giovedì 30 giugno 2011

Si può diminuire il colesterolo senza Danacol ?

Domanda di Isabella M.: invece di utilizzare danacol o similari, si può fare scendere il colesterolo in modo più semplice ed economico?

Si, ovviamente si, dipende dal suo valore e dal tuo indice di rischio, di  Danacol ho già parlato spesso e in modo non positivo per quanto riguarda la comunicazione, quello che è importante però è che non basta avere solo il dato del colesterolo alto, la valutazione deve avvenire con il vostro medico di famiglia o di fiducia, in base ad una valutazione generale di più parametri.

Valutato il vostro indice di rischio, il primo livello d'intervento in genere è di tipo alimentare abbinato ad un attività fisica, più semplice da realizzare e se ben seguito può fornire delle ottime abitudine di stile di vita anche per il futuro, una vera e propria strategia per la salute.

Potrebbe però non bastare e allora si ricorre a differenti terapie che includono anche l'utilizzo di farmaci come le "statine" ma diciamo che sarebbe meglio che alimentazione e attività fisica fossero gli unici strumenti.

Negli ultimi anni  le statine vengono utilizzate in associazione ezetimibe, capace d'inibire l'assorbimento del colesterolo alimentare, ma sulla sua sicurezza diversi ricercatori hanno espresso dei dubbi.

Il colesterolo alto non dipende solo dall'alimentazione ci sono delle particolari condizioni metaboliche che lo possono favorire come insufficienza della tiroide, l'obesità, alcune condizioni di stress e altre per cui è necessario il consiglio di un medico prima di iniziare un qualsivoglia trattamento, che saprà valutare caso per caso. 

Più in generale, il controllo dei valori di colesterolo fa parte della prevenzione delle malattie cardiovascolari. Una buona idea è quella che dopo i 40 anni preoccuparsi della salute delle arterie controllare i fattori di rischio come il fumo, la pressione arteriosa, il peso e i valori di colesterolo, avere il colesterolo un po' alto può essere anche un dato trascurabile quello che conte è indice di rischio, che deve misurarlo il vostro medico sulla valutazione di più parametri dai fattori a rischio alle LDL


Calcolare il rischio cardiovascolare

Fattori  rischio:
- Età: più di 50 per gli uomini più di 60 per le donne
- Antecedenti familiari di malattie coronariche precoci
- Il consumo di tabacco
- Ipertensione
- Albumina nelle urine 20-30 mg/l
- Diabete di tipo II
- Un HDL inferiore a 0,40 g per l

Esami del sangue:
- colesterolo totale < 2 a 2,5 g/l
- ldl colesterolo < 1,90 g/l .
- rischio 1 ldl <1,60 g/l
- alto rischio cardiovascolare < 1,0 g/l
- trigliceridi < 1,50 g/l
- rapporto Colesterolo/ Hdl > 4,5


Un alimentazione adatta e un esercizio fisico regolare può ridurre non del 10 ma del 20% il tasso cattivo di colesterolo, pertanto acquisire delle buone abitudini e stili di vita, per più tempo è molto più importante che ricorrere a una terapia momentanea che fa scendere il colesterolo solo per il tempo del trattamento.

Alimentazione per diminuire il colesterolo:
ricca in omega 3, ricca in pesce, ricca in frutta e verdura
povera in carne rossa, zuccheri e grassi


Zuccheri e dolci: Limitare il consumo di zuccheri nel dolci preferire quelli preparati a casa la classica torta con lo yogurt va bene, dolci con pochi grassi.

Grassi: limitare ma sopratutto selezionare la qualità, eliminare sopratutto la materia grassa di origine animale e prediligere tra i grassi quelli vegetali come olio di oliva alternare magari anche con altri olii a piacere, evitando quelli olii ricchi di grassi saturi come palma, copra.

La carne: carni bianche, ogni tanto delle carni di vitello o manzo ma le parti più magre, evitare i salumi, Uovo non più di uno a settimana.

Il pesce: 3 volte a settimana, pesce bianco magro anche il pesce grasso come il pesce azzurro, aringhe, salmone per il loro contenuto di omega3, limitare invece i frutti di mare, ostriche, aragoste.

Tabella alimenti più ricchi di colesterolo


Il formaggio, prediligere quelli meno grassi , yogurt naturale o anche meglio da latte parzialmente scremato, dei formaggi stagionati meglio una piccola porzione 25/50 g di tanto in tanto.

Legumi e frutta: almeno 5 porzioni al giorno sono ricche di fibre che riducono assorbimento dei grassi, un abbondante porzione di frutta e verdura riducono gli altri apporti alimentari.

Pane, cereali, patate, legumi a secchi, a seconda del vostro necessita, il pane meglio quello integrale, evitare quei prodotti e cucinarli con troppi grassi con il burro, panna e lardo, evitare di aggiungere sulla pasta il formaggio grattugiato o sulle patate. Una pasta al pomodoro è basilico è l'ideale ancora meglio se è una pasta integrale ma non necessariamente.

Queste informazioni potrebbero essere banali è vero, le troverete dappertutto lo so ma repetita juvant, quello che invece non troverete sono i consigli su cosa scegliere andando al supermercato, perché oggi la maggior parte delle persone acquista prodotti già pronti e quindi le indicazioni di sopra possono diventare inutili non tutti amano farsi le cose da se, allora un piccolo vademecum per scegliere al supermercato prodotti che ci aiutano a fare scendere il colesterolo, "imparo a scegliere oggi per tutta la vita".

