mercoledì 22 luglio 2015

Nutella Amara, Mister Ferrero non è Mister Nutella?

Giusy L. da un po' non parli più di Ferrero e della Nutella, hai letto l'intervista di Ferrero su Repubblica?  Cosa ne pensi? Ci fai un post?

Si volevo evitare di parlarne, un po' per la mia vena polemica un po' perchè non sono argomenti da 40° all'ombra, ma sono in molti a chiedermelo, giusto per accontentare i lettori interessati all'argomento.

Credo che sia ora di fare un importante distinzione tra la Ferrero come azienda anzi come azienda multinazionale e il suo prodotto più noto la Nutella, una crema spalmabile molto piacevole, se vi piace la Nutella non è detto che vi deve stare simpatica per forza la Ferrero, anche perchè Ferrero non è solo Nutella . 

Qualche giorno fa Mister Ferrero ha "rilasciato" un' intervista al maggiore quotidiano italiano Repubblica. Rilasciato è un termine un po' riduttivo in realtà mi è sembrato un monologo, per la mancanza di una dialettica tra chi fa le domande e chi risponde, A colpirmi sono state le affermazioni di Mister Ferrero che mi hanno fatto riflettere non solo sul ruolo delle certificazioni ma del rapporto tra imprenditoria e il Made in Italy.

La polemica e la ricerca d'attenzione

Fino ad ora sulla polemica Nutella e Francia non ho detto nulla, perché si tratta di una vecchia strategia di Ferrero, io mi difendo da un accusa, per veicolare una serie di messaggi dai media, ve li ricordate? Unione Europea contro la Nutella, casalinga americana contro Ferrerofare il ruolo della vittima crea più appeal.

L'intervista inizia con la cosa più importante che preme da dire a Sig. Ferrero io viaggio molto mi trovo in Lussemburgo. Ecco guardi Sig. Ferrero il Lussemburgo, si trova lì o presumibilmente si trova in Lussemburgo (ammettendo che sia vero), perchè ha sede casualmente la Ferrero S.p.A. è posseduta al 100% dalla Ferrero International SA che ha sede a Findel di Sandweiler in Lussemburgo (fonte wikipedia).

E' noto dalla stampa che la maggior parte delle aziende che hanno sede in Lussemburgo, lo fanno per la possibilità d'usufruire d'eventuali agevolazioni fiscali, un diritto lecito sia ben inteso, non c'è nulla di male, un paese che fa parte dell'Unione Europea, ma che lascia molto perplessi, abbiamo ancora gli occhi puntati sulla crisi greca dove sembra che gli effetti negativi dell'economia gli pagano sempre e solo i cittadini.

Sull'olio di palma e la polemica con la Francia, ho affrontato questi argomenti gli anni passati, voglio dire solo che uno dei grandi stabilimento di produzione di Nutella in Europa è a Rouen in Francia, un altro è in Russia, la Nutella è più quella prodotta all'estero che in Italia, anche se molti italiani sentono la Nutella come un prodotto che fa parte della propria cultura alimentare come i spaghetti al pomodoro, la pizza e le lasagne alla bolognese.

La polemica secondo me è un po' stata montata ad arte, la Ferrero si difende dicendo di utilizzare solo olio di palma certificato, quale altro modo per comunicarlo a squarcia gola, e un po' come dire io uso il burro ma di quello certificato! Che vuole dire? Oggi tutti certificano tutto, vuoi che non ci sia l'olio di palma certificato? Ci sono anche i blog certificati mi è venuto da ridere quando l'ho visto per la prima volta, sono un blog pirla certificato, giuro!

Mi spiace ma il valore delle certificazione oggi giorno perde sempre di più valore. In questi anni ne abbiamo visti di tutti i colori. Chi non ricorda quelle aziende che dichiaravano che inquinavano ma che per bilanciare gli effetti del danno ambientale avrebbero salvato foreste. A distanza d'anni possiamo dire che se fosse stato vero avremmo nel sistema solare altri due pianeti come la Terra coperti da foreste. Le certificazioni di Ferrero sono anche vere per amore del cielo non vogliamo mica dire il contrario ma la certificazione è una giustificazione per le aziende ma non per i consumatori, un argomento superato che non colpisce. 

