martedì 4 giugno 2013

Blogger del Nutella Day e Ferrero, quando la comunicazione scivola su una crema spalmabile

Più persone mi hanno scritto e chiesto d' esprimere un parere in merito alla vicenda della Blogger che aveva ideato il Nutella Day e della Ferrero che prima con una note legale chiede di rimuovere dal blog il lavoro che aveva fatto sul Nutella day, poi dopo le critiche dei media, fa marcia indietro sostenendo che era una procedura standard a tutela del marchio ed erano orgogliosi di una fan così (ci dobbiamo credere?)

Non conosco la vicenda nei dettagli, la blogger non è una mia lettrice, conosco la vicenda per come l'hanno raccontata i giornali, il sito sembra più un sito internet di una professionista che un blog, ma comunque non si chiama l'uffico legale per una procedura standard ma fa lo stesso la frittata oramai è fatta, il problema riguarda il rapporto che le aziende hanno con i blogger e con internet.

Va anche detto che nonostante io comprendo la passione per il prodotto l'uso del nome avrebbe dovuto chiedere un autorizzazione per uso del marchio, visto che il nome del sito è nutelladay, è come se io apro un sito e lo chiamo Tortellini al prosciutto Giovanni Rana day, va anche detto che uno fa il Nutella day e Ferrero se ne accorgere ora dopo anni? Mentre la blogger lavorava on line per il marchio mossa dalla "sola" passione per la Nutella, la comunicazione di Ferrero cosa faceva?

Ricordate le via delle comunicazione sono strane e nulla nasce mai per caso.

Ferrero il Top Spender della pubblicità solo sulla Tv? 
Devo dire che sono diversi anni che non comprendo la comunicazione di Ferrero che con un prodotto amatissimo sembra che cerchi di fare di tutto per fare una brutta impressione, un caso che definirei più unico che raro nel settore della comunicazione permettersi certe "originalità" sono un lusso che molte aziende non possono permettersi, con molto meno ci si gioca la reputazione e si perdono milioni di euro.

Ferrero è un azienda che spende molto, è considerato un top spender del settore della comunicazione, con il proprio budget della comunicazione di molti milioni di euro all'anno forse anche di più, si impegna ad acquistare tutti i spazi pubblicitari possibili pagando pagine sulle riviste anche 25.000 euro, spot in televisione da 80.000 euro che oggi fatti e domani dimenticati.

Quello che più preoccupa è l'assoluto volontà di non dialogare con i propri consumatori li baypassa consentitemi il termine martellandoli di publicità devo dire non sempre di buon gusto. La comunicazione necessita di due referenti ma non può essere un dialogo se uno parla e l'altro solo ascolta.

Aziende, internet e blogger
Il problema riguarda la considerazione che le aziende hanno nei confronti dei blogger, ci sono ancora aziende che oggi fanno finta che Internet non ci sia che sia un gioco un divertimento per bambini, ricordo un vecchio film anni 60 dove una famiglia nobile decaduta diceva "io faccio finta che Napoleone non sia mai esistito così mi sento meglio". 

Internet è il primo media a cui si rivolgono i consumatori ma è sovente l'ultimo del budget della pubblicità e della comunicazione, gli investimenti on line delle aziende in particolare modo in Italia è uno dei più bassi di tutti gli altri paesi europei, un dato che rileva di come le aziende e le agenzie di comunicazione sono nel settore on line piuttosto indietro non tanto rispetto ai paesi europei che sarebbe il meno ma alla comunicazione dei loro consumatori.

La responsabilità è anche del settore internet dove agenzie on line compiacenti spammano il web di falsi blog, siti internet delle aziende copia e incolla con falsi moderatori e contenuti privi di qualsiasi valore tanto che perfino i libri delle scuole elementari in confronto sembrano dei nobel della letteratura.
Facendo credere alle aziende delle cose false in riguardo alla promozione on line, quindi aziende anche truffate da agenzie internet che falsificano il numero di utenti e di pagine viste, facendoli credere di relazionarsi con blog amatissimi creati dalle stesse agenzie ma che non conosce nessuno.
Per non parlare di quelle che pensano a inviarti un salame per parlare bene di loro in eterno, avete capito sicuramente la fine che farei fare io a loro e al loro salame...

