le quali proteggono non significavano più nulla per le persone comuni. A differenza dei farmaci, i vaccini non curano una malattia ma fanno prevenzione di patologie di cui oggi si è persa la memoria storica.

Facciamo un esempio da noi il vaccino contro la Poliomielite non vuole dire nulla, una patologia che non si percepisce, ho notato che molte famiglie d'immigrati accettano più di buon grado la vaccinazione contro la poliomielite perchè nella storia della loro famiglia tutti hanno avuto parenti che sono morti di poliomielite.

Il vaccino d'Epatite B da noi obbligatorio solo dal 1992, cioè coloro che hanno meno di 25 anni, è un vaccino che le persone accettano più di buon grado perchè sono noti gli effetti della patologie come cirrosi epatica e cancro al fegato, non si è persa la memoria di questa patologia.

Parliamo di Morbillo, una malattia che tutti quelli della mia età ricordano che poteva causare anche encefalite, cioè un processo infiammatorio per il cervello nel caso dello 0,1%, un caso su mille, che causa in uno su mille, il decesso nel 15% dei casi e di danni permanenti nel 50% dei casi (fonte wikipedia).

Oggi grazie al vaccino ha portato alla diminuzione dei morti di morbillo nel mondo, secondo OMS nel 2011 solo 158.000 decessi contro i 630.000 del 1990. Oggi in Europa gli alti tassi di vaccinazione hanno portato a considerare il morbillo una malattia rara.

Tuttavia nel caso del Morbillo reazione avverse al vaccino anche importanti possono verificarsi 1 caso su un milione (fonte wikipedia), chiunque di voi comprende che per la legge dei grandi numeri è meglio avere un caso su un milione di persone che un caso su mille.

Ricordando che l'efficacia di un vaccino varia per ogni individuo a secondo del genoma, come per qualsiasi trattamento medico ci possono essere degli effetti collaterali, per lo più a breve termine e ritenuti di bassa gravità, complicanze più gravi sono possibili, anche se per la legge dei numeri possono considerarsi rare.


Sintesi:

Per la mia interpretazione personale, l''atteggiamento di diffidenza è frutto di uno stato emozionale generato da un clima di tensione alquanto ingiustificato, le persone non riconoscono un messaggio informativo ma politico.

Si tratta di patologie dove nei paesi Occidentali si è persa la memoria, si è persa la percezione del possibile pericolo della salute, vaccini astratti per patologie dimenticate.

Anche nel caso dei vaccini facoltativi come influenza e papilloma virus, le persone ricevono messaggi confusi.

In tutto questo la politica non aiuta mancano le persone credibili. Ci vogliono Ministri che non abbiano solo l'autorità, ma l'autorevolezza.

L'autorevolezza non si inventa dall'oggi al domani, tanti Ministri della Salute in Europa non sono medici, ma hanno sviluppato un percorso d'autorevolezza, trasparenza e fiducia con i propri cittadini.

Il sentimento di diffidenza delle persone comuni nasce anche dalla mancanza di fiducia di chi è delegato dalla politica a occuparsi di salute.

La percezione dell'emergenza della salute per i cittadini sono altre che non i vaccini, le risposte che i cittadini si attendono in merito alla salute sono diverse e sono inevase, la spinta ai vaccini non obbligatori irrita, come tutti gli argomenti quando viene ripetuti all'infinito senza senso generano assuefazione.

lunedì 24 aprile 2017

Un Master in pela patate per aiutare a ridurre lo stress

Notizia che tutti gli altri media non hanno degnato di considerazione ma che ho trovato molto interessante, un risvolto del nostro tempo.

In Inghilterra a Londra il grande negozio Selfridges ha aperto una nuovo reparto dedicato al nuovo artigianato per la casa.

Una controtendenza nell'epoca oramai dove tutto è già pronto da usare e consumare, si è persa l'abitudine di lavorare la materia prima.

Selfridges sostiene che l'artigianalità, farsi le cose per proprio conto ha la proprietà di combattere lo stress e rende le persone meno nervose e ansiose.

Una nuova tendenza che vede nell'esperienza del lavoro manuale una risorsa fondamentale d'espressione della propria personalità.