La cosa più divertente che mi è sembrato di capire è che Sig Ferrero motiva che la scelta dell'olio di palma perche è ipernutriente e che nel mondo ci sono 850 milioni  di persone sottonutrite, quindi cosa dobbiamo pensare che salverà la fame nel modo il vasetto di Nutella?

Sig. Ferrero ma da blog pirla autocertificato che sono, mi scuserà, ma mi viene da ridere.

Sig. Ferrero scusi ma una volta la Nutella non era buona, sana  e leggera per la prima colazione?


Ma l'aspetto dell'intervista più divertente e preoccupante per gli italiani è un altro

Si rimarca il fatto che Ferrero è orgogliosa di essere il fiore all'occhiello dell'Italia, si però in Italia non investe? Ferrero è proiettata verso l'estero lo dice lui stesso e lo sarà sempre di più un futuro, ci fa molto piacere a tutti  e nei stabilimenti di Ferrero in Italia stanno facendo i salti di gioia.

Io ho pensato che se Ferrero certifica l'olio di Palma e dichiara in qualche modo pagando o altro d'equilibrare la possibilità di un eventuale danno ambientale, non si può fare la stessa cosa con le aziende italiane che realizzano prodotti all'estero e giocano sul made in Italy?

Mi spiego meglio tutti riconoscono in Nutella un prodotto sì di Ferrero ma un prodotto italiano, anche se poi viene realizzato altrove.
Quest' atteggiamento riguarda moltissime altre aziende famose per il Made in Italy alimentare , per amore del cielo io sono contento che le aziende italiane vadano in tutto il mondo ma con prodotti italiani realizzati in Italia, non con prodotti realizzatii altrove che hanno solo la nomea d'essere italiani.

Faccio un esempio di fantasia, immaginate d'essere la più grande azienda di salumi in Italia, fate lo speck in Slovenia e in Ungheria, realizzate una bella comunicazione con le immagini del Sudtirolo, dell'Alpe di Siusi o delle tre cime del Lavaredo con lo Schutzen che balla e piazzate questo prodotto sul mercato come speck, un prodotto noto per essere italiano, quindi con un prezzo alto, perchè il made in italy ha valore sul mercato internazionale, certo se lo vendete come coscia affumicata di maiale sloveno vale il 50% meno.

Quanti comprerebbero una crema spalmabile al cioccolato e nocciole russa? Probabilmente nemmeno i russi! 


Non è il caso di Ferrero ma io ritengo che tutte quelle aziende che fanno realizzare prodotti dichiaratemente italiani all'estero e che vendono l'immagine di prodotto italiano, devono corrispondere all'Italia e sopratutto agli italiani un indennizzo, perchè gli italiani si sono fatti un mazzo tanto (scusate il termine, con rispetto parlando) per avere una buona fama sul mercato internazionale di prodotto di qualità a iniziare dal settore moda e dal settore del mobile e del design.

Non è il caso di Ferrero, non vorrei essere frainteso ma ora ora arrivano questi furbetti, che freschi freschi è il caso di dirlo del settore alimentare, vendono un prodotto e un immagine dell'Italia che non c'è perchè le aziende hanno sede alle Cayman, Antille Olandesi, aprono stabilimenti all'estero assumono lavoratori in quei paesi, pero sfruttano la nomea italiana e nello stesso tempo procurano un danno all'Italia d'investimenti mancati e di risorse perse.

Quando il settore moda ha iniziato e realizzare i prodotti all'estero ha perso competitività, si è persa la manualità e l'ingegno che caratterizzava i prodotti fatti in italia, molte di queste aziende di moda sono fallite, è illusione che tutto si può realizzare dappertutto.

Le aziende possono fare ciò che vogliono, anche trasferirsi al Polo Nord tra gli orsi bianchi, ma sfruttare la nomea d'essere italiane, solo per avere un ufficio in Italia, quando non c'è nulla italiano in quel prodotto io la ritengo qualcosa si cui non si può andare fieri.