Cosa scegliere al supermercato quando bisogna ridurre il colesterolo


Piatti pronti
Guardare il contenuto leggere le etichette in particolare:
dei grassi non più di 5/6 g per 100g di prodotto
dei grassi saturi: 1g con al massimo 2-4 g a porzione
poco sale al massimo 0,5 di sodio che vuole dire 1,2 di sale

Salse e condimenti:
Una bella vinagrette è già un bel insaporitore olio e aceto o olio e limone, potete ogni tanto sostiuire gli olio di oliva con altri olii vegetali come colza, soia, noci evitare di ricorrere a salse a base di maionese, uova.
Non versare mai la salsa o l'olio senza stimare la quantità uno o due cucchiai sono più che sufficienti.

Salse per condire la pasta:
Imparate a scegliere ci sono molte salse per condire la pasta con pochi grassi per esempio la salsa al pomodoro dell' Esselunga 0,5 g di grassi saturi, evitare quelle salse che hanno più di 3 g di grassi per 100g.

Fecole:
Importanti perché apportano una grande quantità di fibre cercare quei prodotti con pochi grassi e ricchi di fibre. ho visto nei supermecati che ci sono molti insalate di orzo gia pronte beretta viva la mamma con pochi grassi (4g. di grassi, non aggiungere olio di oliva), anche della pasta gia pronta al pomodoro, taboulè della Bonduelle e boughur di Pierre Martinet che ho visto all'Esselunga.

Legumi e Verdure
Se le vostra scelta sono i prodotti già pronti, quelli cotti con poca materia grassa max 2 g di lipidi o grassi, con olio di oliva. ho visto al super diverse zuppe miste di legumi e verdure con basso tenero di lipidi come le zuppe già pronte Coop, carote grattugiate Auchan, Beretta Viva la mamma zuppa classica orzo e farro (1g di grassi), Dimmi di si Minestrone di verdure (2,2g di grassi), Gazpacho gia pronti anche delle verdure grigliate surgelate.

Salumi
Personalmente gli evito ricchi di sale e grassi, magari qualcuno magro ho visto il prosciutto cotto magro.

Pasticceria:
Scegliere quei dolci o biscotti con non più di 300-400 kcal, senza la presenza di uova se possibile, es Biscotti di Novara (386 kcal di cui 2,4 g di grassi ma hanno le uova, quindi non esagerare) vedere quali biscotti per il mio bambino

Demonizzare il colesterolo
Non bisogna perdere però di vista il colesterolo perchè ha una sua utilità, è indispensabile per l'organismo serve alla costruzione delle membrane cellulari e al loro  funzionamento. svolge un importante funzione nella riproduzione umana in quanto per mette la costituzione degli ormoni sessuali ( testosterone nell'uomo e progesterone e estrogeni nelle donne) e costituisce la materia prima per la costituzione della Vitamina D, che ci protegge dai raggi ultraviolenti.

Dal colesterolo all'aterosclerosi
Il colesterolo in eccesso si deposita sulle pareti delle arterie formando delle placche in questo modo si rallenta la circolazione nel sangue il vero pericolo sta quando queste si ostruiscono allora parliamo di ateroslerosi.




L'attività fisica
Non è meno importante dell'alimentazione, come valutarla?
Procuratevi un contapassi e misurati i vostri passi al giorno

Inattivita:  meno di 3000 passi al giorno che corrisponde a 15 minuti di attività fisica

Attività debole: tra i 3000 e 6000 passi al giorno che corrisponde tra i 15-30 minuti di attività fisica

Raccomandabile attività fisica: più di 10.000 passi, che corrisponde a + di 30 minuti di attività fisica

se siete nei primi due livelli dovete aumentare la vostra attività fisica giornaliera, se invece siete nel terzo caso avete dei valori alti di colesterolo e indice di rischio alto, dovete lavorare di più sull' alimentazione.


Secondo molti è uno yogurt da bere, in realtà dovrebbe essere una bevanda a base di latte scremato fermentato addizionato di steroli vegetali (fitosteroli) che sostiene di fare ridurre il colesterolo del 10%, i fitosteroli sono presenti in natura, l'assunzione media in genere è di 300 mg/die, un danacol ne contiene 1,6 g, cioè cinque volte in più. 

Ci sono ovviamente dei studi che i fitosteroli fanno abbassare il colesterolo, dimostrano la non pericolosità del prodotto ma ci sono anche altri studi che sembrano suggerire che un consumo eccessivo di fitosteroli, potrebbe causare l'aumento del rischio cardiovascolare, in quanto i fitosteroli potrebbero impedire l'assorbimento si alcuni antiossidanti e vitamine sopratutto carotenoidi, queste ultime sostanze sono anche implicate nella prevenzione di alcuni tipi di cancro come il cancro al seno, questa è la principale contestazione mossa da alcuni ricercatori.

Secondo me dovete seguire il consiglio del vostro medico, valutata la situazione generale potrebbe in una prima valutare modificare solo con la dieta e con esercizio fisico e poi verificare la valutazione di alternative qualora non giungono dei risultati.

Ps: manco on line da qualche giorno, i miei figli hanno finito la scuola e me li un attimo strapazzo un po' di più, oramai sono grandi e sento che saranno una delle ultime estati che passeranno le vacanze in famiglia, sarà un estate un po' meno on line, diraderò un po i post ... ma sempre vicino a tutti voi.

venerdì 24 giugno 2011

Quali alimenti contengono Omega 3? Cos'è la Chia? Perchè oggi c'è carenza di omega 3?

Domanda di Clara: Spesso nomini gli Omega 3, ma dove gli possiamo trovare nell'alimentazione? Quale è il modo più facile per assumerli?

