venerdì 29 giugno 2012

Come sopportare meglio il calore?

Laura M: Fa molto caldo, cosa possiamo fare per sentire meno questa calura?
Risposta: già a 21 gradi il nostro corpo mette in moto il meccanismo di scambio di calore per adattarsi alla temperatura esterna. Ogni persona risponde in maniera diversa all'intensità d'adattamento al calore. Non dipende solo dalla temperatura ma dalla nostra genetica, dal nostro metabolismo, dall'ambiente e dalla zona dove viviamo.
L'adattamento alla temperature deve essere progressivo, altrimenti il nostro organismo non riesce ad evacuare il calore è va in ipertermia.

1) Bere di più il nostro corpo deve assumere giornalmente almeno da 2 a 2,5 litri d'acqua al giorno
Acqua, non bevande alla soda o altre bevande zuccherate. Fate attenzione a non bere acqua troppo fredda, meglio acqua a temperatura intorno ai (18 °/20 °C) per evitare di avere problemi di digestione.

2) Mangiare leggero e poco sale
Evitare di mangiare cibi troppo pesanti e troppo ricchi di grassi che rendono difficile la digestione, obbligano il corpo a lavorare di più  e produrre calore. Nel caso che state mangiando e sudate molto, concedervi un break, ascoltate il vostro corpo forse state mangiando troppo velocemente o mangiando troppo. 

Mangiare più frutta e verdura, utile per chi vuole perdere qualche chilo di peso ma anche per chi ha problemi di circolazione o di insufficienza venosa, approfittate ora che è la stagione dei frutti di bosco, che sono ricchi di vitamina P che rinforza le pareti dei vasi sanguigni, favorendo la circolazione del sangue, è sufficiente una porzione per 3 volte alla settimana
Consigliabile anche l'uso delle cipolla e del porro in cucina perchè hanno la capacità di migliorare la fluidità del sangue. 

Non mettere troppo sale nel cibo, questo può favorire la ritenzione idrica, evitare cibi troppo ricchi di sale come i salumi o snack, i sali minerali persi nella normale sudorazione si riacquistano con la normale alimentazione.

3. Vestiti molto ampi e leggeri
Per favorire la traspirazione meglio vestiti ampi di lino o cotone, migliorano evaporazione e evitano sopratutto le irritazioni della pelle. (80% delle irritazioni cutanee in questo periodo sono dovute ai tessuti che non lasciano traspirare la pelle, come i tessuti sintetici). Favorire scarpe tipo sandali aperti, scarpe comode e se si deve comprare nuovo, un mezzo numero in più aiuta in particolare modo se si è in gravidanza.

4. Le Gambe gonfie
Il calore può determinare il fenomeno delle gambe pesanti. Le donne in gravidanza sono coloro che con il caldo ne soffrono di più. Questo disagio è dovuto semplicemente ad una cattiva circolazione sanguigna che può essere migliorata, ci sono diverse creme che contribuiscono con l'aiuto di un massaggio a promuovere il flusso di sangue. 
Ricordate la notte tenere le gambe mettendo un cuscino sotto per facilitare il ritorno venoso, camminare o fare delle flessioni per favorire il ritorno venoso durante il giorno, oppure camminare nell'acqua fredda. Non è necessario camminare sulle rive di un fiume o di un ruscello (non tutti hanno un percorso kneipp vicino), se avete una vasca da bagno di quelle lunghe, basta fare un po' di passi avanti e indietro, non è il massimo mi rendo conto ma può aiutare a trovare refrigerio.

5. Diminuire la temperatura e trarre sollievo
Se siete in vacanza al mare il modo migliore per sfuggire al caldo è fare un bel bagno meglio se con un po' di nuoto è ottimo per rafforzare la schiena e per tenersi in forma. Se invece non siete in vacanza un buon bagno a temperatura non fredda vi darà molto sollievo. Come allo stesso modo anche un asciugamano bagnato o un fazzoletto permette di captare il fresco ed elimiare il calore per convenzione, utile sia nei bambini che nelle persone anziane.
Un ventilatore, un condizionatore attenuano impressione del caldo, importante per tutti ma sopratutto bambini, anziani e donne in gravidanza.

6. Non esporsi molto al sole
Si consiglia di evitare le ore più calde della giornata dalle 12h alle 17h. Fare la spesa la mattina e non dimenticare di proteggere la vostra pelle con creme solari, in particolare per i gruppi a rischio che ho già citato.

7. Aumento del ritmo cardiaco
Con il caldo il ritmo cardiaco aumenta da 10 a 15 pulsazioni a causa della vasodilatazione cutanea. Il sangue si distribuisce di più alle estremita e il cuore deve pompare di più per irrorare tutte le zone. A rischio sono dunque tutti quei soggetti a rischio cardiaco consapevoli ma anche inconsapevoli come le persone anziane. Come già detto è sconsigliabile uscire nelle ore più calde e di camminare sotto il sole. 

