martedì 11 novembre 2014

Prevenire l' Alzheimer con le noci o con un nuovo stile di vita ?

Antonella V, Este: ho letto che le noci prevengono l'Alzheimer è vero?
Sandro G, Milano: il caffè aiuta a prevenire l'Alzheimer?
Michela S., Chieti: bere un bicchiere di vino al giorno, previene l'Alzheimer?

Ogni settimana a scadenza variabile è un continuo proliferare di studi sul rapporto tra Alimentazione e Alzheimer, quando non si conoscono le cause di una malattia, quando non c'è una terapia, prolifica una sorta di tuttologia dove nulla si può escludere ma nemmeno includere.

Spesso si tratta di studi di primo livello su cavie, studi in vitro o studi d'osservazione, interessanti per certi versi ma che rischiano d'alimentare speranze e illusioni, non sappiamo nel futuro che tipo d'evoluzione potranno avere, prima di pubblicarli bisognerebbe andare più cauti.

Dopo alcool, caffè e toccato alle noci, dove uno studio su cavie (non sull'uomo) è stato pubblicato nel Journal of Alzheimer indica che una dieta che includa le noci potrebbe avere un effetto benefico nel ridurre il rischio, ritardare l'insorgenza, rallentare la progressione della malattia d'Alzheimer, si parla di una quantità di noci che potrebbe variare da 30 ai 50 g al giorno.

In precedenza diversi altri studi avevano messo in risalto che la noce poteva avere ha un effetto protettivo contro il danno ossidativo causato dalla proteina beta-amiloide

La proteina beta amiloide è il componente principale delle placche amiloidi che si formano nel cervello dei pazienti con malattia di Alzheimer.


La ricerca guidata da Abha Chauhan, PhD, direttore del Laboratorio di Neuroscienze dello Sviluppo presso l'Istituto Statale di New York attribuisce i benefici all' alto contenuto d'antiossidanti di noci un fattore che potrebbe avere contribuito a proteggere il cervello delle cavie dalla malattia di Alzheimer, ridurre l'infiammazione e lo stress ossidativo.

Ricordiamo che le noci contengono degli antiossidanti come l'acido ellagico, melatonina, Vitamine E alfa tocoferolo .

Secondo le stime del Governo americano il numero di ammalati con la malattia di Alzheimer e le altre demenze sono destinati a crescere rapidamente nei prossimi anni con l'invecchiamento della generazione del baby boom del dopoguerra, si stima che nel 2050 il numero di persone con più di 65 anni con malattia di Alzheimer può triplicare pertanto è importante fin da subito cercare di trovare delle strategie per prevenire, rallentare o fermare la malattia.

Qualche parola in più sulle noci che oltre ad antiossidanti contengono vitamine e minerali ma soprattutto sono una fonte significativa di acido alfa-linolenico (ALA), un acido grasso omega-3 che ha un riconosciuto beneficio nella prevenzione dei livelli alto di colesterolo e nelle malattie cardio vascolari e celebrali, pertanto sono questi componenti nel loro insieme che potrebbero svolgere un ruolo antinfiammatorio e proteggere le cellule cerebrali dai possibili danni ossidativi

Una sola osservazione se qualcuno intende aumentare il consumo di noci, queste hanno un contenuto di calorie non indifferente, pertanto è consigliabile non di aggiungerla alla normale alimentazione come un qualcosa in più ma piuttosto di sostituirla al posto di un altro alimento, un roux vegetale alle noci per mantecare un risotto al posto del burro, oppure ancora meglio al posto di uno snack salato o dolce a merenda qualche noce con un frutto.


Quindi per prevenire Alzheimer devo mangiare noci, bere caffè e alcool oppure un nuovo stile di vita con un alimentazione senza glutine e a basso indice glicemico?

No non è cosi semplice, sono tutti alimenti che possono fare parte di un alimentazione equilibrata ma in piccole proporzioni, in particolare di caffè e alcool è bene non abusare.

Cerchiamo di dare una risposta con un punta di vista più ampio, Alzheimer è una delle malattie neurodegenerative, anche se non conosciamo la causa possiamo sicuramente dire che in parte è data dall'invecchiamento delle popolazione, oggi la vita media è molto più alta pensate che all'epoca dei romani, la vita media di una donna era 30 anni e di un uomo 40 anni, mentre oggi 80 per gli uomini e 90 anni per le donne, quindi pensate il tipo d'evoluzione positiva che abbiamo avuto in duemila anni.


Ad incidere sulla malattia potrebbe essere anche lo stile di vita della società d'oggi, recentemente è stato pubblicato un piccolo studio pubblicato su Aging e su 10 pazienti con disturbi della memoria, dove attraverso un programma personalizzato che coinvolge cambiamenti nella dieta, gestione dello stress e esercizio fisico mostra la possibilità del miglioramento della proprietà cognitive di 9 su 10 individui con un programma di 3 a 6 mesi.

Lo studio svolto all'University of California su 10 pazienti che hanno avuto la perdita di memoria associata alla malattia di Alzheimer, tanto che sei dei pazienti avevano dovuto smettere di lavorare . Il programma ha previsto una serie d'azioni come cambiamenti nell'alimnetazione, la stimolazione del cervello, esercizio fisico come camminare, yoga per battere lo stress, l'ottimizzazione del sonno..


Quello che destato la mia attenzione è stato nella dieta l'eliminazione del glutine, dieta a basso contenuto di carboidrati, dieta a indice glicemico basso, riduzione alimenti trasformati, più frutta e verdura.