Non è il caso di Ferrero, tutto questo sarebbe trascurabile se sempre quelle aziende che si reputano multinazionali nel fare investimenti, non fanno altro che piazzare il maggior numero di loro uomini nella federazioni alimentari italiane e nelle varie associazioni di categoria al fine di condizionare le politiche in Italia. ( esempio : la reazione di non ricordo il nome di quale ministro alla proposta dell'Unione Europea di limitare lo zucchero nelle merendine, si ma merendine realizzate altrove).

Potete piazzare i vostri uomini per favore alla Federalimentare delle isole Cayaman o della Antille Olandesi o della Repubblica dei Pinguini del Polo Sud? Sembra che le aziende italiane abbiano una mano lunga quando si tratta di prendere e una mano corta quando di stratta di dare, con anche la complicità della politica, che non si è inginocchiata alle aziende agroalimentari, scusate il temine ma si è girata mettendosi a 90°.

Si perchè queste aziende producono e danno lavoro altrove ma poi i finanziamenti per fare conoscere il prodotti li prendono dallo stato italiano e non piovono dal cielo perchè sono delle tasse che tutti gli italiani pagano, potremmo altrimenti dire che queste aziende sono italiane solo quando se lo ricordano e se gli serve qualcosa.

L'Expo 2015 è stato fortemente voluto dalle aziende agro alimentari italiane o sedicenti tali, quando è costato perchè a pagare sono stati tutti gli italiani e loro per ringraziare investono all'estero, non inteso come esportazione di prodotti italiani ma come sede, produzione vera e propria, che torna conto per gli italiani? Che per lavorare sono tornati ad espatriare come gli anni '50! Sono giovani è vero ma rappresentano il futuro, un futuro che in Italia nessuno vuole costruire.

Grazie Mister Ferrero per averci aperto gli occhi, di queste riflessioni ma da Mister Nutella ci aspettavamo qualche pensiero positivo, più dolce e meno amaro, proprio il caso di dire Nutella Amara.

lunedì 20 luglio 2015

Sindrome da permeabilità intestinale, sintomo o malattia?

Laura G, Umbertide : desidero sapere cos'è la sindrome da permeabilità intestinale e come si previene

Iniziamo nel dire che nella medicina convenzionale è poco riconosciuta come patologia e più nota come sintomo di alcune patologie, se ne parla molto da quando si parla di dieta paleolitica, la sindrome di Permeabilità Intestinale è anche nota come sindrome di Leaky Gut.

Da quello che la letteratura medica ci dice in parole semplici, se ci riesco, è che normalmente, il cibo che mangiamo passa attraverso il tratto gastrointestinale e viene trasformato nell'intestino tenue.

La maggior parte della digestione chimica delle macromolecole che costituiscono il cibo avviene nell'intestino tenue, dal quale le sostanze nutritive vengono poi assorbite passando nel sangue. 

Il problema secondo alcuni ricercatori potrebbe nascere quando le pareti intestinali vengono colpite da sostanze dannose pertanto la perdita del rivestimento intestinale può permettere secondo alcuni a molecole e germi non positivi di passare nel sangue, causare un possibile danno al sistema immunitario e un stato d'infiammazione in tutto il corpo.

Questo perchè la mucosa lo strato di cellule che rivestono l'intestino può essere danneggiata  a causa di un uso eccessivo d'antibiotici, uso eccessivo di farmaci anti infiammatori, ma anche lo stress e l’assunzione eccessiva di alcol, potrebbero essere una causa o una concausa.


Secondo alcuni ricercatori molto alternativi anche i cibi come i carboidrati troppo raffinati, coloranti, conservanti alcol e caffeina potrebbero essere tra i fattori che rendono più deboli le pareti dell'intestino tenue.

I sintomi di una permeabilità intestinale sono diversi e comuni a molte altre patologie, come gonfiore, gas e dolore addominale, infezioni vaginali ricorrenti, asma, nervosismo, dolori muscorali, crampi allo stomaco, sbalzi d'umore. Alcuni ricercatori hanno anche collegato la  permeabilità intestinale al rischio di patologie come l'emicrania, l'artrite reumatoide e la diffusione negli ultimi anni d'allergie alimentari.