Sintesi: quello che salta all'occhio e che non percepisco da utente una strategia di comunicazione on line di Ferrero, ma in generale della maggior parte delle grandi aziende, hanno siti internet istituzionali o dei prodotti, sono dei siti vetrina autorefenziali fatti per essere letti da chi se li è scritti, visto invece il successo della blogger con la capacità di sapere coinvolgere meglio gli utenti. 
Nei social media avere tanti mi piace non è difficile se hai un prodotto amatissimo come Nutella ma non basta bisogna sviluppare una relazione con i consumatori un dialogo costante, continuo e sincero, ma se non ti interessa comunicare con i tuoi consumatori oppure non sai cosa dire piuttosto che dire stupidagini è meglio tacere.

Un invito anche ad acquistare meno pagine di pubblicità e spot televisivi ma a investire on line, piuttosto date i soldi di una pagina di pubblicità a un blogger (VERO) e vedrete che risultati (sono un po' di parte, lo so ).

Piccola precisazione tra blogger e pubblicità
Io non sono contrario alla pubblicità, mi auguro che più aziende investano on line, ma intendevo dire come per esempio ho visto in Germania che un azienda ha deciso di sponsorizzare 4 blogger, queste vengono pagate per continuare a fare i loro blog hanno la solo pubblicità dell'azienda, la trovo un ottima idea.
Per quanto riguarda gli altri blog è sufficiente dichiarare che il post è un pubbliredazionale in modo che si comprenda che è pubblicità si comprende lo stesso ma scriverlo sarebbe più trasparente.
Mi piacerebbe anche un maggiore coerenza tra sponsor e blogger, se per esempio ti dichiari vegetariana, vegana la pubblicità di un prodotto con la carne non è molto credibile, trovare un equilibrio tra quanto si dice  e si afferma e la pubblicità


48 commenti:

  1. approvo in pieno quello che dici, sarebbe bene investire on line da parte delle aziende,è vero siamo un po' di parte, ma sarebbe veramente molto meglio, a presto

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  2. Approvo tutto, ma come far cambiare idea ad un sistema?

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  3. In un certo senso mi verrebbe da dire che le aziende “investono” in pubblicità on-line, ovvero ne usufruiscono sfruttando le collaborazioni con il mondo blogger! E allora perché pagare quando si può avere il servizio “gratuitamente”? Non è che dovrebbe essere anche il mondo bloggers a svegliarsi un po’?

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    1. si sono d'accordo dite no alle ospitae gratis o con il cambio di merce (scusa il termine ) e date i numeri delle pagine viste e dei contatti, dei lettori fissi, vi assicuro che le riviste che durano una settimana non hanno molto lettori in più anzi ne hanno molti di meno, oramai i giornali di stampoa hanno 3/4 di pubblicità chi le nota più!

      vendetevi meglio è questo quello che dico, il post rimane on line degli anni il giornale dura una settimana al massimo un mese il mensile

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  4. wow......evviva....non sono l'unica a pensarla così, quindi !!!! mi hai tolto le parole di bocca !!!

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  5. Ho letto tutta la faccenda su internet, sono rimasta basita perchè non sarebbe piuttosto convenuto alla Ferrero mettersi d'accordo con la blogger? Alla fin fine era tutta una marea di pubblicità...e persino gratis :-(
    Quanto a quello che dici, da un sacco di tempo lo predico...ma purtroppo molti blog accettano queste condizioni, e le aziende ne approfittano.