Una volta il lavoro contribuiva a dare autostima, ad esprimere la propria personalità. Nel nuovo lavoro 2.0 è tutto impersonale, privo di motivazioni.

La nuova artigianalità ha la funzione d'aiutare a superare quel senso di frustrazione e d'impotenza che genera il lavoro affidato alle nuove tecnologie.


Per stimolare questo funzione Selfridges organizza corsi e workshop, come macinare il caffè, come fare lo zucchero a velo, come macinare le spezie.

Il corso che ha avuto più successo, tanto da essere raddoppiato e dovere organizzare un workshop e si sta pensando anche a un Master, è quello del Pela Patate, su come pelare le patate.

I corsisti hanno a disposizione un pelapatate, un coltello, due aiuti esperti e patate di tre tipi diverse per allenare la mano.

Mi hanno molto colpito le dichiarazioni dei corsisti

"Non ho mai provato una sensazione cosi in vita mia"
"Non ho mia pelato patate in vita mia, l'ho trovato un'esperienza favolosa"
"Ho perso la cognizione del tempo, ho dimenticato perfino di guardare le email"

Diciamo che commenti cosi entusiasti non li nemmeno sentiti dopo una passionale "luna di miele".


Pelo patate perché fa parte di quei compiti che in cucina bisogna fare come pulire le zucchine, pulire i carciofi o gli spinaci, non sono cose piacevoli ma si devono fare e anche alla svelta perché il tempo di preparare la cena non è mai abbastanza.

Non ho mai ancora nessuno sentito dire, non vedo l'ora d'arrivare a casa e pulire le cime di rapa  o quanta soddisfazione mi dà spazzolare le cozze!

Tuttavia questa nuova filosofia di prestare attenzione ai compiti quotidiani non mi dispiace, anche se non comprendo come tutte queste persone non abbiamo mai pelato patate in vita loro.

Forse perché al posto loro le patate le pelava qualcun altro oppure perché si acquista patate surgelate già pulite e tagliate, ma anche patate già cotte .


Com'è cambiato il mondo del lavoro, prima ti pagavano per pelare patate ora devi pagare tu per pelare patate!

Comunque chi vuole può venire a pelare patate a casa mia gratis, siamo in otto, quindi un certo numero di patate servono, se poi non gli basta per essere meno stressato, visto che c'è, può anche passare lo straccio per terra.

Dunque io posso capire Rocco Siffredi un esperto di patate, ha un suo perché, ma un esperto in pela patate no, non ce la posso fare!

sabato 15 aprile 2017

Le uova di Pasqua più originali del 2017

Come ogni anno la mia rubrica sulle Uova di Pasqua, per comprendere meglio insieme con voi quali sono i trend di questa storica tradizione dolciaria.

Non ci sono grandi novità quest'anno, la maggior parte dei maestri del cioccolato, presentano le idee degli anni scorsi; un momento di crisi per le vendite e per la creatività.

Iniziamo da Parigi come sempre, perché è la città dove la cultura del cioccolato è più condivisa, c'è una vera e propria gara tra maestri cioccolatieri per creare l'Uovo di Cioccolato più bello e più buono.

Uovo di Pasqua Arte e Design

In questo anno 2017, le novità più interessanti, arrivano da due maestri del cioccolato che hanno coniugato la qualità del cioccolato con l'arte e il design:

Pierre Hermè si è ispirato al pittore e scultore italiano Lucio Fontana, portando nel mondo della Pasticceria l'idea delle celebri tele monocromatiche con i tagli, creando delle uova monocromatiche con i tagli come le tele di Fontana.
L'Uovo viene realizzato con un cioccolato fondente, un cacao crù che proviene dal Belize,  nella Provincia di Cayo, dalla piantagione di Xibun, il costo è di 130 euro.


Più moderna la proposta di Henri Le Roux dell'omonima Chocolatleroux un uovo di cioccolato decorato con infinite onde che secondo la tradizione e cultura giapponese donano la pace e la tranquillità, tre gusti: Cioccolato Yuzu Macha, cioccolato fondente e cioccolato al latte, 33 euro.

