lunedì 6 giugno 2011

Dopo i Cetrioli, il salame di cervo, i germogli di soia, qual'è la causa del batterio sconosciuto?

È sempre difficile scrivere quando c'è un argomento su cui tutti i media diffondono notizie, non mi sentivo in questi giorni di aumentare l’ansia dei lettori o di fare finta di nulla, anche perchè le notizie cambiano di ora in ora. La notizia di questa mattina era che il batterio era stato diffuso dai germogli di soia, già questa sera è stato diffusa una smentita in quanto 23 dei campioni analizzati su 40 avevano dato esito negativo!

Mi sento di precisare che quelli che hanno chiamato germogli di soia in realtà sono germogli di fagiolo mung o mungo, sono diverse le varietà di germogli che possono venire consumati almeno 40 tipi (alfalfa, pisello, ravanello, porro) . Bisogna distingere tra "germogli di soia" noti e i germogli di soia vera. I "germogli di soia" che tutti conoscono sono ottenuti dal fagiolo mung verde (Vigna radiata) e non dal seme di soia (Glycine max). Molte persone conoscono tre tipi di soia (gialla, verde e rossa), mentre l'unico vero seme di soia è quello di soia gialla (Glycine max), le altre due varietà verde (Vigna radiata) e rossa (Vigna angularis) sono invece fagioli denominati fagiolo mung o mungo (verde) e fagiolo azuki (rosso) fonte wikipedia.

In merito alla responsabilità della diffusione del batterio di E. Coli tante strade ma una certa ancora non c'è, per cui l' origine del batterio rimane ancora ignoto, ho voluto fare oggi due approfondimento uno di natura più medica e l’altro più squisitamente commerciale, che riguarda l’impatto delle cattive notizie sul territorio e nei mercati che hanno avuto al diffusione della notizia dei cetrioli data la settimana scorsa.

Un batterio non sconosciuto ma con delle nuove caratteristiche

Il batterio E.Coli coinvolto nella comparsa di diarrea con sangue, classificato come EHEC cioè E. Coli entero emorragico, la sua complicanza più grave è la sindrome uremica emolitica, non è proprio un perfetto sconosciuto come ho letto su più giornali, ma è un batterio già noto che si è rilevato con delle caratteristiche nuove. Sembrerebbe sia il risultato di una combinazione di tipi differenti di Escherichia coli.

Il ceppo isolato nel nord della Germania appartiene al sierotipo O104: H4, questo ceppo ha più del 90% delle sequenze di geni in comune con un altro E. Coli, isolato nella zona dell'Africa Centrale, EAEC 55989 Quest'ultimo appartiene al gruppo di Escherichia coli entero aggreganti (EAEC): i quali sono responsabili delle diarrea persistente nei bambini (più di due settimane), piuttosto comune nei paesi dell’africa centrale.

Secondo molte fonti come Genomics Life, ritengono che il batterio comparso in Germania sia di un ceppo ibrido tra EHEC e EAEC . Si ritiene anche che il ceppo originario di E.coli potrebbe avere acquisito geni coinvolti nella sindrome uremica emolitica (HUS), un' evoluzione della infezione da EHEC, si ipotizza che questi geni potrebbero essere stati acquisiti per trasferimento orizzontale. E noto che i batteri possono acquisire nuovi geni in due modi: in verticale durante la divisione cellulare e orizzontalmente attraverso scambi con altri ceppi.

Questa ipotesi sembra trovare conferma nel fatto che il ceppo “misterioso” è resistente ad alcuni antibiotici : aminoglicosidi (streptomicina, gentamicina ...), macrolidi e beta-lattamici (penicilline e cefalosporine).

Tutti si chiedono da dove viene questo batterio? Al momento sembra che le verdure crude possono essere responsabili, le ricerche si concentrano su due ristoranti di Lubecca a metà Maggio e una festa ad Amburgo  nei primi dieci giorni di Maggio, si sta valutando cose questi posti abbiano in comune. Io sarei meno precipitoso delle autorità tedesche, il batterio ha forse un altro modo di infettare l'uomo oltre che con le verdure, in una intervista Flemming Scheutz, capo del centro di riferimento per Escherichia OMS a Copenaghen, ha detto il sito della rivista "Nature" News che il ceppo non è mai stata osservato in animali. ipotizza che il batterio sia passato direttamente tra le persone dall' ambiente. Secondo Lothar Wieler dell'Università di Berlino bisognerebe indagare su acque e terreno.

Ipotesi suggestive che attendono di essere confermate. Io avevo scritto che la causa poteva essere da ricerca in un altro alimento e più in generale nel contesto di consumo o produzione, più che del cetriolo, ora staremo a vedere anche perchè so per certo che si stanno verificando diverse piste d'indagine, certo che finora le ipotesi non hanno dato esiti confortanti. Il bollettino aggiornato a questa sera vede 2.300 casi con 22 decessi accertati, a essere interessato è sopratutto la Germania del Nord nella zona intorno ad Amburgo, è bene dirlo per non creare allarmismi inutili.