Tranquillizziamo che le uniche patologie al momento riconosciute che sono state collegate con con la permeabilità intestinale sono il morbo di Crohn e il diabete di tipo 1, in soggetti che però già geneticamente erano predisposti a queste patologie.

Ci sono test medici per misurare quanto bene i vostri intestini assorbono i nutrienti ma questi test sono lunghi impegnativi e costosi, li sconsiglio.

On line c'è di tutto e di più, attenzione tutti hanno interesse a vendervi qualcosa, sopratutto qualcosa che non vi serve, il mio consiglio personale  è quello di mantenere il vostro intestino e il suo rivestimento in buona salute.

Per mantenere intestino in buona salute, ci sono i consigli che questo blog fornisce da sempre, un alimentazione equilibrata, con più alimenti con fibra (in particolare frutta e verdura), come sempre ho indicato, nulla di più e nulla di meno, fare ricorso in modo costante con alimenti fermentati dal semplice kefir allo yogurt e rimanere ben idratati quindi bere acqua a sufficienza.

Torneremo a parlare di questo argomento perchè molte nuovi regimi alimentari si fondano proprio sul principio della permeabilità intestinale, dalla dieta paleolitica alla dieta antidolore di Seignalet.

sabato 18 luglio 2015

Consigli per tollerare meglio il caldo


Dalla fine di Giugno le temperature si mantengono molto alte, più di trenta giorni, non siamo al livello della canicola del 2003, almeno per ora, ma i problemi sono tanti che questo gran caldo causa.

Non tutti tollerano il caldo allo stesso modo, il nostro corpo mette in moto il meccanismo di scambio di calore per adattarsi alla temperatura esterna, ma l'adattamento non dipende solo da quanti gradi ci sono all'esterno ma dipende dalla nostra genetica, dal nostro metabolismo, dall'ambiente in cui viviamo.

L'adattamento alla temperature deve essere progressivo, altrimenti il nostro organismo rischia di andare in ipertermia.

Consigli semplici e pratici per tollerare meglio le alte temperature

1) Bere di più, 2 litri d'acqua al giorno
La sudorazione porta a una maggiore perdita di acqua  cosi aumenta il rischio di disidratazione. Da qui la necessità di pensare all' idratazione, in altre parole, bere acqua anche se non avete sete.

Bere acqua e non bevande alla soda o bevande zuccherate. Fate attenzione a non bere acqua troppo fredda, meglio acqua a temperatura ambiente o leggermente fredda  (18 ° C) per evitare di avere problemi di digestione.

Garantire un'adeguata idratazione alle persone anziane, un assunzione graduale e costante durante il giorno , evitare l'assunzione di liquidi di grandi dimensioni in una sola volta, in particolare nei pazienti affetti da insufficienza cardiaca o renale, può essere sufficiente 1,5 litri di acqua al giorno. 

Attenzione anche alle acqua minerali troppo ricche di sodio in particolare per i soggetti con problemi di cuore.

Un buon consiglio per tutti: bere regolarmente durante il giorno ed evitare bevande ghiacciate.


2) Mangiare leggero e poco sale

Il cibo gioca un ruolo importante nella capacità del corpo di assorbire temperature molto elevate. Infatti, la digestione comporta un maggiore dispendio energetico al corpo, che tende a riscaldare il corpo (termogenesi), non c'è bisogno di mettersi a dieta è sufficiente seguire alcune regole:

Evitare di mangiare cibi troppo pesanti e troppo ricchi di grassi che rendono difficile e prolungata la digestione, obbligano il corpo a lavorare di più  e automaticamente a produrre calore. 

Nel caso in cui mentre state mangiando sudate molto, concedervi un break, ascoltate il vostro corpo forse state mangiando troppo velocemente o mangiando troppo. 

Insalata verde, l'anguria, il melone, il cetriolo, il pomodoro, in generale è consigliabile mangiare più frutta e verdura fresca, meglio se consumati crudi, offrono un buon equilibrio in rapporto tra nutrizione, digeribilità e idratazione. 