Si, hai ragione in genere fornisco dell' informazioni generali, perché penso che alcuni cose siano note e dette e ridette da altre fonti e mi sembra di essere banale, è bene ricordare alcune cose.

L'apporto consigliato di omega 3: sono diversi da paese a paese per esempio in Italia secondo i Larn l'apporto consigliato varia da 1g per le donne e  1,5 g per gli uomini adulti, in Francia invece si raccomanda  2 g al giorno, mentre il rapporto consigliato tra Omega 3 e Omega 6 è di 1/5 cioè es 1 grammo di Omega 3 e 5 di omega 6, alcune fonti autorevoli consigliano anche un rapporto più alto di 1/3, molto lontano da quello odierno che secondo  fonti dell'Unione Europea è di 1/15 molto lontano da un rapporto ottimale.


Domanda di Catena: è vero che una volta c'era un'alimemtazione senza carenza di omega3? Come mai?

Partiamo dal fatto che una volta non c'erano queste conoscenze sulla nutrizione e l'aspettativa di vita era molto più bassa, ci si alimentava come si poteva non come si voleva. solo oggi abbiamo capito l'importanza degli omega 3. Però tieni conto che fino al periodo delle due guerre mondiali, la produzione di oli alimentari era fatto su piccole dimensioni, gli oli erano pressati a freddo e disponibili in piccole quantità, perché non dovevano durare a lungo. Erano olii più ricchi di omega-3 infatti diventavano rancido rapidamente se esposti alla luce o lasciati a contatto con l'ossigeno. L'industria alimentare di massa si è concentrata alla produzione di olii più stabili e più raffinati. Questi oli sono anche meno ricchi di omega-3  riducendo cosi indirettamente nella dieta il contributo degli omega-3.

Mentre la diceria che il consumo di pesce sia diminuito è tutto da verificare nel senso che le località di montagna hanno incrementato negli ultimi anni il consumo di pesce mentre sono proprio le popolazioni che vivono sul mare che ne hanno diminuito il consumo. Quello che mi preme sottolineare è che c'è una grande differenza tra il contenuto dell'omega 3 nel pesce selvaggio o di allevamento , quello selvaggio ne contiene in proporzione maggiore ma un un buon 70% del pesce sul mercato è pesce d'allevamento. Piccole quantità di Omega 3 c'erano anche nei prodotti agricoli ma lo sviluppo dell' agricoltura intensiva e allevamento portato anche alla riduzione di omega-3 contenuto di molti alimenti, come verdure a foglia verde tanto che oggi solo l'insalata valeriana ne contiene una piccola quantità.

Io che arrivo da un paese di montagna molto lontano dal mare mi ricordo che da mangiavamo sopratutto noci, si tenevano per tutto l'anno e si prendevano per merenda da mangiare con il pane scuro, il pesce lo mangiavamo solo una volta alla settimana ed erano le trote di fiume.

Oltre alla diminuzione degli omega 3 negli alimenti cotemporaneamente è aumentato il consumo di alimenti con Omega 6 , un eccesso di omega 6 porta a una competizione che non premette di sfruttare adeguatamente le fonti di omega-3. Questo squilibrio porta, tra le altre cose, almeno secondo alcuni studi scientifici a uno stato fisiologico favorevole allo sviluppo di malattia cardiovascolari, aumento della sensibilità alle allergie, a diversi malattie d'origine infiammatoria e degenerativa.
Inoltre Diabete e l'assunzione di comportamenti e stili vi vita poco corretti possono interferire con la capacita di sintetizzare gli omega 3 dagli alimenti come l'eccesso di alcol, tabacco e lo stress.

Sarebbe meglio dire in tutti quei casi in cui non c'è un alimentazione equilibrata un possibile deficit di nutrienti tra cui omega 3 potrebbe portare in alcuni soggetti più sensibili o secondo delle condizioni di salute alla possibilità di potere sviluppare alcune malattie.

Vediamo come raggiungere in modo semplice e pratico il nostro apporto di Omega 3




Nella tabella sono stati inseriti più alimenti sia crudi che cotti che sott'olio questo per fare capire la differenza poi ognuno sceglie in base al proprio gusto o alle proprie necessità fisiologiche. Come si vede dalle tabelle sono sopratutto il pesce e i semi e li olii è contenerne in quantità degna di nota. Il mio consiglio personale è quello di variare l'alimentazione non sempre è solo da un alimento. per color che sono a dieta ipocalorica è ben che si concentrino più sul pesce cotto al vapore, alla griglia o la forno con poco condimento piuttosto che con il pesce sott'olio.

Io sono a favore del pesce azzurro perchè costa meno è buono, fresco non si può congelare  e perchè fornisce discrete quantità di omega 3 che potete alternare con noci olii ricchi di omega 3.

Ci sono poi delle piccole percentuali anche nelle alghe di omega 3 e nel pesci affumicati come il salmone, non indicate nelle tabelle.
Tutti i dati sono degli indicatori di massima al di là delle tabelle delle Eufic e Larn.
Alimenti arricchiti di omega 3 io non sono favorevole ma se per esempio non mangiate pesce è molto difficile raggiungere livelli di omega 3, per questa ragione si consiglia di mangiare pesce almeno due volte alla settimana meglio tre.
Per quelli che invece conoscono le differenze dei diversi omega3 (Ala, Epa, Dha) per non fare troppa confusione meglio poche cose ma semplici.


Domanda di Andrea C. : Cos'è la Chia ? o meglio i semi o grani di Chia?