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  6. Eppure i prodotti ferrero si vendono tantissimo! Pesnsi che dovrei comprare piu` nutella di quanto non faccia gia`? E poi certi blog si prendono troppo sul serio.......perdendo di sincerita`
    francesca

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    1. si alcuni forse si sono fatti prendere un po' la mano

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  7. Concordo con quanto ha scritto Federica, il mondo dei bloggers dovrebbe svegliarsi un po' e, aggiungo, fare una bella cernita quando si tratta di prodotti da pubblicizzare. La Ferrero ormai vola talmente in alto che il contatto con i singoli consumatori non penso le importi più di tanto, a marchi così interessano i grandi numeri. Certo è che in casa nostra di Nutella, tanto per dire, non se ne consuma, se vogliamo cioccolato spalmabile ci rivolgiamo a ben altri marchi, vedi Majani, la cui qualità è imparagonabile.
    Bacioni da Sabrina&Luca

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  8. Certo che il rapporto tra grandi marchi e blogger non è spesso idilliaco... Noi che "pubblicizziamo" prodotti solo perchè ci piacciono davvero magari dovremmo farci pagare come le reti TV?
    Bha, stranezze della vita....

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  9. Condivido pienamente le tue parole e complimenti per il post!!!! Buona serata

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  10. Anche io all'apertura del blog, presa dalla foga del web, ho chiesto, e sottolineo chiesto, di collaborare con qualche ditta. Con qualcuna è stato ed è ancora idillio e non me ne pento affatto, con altre no. Ora, anche se mi scrivono, difficilmente accetto. Purtroppo però, se giri un po' su vari blogs di cucina, addirittura si accetta di pubblicizzare il detersivo per lavare il piatto in cui si è fotografata la ricetta del post...sarà quindi solo colpa nostra? :-)
    Un abbraccio

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    1. si l'ho visto anche io, quando io intendevo la sponsorizzazione non la vedevo cosi, ma come qualcuno che paga un blogger per fare il blog aziendale, poi possono sponsorizzare altri blog, accettare o meno però dipende anche dai blogger, io per esempio ho scelto di non averne nessuno, devono essere sponsor in sintonia con il blogger per contenuti almeno lo spero

      la mia percezione in generale è che le aziende ricevono più benefici di quanto investono

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  11. Condivido il tuo punto di vista. E anche io ho scelto di non avere sponsorizzazioni (non che qualcuno me l'abbia proposto eh, vista l'esiguita dei miei post ;))
    Tra l'altro ho appena visto un blog con la ricetta di un dolce chiamato Torta Lindt (e non contiene espressamente cioccolato Lindt!). Chissà cosa farebbe l'azienda svizzera se se ne accorgesse. Si comporterebbe come Ferrero?

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    1. divertente dai almeno cioccolato lindt, questa cosa è pericolosa creato un precendete da un punto di vista legale si inizia la giostra.
      anche se alla lindt sono dei galantuomini

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  12. Condivido tutte le tue parole sulla ferrero. Per quanto riguarda gli sponsor sul blog, io ho scelto di non averne, voglio sentirmi libera di usare ciò che voglio e di parlar male o bene di qualsiasi prodotto.

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  13. Un marchio talmente famoso che non investe in innovazione ma pecca di presunzione, questo episodio sarà servito, spero, ma è vero che molti pensano di dover spendere quasi nulla per farsi pubblicità in internet quando ormai è il mezzo più seguito!

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  14. da tempo taglio col machete gli sponsor nel mio blog, vengo contattata da tanti e ne salvo veramente pochissimi e solo quelli che mi convincono con la loro qualità non con la quantità di prodotti che riceverei in casa....La Ferrero non la prenderei in considerazione per diversi fattori il più importante dei quali è che non ho mai abituato mio figlio a mangiare Nutella nemmeno al rientro dalla piscina...Meglio un pezzo di cioccolato fondente che una cucchiaiata di quel prodotto....sarò una madre degenere ma credo che la sana alimentazione sia altra cosa, un abbraccio e buona giornata!

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  15. Ho letto con attenzione il post perchè non conoscevo la vicenda e penso che se la Ferrero si è regolata in questo modo avrà avuto i suoi motivi. La blogger avrebbe dovuto chiederne il permesso prima e non farsi pubblicità sfruttando il marchio. Certo ne guadagnava anche la Nutella, ma penso che la blogger di più. Io pure sono contraria a chiedere collaborazioni varie, non riuscirei a fare mangiare un prodotto pronto, sughi e similari alla mia famiglia. La Nutella mio figlio l'adora e quindi la compro, ma con moderazione.
    Buona giornata Gunther, è sempre un piacere passare da queste parti.