Attenzione agli alimenti ad effetto diuretico (asparagi, carciofi, finocchi) mentre al contrario ricordate che, il cetriolo è il cibo solido il più ricco di acqua , seguito a ruota da lattuga e le zucchine.

Ad alcune persone il cetriolo risulta poco digeribile, per ovviare a questo problema suggerisco di togliere la buccia, tagliarlo a fettine sottile e mettere del sale e lasciarlo perdere acqua come per le melanzane, prima di utilizzarlo sia cotto che crudo e sufficiente lavarlo bene sotto l'acqua fredda.



Altro alimento interessante è lo Yogurt: e la ricotta per le loro percentuali d'acqua contenute all'interno. Ricordate che le proteine della carne sono più difficili da digerire un po meglio invece il pesce dalle cozze alle vongole al branzino, conta molto anche la loro preparazione, ricette troppo complicate e intingoli aumentano il tempo di digestione.

Per chi ha problemi di circolazione o di insufficienza venosa, approfittate ora che è la stagione dei frutti di bosco, che aiutano secondo molti ricercatori a rinforzare le pareti dei vasi sanguigni, favorendo la circolazione del sangue, è sufficiente una porzione 3 volte alla settimana.

Ricordate anche che l'uso delle cipolla e del porro in cucina perchè hanno la capacità di migliorare la fluidità del sangue. 

Non mettere troppo sale nel cibo, questo può favorire la ritenzione idrica, evitare cibi troppo ricchi di sale come i salumi o snack, i sali minerali persi nella normale sudorazione si riacquistano con la normale alimentazione, non c'è bisogno di mangiare più salato come spesso sento dire.

Limitare il consumo di prodotti a base di zucchero, alcol e caffeina. Perchè l'alcol favorisce la disidratazione del corpo, anche caffè, bibite e bevande zuccherate, portano ad un aumento della secrezione urinaria che abbassa il livello di idratazione del corpo.


3. Vestiti molto ampi e leggeri

Per favorire la traspirazione meglio vestiti ampi di lino o cotone, migliorano evaporazione e evitano soprattutto le irritazioni della pelle. (80% delle irritazioni cutanee in questo periodo sono dovute ai tessuti che non lasciano traspirare la pelle, come i tessuti sintetici). 
Favorire scarpe tipo sandali aperti, scarpe comode e se si deve comprare nuovo, un mezzo numero in più aiuta in particolare modo se si è in gravidanza.

4. Le gambe gonfie

Il calore può determinare il fenomeno delle gambe pesanti. Le donne in gravidanza sono coloro che con il caldo ne soffrono di più. Questo disagio è dovuto semplicemente ad una cattiva circolazione sanguigna che può essere migliorata , ci sono diverse creme che contribuiscono con l'aiuto di un massaggio a promuovere il flusso di sangue. 

Ricordate la notte tenere le gambe mettendo un cuscino sotto per facilitare il ritorno venoso, camminare per favorire il ritorno venoso durante il giorno.

Un ottimo esercizio è quello di camminare nell'acqua fredda, ci sono diverse località con dei percorsi da fare in acqua fredda a piedi, ricordo quello di Ortisei in Val Gardena, pubblico e gratuito.

In molti centri c'è il percorso kneipp a piedi nell'acqua fredda studiato a posta per favorire la circolazione.

Per chi invece non può muoversi ed è casa può anche essere utile riempire un po' la vasca da bagno e fare qualche passo avanti e indietro per trovare un po' di sollievo.



5. Diminuire la temperatura e trarre sollievo

Se siete in vacanza al mare il modo migliore per sfuggire al caldo è fare un bel bagno meglio se con un po' di nuoto è ottimo per rafforzare la schiena e per tenersi in forma. 
Se invece non siete in vacanza un buon bagno a temperatura non fredda vi darà molto sollievo. Come allo stesso modo anche un asciugamano bagnato o un fazzoletto permette di captare il fresco ed eliminare il calore per convenzione, utile sia nei bambini che nelle persone anziane.
Un ventilatore, un condizionatore attenuano impressione del caldo, importante per tutti ma soprattutto bambini, anziani e donne in gravidanza.