Può essere utile avvelersi se si è a rischio di un frequenziometro, i battiti normali a riposo sono da 60 a 80 ma dipendono anche dall'età se in un giovane di 20 anni in corsa non deve superare i 200 mentre nelle persone anziano 140 sotto sforzo può essere già un segno non positivo, in questo caso o nel dubbio di ipertemia con eccessiva sudorazione, fare bere  acqua a piccoli sorsi, mettere la persona in un luogo fresco, distesa con le gambe sollevate con un cuscino, bagnare anche la fronte con un fazzoletto o fare delle spugnature con acqua fredda per abbassare la temperatura corporea e contattare un medico, nel caso invece di febbre alta, brividi di freddo, pelle rossastra o bluastra recarsi direttamente e al più presto in pronto soccorso.

lunedì 25 giugno 2012

Spiagge senza tabacco, spiagge senza fumo

Oggi è domenica fa molto caldo, meglio affrontare argomenti più facili e leggeri. sono a Nizza a trovare la mia zia, un giro sulla Promenade des anglais e che ti vedo "Plage sans tabac" cioè le spiagge con divieto di fumare.
L'iniziativa è della Lega contro il Cancro francese che ha trovato nel sindaco Nicolosi di Nizza, un ottimo alleato, fa parte di un progetto vita senza tabacco, un marchio che l'associzione della lega contro il cancro offre alle amministrazioni pubbliche e società private.

Io sono figlio di due genitori un po' hippies, dove l'estate portavano me e mio fratello bambini in giro nelle spiagge libere, negli anni '70 spiaggia libera voleva dire anche spiaggia naturista, quante risate ci siamo fatti io e mio fratello, eravamo stupidi come si può esserlo da bambini, ma abbiamo capito che libertà era una parola difficile, impegnativa  e piena di responsabilità, perché dovevamo farci la tenda, pulire la spiaggia, portare via tutti i rifiuti, tanto che qualche volta abbiamo rimpianto le vacanze formali dai nonni, dove era tutto pronto, con le vacanze in albergo vista mare, con le cabine e il bagnino, che ci veniva sempre a riprendere in acqua.  

Oggi le spiagge libere non ci sono più, ci sono spiagge per tutti i generi e tipi, spiagge per cani, spiagge per gatti, spiagge con spa, spiagge per lo yoga, spiagge per singles, spiagge per coppie, io ho una visione un po' romantica della spiaggia per tutti ma sopratutto del rispetto reciproco.

L'iniziativa spiagge senza tabacco arriva dopo una serie di provvedimenti legislativi in tutta Europa che hanno limitato l'uso del tabacco nei locali pubblici, ma la spiaggia è un luogo pubblico ma all'aperto, vale lo stesso tipo di normativa? 

Sono d'accordo ma qualche dubbio 
L'obiettivo della lega contro il cancro è la "Denormalizzazione" cioè tentare di modificare i comportamenti che sono considerati normali e accettabili. L'obiettivo della denormalizzazione della lega contro il cancro è di rendere il fumo atto anormale e inaccettabile.

Questo mi ha lasciato un po' perlesso nel senso che mi chiedo: è giusto? Io ho sempre molto rispetto verso il prossimo, però ricordo ancora un viaggio in treno non c'era posto nei vagone non fumatori e fui costretto a prendere il vagoni per fumatori, un signore nel mio stesso compartimento iniziò a fumare una sigaretta dietro l'altra, all'ottava iniziai a protestare e lui mi disse ma questo è il  vagone fumatori, fumo quanto voglio..

Io penso che sia per primo un problema d'educazione e rispetto verso il prossimo, è vero che sei in un vagone fumatori o in una spiaggia ma non sei autorizzato ad affumicare tutti. La cosa che mi da più più fastidio in spiaggia è trovarmi i mozziconi di sigaretta nella sabbia, mi manda in bestia! 
Se questo disincentiva l'uso del tabacco che è uno dei fattori più a rischio per il cancro, è un bene, ma a voi Che vi sembra di questa iniziativa?

Buona domenica, vado a rinfrescarmi un po'

venerdì 22 giugno 2012

Fda dice no allo zucchero di mais

Essere o non essere? Chiamarsi Otto von Krapfen o Günther? Che differenza c'è! Quando hai un nome un po' scomodo, qual'è la soluzione migliore? Semplice cambiarlo.
Cosi i produttori di sciroppo di glucosio-fruttosio, vista l'opinone negativa di alcuni nutrizionisti e associazioni di consumatori hanno chiesto ufficialmente alla Fda di cambiare nome al prodotto, da sciroppo di glucosio fruttosio (HFCS), che qualche furbo produttore ha cambiato in sciroppo di mais, a zucchero di mais.