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  16. Ciao Gunther, non conoscevo questa storia, hai pefettamente ragione su tutto. Si impara sempre qualcosa dai tuoi post. A presto!

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  17. anno scorso da pivella che sono ho accettato parecchie collaborazioni con aziende conosciute e non. Il problema delle piccole aziende che ho contattato privatamente anche della mia Lucca è che non capiscano che è una vetrina che ti può costare solo prodotti e una volta l'anno. Passato un anno una sola azienda mi ha contattato per prolungare la collaborazione e rifornirmi di altri prodotti nonchè sconti speciali se acquisto da loro. Ormai ho deciso di fare con le mie forze e non contattare più aziende. Insomma ho visto mandare dei prodotti culinari a blog che parlano di make up o bijoux e sentirmi dire che con me la collaborazione è vana perchè ho poche visite. Ho visto presentare una pasta fresca omaggiata e fatta la ricetta con burro e salvia!!! ma questo blog ha 600 follower .... le vie della comunicazione e della pubblicità sono infinite

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    1. Come accade per la stampa le aziende si affidano più a siti "amici" al di là del numero di lettori o dei contatti.
      Persone che sono conosciute da qualcuno dell'entourage, non è professionale ma va cosi, quando dico che sono autorefereziali mi riferisco a questo.
      La maggior parte del budget della comunicazione segue questo percorso relativo alle amicizie per non parlare di quello relativo alle percentuali della vendita degli spazi, se tu mi compri 10.000 euro di pubblicità dalla tua azienda io ti dò mille euro a te personalmente.
      Nei budget spesso non si segue la selezione in base al target, alla qualità e al numero di contatti.

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  18. Con le collaborazioni, bisogna fare molta attenzione e valutare bene!! La vicenda della Ferrero... un po' strana!!
    Un abbraccio Gunther!

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  19. Penso alcune cose: parecchie blogger si svendono per un kg di farina 'rovinando' tutta una 'categoria' di persone che invece cercano di avere almeno un minimo sindacabile per le collaborazioni che fanno.
    Il progetto deve essere serie, ci deve essere l'intento di fare qualcosa di interessante e non solo una pubblicità gratuita. In ogni caso sono convinta che i lettori non sono così stupidi da credere a quello che leggono sul blog e personalmente i blog troppo pubblicizzati evito proprio di leggerli. Grazie Gunther per quello che hai scritto.

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    1. io penso che sono scelte personali, il mio invito è che ogniuno deve trovare un giusto equilibrio tra pubblcità e contenuti, non c'è nulla di male ad ospitare messaggi pubblicitari ma con attenzione a rimanere credibili, se dici di essere green e bio non puoi ospitare marchi noti per non esserlo

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  20. ma senti un po!
    nn sapevo nulla al riguardo del nutella day.
    certo che comunque volenti o nolenti è sempre pubblicità.

    e ad essere sincera i blogger con le collaborazioni mi puzzano sempre un po...magari farò di tutta l'erba un fascio ma che ci vuoi fare...sono fatta così!

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  21. non conoscevo sta storia del nutella day...
    quante cose imparo sempre da te Gunther!!!
    ma non conveniva a tutti trovare una quadra?!

    approvo molto la storia del "salame"...io personalmente non faccio pubblicità alcuna sul blog, se cito qualche prodotto è per pura e semplice opinione personale...non credo possa interessare di quale marca di sale sia il pizzico che metto nelle pietanze o quant'altro!
    all'inizio ero incuriosita da tutta la faccenda, mi chiedevo come si facesse a raggiungere tali livelli di popolarità...poi ho scoperto che in realtà sono le blogger a contattare le ditte, solo in rari casi il contrario...e io non ho fatto più nulla!
    mi è capitato con la Caffarel (unica volta che ho "sponsorizzato" qualcosa) di essere stata contattata...e all'inizio non ci credevo!!
    e l'azienda in quel caso, attraverso l'agenzia, è stata di assoluta signorilità!
    anche se poi io anonima ero e anonima rimango!
    Troppo impegno per cercare di diventare altro...cerco di mantenere i giusti equilibri e il mio blog resta così! però le ricette sono sincere!!!!
    bacioni MARA


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    1. io non sono contrario del tutto agli sponsor ritengo solo ci deve essere un maggiore equilibrio tra contenuti e messaggi pubblicitari
      e quando un post è sponsorizzato segnalarlo come un publiredazionale non c'è nulla di male

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  22. Che bizzarra vicenda... concordo con te, sempre interessante leggerti!

