venerdì 23 maggio 2014

Expo 2015 per i tuoi figli e anche per i loro figli ?

Torniamo ad occuparci dell'Expo 2015, non parlo volentieri di questo argomento ma ne hanno parlato tutti i giornali dello scandalo delle tangenti sulla Città della Salute, non per vantarmi ma già ben cinque anni fa avevo criticato il progetto e fatto sorgere il dubbio che sarebbe stata si una città della salute ma per la salute di chi? Infatti si è visto ...


Però due cosine le voglio dire questo perché non vorrei essere preso per uno di destra, come non vorrei essere preso per uno di sinistra ma soprattutto non voglio essere preso per il .... bavero.

Quando vi prendete i soldi e ve li mettete in tasca potreste almeno non dire che lo fate per i nostri figli e per i nostri nipoti, grazie 

(Ps figli dei loro figli, si dice nipoti)


Quanto costa Expo 2015 nel suo complesso ai contribuenti italiani?

Tutt'ora a oggi non si è grado di conoscere il reale costo dell'evento Expo 2015, sembra il pozzo di San Patrizio, oltre al contributo del governo, ci sono i contributi delle regioni, della Provincia, della Camera di Commercio, del Comune di Milano, tutto danaro che non piove dal cielo ma danaro dei contribuenti perché Regione  e Comune non hanno pollai con le galline dalle uova d'oro, intanto siamo in un periodo di difficoltà economica e di crisi finanziaria, è un sacrificio per gli italiani, che hanno dovuto fare tante rinunce.

La politica delle larghe intese ha fatto in modo che si spartissero questa mole incredibile di danaro accontentanto tutti per generare consenso dall'Alto Adige alla Sicilia, cosi con Expo 2015 si faranno mille eventi , come la mostra di De Nitis a Foggia, ma soprattutto la grande ruota panoramica a Torino, scherzi vuoi vivere senza?

La versione ufficiale è che Expo 2015 è fatto per sostenere le aziende agroalimentari italiane, cosi aumentando la domanda, si generano nuovi posti di lavoro e gli italiani saranno tutti felici e contenti.


Il ruolo della aziende agroalimentari in Expo 2015

Prendiamo per esempio un' azienda italiana, Ferrero che è anche sponsor dell'Expo 2015, dove ha la sede? In Lussemburgo, ma ci ha fatto sapere che si sente italiana dentro al 100% e ne siamo molto felici, poi da quando ci mette il nome sul barattolo della nutella molto di più. Però continua ad aprire nuovi stabilimenti in tutto il mondo Mexico, Sud Africa e Russia, che bravi.

Non è la sola dobbiamo dirlo, l'altro giorno sono andato a trovare un azienda di confetture e mi dice
"Sa facciamo filiera corta"
"cioè?" (ho pensato avranno aperto stabilimenti in Centro Sud Italia)
 "Abbiamo aperto uno stabilimento direttamente in Bulgaria, da dove compriamo la frutta le ciliegie, cosi non dobbiamo portarle nemmeno in Italia, le produciamo direttamente sul posto" (!)
"Pensa, che bello", ho risposto, chissà come sono contenti i Bulgari e soprattutto l'Italiani.

La stessa cosa mi è accaduta in una nota azienda italiana produttrice di salumi, che ha aperto una stabilimento direttamente in Slovenia per produrre prosciutto crudo, speck, salami ecc ecc, sa mi dice il direttore, le cosce di maiale arrivano dall'Ungheria e la Slovenia è più vicina dell'Italia, certo il ragionamento non fa una grinza!

L'Italia è un paese trasformatore di materia prima, il valore aggiunto in più di prodotto italiano, viene dato dalla manodopera, dall'abilità della trasformazione, per questo si importano fese di manzo dal Brasile che diventano Bresaola in Valtellina, se tutte le aziende fanno "Filiera corta" cioè comprano all'estero la materia la lavorano sul posto dove creano anche posti di lavoro e le vendono senza neanche passare per l'Italia come prodotto del Made in Italy, gli italiani che non trasformano più e che hanno fatto sacrifici e pagano l'Expo con il proprio portafoglio, che cosa ci guadagnano?

Expo 2015 per i tuoi figli e i figli dei tuoi figli, sicuro?

23 commenti:

  1. quando me lo hanno raccontato non ci volevo credere e me lo sono fatto spiegare due volte, pensavo di avere capito male

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  2. Non ci guadagnano quasi nulla... come sempre!
    Un abbraccio

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  3. Non so se hai visto il post del laboratorio di cappellini che ho tenuto il mese scorso insieme a due mie amiche (su fb) Ecco anche quello faceva parte di un evento Expo! Peccato che noi non abbiamo visto neanche un centesimo, Il laboratorio faceva parte del settore "volontariato"!!!

    La filiera corta in Bulgaria? Beh certo...rispetto a Marte, è vicina! Cosa non si inventano le industrie pur di girare la frittata in loro favore!!

    Bravo Gunther!

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    1. si l'ho visto ma non danno soldi a nessuno danno il patrocinio gratis in questo modo si fanno pubblicità senza dare nulla, con tutti i milirdi di euro che prendono e si dividono

      non so se hai visto i cartelli della ricerca di volontari, ma uno perchè dovrebbe andare a lavorare gratis per loro?

      Capisco il volontariato per le persone disagiate, per intrattenere i bambini, il volontariato per le fasce deboli, ma lavorare gratis per l'Expo che paghino...