Sono i semi della pianta nota come Salvia Hispanica, è più nota con il nome commerciale di Salba, una selezione di salvia hispanica. Il suo nome è un po' deviante in quante è una pianta che arriva dal Messico, Hispanica perchè a portarla in Europa furono i spagnoli. I grani di Chia sono molto ricchi di ALA della famiglia dell' Omega 3. Da non confondere con la Salvia miltiorrhiza chiamata anche Dan Shen o la Pashi cioè Salvia columbariae dell'America del nord le cui radici sono adoperate nella produzione di farmaci.
I grani di chia venivano utilizzati dagli atzechi in cucina come noi utilizziamo i pinoli, sono dei piccoli grani bianchi, simili come al sesamo, oppure scuri a seconda della varietà, oggi viene coltivato solo in ArgentinaPerù. C'è la tendenza ad attribuirli numerose proprietà quella più famosa è come soppressore dell'appetito e viene inserito nelle barrette per dimagrire, ma non ha alcun valore scientifico. Ricordo per gli amici celiaci che i grani di Chia non contengono glutine.

Per saperne di più sulla Chia: Chiaseedeurope, per chi vuole provarla semidichia,

Spero che tutto questa gran parlare di pesce vi abbia fatto venire voglia di mare e di pesca, buon weekend

domenica 19 giugno 2011

Pasta Sfoglia Gran Spessore Buitoni, più prezzo che spessore?

Ero di passaggio a Milano ed ho visto che è arrivata nei supermercati un nuovo tipo di pasta sfoglia della Buitoni, chiamata Gran Spessore. Già lo scorso anno abbiamo parlato delle paste sfoglie già pronte in particolare delle pasta sfoglia Buitoni dove la pasta sfoglia rettantogolare costava il 63% in più della pasta sfoglia rotonda a parità di peso e ingredienti, cioè la differenza di prezzo lo dava solo la forma (incredibile ma vero).

Avevamo visto che il vero problema delle paste sfoglia già pronte era la bassa qualità degli ingredienti rispetto ad una pasta da fare in casa o acquistata dal pasticcere, la mancanza del burro e del burro di qualità, pesa sia nel profumo, nella fragranza e nella consistenza, perchè il burro è l'ingrediente principale della pasta sfoglia. Anche se mi rendo conto che il burro nelle lavorazioni industriali è difficile da gestire .

Fare una pasta sfoglia in casa è possibile ma chiaramente bisogna avere tempo o forse è solo più comodo adoperarne una già pronta, ma i risultati dell'uso delle paste già pronte sono nella maggior parte dei casi deludenti. In primo luogo perché i ripieni sono sempre più pesanti e di conseguenza quel velo sottile di 230 g delle paste sfoglie comuni, diventa quali sottile come la pasta fillo, tanto che si nota che è pasta sfoglia solo dal bordo leggermente sfogliato.

Io penso che in alcuni casi è meglio una pasta brisè fatta in casa con prodotti di qualità, magari tirata bene, meglio qualche millimetro di pasta base in più e di qualità che quelle cose sottile e poco gradevoli.

Devono avere pensato la stessa cosa in Buitoni, se lo scorso anno si erano concentrati sulla forma, quest'anno hanno voluto stupirci nel creare valore aggiunto sullo spessore, uno sforzo apparentemente eccessivo, cioè sembra abbiano pensato se non gli piace la nostra pasta sfoglia facciamone un altra che possa meglio rispondere alle esigenze visive dei consumatori, che possa sembrare veramente una pasta con delle sfoglie. 

Tabella nutrizionale Pasta sfoglia buitoni gran spessore dal sito buona la vita delle Nestlè


Ingredienti delle Paste Sfoglie Buitoni Rotonda e Gran Spessore e Pasta Sfoglia da casa

Ingredienti: Farina di frumento, acqua, olii e grassi vegetali non idrogenati, succo di limone concentrato, sale, alcol, glutine di frumento, agenti di trattamento della farina L- cisteina e acido ascorbico.

Pasta sfoglia Buitoni gran spessore
Ingredienti: : farina di frumento, olii e grassi vegetali non idrogenati, acqua, sale, alcol, concentrati di vegetali e frutta (carota, mela, limone), succo di limone concentrato, lievito disidrato

Pasta sfoglia da fare in casa.
Ingredienti: burro, farina, acqua, sale

Dal momento che la differenza degli ingredienti delle pasta sfoglie e dato solo dai "concentrati di vegetali e frutta", c'è da chiedersi se il gran spessore è dato da questi? O magari dal fatto che invece che pesare 230g. pesa 280g.? Certo che c'è più spessore pesa di più 50 grammi in più possono fare una piccola e significativa differenza. Sta di fatto però che come si vede dalla tabella se voglio dello spessore in più devo spendere quasi il doppio!

Ebbene io l'ho provata, l'ho comprata all'Esselunga era in offerta lancio, non ho misurato lo spessore con il millimetro forse 1 millimetro da cottà c'è, diciamo che c'è più prezzo alto che spessore dal momento che la sfoglia normale costa 1,54 e questa 2,79 mi aspettavo almeno il doppio e invece le mie aspettative sono state di nuovo deluse, ma voglio scagionare la Buitoni nel senso che il ripieno inevitabilmente pesa, io ho fatto una torta con porri e gorgonzola, fatta magari con ripieni più leggeri, che so io con solo uno strato di pomodori si nota di più, il risultato potrà essere diverso a me non ha dato un gran risultato. Forse la mia farcitura non era abbastanza liquida come indicato sulla confezione.

Cosi ancora di più ho capito che per le mie esigenze questi prodotti di pasta sfoglia già pronti non vanno bene, per esempio ingredienti olii e grassi vegetali cosa sono? Olio di palma? Olio di Colza? Margarina? Mi manca il profumo e la consistenza del burro e queste che rende la pasta sfoglia così speciale e caratteristica, senza quello devo dire che il risultato mi lascia molto deluso sia nel gusto che nello spessore.