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  23. Ah però! Non conoscevo la vicenda, grazie come sempre per le informazioni.
    Ciao, buona serata.

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  24. La responsabilità è anche del settore internet dove agenzie on line compiacenti spammano il web di falsi blog, siti internet delle aziende copia e incolla con falsi moderatori e contenuti privi di qualsiasi valore tanto che perfino i libri delle scuole elementari in confronto sembrano dei nobel della letteratura.
    Facendo credere alle aziende delle cose false in riguardo alla promozione on line, quindi aziende anche truffate da agenzie internet che falsificano il numero di utenti e di pagine viste, facendoli credere di relazionarsi con blog amatissimi creati dalle stesse agenzie ma che non conosce nessuno.
    Per non parlare di quelle che pensano a inviarti un salame per parlare bene di loro in eterno, avete capito sicuramente la fine che farei fare io a loro e al loro salame...

    Sottoscrivo fino all'ultima virgola, comprese le tue conclusioni!!!

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  25. La responsabilità è anche del settore internet dove agenzie on line compiacenti spammano il web di falsi blog, siti internet delle aziende copia e incolla con falsi moderatori e contenuti privi di qualsiasi valore tanto che perfino i libri delle scuole elementari in confronto sembrano dei nobel della letteratura.
    Facendo credere alle aziende delle cose false in riguardo alla promozione on line, quindi aziende anche truffate da agenzie internet che falsificano il numero di utenti e di pagine viste, facendoli credere di relazionarsi con blog amatissimi creati dalle stesse agenzie ma che non conosce nessuno.
    Per non parlare di quelle che pensano a inviarti un salame per parlare bene di loro in eterno, avete capito sicuramente la fine che farei fare io a loro e al loro salame.
    ..
    Parole sante!!!

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  26. Gunter il rapporto tra le aziende e i blogger è molto complesso. Lo dico perché ho vissuto diverse esperienze la maggior parte negative.

    Per prima cosa concordo con quanto dice Maetta qualche commento sopra: chi è pieno di sponsor è perché chiede o supplica non perché viene contattato.

    Io personalmente non ho sponsor e non mi sogno di chiedere per una questione di dignità e di principio.
    Ma a parte queste valutazioni personali posso dire che spesso le imprese si affidano ad agenzie pubblicitarie “specializzate” nel settore internet e fanno dei fiaschi clamorosi perché queste agenzie non hanno la minima idea di cosa stanno facendo. Io sono rimasto sconcertato dal grado di approssimazione, superficialità e pressapochismo espresso dagli esperti delle agenzie.

    Secondo me le imprese non danno fiducia ai blog per due motivi: il primo è che un blogger non è professionale e non può essere catechizzato su cosa dire (alcuni scrivono post pubblicitari sui detersivi), in secondo luogo le aziende vogliono fare e disfare a loro piacimento senza che un blogger offeso gli rinfacci la loro scarsa attenzione agli accordi presi.

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    1. si è cosi, le agenzie di comunicazione in particolare quelle on line sono un concetrato di persone totalmente impreparate e non professionali.

      in merito ai contenuti le agenzie di solito ti danno già un foglio da loro scritto che tu devi accettare o meno di pubblicare, senza possibilità di modifica, anni fa ho ricevuto l'offerta d a un azienda di salumi per 10.000 euro e andare in tv a raccontare delle bontà dei salumi, ho rifiutato ma non sono pentito anche se quei diecimila euro mi avrebbero fatto comodo.

      grazie del commento sempre molto acuto

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  27. Sono d'accordo con te... e ti dirò anche un'altra cosa. Credo che Nutella sia un prodotto unico nel suo genere per quanto sia amato, da sempre. Non avrebbe neanche bisogno di tutto questo sperpero di soldi in pubblicità. Basta vedere il vasetto con il marchio al super e uno deve faticare a non metterlo nel carrello... Potrebbe invece abbassare i costi con quello che risparmierebbe.
    Tra l'altro non sempre bisogna mettere la pubblicità sui blog. Molte di noi hanno dei prodotti in omaggio da utilizzare e sponsorizzare. Loro con un costo minimo di prodotti in omaggio e spedizione hanno un grande ritorno in pubblicità. Basta guardarsi intorno... hai ragione tu! Buon proseguimento di giornata!