In realtà sembrava una cosa fatta, avevano già ordinato la torta, messo lo champagne al fresco e pronti per iniziare il trenino brasiliano come a capodanno. 
Giuravano sarà solo una formalità, una campagna di comunicazione organizzata molto bene per fare pressione sui media e sulla politica volta a generare consenso attorno alla proposta. Il parere negativo è arrivato come una doccia fredda,  la  US Food & Drug Administration, sostiene che non si può cambiare nome perchè rischia di essere deviante per i consumatori.

La US Food & Drug Administration ha accolto le proteste delle Associazioni dei Produttori di Zucchero i quali sostengono che non si può ritenere zucchero lo sciroppo di glucosio fruttosio, che viene utilizzato nella produzione industriale per la produzione di snacks ed è accusato di giocare un ruolo significativo nel promuovere il tasso di obesità negli Usa e in tutto il mondo e di conseguenze non positive sulla salute e sulla spesa sanitaria nazionale.


Per saperne di più:


Una piccola vittoria per i consumatori, non è una buona notizia perché una buona notizia sarebbe io produttore XX non uso sciroppo di glucosio fruttosio.....

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Zucchero si zucchero no, 

lunedì 18 giugno 2012

Banana o energy drink? La migliore bevanda per reidratarsi durante un attività fisica? Gunther's Energy Sport Drink

In questi giorni guardavo il Rolland Garros di Parigi, tra un gioco e l'altro diversi atleti si idratavano in modo differente, c'èra chi beveva acqua chi nascondeva la marca della bevande energetica ma si vedeva benissimo qual' era, mentre mi ha colpito molto un atleta Tsonga, che invece preferiva mangiare qualche banana e bere acqua, non il solo atleta che mangia banane. Mi sono chiesto chi dal punto di vista nutrizionale farà il migliore break?

Non sempre gli atleti sono un buon esempio da seguire, spesso pubblicizzano prodotti discutibili, alcuni dicono di farlo per esigenze di sponsor, ma per molti bambini e ragazzi sono degli esempi da imitare. La peggiore promozione l'ho vista ad Campionati Mondiali di Sci Alpino, dove la vincitrice americana si è presentata all'intervista televisiva con una Red Bull in mano, facendola vedere su tutto il circuito internazionale.

Qualcuno ricorderà il mio post ma dove vai se la Banana non ce l'hai? Un post per sorridere ma dove avevamo visto che la banana riusciva a coprire diversi intake di vitamine e sali minerali, meglio di qualsiasi altro prodotto arricchito di vitamine.

In questi giorni è stato diffuso e pubblicato un nuovo studio sulla rivista Plos One, il quale fa un paragone tra l'apporto energetico della banana e le bevande energetiche, o meglio quelle bevande che per intenderci  gli sportivi adoperano durante o dopo uno sforzo con il 6% di carboidrati tipo Gatorade.

Le banane sono una fonte d'energia ed è utilizzata dagli atleti che devono compiere sforzi lunghi e prolungati , perchè è una buona fonte di carboidrati e potassio. Una banana di medie dimensioni contiene circa 27 g di carboidrati (la metà di zuccheri), 3,1 g di fibre alimentari, 105 kilocalorie, ed è una buona fonte di potassio (422 mg) e vitamina B6 (0,43 mg) . L'indice glicemico di banane è 51 (medio basso), simile a uva, succo d'arancia e miele. Il valore antiossidante delle banane di cui 1.037 unità ORAC è elevato come il succo d'arancia . Così le banane sembrano essere un mix di carboidrati, nutrienti e antiossidanti che possono fornire un buon supporto nutrizionale durante l'attività fisica intensa e prolungata .

Test per 14 bikers per 75 km, i ricercatori hanno misurato il livello di zucchero nel sangue, l'attività di alcune citochine (mediatori dell'infiammazione) e il profilo metabolico prima, appena dopo l'esercizio e dopo un'ora.

I risultati del test hanno indicano che non vi è alcune differenza tra mangiare banane e bere bevande energetiche per attività fisica .

Però io sono un ciclista anche se molto dilettante e posso dire che saranno uguali dal punto di vista metabolico ma non dal punto di vista pratico, dove la metti la banana sulla bicicletta?  

Quando ci si ferma c'è molta esigenza di reidratarsi, sia per il caldo che per lo sforzo fisico, la banana per quanto buona potrebbe rischiare di farti sentire lo stomaco più pieno e pesante, non so se sia ideale per tutti, io la prederei un po' prima di mettermi sulla bicicletta oppure dopo, anche se per me il migliore break rimane con la migliore bevanda preferita che è l'acqua.