Uova di Pasqua per bambini d'ogni età

Abbiamo poi una serie di Maestri Cioccolatieri e marchi di cioccolato che hanno si sono ispirati a personaggi dei fumetti o di loro fantasia, l'uovo torna a essere protagonista dei bambini.

Cyril Lygnac
Les quicky, cioccolato fondente o al latte con cacao che proviene dai caraibi, 28 euro l'uno

Cioccolato al latte o cioccolato fondente, pesano solo 45g costano 10 euro.


Realizzato con cacao del Madagascar, cioccolato al latte, cioccolato bianco, cioccolato fondente, 42 euro.


Dalloyau. les pakai
Continua la serie dei personaggi da qualche anno, sono fatti con cacao del Madagascar, 13,5 cm al costo di 45 euro.

Le Notre: La Brigade des Petits Pâtissiers
L'intera brigata costa 990 euro, il pezzo singolo da 250 g costa 49 euro.








Uovo di Pasqua con elementi ispirati dal mondo dei fiori 

Chocolat Fouchet: uovo con le violette
350 g. per 15 cm. al costo di 48 euro.



Jean Paul Hevin: Uovo Mimosa
al costo di 74 euro da 15,5 cm. e 89 euro da 18 euro

Uovo di Pasqua, ispirato al mondo animale

Patrick Roger
300g di cioccolato fondente decorato a 65 euro cadauno.


Uova mucca bouef 25 euro, uovo mucca charolaise 15 euro.


Uovo intero rivisitato


Un uovo puzzle fatto con tanti pezzi di cioccolato, quello da  6kg costa 1800 euro, singoli pezzi da 29 euro.


Uovo Belka, che in russo vuole dire scoiattolo, un uovo da mordere, cioccolato al latte con nocciole del Piemonte al caramello, 49 euro


In Italia

La celebre pasticceria in Via Montenapoleone a Milano, quest'anno sembra che abbia messo da parte la creatività ispirata dai cartoon dello scorso anno e si sono concentrati sulla qualità del cioccolato e sulla scelta dei colori e del materiale per il rivestimento, una scelta che condivido, in particolare mi piace molto l'idea del poggia uovo.





In via Matteotti 7 a Milano, si distingue per un'eccessiva decorazione, che può sembrare ispirata alla collezione di Dolce e Gabbana, con forti richiami al mediterraneo, qualche volta ispirata a temi orientale e qualche volta a temi più ludici per i bambini.






© Immagini Courtesy by Pasticceria Sant'Ambreus

Oramai di proprietà di Prada, con negozi in Milano in Via Montenapoleone e in Galleria Vittorio Emanuele, sembra si sia lanciato nello sfarzo del lusso della nuova Russia, cosi propongono una rivisitazione delle Uova di Fabergè, le uova che Alessandro III e Nicola II, regalavano a Pasqua alle consorti e alle mamme (alla famiglia Romanov non furono di buon auspicio!).

Oggi delle 59 uova realizzate da Fabergè, solo 21 sono conservate nel Palazzo dell'Armeria del Cremlino a Mosca,  le Uova mancanti sono "disperse" in collezioni private nel mondo.

Il design delle uova di Marchesi ricorda molto la collezione di vestiti di Prada, possiamo parlare d "Uovo di Moda" per un total look, che si rivolge alla clientela di coloro che acquistano vestiti, borse e scarpe del marchio di lusso Prada.









I miei preferiti Cacao lab
Sono dei giovani ragazzi di Milano, in via B. Eustachi 47, le loro Uova di Pasqua esprimono leggerezza ed ironia.
Torna d'attualità l'uovo con l'immagine di Keith Haring, artista passato a Milano negli anni '70, a Palazzo Reale presente in  questi giorni con un'esposizione con 110 opere fino al 18 Giugno 2017.






© Immagini Courtesy by Cacao lab

Sintesi: le uova di Pasqua hanno la caratteristica d'attirare l'attenzione dei clienti sulle lavorazioni al Cioccolato. La Pasqua è il terzo momento dell'anno dopo il Natale e San Valentino per le vendite.

Secondo alcuni pasticceri che ho personalmente sentito, la presentazione delle uova al cioccolato trainano le vendite di tutti gli altri prodotti dalle praline alle torte.