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  28. grazie elly, si non avrebbero bisogno di spendere tutti quei soldi per la pubblicità e sul prezzo incide diciamo più o meno del 20-25%, meglio uno sconto che dei spot di dubbio gusto

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  29. non ho niente da aggiungere a tutto ciò che ho già letto, bravo Gunther e tutti gli altri qui sopra :) buona giornata

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  30. Avevo seguito la vicenda, davvero sorprendente la Ferrero, attendevo il tuo commento puntuale come sempre.
    Quando vedo un blog con troppi sponsor ho un attimo di repulsione, ho compreso che mi disturbano fisicamente affaticandomi la vista. Ho riflettuto anche che è giusto per chi si dedica tanto al blog che ne abbia un ritorno, ma, come dici dev'essere di senso e non svilire gli intenti del blog. Complimenti per aver rifiutato i 10 soldoni!
    Ma secondo te rispetto al fatto che le ditte italiane investo poco in Internet, non ci sarà la percezione che Internet non conti molto? Se poi si guardano i dati della diffusione della rete in Italia, non siamo mica messi tanto bene, anzi.

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    1. si in parte è vero i dati della diffusione non sono alti, ma deriva dal fatto che l'italia c'è un ritardo culturale e tecnico c'è chi pretende che si vada ancora a cavallo

      Abbiamo in Italia i dirigenti più anziani in Europa e che non hanno ancora recepito l'innovazione come strumento di competizione, anche se personalmente vedo sempre di più anziani supertecnologici.

      C'è una sottovalutazione della rete internet in generale

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  31. Questo bizzarro mondo di blogger, di cui faccio parte, ancora non l'ho ben compreso e forse mai lo comprenderò. Vedo e mi rendo conto di alcuni meccanismi e rimango basita una volta che ne comprendo la motivazione! Uno fra molti è la ricerca spasmodica di followers. A discapito di tutto, si darebbe una fetta di .....per avere popolarità e te ne accorgi guardando le decine e decine di commenti che hanno ma sopratutto come ricambiano tali commenti: la neutralità e l'inespressività totale...due righe o meglio due parole di commento per non perdere la corsa spasmodica a visitarle tutte per poi essere ricambiate! Io non passo mai però quando passo mi piace leggere e commentare chi mi ha lasciato qualcosa dentro e mi diverto un sacco! Cerco di non essere mai banale perchè so il lavoro che c'è dietro a un post e lo rispetto. Per quanto riguarda le collaborazioni è vero! Chi ne ha tante è perchè le cerca, chiede a 100 per avere 10. Mi è capitato personalmente, nell'ambito di grandi manifestazioni, di assistere a blogger che lasciavano biglietti da visita a chiunque e molti di loro li vedevi infastiditi e guardinghi, della serie "questa vò magnà a sbafo"....una vergogna da mettersi sotto un mattone!!!! Io non sono capace...una sola persona ho conosciuto ad una fiera ed è stata la responsabile della Molisana che ha voluto sapere di più di me fino al punto di mandarmi un suo incaricato da Campobasso a Roma per assistere ad uno dei miei corsi di cucina...è stato un onore per me! Questo non mi fa svilire la collaborazione, anzi! E se parlo bene di un prodotto è perchè ho cacciato i soldi!!! Però non tutte le aziende hanno persone così "avanti" come la Molisana, esperte del settore "rete" ed è allucinante questa lacuna al giorno d'oggi, specialmente se lavori in un'azienda che vive di pubblicità! Povera Ferrero che pessima figura!

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    1. grazie del commento che ha documentato che esistono isole felici fatte di persone competenti

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