Io mi preparo il mio energy drink segreto, meglio forse chiamarla bevanda isotonica, specialmente durante il periodo estivo la Svizzera è fatta di montagne non è piatto nulla, salite ardite e discese mozzafiato, cosi mi sono organizzato anche per le vacanze in bicicletta con una bevanda speciale al limite del doping:

Ingredienti : 2/3 acqua, 1/2 cucchiai di miele (che da energia immediata) succo di lampone in mancanza sciroppo di granatina (piacevole al palato), succo di almeno un limone (calma la sete), un pizzico di sale marino integrale.

Supererò il test antidoping?


Questa era la bevanda che mi preparava da bambino mia mamma quando andavo al parco giochi, va beh non ha niente di scientifico, ma non lo hanno nemmeno gli altri energy drinks, però è molto dissetante  reidrata calma la sete, un po' di zucchero un buon sapore con il lampone e si riparte per un altra corsa. Inutile spendere soldi in bevande energetiche.

Come? 
Cosa c'è in quella foto insieme alla bevanda al lampone? 
Una fetta di Strudel! 
Ma secondo voi devo fare 30 km in salita per solo una banana? 

giovedì 14 giugno 2012

Riso bianco e legumi, cereali e legumi, imparare ad abbinare gli alimenti aiuta a ridurre le calorie per perdere peso e prevenire il diabete?

La maggior parte della posta che ricevo sono le domande se quel prodotto ingrassa o fa dimagrire? I mesi di maggio e giugno sono anche quelli in cui queste domande si fanno più frequenti, molti non volendo guardano solo l'apporto calorico di un prodotto, mentre invece è importante guardare la tabella nutrizionale e vedere il valore dei grassi in particolare di grassi saturi oppure il quantitativo di carboidrati e all'interno vedere il contenuto di zuccheri.


Quello che più è importante è la preparazione cioè per esempio il tipo di cottura, mangiare una verdura cruda da una verdura pastellata fritta non è la stessa cosa. La quantità, il concetto di porzione nelle confezioni dei prodotti già pronti è molto elastica, per esempio non è la stessa cosa mangiare  60 grammi di pasta e una porzione di 150 grammi. L'abbinamento pasta e verdura è diverso da una pasta alla carbonara.

Qualcuno mio vecchio lettore si ricorderà del post  La pasta fa ingrassare?  Dove consigliavo nelle persone a dieta ipocalorica e con eritarietà al diabete di cuocere la pasta al dente e condirla con verdure o legumi perché in questo modo diminuisce il valore glicemico del piatto.

Riso bianco e alto indice glicemico
A questo proposito mi ha scritto un lettore Andrea C.  soggetto a rischio Diabete di tipo 2, come mai il riso bianco è sconsigliato? Viene sconsigliato il riso bianco raffinato perché ha un alto indice glicemico, una volta in caso di alcune patologie si consigliava la dieta in bianco, col tempo si è compreso che non è molto corretto a questo proposito sono stati svolti diversi studi in merito come questo studio più recente 


Questo non vuole dire che devi rinunciare al riso bianco, adesso divento polemico, dipende anche dalla frequenza di consumo, lo studio che collega il consumo di riso bianco con lo sviluppo del Diabete di tipo 2 per alto indice glicemico, è stato fatto in paesi orientali come Cina e Giappone, dove il riso è mangiato quotidianamente, nei paesi occidentali difficilmente più di due volte alla settimana con varietà differenti, non sembra ma quando si parla di prevenzione anche la frequenza all'esposizione secondo me ha la sua importanza.

Un altro studio svolto invece nel 2010 dalla Harvard School Public Health era più preciso sosteneva che 5 porzioni di riso bianco settimanale aumentano il rischio di diabate del tipo 2 del 17%. Un ottima alternativa è il riso integrale  che dimunisce il rischio di sviluppare diabete di tipo 2 dell'11%, ancora meglio se si sostituisce il riso con il grano, quinoa, farro e con l'orzo dove il fattore di rischio diminuisce del 36%.

Abbinare cereali, legumi e verdure
Secondo la mia modesta opinione il rischio diminuisce ancora di più è preparare un piatto di riso bianco o integrale con legumi come per esempio ceci, fagioli, fagiolini, lenticchie io aggiungerei anche delle verdure come i pomodori. questo perché trasformano il piatto in un carico glicemico molto più basso, in sintesi si può diminuire la quantità di riso ma renderlo un piatto più completo e vario aggiungendo legumi ma anche verdure e ancora meglio variare l'alimentazione e gli ingredienti.

Questo abbinamento cereali o derivati dai cereali e legumi non è una novità, pensate ai piatti della tradizione italiana che vedono protagonisti la pasta con i legumi, si può anche abbinare il riso magari integrale o altri cereali con legumi è un ottima combinazione per la salute e il controllo glicemico. Unica raccomandazione evitare di aggiungere troppi condimenti grassi
I vegetariani per esempio sono soliti fare questo abbinamento perché permette loro un' assunzione di proteine ​​con gli aminoacidi senza la necessità di consumare dei prodotti d'origine animale.