La guerra dei cetrioli, risvolto commerciale

Nonostante la dimostrazione che il cetriolo spagnolo non è stato contaminato dal cosiddetto batterio killer, continuano i blocchi e le cancellazioni di ordini non solo relativo ai cetrioli ma anche a tutte le altre varietà di frutta e verdura proveniente dalla regione andalusa, pomodori e insalata, la situazione sta mettendo in crisi il raccolto delle nettatine, pesche e patate. I prezzi all’ingrosso sono diminuiti del 30%, gli operatori preferiscono acquistare da produttori concorrenti della Spagna come Israele per le patate e per la frutta Grecia, Francia, Italia, Est Europa, per la Spagna il mercato tedesco costituiva il 50% delle esportazioni di frutta e verdura .

Il governo spagnolo per salvaguardare i produttori acquista la merce a prezzi di mercato, si stima la perdita di 200 milioni di euro a settimana per l'intero settore. Secondo Madrid, 70.000 posti di lavoro sono a rischio. che dietro questo ci sia però una guerra commerciale come ipotizzato dalla Spagna, non credo, Forse ci sarebbe voluto una maggiore cautela, ma di fronte a una emergenza è difficile essere obiettivi.
Devo dire però che sia la Germania che la Spagna si sono mosse molto male dal punto di vista della comunicazione, preferendo una comunicazione istituzionale fra di loro, invece di una comunicazione diretta ai consumatori o ad operatori del settore.
Io comprendo il danno economico, negli ultimi giorni oltre a Spagna anche Paesi Bassi, Belgio e Portogallo lamentano danni economici, ma il consumatore d'altronde non ha altro modo per difendersi di evitare un certo prodotto, c'è stata alla base una non chiarezza del messaggio informativo, in qualsiasi caso anche se minime delle tossine erano presenti nei cetrioli, nella riunione di domani sicuramente Ue, darà qualche compensazione al governo spagnolo, ma l'errore è stato di incapacità di comunicazione da parte della Spagna e di superficialità dalle autorità tedesche, certo è che la bagarre per stabilire un indennizzo invece di pensare a quali misure adottare per il batterio non migliora di certo la comunicazione.

Questo da una parte ha evidenziato il fatto che anche se in ritardo è possibile risalire direttamente alle fonti in caso di epidemia e quindi le filiere agroalimentati europee funzionano o per lo meno sembrano quasi funzionare anche se ancora non si trova la fonte del contagio, sono certo che non si va avanti a caso ma è difficile analizzare la quantità d'informazioni, però quello che anche si evidenzia è la mancanza di controlli o per lo meno pochi controlli rispetto al volume delle derrate alimentari e questo non è segno positivo in generale non tranquillizza i consumatori.

Ricordo che tutt'ora il consumo di cetrioli, pomodori , insalata e germogli di soia anche  se non c'è stata prova che siano la fonte dei batteri, dal governo tedesco sono "deconsigliati", quanto affermato dal Ministro dell'Agricoltura Tedesco Ilse Aigner.

Avrei voluto parlare anche di altro ma la curiosità e l'informazione di questi giorni è su questo argomento ed è giusto così, il pubblico ha voglia di conoscere e sapere, lo edito subito prima che arrivino nuove notizie che mi ribaltano tutto il post scritto da questa mattina l'ho già cambiato tre volte. le foto sono del mercato di Monaco un po' poco frequentato questo sabato!
Le raccomandazione le avevo già scritte nel post Guerra dei centrioli e nel post sull'Aggiornamento E. Coli.

22 commenti:

  1. non ci si capisce niente, per fortuna che qui da te si parla chiaramente, senza dover decriptare codici pubblicitari e testate giornalistiche!

    RispondiElimina
  2. Sei sempre "sul pezzo", effettivamente ho scoperto più cose leggendo questo articolo che ascoltando il telegiornale!

    RispondiElimina
  3. Raccapezzarsi con le notizie dei media è impresa praticamente impossibile! Grazie per le tue informazioni sempre chiare e precise. Buona settimana

    RispondiElimina
  4. Possiamo solo sperare che aumentino i controlli e si trovi presto la fonte del contagio! Complimenti per il post ricco di preziose informazioni!!!

    RispondiElimina
  5. Non sopporto la leggerezza con cui i media attribuiscono a un cibo o all'altro la causa dell'E.coli, denota proprio scarsa attenzione e scarso rispetto verso i consumatori e non solo... Tu invece Gunther sei sempre attento e obiettivo :)

    RispondiElimina
  6. E' difficile districarsi nella caccia alla notizia più allarmante tra i media, sembrava appena iniziata la caccia alle streghe verso i germogli di soia e ora ritrattano tutto -.-

    RispondiElimina
  7. Dovrebbere smettere con gli allarmismi inutili.
    Grazie Gunther, come al solito sei preciso e ci fornisci una rosa di notizia molto ampia.
    Mandi e buona notte.