Forse avrei dovuto usare due paste sfoglia esselunga oppure avrei dovuto farmela da me, ma una cosa mi lascia un dubbio che mi chiedo conviene spendere  2,79 della Buitoni Gran spessore? Perchè alla fine chei 50 grammi in più mi vengono a costare più del 80% della Pasta Sfoglia Buitoni e più del 115% di una pasta sfoglia normale, non è un po' troppo?


Ps una nota di polemica a margine sono capitato per caso nel sito Buona la vita della Nestlè, per cercare le informazioni della Buitoni, quello che mi chiedo è come fanno certi professionisti della salute, se professionisti sono, a finire su un sito per essere associati a kit kat, nesquick, baci perugina non era meglio che vadano a coltivare ortiche, cioè la loro professionalità non rischia di essere messa in discussione? Come fa a essere credibile agli occhi dei consumatori e degli altri professionsiti della salute, se ti associ a prodotti di cibo spazzatura? Perchè io da un nutrizionista o un medico che associa la propria immagine al kit kat mica mi fido!

giovedì 16 giugno 2011

Quali sono i salumi più magri?

Domanda di Flavia P.: Sto seguendo una dieta ipocalorica anche se non mi sono stati prescritti i salumi io ho per loro una particolare passione, volevo sapere quali sono i più magri e sopratutto quali posso mangiare?

Risposta: Cara Flavia i salumi hanno la reputazione di essere grassi, in effetti è vero ci sono salumi che contengono il 40% di grassi è per questa ragione o almeno penso che non ti sono stati consigliati per la dieta. C'è una forte discrepanza tra il consumo dei salumi e le indicazioni nutrizionali, mentre i professionisti della salute consigliano il consumo dei salumi una volta alla settimana dai consumi riusciamo a dedurre che invece si consumano molto spesso più di una volta a settimana con anche soggetti che li consumano tutti i giorni.

I punti favorevoli al consumo di salumi; sempre pronti e buona palabilità
La motivazione è semplice sono sempre pronti, facili da consumare, non richiedono tempi di preparazione sono  gustosi che riescono a soddisfare anche i palati più esigenti. Oggi però la motivazione di conservazione della carne che ha generato i salumi non esiste più, i salumi sono nati per conservare la carne più a lungo, mentre oggi possiamo trovare la carne tutti i giorni al supermercato. Nelle famiglie contadine il maiale si macellava una volta all'anno e quindi c'era l'esigenza di conservare per più tempo la carne che comunque era un alimento raro specie per alcune classi sociali. Sono sì prodotti della tradizione ma che si mangiavano sono qualche volta in un anno non tutti i giorni come adesso.

I punti negativi del consumo di salumi: grassi, grassi saturi, proteine, sale
I salumi non solo sono ricchi di grassi, molti anche di grassi saturi, ma sono tra gli alimenti più ad alto contenuto di  proteine (nei paesi occidentali abbiamo già un alimentazione troppo ricca di proteine) e sopratutto sono ricchi di sale, un etto di prosciutto crudo potrebbe corrisponde anche a 2,5 g di sodio per fare un esempio.

La qualità e la provenienza della carne e degli allevamenti
Mentre tutti si preoccupano degli allevamenti delle galline e acquistano uova allevate a terra, poco si conosce sugli allevamenti dei suini, quanto spazio hanno a disposizione per muoversi, come viene scelta la loro alimentazione, sappiamo per certo che l'Italia è uno dei paesi più grandi importatori di carni suine, ma come queste arrivano in Italia poco sappiamo e poco si fa conoscere. Le garanzie maggiori arrivano dai prodotti che arrivano da allevamenti bio, ma l'acquisto di salumi bio non è molto compresa.

Dati Larn  e dati Inran rispondono poco alla realtà commerciale?
Ho preso i dati dal libro dei Larn sugli alimenti fatti dell'Istituto di Nutrizione, nella realtà ogni prodotto di una azienda ha un profilo nutrizioniale diverso che dovrebbe variare dai dati un  10% , mentre invece i dati commerciali che il consumatore può trovare al supermercato sono molto diversi.
Teniamo presente che rispetto a molti anni fa la produzione di salumi si è modificata, oggi abbiamo dei salumi più magri come per esempio lo speck che una volta invece era molto più simile alla pancetta, su alcuni salumi si è lavorato molto per renderli più adatti a un alimentazione moderna.

Tabella 1 Confronto sui salumi, il loro contenuto in proteine, grassi e sodio


Quali scegliere?
Sicuramente a più basso tenore di grassi sono BresaolaCarne salada, (carne secca dei grigioni o anche la carne secca del vallese ) ma hanno anche un contenuto di proteine piuttosto alto perchè derivano da carni bovine e anche un contenuto di sale piuttosto alto, un ottimo scelta potrebbe essere un Prosciutto cotto magro oppure scegliere quei salumi che arrivano da pezzi di carne meno grassa come il lonzino o anche dalla gamba come il prosciutto, facciamo un esempio pratico un confronto tra un etto di bresaola e un etto di speck, la bresaola ha la metà delle calorie dello speck, ma se guardiamo la percentuale dei grassi lo speck  è 10 volte più grasso.