Recentemente in America è stato condotto uno studio pubblicato qualche giorno fa sul Nutrition Journal 2012, dimostra che abbinando diverse qualità di riso a legumi in particolare fagioli, non innalza la glicemia , l'abbinamento ha la capacità d'abbassare l'indice glicemico del pasto. Ricordo che in precedenza erano stati già condotti studi che avevano dimostrato che una dieta a basso indice glicemico aiuta a controllare meglio il peso.



Sintesi: l'invito di questo post è quello di considerare il pasto nella sua interezza e non per singolo alimento, l'abbinamento cereali più legumi e verdure che sono poco calorici e ricchi di fibra possono favorire un buon indice di sazietà. in chi deve ridurre le calorie e anche per chi deve controllare la glicemia e prevenire il diabete, grazie al maggiore apporto di fibre, inoltre il variare i cereali con legumi e verdure rendono più piacevole il pasto e apportano piccole quantità di magnesio che possono contribuire a prevenire la malattia.

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venerdì 8 giugno 2012

Quali sono le piante anti dolore? Piante analgesiche efficaci e ben tollerate per dolori di testa, artrite e artrosi

Domanda di Patrizia F.: Volevo sapere se ci sono delle piante contro i dolori? Quali sono? Dove si acquistano?

Gentile Patrizia, quando parliamo in genere di piante antidolore, bisogna andare cauti, in quanto bisogna comprendere bene la parola dolore, per esempio ci sono dolori causati da uno stato infiammatorio o dolori causati da uno stato spastico o nevralgico, due azioni differenti che non rispondono alla stessa sostanza. Ci sono diversi rimedi fitoterapici ma nessuno va bene per tutti i dolori.
Il loro compito è quello di attenuare la sensibilità al dolore, alcuni hanno un azione diretta come vedremo nel Tanacetum parthenium altri hanno azioni indiretta come il Salice.

L'uso delle piante e dei loro derivati possono essere molto utili nella prevenzione e nel trattamento di patologie croniche in associazione con farmaci e non. 
Il mio consiglio è sempre quello prima d'intraprendere qualsiasi terapia di parlarne con il vostro medico di cura, perché è vero che dalle piante si può trovare giovamento, ma l'improvvisazione può non essere utile come si pensa, alcuni rimedi fitoterapici possono avere delle reazioni con alcuni farmaci che assumete quotidianamente come gli anticoagulanti.

La fitoterapia può fornire un contributo scientificamente provato per esempio nei casi di artrosi, artrite reumatoide e male di testa.
La differenza tra uso di un prodotto fitoterapico o l'uso di  un prodotto farmaceutico, in teoria perchè poi non è sempre così, è che in genere il prodotto fitoterapico ha un largo spettro di sostanze attive e si presta a più indicazioni mentre il farmaco, ha un principio attivo per una o due indicazioni. 

Il male di testa: le camomille e la menta piperita

Grande Camomilla o Partenio : Tanacetum parthenium o chiamata anche Chrysanthemum parthenium, attenzione la comune camomilla è Matricaria recutita ha anche lei diverse proprietà analgesiche ma più blande, in realtà la questione è controversa, ho fatto anche diverse ricerche in merito è secondo alcuni sono la stessa pianta secondo altri no. Nella realtà sono due piante delle stessa famiglia le astaraceae, in Francia le chiamano piccola camomilla (Matricaria recutita) e grande camomilla (Tanacetum parthenium).
Oms, che riconosce proprietà di profilassi dell'emicrania, si riferisce a Tanacetum parthenium. Le sue proprietà derivano dai composti bi- o triciclici chiamati sesquiterpeni, come il partenolide, il costunolide, l'artemorina e la santamarina, che sono dal gusto amaro ma che aiutano a modulare le funzioni del sistema della serotonina, da cui la loro proprietà di prevenzione dell'emicrania.

Posologia: si può prendere 3 volte al giorno, lasciare infusione di 2 o 3 foglie fresche nell'acqua 500ml come una tisana, ma solo se conoscete la pianta bene oppure senza disperdervi nelle montagne e nelle colline, potete trovare le foglie secche in Erboristeria  ci sono piccoli filtri già pronti da 125 a 250mg. per i più formali si possono trovare anche in capsule. Seguire le indicazioni sulle confezioni, si suggerisce il trattamento prolungato per almeno 2-3 mesi.
Controindicazioni: Non è consigliabile uso alle donne in gravidanza, in allattamento e ai bambini piccoli.