    RispondiElimina
  8. lascio perdere i telegiornali e vengo a leggere te. Mi raccomando, tienici informati, è sbagliato demonizzare gli alimenti senza avere abbastanza certezze, ma gli allarmismi purtroppo si portano dietro queste cose.
    Grazie per le informazioni. Un bacio

    RispondiElimina
  9. Gunther, hai fatto benissimo a non parlare d'altro in questo post: questa storia dei cetrioli rischia di produrre ulteriori dani proprio a causa della cattiva informazione... come sempre, i consumatori sono disorientati da notizie contraddittorie: e per fortuna esistono certi bloggers...
    Un caro saluto (ancora in cima alla torre?)

    Sabrine

    RispondiElimina
  10. finalmente un pò di chiarezza...grazie, ciao

    RispondiElimina
  11. Quello che più mi ha lasciato perplesso a dire la verità è la sensazione che la situazione stia scappando di mano e nel momento di iniziale disorientamento invece di correre ai ripari...sono arrivati alle accuse...
    Questo davvero intristisce perchè mostra tutte le debolezze di certi governi...
    Unica vittima ovviamente..l'acquirente finale sia sul piaono materiale sia su quello della comunicazione

    RispondiElimina
  12. Gunther, pensa che qui in Sardegna sui banchi restano anche i cetrioli autoctoni.

    La gente non si fida e per non sbagliare non compra più il prodotto a prescindere da dove sia coltivato...

    Ottimo articolo come sempre, ho scoperto di non sapere distinguere la soia dai fagioli..

    :-)

    RispondiElimina
  13. La verità e che per il consumatore, il prodoto, il cetriolo in questo caso e come il principale sospetatto.Nessuno non si fida più.Oggi al mercato: 2 kili per 1,50€!

    RispondiElimina
  14. Il tuo post è sempre interessantissimo; speriamo che se ne venga a capo presto!!!

    RispondiElimina
  15. grazie Gunther, un post molto completo sul tema. Io ho come la sensazione che si diano delle colpe a chi si vuole infangare o per bloccare un mercato scomodo...spero di sbagliarmi.

    RispondiElimina
  16. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  17. Se mettessero te a dirigere i vari telegiornali, l'Italia sarebbe un posto migliore!

    Un bacione :-)

    RispondiElimina
  18. I media prima gettano il sasso e poi nascondono la mano!
    Dopo aver ripetutamente allarmato tutta Europa con notizie eclatanti su quale fosse l'origine del contagio...dicono che il settore agricolo è in crisi a causa dell'esagerato allarmismo!
    E allora!!!!

    Se non fosse per le vittime, sembra di assistere al gioco dello schiaffo del soldato...
    E' stato il cetriolo!
    No è stata la lattuga!
    No è stato il germoglio!

    non ci resta che aspettare!

    RispondiElimina
  19. Già, orientarsi è davvero difficile. Mi abbandono a un certo grado di fatalismo perchè davvero la situazione è uscita assolutamente fuori dal controllo. E ho la sensazione (purtroppo) che dovremo abituarci a queste bufere, perchè chi semina vento (con l'uso massivo di vaccini, antibiotici, probiotici, medicinali vari) raccoglie tempesta...

    RispondiElimina
  20. a me sembra che ne trovano sempre una per terrorizzare la gente... Grazie per le info..

    RispondiElimina
  21. Pochi mesi fa e in tempi non sospetti su IlSalvagente avevano verificato che alcune insalate in busta (una quella venduta da eurospin) conteneva questo batterio. Il consiglio era di lavare bene l'insalata, non c'era alcun allarmismo allora e non mi spiego come mai si esagera adesso. Io quell'insalata l'ho sempre lavata benissimo e non mi ha mai fatto male, adesso non la usiamo più perché comunque la fresca è un'altra cosa.

    RispondiElimina
  22. #paperoga
    c'è un allarmismo un po' troppo diffuso e le autorità non aiutano, inventandosi ogni giorno una cosa nuova.
    Ci sono diversi tipi di E.coli, questo è particolarmente virulento, in genere con E.coli stavi male 5 giorni e poi guarivi, questo invece particolare ceppo è resistente alle terapie, ci sono stati dei morti per le complicanze.

    Il problema rimane localizzato ad amburgo, insalata basta lavarla bene in un prossimo post mi spiegherò meglio.

    Grazie e benvenuto in questo blog.

    RispondiElimina

Commenti anonimi e privi d'identità saranno rimossi.
Commenti con pubblicità e link commerciali saranno cancellati.