martedì 20 ottobre 2015

Pubblicità suonate : Nutella e le espressioni dialettali


Divertente come quando stai camminando e prendi una storta o peggio come quando per sbaglio ti fai il bidè con la candeggina.

Diciamocelo amici della Ferrero siete alla frutta, se proprio qualche giorno fa abbiamo visto Barilla che prendeva spunto da uno spot Ferrero, ora quelli delle Ferrero hanno preso spunto dallo spot del dado Star, il settore della pubblicità in questo periodo è decisamente piatto.

Cosa fate comprate le pubblicità dalle agenzie e le pagate metà per uno?

Visto che siamo in argomento pubblicità Star, vi ricordate quello della famosa chef o attrice, insomma non è chef non è attrice, non so che mestiere fa, quella della pubblicità della caponata siciliana con il dado, è stata tanto brava a fare quello che non so, che è stata premiata, la si può vedere la mattina su Rai Uno, il modo va proprio al contrario, l'avrei fatto io sarei andato a lavare piatti in un ristorante cinese.

Lo spot e la comunicazione di Ferrero con le scritte dialettali sulla Nutella ha l'obiettivo di diffondere un concetto a cui gli italiani hanno mostrato di essere ritrosi, quello della Nutella per la prima colazione.

Svegliarsi con un'espressione dialettale! Guardate amici della Ferrero per convincere il pubblico del rapporto tra Nutella e prima colazione, dopo questo spot  vi rimane l'ipnosi, c'è ancora Giucas Casella in Tv?

In una società sempre più globalizzata mi capita più spesso di sentire parlare lungo le strade, sull'autobus, in posta, moldavo, ucraino, russo, croato, arabo, magdascio, cinese, filippino, albanese, portoghese, mi chiedo quale sarà il futuro dei dialetti? 

Quando il territorio ci sembra in pericolo, cosa facciamo lo marchiamo, se in passato si erigevano mura in difesa della città e si faceva intorno un fossato con dell'acqua, oggi a Gerusalemme si costruiscono muri per non vedere la parte musulmana, in Ungheria hanno fortificati i confini con il filo spinato per non fare passare i migranti, lo stesso in Bulgaria, confini chiusi oggi tra Croazia e Serbia, senza andare troppo lontani il confine chiuso tra Italia e Francia tra Mentone e Ventimiglia.

La stessa cosa stiamo facendo con la lingua? L'utilizzo del dialetto come difesa dell'identità territoriale? 

Nulla di tutto questo riguarda Ferrero e la Nutella, i luoghi di produzione sono in tutto il mondo, Ferrero è una multinazionale, non gli interessa l'economia nazionale figurati quella locale, non utilizza prodotti o ingredienti locali, perfino le nocciole vengono dalla Turchia.

Non so se c'è ancora l'Italia dei dialetti ma c'è sempre di più un Italia di più lingue, l'Italia dei dialetti era un idea delle maestre degli anni '60 e '70, oggi le insegnanti si ritrovano con classi multietniche e multilingue, spesso il 50% degli alunni è d'origine straniera.

Penso che sarebbe meglio che Ferrero non trascuri il target delle persone straniere che vivono in Italia, sarebbe stato più interessante scoprire come si dice buongiorno in moldavo, russo, portoghese, ceco, sloveno, greco, arabo, mongolo, sono potenziali consumatori anche quelli.

Se andiamo in un Pronto Soccorso non si può notare che un buon 50% sono d'origine straniera, come anche le nuove nascita nei reparti di maternità.

Io sono un'osservatore, l'altro giorno ero al ristorante una pizzeria, c'era di fronte a me una famiglia cinese, la bambina di otto nove anni leggeva il menù per tutti e lo traduceva ai familiari, era lei che dava ordini al cameriere, uno schema gerarchico ribaltato nella famiglia.

Mi sono ricordato di Nunzia, impiegata della Hong Kong Bank a Londra negli anni'80 " ma lei parla Italiano mi dice" Mi invitò a cena a casa sua, una famiglia napoletana che viveva a Londra da venti anni, mi hanno raccontato i primi anni che si erano trasferiti in Inghilterra, anni duri, d'integrazione e difficili, avevano imparato l'inglese dalla loro figlia che andava a scuola elementare, oggi Londra ha tanti italiani quanto gli abitanti della città di Verona, a testimonianza di un popolo che si evoluto al di là dei dialetti.

Amici di Ferrero della Nutella, strano il mondo c'è chi pensa ancora all'Italia dei dialetti mentre la società diventa sempre più multietnica e multilingue, per favore svegliatevi, neh !!.

20 commenti:

  1. ahhahaha bidet con la candeggina, ma come ti vengono fuori? però magari Gunther, qualcuno che vuol farsi bionda lì nella Val Padana (da noi si dice così..) lo farà con l'acqua ossigenata! io avessi svegliato strillando in quel modo con i miei figli mi avrebbero mandata aff....in un perfetto italiano. Neh! :-)

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  2. aveva cominciato la Coca Cola con nominare le bottiglie, c'era chi disordinava tutto lo scaffale per cercare quella con il suo nome, adesso aspettiamoci di vedere la stessa cosa con i barattoli della Nutella.....Il milanese cercherà quello con la parola lombarda e il siciliano qualche parola in siculo, giochi di ragazzini mai cresciuti....