Nella camomilla classicaMatricaria recutita invece vengono raccolti i fiori e non le foglie, è dotata anche lei di proprietà analgesiche, molto più blande rispetto alla grande camomilla, vengono raccolti i fiori  e poi seccati una parte si usano per farne tisane, altri vengono utilizzate per raccogliere olii essenziali. impacchi, creme e lozioni. Viene utilizzata come rimedio calmante per sciatica, trigemino, torcicollo, reumatismi. Nell'antichità veniva adoperata dalla farmacopea araba per disturbi premestruali, da qui il nomignolo d'erba femminile, l'uso invece come mal di testa risale al XIX° secolo. In Germania il Ministero della salute ne ha approvato l'uso per la cura degli spasmi e dei processi infiammatori coinvolgenti il tratto gastro-intestinale. 

Posologia: senza disperdervi per i prati in fiore, è sufficiente andare al supermercato o anche in erboristeria per prodotti più ricercati, 1-2 sacchetti infusione al giorno di camomille al giorno al bisogno.
Controindicazioni: attenzione alle allergie chi è allergico ad una delle piante della famiglia della Astaraceae è allergica anche alle nostre due camomille, come per esempio echinacea e il tarassaco o dente di leone.


Menta Piperita, un altra pianta a cui sono state riconosciute proprietà coadiuvanti per la profilassi del male di testa è la menta piperita o meglio l'olio essenziale di menta piperita, riduce i sintomi del dolore, nausea e attenua la sensibilità alla luce e al buio tipica delle emicranie. 
Posologia: si applica qualche goccia nella zona dolorosa e si pratica un massaggio lento e dolce. Raccogliere menta e farvi olio essenziale in casa, io personalmente non lo consiglio. Ricordo che in Piemonte c'è la Cooperativa Erbe Aromatiche Pancalieri, altrimenti lo si può acquistare in erboristeria ma anche in Farmacia. Non si conoscono contrindicazioni.

Mal di testa e alimentazione: chi è sensibile al male di testa deve stare particolarmente attento a:
- Frequenza e distribuzione dei pasti all'interno della giornata, piccoli pasti leggeri ma frequenti per evitare di appesantire lo stomaco, evitare cibi troppo elaborati con cotture troppo prolungate e ricchi di grassi.
- Vini bianchi che contengono solfiti che possono facilmente stimolare l'emicrania.
- Formaggi  (formaggi erborinati, pecorino, emmenthaler) e cioccolato, entrambi contengono tiramina, è una molecola responsabile di molte intolleranza alimentari che generano per l'appunto il male di testa, tuttavia poche persone associano il male di testa con l'intolleranza alimentare.
- Glutammato, è un esaltatore del gusto che troviamo presente in molti prodotti già pronti, prodotti in scatola e prodotti congelati, è responsabile di molti mal di testa, detto anche sindrome da ristorante cinese. In realtà ci sono un gruppo di persone con una mutazione genetica che tendono ad accumulare il glutammato e il male di testa è il disturbo più evidente.

Reumatismi , dolori articolari: Salice (Salix alba)
Il suo nome è di origine celtica, vuole dire vicino all'acqua, nell'antichità la presenza del salice era sinonimo di torrente d'acqua dolce. L'uso del salice è piuttosto antico, la polvere di corteccia di salice veniva adoperata in Cina già nell'antichità per la cura dei dolori reumatici, pertanto non deve stupire se la pianta viene nominata sia nei testi egizi che nei testi greci d' Ippocrate. Solo nel '800 venne estratto dal salice bianco o meglio salix alba la salicina precursore se cosi si può dire dell'Acido acetilsalicilico, quello che noi oggi chiamiamo familiarmente aspirina.

Posologia: Tranquilli non dovete abbattere alberi lungo i fiumi per procurarvi la polvere di salix alba e mangiare la corteccia in loco che è un po' dura ma commestibile, è sufficiente recarvi in erboristeria o farmacia , un ciclo completo di salix alba da 1 a 3 mesi per i decotti da 5 a 10 g, ci sono dei preparati gia pronti anche in semplici compresse.
Controindicazioni: Attenzione ci sono diverse controindicazioni calcoli biliari, deficienza di glucosio-6-fosfato-deidrogenasi, la stipsi, l'anemia sideropenica e l'allergia ai salicilati.


Artrite Reumatoide: Curcuma
Qualcuno più attento ricorderà che della curcuma abbiamo già parlato, quando abbiamo parlato degli alimenti anticancro, dove il ruolo sia preventivo che terapeutico è riconosciuto, sopratutto nel caso di cancro al pancreas e il cancro colon rettale. L'uso alimentare della Curcuma ma sopratutto terapeutico ci arriva dalla tradizionale medicina ayurvedica, in India utilizzano la curcuma nell'alimentazione per migliorare la digestione ma anche nelle malattie infiammatorie croniche in particolare l'artrite reumatoide, secondo alcuni studi 2g di curcuma ha lo stesso effetto dell'ibruprofene da 800mg, aspetto positivo della curcuma è che non genera problemi d'ulcera gastrica.