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  4. sì, bel made in Italy!
    avanti così speriamo che non ci rimanga solo la certezza degli scandali tangenti come Made in Italy. Riguardo alla filiera corta ha ragione Cibuolette, è sconcertante come si appropriano di termini a loro vantaggio svuotandoli di senso.
    P.S. secondo me i "loro figli" sono i "loro", quelli che ingrassano con i soldi dei contribuenti.

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  5. certo, infatti i giovani sono già costretti ad espatriare per trovere lavoro :-(
    e chissà i nostri "nipoti"

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  6. infatti i nostri "nipoti" devono espatriare per trovare lavoro
    :-(

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  7. Se in Italia ci fosse una politica che valorizza e incentiva gli imprenditori, anziche' quel pachiderma burocratico che distrugge ogni iniziativa privata, sai quante nuove aziende ci sarebbero? Perche' credi che aprano fabbriche in Ungheria o in Brasile? Per gli incentivi fiscali e il minor costo della mano d'opera, non c'e' neanche bisogno di dirlo. Intanto noi continuiamo a pagare tasse per mantenere questo status quo. Mi chiedo se finira' mai.

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  8. ... e ci credo che te le sei fatto spiegare due volte, da non crederci!!!!

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  9. L'italia,ormai, è un paese morto: morta l'imprenditoria, morta la classe politica (sono sono vegetali che pensano alla propria sopravvivenza), morta la speranza di camobiare qualcosa. I politici ci hanno tolto tutto. Come può un imprenditore pensare a creare qualcosa se lo Stato, per diritto, diventa il terzo socio che prende e non da niente ? La tua analisi ed il tuo racconto mi incupiscono ancora di più!!!

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    1. mi spiace ivana, non ti volgio incupire ma se non ne parlo sembra che sia tutto oro

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  10. ho parlato anche nel mio blog di un'azienda di triestini aperta in Slovenia(pasta fresca e & c.) solo per fini fiscali, mi piacerebbe sapere qual'è quella di salumi che citi nell'articolo, è triste ma sarà sempre maggiore il numero di imprenditori che scapperanno dall'Italia,non mi sento di biasimarli, lo stato strozza le iniziative imprenditoriali, non so davvero se questa situazione potrà mutare, buon weekend

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    1. si mi ricordo, in questo caso si tratta di una delle più grandi aziende italiane di salumi, non ho indicato il nome in entrambi i casi finchè le aziende non renderanno pubblico sui loro siti istituzionali le nuove aperture.

      Posso assicurarti che non è un azienda friulana, ma della regione che produce lo speck

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  11. argomenti del genere mi mettono tanta tristezza e soprattutto paura per il futuro dei nostri figli. L'Italia ormai è conosciuta più per gli scandali che per i suoi prodotti anche perchè di made in Italy, nel senso reale della parola, c'è veramente poco. Buona domenica.

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  12. Che triste situazione!!! Grazie per il post interessantissimo!!! Buona giornata

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  13. Che tristezza, quanto siamo scemi noi italiani, incapaci di valorizzare il nostro enorme patrimonio (in tutti i campi) e farlo fruttare. E andiamo avanti così...

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  14. E' la normativa UE che permette di chiamare locale un prodotto anche solo assemblato localmente o che ha circolato nello spazio europeo.
    E sono le aziende nostrane a delocalizzare la produzione dove gli si fanno fare più soldi, in barba alla sicurezza sul lavoro, ai salari e quant'altro, dopo avere intascato per anni contributi pubblici, tra sgravi fiscali e finanziamenti a fondo perduto... E non mi si dica che gli sgravi fiscali giovano a tutti: se tu azienda non paghi i contributi dei dipendenti, è il bilancio pubblico a risentirne.
    Meglio comprare da piccoli produttori locali su scala artigianale quando si può. Ma non si può, perché le norme Ue anche in questo senso diventano sempre più stringenti, e favoriscono solo produzione e distribuzione su larga scala. Che caso.

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    1. si hai ragione la normativa ue favorisce le grandi aziende e vittimizza le piccole

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  15. Guarda a leggere queste cose (che comunque in parte conoscevo e molto sospettavo) mi viene una tristezza e una amarezza infinita. Noi (io e mio marito) siamo vittime della grave crisi che ha colpito l'Italia in questi ultimi anni, sinceramente non vedo molte soluzioni per porre rimedio a questa cosa. Bisognerebbe fare tabula rasa e tipartire da zero ... intendo nella stanza dei bottoni, ma come si fa? Qualche settimana fa mi è capitato di andare a Milano e sono passata dalle parti di Garibaldi, notando che negli ultimi anni l'hanno completamente stravolta per la storia dell'Expo 2015. Posso dire che mi fa schifo? Che razza di architettura è quella? Una porcheria, secondo me .. e se penso a tutti i soldi che hanno speso ... che spenderanno ancora (perchè mica è finita) mi viene davvero il voltastomaco. io mi sono convinta che si inventano i cantieri solo ed esclusivamente per lucrarci sopra e fare gli interessi evenutalmente solo dei LORO figli.
    Quasi quasi riparto subito :(

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    1. sono pienamente d'accordo con te porta garibaldi è stata trasformata in un mostro di cemento e vetro non capisco cosa ci trovino di bello, fa schifo anche a me.

      vengo anche io a madeira :-))

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  16. Suontuoso post. Niente da aggiungere e tutto da sottoscrivere.
    Una cosa sola: il classico impiccio all'italiana. Perdonatemi se deficito di nazionalismo a volte, ma ovunque c'è la mano politica, ci sono cose nebulose, poco chiare.

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