6. Non esporsi molto al sole

Si consiglia di evitare le ore più calde della giornata dalle 12h alle 17h. Fare la spesa la mattina e non dimenticare di proteggere la vostra pelle con creme solari, in particolare per i gruppi a rischio che ho già citato.

7. Aumento del ritmo cardiaco

Con il caldo il ritmo cardiaco aumenta da 10 a 15 pulsazioni a causa della vasodilatazione cutanea. Il sangue si distribuisce di più alle estremità e il cuore deve pompare di più per irrorare tutte le zone. A rischio sono dunque tutti quei soggetti a rischio cardiaco consapevoli ma anche inconsapevoli come le persone anziane. Come già detto queste devono evitare di uscire nelle ore più calde e di camminare sotto il sole. 

Può essere utile avvalersi se si è a rischio di un frequenziometro, i battiti normali a riposo sono da 60 a 80 ma dipendono anche dall'età se in un giovane di 20 anni in corsa non deve superare i 200 mentre nelle persone anziano 140 sotto sforzo può essere già un segno non positivo.



8. Ipertermia, che fare?

Nel dubbio di ipertermia con eccessiva sudorazione, fare bere acqua a piccoli sorsi, mettere la persona in un luogo fresco, distesa con le gambe sollevate con un cuscino, bagnare anche la fronte con un fazzoletto o fare delle spugnature con acqua fredda per abbassare la temperatura corporea e contattare un medico, nel caso invece di febbre alta, brividi di freddo, pelle rossastra o bluastra recarsi direttamente e al più vicino pronto soccorso.

giovedì 16 luglio 2015

Sono a dieta, posso mangiare l'hamburger?

Clara R, Verona: Sono a dieta da due mesi per perdere peso, nella mia dieta non c'è hamburger ma posso mangiarlo? Quando vado fuori nel pomeriggio con le amiche sono l'unica che non lo mangia!

Buongiorno Clara, visto la tua giovane età sicuramente ti riferisci all'hamburger, non quello semplice di carne tonda che si fa a casa alla griglia ma al panino con il burger, con la salsa ketchup la pancetta affumicata e stufata o una fetta di formaggio, il tipico panino di quando si fa a mangiare nei locali Fast Food.

Quando si fa una dieta ipocalorica bisogna seguirla diligentemente, perchè è studiata sulle caratteristiche per farti perdere peso. Il problema non è tanto l'hamburger che in qualsiasi caso si tratta di carne di manzo ricca di grassi saturi arricchito con formaggio ( più grassi e più proteine)  più salse (più grassi più zuccheri), ma perchè veicola il consumo di bevande gasate come le cola (più zuccheri) spesso accompagnate anche dalle patatine fritte (più sale) non per nulla c'è il menù classico dei fast food, panino burger patatine e cola nei quali negli ultimi tempi si è aggiunto anche il gelato.

Il problema non un singolo alimento, anzi negli ultimi anni l'offerta dei fast food si è ampliata, ma bisogna tenere conto che sono calorie fuori pasto, non previste che spesso superano le calorie di un pasto completo e incentivano a mangiare di più.

Un problema d'eccesso alimentare ma ci sono anche legati al consumo di suolo e d'acqua per produrre carne, il settore zootecnico è responsabile per più del 20% dell'emissione di gas nell'ambiente.


Per prima cosa ti ricordo che ci sono anche fast food con menù vegetariani e nei fast food che offrono l'hamburger ci sono anche insalate, macedonia e acqua minerale, la scelta è importante, quindi se vuoi stare in compagnia con le tue amiche, tieni la compagnia, puoi dire a loro che sei a dieta, se non vuoi dirlo perchè ti vergogni puoi dire che il giorno o la notte precedente sei stata male hai avuto mal di stomaco e diarrea  e ti senti di mangiare leggero.

Più che il pomeriggio, puoi farci al limite un pasto a mezzogiorno, ogni tanto limitando le scelte, con panini con meno salse e bevendo acqua minerale e senza fritti e poi alla sera a casa solo un bella insalata con una macedonia.