Posologia: Non serve andare in India a grattare il rizoma di curcuma è sufficiente andare in erboristeria o in farmacia da 1,5 a 3 g al giorno, cicli da 15-20g, si provano in comode capsule da prendere con acqua che si sciolgono nello stomaco, quindi non altera nemmeno il senso del gusto.
Controindicazioni: calcolosi o ostruzione biliare, le donne in gravidanza e in allattamento.
Esempio prodotto curcuma con Naturactive

martedì 5 giugno 2012

Indigo rose, un nuovo pomodoro molto più ricco di antiossidanti. Miti e realtà del marketing salutistico del pomodoro

Dall'Università dell'Oregon arriva un nuovo pomodoro, si chiama Indigo Rose, entrato in commercio quest'anno dovremo vederlo sul mercato in America e Europa a breve, la sua caratteristica è il colore viola, ricorda un po' il pomodoro nero di Crimea, ma rosso all'interno  e più ricco d'antiossidanti, non è OGM, questo secondo quanto dichiarato l'Università dell'Oregon.

Oramai sono diversi anni che vediamo sempre di più nuovi tipi di pomodoro, chi ha la mia età ricorda i pomodori ricchi e succosi che da soli con un po' di pane erano capaci di fare un pasto. Il pomodoro era un prodotto stagionale che si trovava sul mercato solo in Estate. Si iniziò così per garantire pomodoro tutto l'anno a sperimentare nuove varietà per la coltivazione in serra e per la coltivazione in terra, per ampliare il periodo di consumo.

Dalla fine degli anni '80, in seguito ad una serie di eventi, che è troppo lungo elencare, i pomodori avevano perso il loro sapore, la maggior parte venivano attaccati da funghi e parassiti non completavano la maturazione.


Cosi sono nati i nuovi pomodori come il ciliegino di Pachino, più resistenti,  i cui semi vengono ottenuti tramite tecniche biotecnologiche, questo è stato solo il primo di una lunga serie di nuovi pomodori che oggi vediamo sul mercato. Tuttavia ci sono anche una serie di produttori che si sono dedicati alla riscoperta delle varietà dimenticate come Prince de Bretagne (Cornuto delle Ande, Green Zebra, Pomodoro Ananas) e l'Associazione Kokopelli che si preoccupa in nome della biodiversità della distribuzione di semi e sementi storici.

Come nasce Indigo Rose?
Secondo Jim Myers, professore del Dipartimento di orticoltura dell'Università dell'Oregon, il progetto indigo rose parte molto lontano dal 1960 dall'idea di due coltivatori uno bulgaro e l'altro americano nel tentativo di incrociare varietà di pomodori coltivati con pomodori selvatici proveniente dal Cile e dalle Isole Galapagos, per generare una varietà più resistente a funghi e parassiti.
Nella coltivazione, il prodotto necessita di particolare attenzione, in primo luogo ha un tempo di maturazione più lungo rispetto alle varietà Siletz e Early girl, non può essere raccolto acerbo, questo però si traduce anche in un maggiore costo di produzione, tuttavia rassicurano che rispetto alle precedenti varietà ha un raccolto maggiore.
Indigo Rose è stato realizzato nei laboratori dell'Università dell'Oregon, la comunicazione del prodotto, verte sulla ricchezza d' antiossidanti anche se non ne indica la quantità, alcun indice Tac o Orac, più generalmente si parla di ricchezza d' antociani, che in genere sono prevalentemente contenuti sulla buccia e sarebbe proprio questa buccia viola come la melanzana la sua particolarità.


Il marketing salutistico del pomodoro
Non è la prima volta che ci troviamo di fronte al marketing salutistico del pomodoro, ma dalle basi un po' lagunose, cominciamo nel dire che tutti i produttori devono acquistare semi dalle multinazionali se per caso si sfoglia il catalogo dell'Unione Europea dei semi registrati, il numero dei principali produttori è basso, non è una prospettiva positiva sapere che pochi hanno il potere della produzione dei semi.

Si sà che pochi produttori di semi è più facile che vadano d'accordo piuttosto che essere rivali, così quando bisogna lanciare un nuovo prodotto nulla di meglio che adoperare il marketing salutistico, la trasformazione a cibo funzionale è la strategia adottata più evidente, conviene a tutti parlare in termine salutistici del pomodoro, ma siamo sicuri che quello che ci viene comunicato sia corretto?