A influire il prezzo anche molto "speciale" che nel rapporto qualità/ prezzo, sia nelle Uova di Cioccolato al supermercato che nelle grandi pasticcerie sembra essere negativo per chi acquista.

Per i prezzi mentre in Francia sono scritti dappertutto sia nelle vetrine dei negozi che nei siti on line, in Italia il prezzo spesso non viene indicato se non si chiede direttamente in negozio, sembra che il prezzo sia discrezionale.

Interessante questa tendenza che si sta sviluppando a Parigi di creazioni al cioccolato più piccole di massimo 10 - 15 cm, con personaggi di fantasia, con indicata l'origine delle materie prime a un prezzo più "abbordabile".

Queste uova cosi creative ci possono essere utili come esempio per creare e decorare un uovo quando lo facciamo noi a casa, appagano il nostro occhio e la nostra fantasia, in alternativa se vogliamo mangiare del buon cioccolato meglio la classica tavoletta.

A tutti voi Tanti Auguri di Buona Pasqua.

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giovedì 6 aprile 2017

Alimentazione e passione d'amore: le abitudini alimentari uniscono o dividono ?

Sandra M. Bologna; Sono vegana da otto anni, non so come non so perché mi sono innamorata di un ragazzo carnivoro. Stiamo insieme da due anni mi trovo molto bene con lui, ma ogni volta che andiamo a mangiare fuori è un problema, cosi per non litigare andiamo a mangiare sempre la pizza. Le abitudini alimentari quanto contano nel rapporto a due? Si può avere un futuro, anche se non si è compatibili a tavola?

In tutte le culture sensualità e piacere della tavola sono collegate, dalle mie parti si dice "Qui chipote a table chipote a lit", per la semplice prospettiva della condivisione del piacere e del desiderio.

Quando la passione è travolgente, tutto il resto passa in secondo piano come le distinzioni sociali, culturali o religiose sembrano non avere alcuna importanza.

Ho conosciuto persone che in virtù di un sentimento hanno avuto la capacità di trasformare completamente la loro vita.

Il futuro non si può conoscere ma molto dipenderà dalla comprensione reciproca, il rapporto di coppia è qualcosa che cambia e si modifica di continuo, perché le persone si evolvono, niente rimane immutato e richiede una forte dose d'elasticità e d'adattamento per andare sempre d'accordo.

Non sarà facile ma nulla è facile anche quando ci sono le stesse abitudini.


Domenica scorsa sono stato invitato a prendere un aperitivo in un bar di un albergo a Lugano, incontro per caso un mio concittadino Luigi.
L.Ha visto per caso mia moglie?
G.No, non mi sembra  (oh mio dio vuoi vedere che è venuto a cercare donnine allegre!)
L.Io vengo tutte le Domenica Pomeriggio in questo bar per l'aperitivo, sa perché?
G No (Dio non lo voglio sapere)
L.Vede è l’unico posto, dove posso mangiare würstel, a casa mia moglie da dieci anni è vegana e non posso più mangiare carne, divento matto, ma questo è uno dei pochi posti in cui per l'aperitivo mettono würstel.
G: Certo capisco.
Intanto con molta discrezione mangia tutto il grande piatto con würstel e scompare, torna il barista mi guarda male, mi viene spontaneo dire "non li ho mangiati io, sono vegetariano" il barista risponde " dicono tutti cosi"

L'altra sera involontariamente sull'autobus ho sentito una discussione di due amiche.

Amica 1: Guarda io non ne posso più di mio marito, eravamo al matrimonio di sua sorella, continuava a rimandare indietro i piatti con la carne. Ma Dio bono, dillo ai tuoi che sei vegetariano, perché devo saperlo solo io?

Amica 2: Non ti racconto il mio, tutte le sere legumi, se non sono ceci, sono fagioli, se non sono fagioli sono lenticchie, sono talmente gonfia che se mi butto dalla finestra resto sospesa in aria, la notte poi sembra sempre di stare dentro a una tempesta.


Amore e abitudini a tavola sono divenute argomento dell'aperitivo all'interno del bar. 

Ada: Mio marito non mangia nè pesce, né frutta e nemmeno verdura per me che sono pescetariana è una vera tortura.