Ultimamente ci sono arrivati sul mercato una serie di prodotti salumi che vengono chiamati magri, derivano dalla lavorazione delle carni bianche come tacchino e pollo, vengono pubblicizzati in tv, come la soluzione per la dieta, sicuramente sono più magri cioè hanno meno grassi ma pubblico gli ingredienti ma non la marca di due di questi prodotti, che come potete vedere sono si magri ma con una lista ingredienti molto lunga in sintesi dal momento che queste carni hanno meno grassi per renderli più interessanti vengono aggiunti aromi ed esaltatori di sapibilità, perfino zucchero e marsala, pertanto come posso dire non vorrei che si cadesse dalla padella alla brace per diminuire i grassi.

Petto di pollo al forno: Petto di pollo (75%), acqua, albume d'uovo, amido di patata, sale, marsala, correttore di acidità: citrato trisodico; latte scremato in polvere reidratato, zuccheri:destrosio, fruttosio; antiossidante: ascorbato di sodio; aromi naturali, esaltatore di sapidità: glutammato monosodico; conservante: nitrito di sodio; colorante: caramello. Può contenere: cereali contenenti glutine.

Petto di Tacchino al forno: Petto di tacchino(75%), acqua, albume d'uovo, amido di patata, sale, marsala, correttore di acidità: citrato trisodico; latte scremato in polvere reidratato, zuccheri: destrosio, fruttosio; antiossidante: ascorbato di sodio; aromi naturali, esaltatore di sapidità: glutammato monosodico; conservante: nitrito di sodio; colorante: caramello. Può contenere: cereali contenenti glutine.

In sintesi: io sono contrario da sempre alle diete troppo restrittive, se per te è cosi importante parlarne con il medico che ti ha prescritto la dieta ipocalorica, dal mio punto di vista in una alimentazione che si vuole perdere peso si può mangiare ogni tanto, scegliendo fra questi quelli più magri che ti piacciono di più oppure anche di quello che ti piace mangiane poco, una porzione 50g. Sempre se il medico che ti segue acconsente oppure tu non abbia altre patologie, ricordati sempre che dieta ipocalorica è completa de c'è anche del movimento fisico.

Un informazione in più rapporto prezzo , calorie, grassi e sale


Visto che c'ero ho fatto un rapporto per vedere da cosa dipendeva di più il prezzo se dalle calorie, dai grassi, dalle proteine o dal sale , in generale non c'è differenza tra grassi e proteine, c'è un rapporto forte tra kcal e prezzo per il fatto che i primi due salumi sono di carne bovina che ha un prezzo di materia prima più alta, la relazione invece più interessante riguarda il sale, il prezzo sembra più dipendere più dalla quantità di sale rispetto agli altri parametri,  più la pecentuale di sale aumenta maggiore è il prezzo esempio più eclatante la bologna e il salame.
Nel prezzo 1 c'è il prezzo vendita al banco salumeria al prezzo 2 c'è il prezzo del prodotto in vaschetta che in alcuni casi è anche il doppio del prezzo al banco salumeria.
Chiaramente il prezzo dovrebbe dipendere da altri parametri, costi lavorazione, materia prime, distribuzione ecc però questo dato è curioso perchè se guardiamo il prezzo la qualità la fa il contenuto di sale, qualcuno dirà certo sono salumi.

Racconto una aneddoto privato di passaggio dalla Valchiavenna mi sono fermato a comprare della bresaola, in una macelleria Tognoni in via Maloggia, specializzata nella lavorazione della bresaole che fanno loro, la bresaola che fanno in valchiavenna è molto diversa da quella che vediamo nei supermercato è molto meno salata, ma è libera di qualsiasi additivo, purtroppo ai miei amici milanesi questa versione di bresaola non solo più sana ma anche locale non è stata gradita come quella del super perchè più dolce e  troppo poco salata, ma la bresaola originale è cosi, invece purtroppo sono loro abituati ma mangiare con troppo sale tanto che altre preparazioni semprano insipide!.


Per chi vuole saperne di più:

Salumi al supermercato

Il problema dei salumi al supermercato è che le etichette sono solo sui salumi preaffettati, le tabelle nutrizionali non sono in tutte le confezioni, non sono ancora obbligatorie però per facilitare la scelta del consumatore tutte dovrebbero averle, dal mio girovagare nei supermercati Migros, Coop, Pam, Coop Esselunga ho notato ch enon hanno le etichette Ferrarini, Dal Zoppo e Rosa dell'angelo.

Le indicazioni dei valori del sale non sono obbligatori lo diveranno fra qualche anno. Io non dico che tutti si siano messi daccordo nel non indicare il dato del sale, sono più propenso a credere nella comune casualità. A onore del vero bisogna dire che solo due aziende hanno messo il contenuto di sale sulle etichette dei salumi e anche il contenuto dei grassi saturi sono i salumi a marchio Esselunga e Coop, due aziende non produttrici ma distributive e più vicine ai consumatori.


 Valori Nutrizionali Bresaola Rigamonti, Bresaola Coop, Bresaola Citterio

Valori Nutrizionali Prosciutto Cotto: Rovagnati, Vismara, Montorsi, Parmacotto, Esselunga, Coop

 Valori Nutrizionali di Prosciutto Crudo e Speck , Rovagnati, Citterio, Parmacotto, Esselunga, Negroni, Recla, Senfter, Handl Tyrol


 Valori Nutrizionali Bologna Coppa Negroni, Vismara, Esselunga, Pam, Coop

  Tab.6 Valori Nutrizionali Salami Golfetta, Levoni, Negroni, Pam

Come vedete dalle tabella la gamma è molto più ampia, i range tra salumi dello stesso tipo è molto alto , facciamo un esempio la Bresaola tabelle Larn sui dati Inran indica 2,6 g di grassi , la maggior parte hanno valori superiori (5 su 6), più facile trovare la Bresaola con il 4 % di grassi quella IGP, che però è di molto superiore in più rispetto ai dati della fonte, oppure il salame che le calorie vanno dai 222 ai 415,  nella Bologna invece hanno tutti i valori inferiori .