Pomodoro contenuto debole d'antiossidanti?
Quando si parla di pomodoro di parla sempre di ricchezza d'antiossidanti, ma quanti ne contengono? Una porzione di pomodoro in media, più o meno 100g contiene 385 µmol . La Tabella indice Tac che sta per Total Antioxidant Capacity, meglio conosciuta come Oxygen radical absorbance capacity (ORAC)  indica :
Debole  : da 0 a 499 µmol
Moderato : da 500 a 999 µmol
Elevato : da 1000 a 1999 µmol
Molto elevato  : da 2000 a 14000 µmol

Nel nostro caso possiamo dire che il contenuto medio di antiossidanti nel pomodoro è povero, pardon  debole.

Pomodoro contenuto debole d'antociani?
Ma sono ricchi d' Antociani qualcuno potrà dire, gli Antociani sono dei pigmenti idrosolubili appartenenti alla famiglia dei flavonoidi, anche nella lista di wikipedia i pomodori non figurano come tra i prodotti più ricchi d' antociani mentre ci sono melanzane, ribes, ciliegie, prugne, uva, cavolo, rosso, banana, asparagi, piselli, patata.


Pomodoro e Licopene, contribuiscono alla prevenzione di alcune patologie?
In realtà il pomodoro è noto e conosciuto per il contenuto di licopene (è anche contenuto nel pompelmo rosa, melone, guava) che è un antiossidante della famiglia dei carotenoidi, tuttavia il contenuto di licopene varia da pomodoro a pomodoro perché dipende dal grado di maturazione. Il fatto che il licopene sia più disponibile in prodotti trattati termicamente non è un dato positivo perché questi contengono grassi e sale in quantità non indifferenti (es ketchup, sughi già pronti, conserve di pomodoro concentrate)

Diverse studi hanno attribuito al licopene capacità di ridurre il livello di colesterolo e capacità anti infiammatorie (sono quelle più accreditate)
In alcuni studi alte dosi di licopene sono state associate alla capacità di bloccare lo sviluppo di cellule tumorali anche se i risultati sono parzialmente riconosciuti, come nel tumore alla prostata, dove gli studi  hanno evidenziato che risultati positivi si ottengono solo se associato a omega 3 per un periodo di tempo molto lungo. 
Tuttavia  Fda ritiene che non c'è sufficientemente prova scientifica nella prevenzione del cancro alla prostata, ha inoltre bocciato tutti gli allegati nutrizionali del licopene. Si pensava che anche per il tumore alla mammella poteva avere lo stesso beneficio ma gli studi sperimentali non sono stati mai confermati, come per altri tipi di tumore come esofago, stomaco e retto.

Lo scorso anno sempre il licopene era stato protagonista di una bufala anti invecchiamento come spiegato dalla Dr. Ferretti su Il fatto alimentare


In mancanza di un livello raccomandato d'antiossidanti (solo per alcune vitamine c'è già), e di qualcuno che ci dica se la quantità di licopene e antociani contenuto nel pomodoro è sufficiente nella prevenzione di alcune patologie anche se non ne hanno in grande quantità (attenzione perchè sono certo che arriverà il solito farmacista pagato dalle aziende a raccontarci che non è la quantità che conta ma la qualità), tutti penso abbiate capito perchè si cerca d'arricchire il pomodoro con un valore aggiunto in più. 

Il pomodoro è buono però è anche fonte d'intolleranze o ipersensibilità in particolare i nostri amici allergici al lattice ma anche la kiwi, alla banana, al peperone, fragola, allergia al nichel, persone allergiche alla graminacee e al polline possono manifestare reazione di rush cutanei al contatto con il pomodoro crudo, personalmente vedrei meglio iniziativa di un pomodoro che possa sviluppare meno intolleranza e ipersensibilità.

Sintesi: Benvenuto al nuovo pomodoro Indigo Rose che dimostrerà il suo contenuto d' antociani e oltre ad assicurare un buon reddito ai coltivatori , auguriamoci che sia anche buono da mangiare e conveniente per il consumatore. 
I pomodori mangiateli perchè vi piacciono perchè sono buoni, perchè fanno parte della vostra alimentazione sana ed equilibrata, con il loro contenuto di vitamine, sali minerali e perchè contribuiscono alle note positive delle vostre 5 porzioni di frutta e verdura.
Ricordate non è mai un alimento da solo ma l'alimentazione nel suo complesso associata la movimento fisico, utile al mantenimento del buono stato di salute e anche nella prevenzione di alcune patologie, al momento tutto le altre ipotesi, molto belle ed affascinanti ..... sono tutte da dimostrare.


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PS: La mia solidarietà a tutti i miei lettori dell'Emilia Romagna colpiti dal terremoto la settimana scorsa e nelle ultime ore, so che la Svizzera si è gia data da fare per un aiuto, a tutti a un invito a essere generosi come meglio si vuole e si può.