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  3. Perfettamente d'accordo.Io la nutella me la faccio in casa con le nocciole tostate, cacao in polvere, un pò di malto e olio di vinaccioli.

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  4. Se una cosa piace e basta non devi farti in 4 per poter piacere a tutti ma....

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  5. Questa me la sono persa per fortuna. Ma ho visto quella della Barilla....tristissima

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  6. Ahahahahah spassosissimo post!
    mah sai, forse la Nutella in dialetto la comprerà Matteo Salvini
    E comunque, tanto per mettere i puntini sulle i e togliere gli accenti dove non vanno...Uela in milanese va senza accento! Se si vogliono fare le etichette in dialetto...almeno evitiamo gli strafalcioni!
    Buahuahuah!

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  7. Ho cominciato a leggere questo articolo con una sonora risata; la storta e il bidè ... fantastico! Poi l'amarezza per quanto scrivi mi ha spento il sorriso. Verissimo, condivido tutto. Piuttosto che il dialetto italiano, dovevano utilizzare le varie lingue che si sentono, andando per le strade o al supermercato. L'altro giorno, tornavo da Milano in treno e nel mio vagone, non c'era un italiano, a parte me! Ormai siamo stranieri in casa nostra, ero io che mi sentivo a disagio. Loro, di diverse etnie (arabi o gente dell'est europa) erano assolutamente a loro agio, addirittura una mamma (penso araba, avevo lo chador in testa) si è messa ad allattare il suo bambino di pochi mesi, scoprendo senza tanti problemi il seno... sono rimasta basita: come? Ti copri dalla testa ai piedi e poi sfoderi così il seno? Forse sono io che non conosco le loro dinamiche di vita, non so. Ok, sono andata fuori tema ma mi è venuta così.

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    1. no, tranquilla, anche io notavo la stessa cosa, al di là delle statistiche, saranno anche pochi, ma secondo me sono molti di più, come fai a contare i clandestini? o quelli che stanno solo qualche mese all'anno?
      Interessante questa dello chador e dell'allattamento al seno, grazie

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  8. ecco, ci mancava proprio questa per concludere il triste quadro della pubblicità. Da veneta posso solo dire che qui il dialetto si parla pure troppo, e i ragazzi farebbero bene ad imparare l'italiano, e magari l'inglese oltre che il dialetto, che appena escono dai confini del veneto potrebbe tornargli utile :) qui il dialetto si parla anche in molte scuole, ci mancava anche il messaggio della nutella adesso! Non ce la faremo mai ad uscire da questo tunnel !!! :) Grazie Gunther, ciao e a presto

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  9. questa me l'ero persa! meno male che non guardo la TV, ho l'impressione di aver poco (o niente) da rimpiangere :)

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  10. Non l'avevo ancora vista, che mancanza di fantasia e di contenuti.... Un abbraccio Gunther !!

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  11. Siamo sulla stessa lunghezza d'onda, caro Günther. Pensa che, non me ne spiego il perché, dalla prima volta che casualmente ho visto questo spot mi ha messo un po' tristezza.
    Un abbraccio,
    MG

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  12. Non avevo visto questo spot in televisione. Le pubblicità le guardo pochissimo a dire il vero! Le trovo piatte, noiose e non veritiere!
    Buona domenica.

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  13. questa mi è sfuggita oppure guardo talmente poco la TV e ancora meno osservo le pubblicità che neanche ho fatto caso, poi a me la nutella non fa impazzire (ti sembrereà strano) l'avrò mangiata si e no 1 volta in tutta la mia vita!! Un abbraccio SILVIA

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  14. Ciao Gunther, questa ancora non l'ho vista, ma mi è piaciuto moltissimo il tuo post, ironico e attento a tutto come sempre. A presto!

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  15. Anch'io la trovo fastidiosissima... grande Gunther :)

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  16. Per fortuna la pubblicità mi scivola addosso, penso d'avere una chiusura automatica ed il mio cervello va da un'altra parte, infatti non ricordo né la pubblicità della Star né quest'ultima della Nutella. Resta però l'amarezza per quanto hai rilevato anche tu in tema di integrazione che peraltro non vuol dire annullare o disconoscere le proprie origini.

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  17. sarà che guardo poco la tv ma questa me le ero persa! Certo non voglio sminuire l'importanza della sopravvivenza del dialetto, fa parte del bagaglio culturale che ognuno di noi porta sulle spalle ed è l’inevitabile segno che ci fa dire che apparteniamo ad un certo luogo e che ci identifica e ci colloca nel posto preciso della nostra storia personale. Ma che un pubblicitario punti sul dialetto in una società multietnica mi sembra come minimo anacronistico!
    Comunque per me Nutella for ever!
    a presto
    Alice

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