Ricordo a tutti che nella piramide alimentare i salumi sono nella parte alta fra quei prodotti da consumare ogni tanto, è vero che contengono vitamine e sali minerali, ma sicuramente ci sono gruppi di alimenti che che potrebbero contenerne in modo maggiore e con meno grassi e sopratutto con un costo più basso per il consumatore (i salumi saranno buoni ma sono anche cari).

La strategia di marketing dei salumi in qualità di consumatore mi sembra improntata sulla generazione della confusione, abbiamo delle aziende che non dichiarano il quantitativo di sale dei salumi nelle confezioni, non indicano i grassi saturi sulle confezioni, nello stesso tempo promuove la salute sul contenuto di salumi. Io da semplice consumatore come faccio a sapere non potendo verificarlo se il sale è diminuito nella preparazione dei salumi negli anni, se non ha dei dati riscontrabili oppure è stata diminuito il contenuto di grassi saturi non essendo pubblicato in etichetta come posso verificarlo? Mi posso solo fidare delle parole?

Quello che da consumatore non comprendo è come mai molti si dichiarano contro gli alimenti con grassi saturi mentre poi sono favorevoli ai salumi, che fanno parte di quelli alimenti che ne contengono una quantità non indifferente.

martedì 14 giugno 2011

Olii vegetali, olii grassi o olii magri? Qual'è l' olio migliore per la dieta? Olio vergine o olio raffinato?

Domande arrivate alla mie e-mail spero di essere stato esauriente questo post completa gli altri post sugli olii :

Quali sono gli olii più grassi e quelli più magri?

Non esistono olii più grassi e olii più magri 10 g di olio apportano sempre di 370 kJ o 90 kcal. Mentre alcuni oli sembrano più o meno consistenti più o meno viscosi, questa differenza dipende dalla composizione degli acidi grassi, ma il loro valore calorico è nella grande maggioranza molto simile se non identico.

Quali sono nell'olio omega 6 e omega 3?

Ci sono due famiglie di acidi grassi essenziali per il buon funzionamento del corpo. Omega 6 è l'acido linoleico, Omega 3 è l'acido alfa-linolenico. Questi due acidi grassi sono detti "essenziali" perché il nostro corpo non può produrre. Devono obbligatoriamente essere presenti in qualsiasi tipo di dieta. Ci solo olii come olio di girasole, mais che apportono più acido linoleico cioè Omega 6 mentre ci sono olii come quelli di colza, noci, soia, che apportano più acido alfa-linolenico cioè omega 3.

Come posso sostituire l'olio durante in una dieta ipocalorica?

Una dieta ipocalorica prevede in genere una diminuzione dei grassi di tipo animale a favore dell'utilizzo controllato degli olii vegetali, quindi l’olio non si deve sostituire, tuttalpiù imparare a utilizzarne la quantità 1 o 2 cucchiai di olio al giorno, non bisogna privarsi degli olii vegetali in quanto apportano acidi grassi essenziali linoleico (omega 6) e alfa-linolenico (omega 3) che ne sono una delle fonti più importante. La concentrazione dell'interesse sugli Omega 3 è dovuta al fatto che mentre non abbiamo alcun problema nell'assunzioen degli omega 6 il nostro livello di omega 3 è troppo basso. C'è in commercio un spruzzino per olio, non è una bella soluzione ma per chi è a dieta e non sa come regolarsi può essere un aiuto per imparare a dosarlo meglio, se cuocete delle verdure in padella se sembra troppo secco aggiungete qualche cucchiaio di acqua calda e abbassata la fiamma, cotture più lente aiutano a sfruttare acqua contenuta nelle verdure e a utilizzare anche meno condimento.

Qual è il ruolo dell’olii vegetali nella prevenzione delle malattie cardiovascolari?

I medici hanno la tendenza a consigliare gli olii vegetali perché sono ricchi di acidi grassi polinsaturi e monoinsaturi con un apporto adeguato di omega 3 e omega 6 e di acido oleico (Omega 9) , tutti e tre partecipano alla prevenzione delle malattie cardiovascolare perché aiutano a ridurre gli apporti di grassi d’origine animale che invece sono ricchi di acido grassi saturi e colesterolo, che diversi studi hanno messo in relazione con il rischio di malattie cardiovascolari (non mancano ricerche negli ultimi anni che mettono in discussione questa relazione ma il loro numero e la loro importanza è inferiore).


Oli extra extra vergine d’oliva sono migliori degli oli raffinati?

Credo di averlo visto in un mio viaggio nei Stati Uniti,  dove un signore mi invitò in casa a vedere nel suo salotto il suo extra extra extra vergine, non volevo credere ai miei occhi, no non esiste nella legislazione un olio extra extra o extra extra extra vergine, c’è solo olio extravergine d’oliva o olio vergine d'oliva o olio di oliva, i processi di raffinazione vengono adoperati per come dire pulire e rendere più limpido un olio spesso estratto dalla sansa delle olive invece che dal frutto, qualitativamente è inferiore anche se più abbordabile dal punto di vista del prezzo.

Qual è il miglior olio per la salute?

Dal mio punto di vista sicuramente l’olio extravergine d’oliva, ma personalmente mi piace anche molto variare gli olii come olio di noce, olio di nocciola che danno un sapore particolare all’insalata, ogni tanto variare e aggiungere qualche sapore diverso nella dieta non c’è nulla di male..

Gli oli forniscono vitamine?