Detto per inciso se fai una dieta è anche importante come ti muovi, faccio un esempio per capirci:

Tutti i giorni prendo autobus dal mio luogo di lavoro a casa, al ritorno il pomeriggio dove c'è la fermata del tram c'è una palestra frequentata da molti giovani ragazze e ragazzi, che vanno a correre, fare esercizi, per rimanere in linea e perdere peso.

La cosa più divertente è che escono dalla palestra e aspettano l'autobus, solo che l'autobus non rispetta i tempi d'attesa e spesso ai classici dieci minuti l'attesa diventa anche di 20 e 30 minuti, loro stanno lì e aspettano anche trenta minuti per fare una o due fermate 150 metri, ma oltre che fare prima andare a piedi non gli conviene il termini d''esercizio fisico?

Questo secondo me è l'indice di come oggi si intende il movimento fisico il correre in palestra su un tappetino che rolla mentre nessuno più cammina, sono l'unico dove lavoro che faccio le scale, credetemi muoversi durante il giorno di più aiuta più di una restrizione alimentare!

Clara, se ti piace l'hamburger mangialo a casa alla griglia magari, ogni tanto se vuoi, come porzione di carne ma quello che è importate e evitare quelle occasioni di calorie fuori pasto, solo per stare solo in compagnia, se sono veramente amiche capiranno e ti aiuteranno a seguire la dieta.

giovedì 9 luglio 2015

La dieta vegana fa perdere più peso?

Annalisa C, Lodi: La dieta vegana fa perdere più peso?

Più che dieta vegana io parlerei di profili dietici vegani, che escludono in generale la carne e tendenzialmente tutti i prodotti derivati da animali come il latte e le uova. Questo perchè all'interno delle "diete vegane" ci sono più profili (crudista, fruttiana, macrobiotica, ecc .. ecc...)

Ogni dieta deve essere individuale costruita sulle caratteristica di ogni individuo e sulla sua salute, dipende da quale regime alimentare si parte e il tipo di risultati che si vuole ottenere.

Ci sono diete programmate per perdere peso in un tempo lungo di un anno e anche due, come anche diete per tre o quattro mesi, ma non si praticano diete solo per indossare un costume da bagno al mare d'agosto ma perdere peso dovrebbe essere più associato alla salute alla diminuzione del livello dei trigliceridi nel sangue e del colesterolo, per prevenire il diabete e le malattie cardio celebro vascolari.

Molti sono troppo concentrati sull'alimentazione ma una dieta riguarda anche lo stile di vita della persona, l'obesità non è dovuta solo agli alimenti ma spesso al poco movimento fisico, si bruciano meno calorie di quanto se ne introduce al di là se queste sono poche o tante.


Scegliere d'alimentarsi in modo vegano, vuole dire condividere una serie di valori etici, nel rispetto degli animali e del pianeta e come tale merita rispetto. Introduzione di questo concetto d'eticità è nuovo nel panorama delle dieta fatta da calorie, grassi e proteine che dovrebbe spingere i professionisti della salute verso nuovi approcci.

Negli ultimi anni sono aumentati non solo i vegetariani anche i vegani ma si sono introdotti nuovi temi come il km zero, l'alimentarsi in modo sostenibile in rispetto dell'ambiente, troppe diete consigliate contengono alimenti esotici come mango, kiwi e papaia, poco mele, pere e arance, oggi un professionista della salute non può non tenere conto di queste evidenze quando si elaborano profili dietetici.

Il profili della dieta vegana contengono principalmente cereali, legumi, frutta e verdura, sono profili caratterizzati da un contenuto maggiore di fibre, magnesio, potassio, vitamina C, vitamina E, acido folico, carotenoidi, flavonoidi e un ridotto contenuto di calorie, di grassi saturi e di colesterolo, in generale se non bene gestita può apportare carenze di proteine, ferro, vitamina B12, calcio, vitamina D, omega-3 pertanto non è raro che questi ricorrono a cibi fortificati o a integrazioni.