Il tempo dei pasti : una pausa d' almeno 12 ore tra la cena e la prima colazione e 3 ore tra la cena e prima di coricarsi

Un programma di riduzione dello stress praticando yoga due volte al giorno

Un programma dell'aumento del sonno per garantire 8h di sonno a notte

30 minuti d'esercizio fisico al giorno

Integrazione vitamine B12 e D3, olio di pesce, coenzima Q10

Dopo questa terapia si ha avuto un miglioramento delle funzioni cognitive, del BMI del peso e 6 di questi pazienti sono riusciti a tornare al lavoro, fattore quest'ultimo non trascurabile.

Dal mio punto di vita questa ricerca è importante perchè i risultati suggeriscono che, almeno nelle prime fasi il declino cognitivo è in parte dovuto a processi metabolici che per essere affrontati non basta mangiare noci, bere moderatamente l'alcool o caffè ma un programma teso a migliorare lo stile di vita e la qualità della vita dei pazienti,  magari in un immediato futuro la malattia d' Alzheimer si potrà stabilizzare o invertire attraverso cambiamenti nello stile di vita abbinato ad una terapia farmacologica.

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Riferimenti:
1) Abha Chauhan, PhD et al. Dietary Supplementation of Walnuts Improves Memory Deficits and Learning Skills in Transgenic Mouse Model of Alzheimer's Disease. Journal of Alzheimer's Disease, Volume 42, Number 4 / 2014 DOI: 10.3233/JAD-140675

2) Dale E. Bredesen. Reversal of cognitive decline: A novel therapeutic program. Aging, September 2014.


16 commenti:

  1. Carissimo Günther, sei come sempre preziosissimo. E preziose sono le informazioni che ancora una volta ci hai regalato. Nella mia famiglia di origine ci sono stati almeno un paio di casi di Alzheimer. Nonostante resti la mia preoccupazione per l'influenza che potrebbe avere il fattore genetico, cerco di seguire una dieta adeguata. Le tue indicazioni mi saranno oltremodo utili.
    Un abbraccio e grazie ancora,
    MG

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    1. eziologia non è nota per cui non è ancora chiaro se può esserci una responsabilità genetica, ma comunque fare prevenzione serve, meglio cercare di prevenire che cercare di curare
      Grazie, Maria Grazia

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  2. Purtroppo in famiglia abbiamo avuto un caso di Alzheimer e ho dovuto studiare ed imparare. Avere un malato di questo tipo in casa è un dolore ed un impegno immenso è una malattia degenerativa tremenda perchè finisce togliendo completamente la dignità all'individuo che arriva alla morte ormai incapace di fare qualunque cosa anche la più elementare e senza riconoscere più nessuno degli affetti che lo hanno circondato per una vità. Magari un semplice alimento potesse aiutare, ma purtroppo non è così io mi auguro invece che al più presto si possa trovare una forma di cura o quanto meno un farmaco che aiuti questi malati ad andarsene da questo mondo con dignità. Scusa ma la tristezza mi assale ancora pesantemente m aè stato veramente un periodo durissimo ed è una situazione che non auguro a nessuno di dover vivere.
    Buona serata
    Alice

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    1. Grazie Alice, della tua testimonianza perche avere in casa una persona con alzheimer è veramente dura e difficile una grande prova d'amore e d'affetto che richiede un impegno molto forte

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  3. avere una vita sana è la linea da seguire ma non è facile siamo bersagliati da tanti fattori negativi, spesso siamo confusi da troppe informazioni spesso discordanti, qui almeno fai chiarezza, grazie

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  4. i tuoi post sono sempre molto interessanti, grazie per le condivisioni. a presto.

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  5. Trovo che il roux di noci, sia un'idea eccellente!
    Buona giornata

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  6. Sono rimasto molto colpito dallo studio sulla memoria. Finora sapevo che uno stile di vita sano produceva dei benefici a 360° ma leggere che addirittura i pazienti sono ritornati a lavoro è incredibile.
    Ottima notizia per me e per tutti coloro che si impegnano a stare bene. :-)

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  7. Molto interessante anche questo tuo post e quelle belle foto di frutta secca, frutta e verdura parlano da sole. Grazie come sempre per la chiarezza e il confronto sui vari studi.

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  8. Molto interessante, davvero. Anzi credo che la ricerca scientifica debba andare sempre più verso un'analisi più ampia, che superi il singolo micronutriente dell'alimento X (nel nostro caso le noci) per dare dei consigli davvero utili a tutti noi ai fini di un miglioramento del nostro benessere.
    A presto!

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  9. Ci presenti sempre dei buoni consigli da seguire. A casa mia, i ragazzi seguono una dieta con delle noci giornalieri, ma non troppe, perché si sa che ciò che è di più non fa bene. anche un risotto con delle noci è molto buono ed è buono metterli nella dieta, ma con moderazione. Grazie dei consigli e a presto !:)

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  10. Sicuramente lo stress incide sulla memoria, almeno dopo i cinquanta! Quindi faccio tesoro delle tue informazioni!

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  11. Sempre post molto interessanti, mi salvo anche questo.... Grazie!!!!

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  12. Qui in casa siamo consumatori di noci in maniera solida!!!Male non fanno,per cui..:-))
    Ciao,grazie e felice week end

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  13. ...... e poi, aggiungo, non avere troppe grane nella vita e sofferenze aiuta ad ammalarsi molto meno. (secondo me) baci buon week e grazie per il tuo meraviglioso post.
    mio nonno ne soffriva, è una malattia bruttissima (beh quale non lo è?)

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  14. molto interessante, grazie per il post sempre utilissimo leggerti. Diciamo che un corretto e sano stile di vita aiuta in molte cose, quindi sarebbe opportuno tenerlo sempre a mente e cominciare a praticare il prima possibile! Ciao e a presto

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