Antonio: La mia compagna non mangia il rognone, non mangia la polenta, non mangia il gorgonzola, non c'è nulla che le piace di quello che piace a me, mangerebbe solo insalata.

Samuel: Io odio il coriandolo e l'aglio, mia moglie è libanese lo metterebbe dappertutto.

Rebecca: Io e mio marito abbiamo trovato la soluzione abbiamo due cucine, ognuno si fa da mangiare per conto proprio, ma ceniamo insieme nella stessa tavola.

Tomas: Io arrivo dalle Antille Olandesi mentre mia moglie è inglese e vegetariana, in realtà il problema è solo la sera quando mangiamo insieme, lei con l'insalata ed io con le puntine di maiale speziate e piccanti, si possono condividere i pasti, ma gli prepariamo in momenti diversi, andare a mangiare fuori è un compromesso favorevole una volta all'uno e una volta all'altro.

Andrea: Io ho il morbo di Chron, quando ho conosciuto la mia compagna, le ho nascosto la mia patologia, avevo paura che non mi avrebbe accettato, devo seguire un regime alimentare rigido. Le precedenti esperienze di convivenza sono fallite perché non riuscivano ad accettare di convivere con una persona con questa malattia.



Le abitudini alimentari dividono o uniscono la coppia?

Come abbiamo visto tante coppie hanno abitudini alimentari diverse. Una volta la tavola era un luogo d'unione, ci si metteva a tavola per condividere un momento di piacevolezza. Oggi la maggior parte delle persone segue una dieta personalizzata (senza glutine, senza carne, senza latte, senza uova, senza burro, senza pesce) a volte c'è un motivo di salute, a volte c'è un motivo etico, a volte ci sono cause più futili.

Tu Günther come fai a preparare la cena a casa?

Siccome non ho otto cucine, non me lo posso permettere, perché vuole dire otto cucine da pulire! Decido io cosa mangiare in democrazia, bisogna trovare quel piatto che possa accontentare tutti o per lo meno la maggior parte.

Sono quasi tutti maggiorenni quindi chi vuole può mettersi ai fornelli e prepararsi qualcosa, il problema è che non la fa nessuno!

Quando guardo la televisione, mi commuovo, tutta quella gente che vuole fare da mangiare, a casa mia nessuno tutti aspettano seduti con le gambe sotto il tavolo, il piatto pronto!

La fortuna e non avere persone con patologie serie, quindi ci si adatta, al momento visto i bambini piccoli e gli anziani, andiamo più di polpette e purè, prevale lo spirito comunitario d'adattamento senza però dimenticare le scelte di gusto personali.




Le affinità elettive

Vorrei fare vedere un altro punto di vista, le differenze sono importanti perché ci aiutano ad andare oltre i nostri limiti e pregiudizi, l'amore stimola a conoscere cose nuove arricchisce il nostro orizzonte culturale e sociale. Senza saperlo le differenze possono essere solo apparenze, noi non ne siamo coscienti il nostro cervello sceglie per noi quelle persone con cui troviamo più affinità elettive.

Essere diversi ma con affinità elettive comuni. Si è una coppia anche per la capacità di parlarsi, confrontarsi, condividere interessi e passioni ed essere in grado di poterne discuterne, entro un certo limite con rispetto dell'uno e dell'altro si intende.

Nel tuo caso carissima lettrice inconsapevolmente vi siete scelti entrambi, avete entrambi qualcosa in comune che forse ancora dovete scoprire, che va oltre l'intesa sessuale e le differenze dei gusti a tavola.

In qualche modo state cercando dei compromessi per stare insieme per soddisfare l'uno e l'altro e questo per una relazione è un buon inizio..

Si sbaglia quando si impone all'altro di condividere le proprie scelte, magari diventa vegano anche lui ma sarà lui a sceglierlo. Inevitabilmente ci s’influenzerà ma non si perde qualcosa si acquista una maggiore complessità.

La cosa più bella è quando uno viene incontro all'altro, in quel momento inizia il rapporto vero e proprio.

Se qualcuna o qualcuno ha qualcosa d'aggiungere è il benvenuto ....