E' noto che tutte le diete vegetariane sono collegate a un minore rischio di diabete di tipo 2 e malattie cardio celebro vascolari mentre sulle diete vegane ci sono stati pochi studi in merito riconosciuti.

Un nuovo studio è stato pubblicato su Journal of General Internal Medicine, ha fatto una comparazione tra dieta non vegetariana, dieta vegetariana e dieta vegana. coloro che hanno fatto una dieta vegana hanno perso più peso rispetto sia ai non vegetariani che vegetariani.

Lo studio sostiene che questo risultato è dovuto al fatto che la dieta vegana utilizza più alimenti integrali che sono ricchi di fibre, lo stomaco ritarda di più a svuotarsi e ritarda la sensazione di fame.

Questo ci porta a considerare che le diete di tipo vegano possono fare perdere più peso se si parte da una dieta non vegetariana o che si prestano ad un maggiore controllo del peso.


In sintesi, ci sono molti modi per perdere peso, ci sono quelli incentrati sulla diminuzione delle quantità d'alimenti, quelli sulla gestione dei comportamenti, quelli che invitano a consumare più energia ma essere vegano è una scelta di vita, piuttosto che una dieta.

Importante e che questa come altre diete non siano improvvisate ma pianificate con l'aiuto di un professionista della salute

Per diminuire di peso non è necessario essere vegani, da questo studio possiamo però trarre l'importanza che hanno nella dieta gli alimenti integrali i legumi la frutta e la verdura, non è casuale che chi è sovrappeso o obeso tranne alcune eccezioni dovute alla genetica, consuma poco questi gruppi d'alimenti.

Se uno poi sceglie d'essere vegano per sua volontà e scelta di vita  è bene che pianifichi meglio la sua alimentazione, facendosi anche aiutare da un professionista della salute al fine d'evitare la possibilità d'eventuali carenze nutrizionali.

Riferimenti: Ru-Yi Huang, Chuan-Chin Huang, Frank B. Hu, Jorge E. Chavarro,Vegetarian Diets and Weight Reduction: a Meta-Analysis of Randomized Controlled Trials, Journal of General Internal Medicine

lunedì 6 luglio 2015

Squisini, la bolla italiana

Torniamo ad occuparci delle nuove iniziative imprenditoriali, andiamo a Milano, in compagnia di Michael Brown, trendsetter, nella storica piazza XXIV Maggio con la vicina Darsena dei Navigli.

Una zona che è sempre stata caratterizzata dalla presenza di botteghe artigianali, dell'arte del sapere fare con le proprie mani, da poco è stato aperto in via Col di Lana 12 nel cortile interno Squisini, la bolla italiana.


A qualcuno potrebbe ricordare il bao e il baozi un panino da strada cinese con ripieno ma la forma tonda è l'unica cosa comune, la bolla italiana è un rivestimento di pane lievitato con all'interno un ripieno dal sapore della tradizione della cucina italiana.


La bolla viene preparata nel laboratorio in negozio è realizzata utilizzando materie prime biologiche certificate, con un mix di varietà di farine semi-integrali con una lunga lievitazione dell’impasto.

Il ripieno invece abbina specialità regionali della gastronomia italiana per esempio nelle Bolla Emilia abbiamo ragù e besciamella nella Bolla Campania la parmigiana di melanzane, Bolla Liguria patate fagiolini e pesto, Bolla Alto Adige Speck e formaggio, c'è anche la Bolla Vegana con verdure di stagione che variano a seconda della stagionalità.


Ci sono anche le Bolle dolci per un dolce peccato di gola, che nascondono un ripieno di crema al pistacchio, crema alla nocciola, crema pasticcera e amarena.

Il locale offre anche insalata e zuppe di verdura da agricoltura biologica certificata, centrifugati di frutta e verdura fresche.


(nella foto Michael Brown e Fabrizio Origoni, uno dei fondatori di Squisini)

Iniziativa è molto interessante, legata alla tradizione dei sapori della cucina italiana ma anche vicina a quelle nuove tendenze di un alimentazione moderna.

Squisini, via Col di lana 12 Milano,cortile interno
Tel.  (+39) 02 3946 8770