Si, principalmente vitamina E, che però varia da olio a olio, un olio ricco di vitamina E è per esempio olio di girasole.

Quanto tempo si può conservare l'olio di oliva in dispensa?

La durata di un olio di oliva in un contenitore chiuso in una bottiglia scura e si trova al buio e lontano da una fonte di calore può variare da un periodo di 9 a 20 mesi, mentre se la bottiglia è stata aperta, è meglio consumare entro 90 giorni o 3 mesi dopo l'apertura, più il tempo passa più c’è la perdita di aromi mentre un semplice olio d’oliva si conserva chiuso fino a un anno e aperto per 180 giorni cioè sei mesi.

Qual è il miglior olio da utilizzare per friggere?

Anche se questo un metodo di cottura è da utilizzare solo saltuariamente, è importante utilizzare gli oli in grado di resistere alle alte temperature. L'olio d'oliva  (non olio extravergine spremuto a freddo) ha un punto di fumo di 210 ° C, è resistente agli alimenti fritti, è più caro rispetto ad altri olii ma ne vale la pena in termine di gusto secondo me provate a friggere dei gamberi in olio di olia per vedere la differenza. Olio di arachidi, è più accessibile, ma fornisce un eccesso di omega-6. Ci sono miscele adatte per la frittura sono in genere olii che hanno un punto di fumo alto, ma apportano un eccesso di omega-6  e sono più ricchi di grassi saturi. Sconsiglio olio di palma è molto economico e spesso utilizzati in mense collettive per friggere, lo sconsiglio perchè è prevalentemente composto da acidi grassi saturi.

Alcuni consigli per friggere: è preferibile non superare i 180 ° C è anche meglio usare un termostato friggitrice per il controllo del calore. Per la frittura deve essere rinnovata frequentemente, in particolare con gli oli ricchi di acidi grassi polinsaturi, perché si ossidano più rapidamente.

Se guardiamo la forte resistenza alla cottura è l'olio di canula (derivato da una diversa varietà di colza, commercialmente indicato come olio di colza)  a basso contenuto di grassi saturi e ricca di grassi monoinsaturi, oltre a contenere una discreta quantità di omega 3, il suo punto di fumo è alto, intorno ai 240 ° C, ma non trovo il gusto particolarmente buono come l 'olio di oliva.


Qual'è il migliore olio per condire l’insalata?

Dipende un po dal tuo gusto, io uso dell’ olio extra vergine pressato a freddo, mi piace alternare ogni tanto con altro olii per cambiare gusto, sono solo un vezzo e non hanno alcuna motivazione nutrizionale:

Olio di noci, è uno degli olii a maggiore contenuto di omega 3, ha delle note sia dolce che leggermente amare che sull'insalata non mi dispiacciono, non è male anche sul pesce alla griglia a freddo. Va conservato al buio e consumato velocemente perché tende presto a diventare rancido.

Olio di canapa, sia sulle insalate che sul pesce a crudo, lo aggiungo nella vinagrette con olio di oliva, ha un buon rapporto omega 6 omega 3, è ricco di vitamina B1.

Olio di Pistacchio, ha una sapore lungo e intenso, mi piace utilizzarlo nel carpaccio, nelle marinate, lo uso molto nelle insalate di per esempio di cicorino o rucola, oppure per accompagnare in insalata l'avocado. Lo si sua anche molto per i dolci anche se il suo prezzo rimane proibitivo.

Olio di Argan, ne ho parlato quando ho aperto il blog, è molto trandy ha un aroma e un gusto molto forte e selvaggio di abbinamento non facile, va dato dato dove c'è bisogno di carattere, lo uso sulle carote lessate e nelle insalate miste. 

Qual è il miglior olio d'oliva?

È una domanda da un milioni di dollari, dipende dal terreno, della varieta di olive, dalla raccolta dalla lavorazione, non ho una cosi grande esperienza di assaggiatore, dal punto di vista nutrizionale è sufficiente che sia un olio extravergine che è stato estratto a freddo e non raffinato. Lo troviamo sugli scaffali del supermercato con la bottiglia scura con una data di scadenza, meglio usarlo a crudo e non per friggere.

Scegliere olii vergini o olii raffinati ?

Bisogna dare la precedenza ai olii spremuti a freddo ottenuti con spremitura meccanica, non raffinati, contengono più molecole benefiche per la salute di oli raffinati, anche se sono più sensibili al calore e alla luce, sono anche più ricchi di sapore, Gli olii raffinati come gli olii d'oliva raffinati vuole dire che dopo l'estrazione dalle olive o dalle sanse subiscono dei processi non meccanici ma di natura fisica e chimica. Vedere il link Olio di oliva sulle diverse denominazione dell'olio di oliva in base all  Reg.CE 2568/91  e Reg.CE 1989/03. Estrazione Olio di Oliva, Processo di raffinazione dell'Olio di Oliva, dai processi di raffinazione di ottengono in genere degli olii di sansa d'oliva, che sono qualitativamente inferiori ai olii spremuti a freddo.


Si può cucinare la carne in una miscela di metà olio e metà burro ?

Non è che non si può, non è consigliabile, perché olio è burro hanno punto di fumo differenti, meglio cuocere la carne in una padella antiaderente con poco olio di oliva . In teoria, tutti gli oli sono generalmente utilizzati per la cottura che a differenza della frittura, è usato solo una volta e la temperatura generalmente non supera i 150 ° C. Io consiglio di utilizzare oli con grassi prevalentemente monoinsaturi, che tengono meglio il calore. Molti olii in cottura perdono i loro aromi caratteristici si deteriorano molto facilmente. L'olio d'oliva è una scelta eccellente, alcune fonti diverse da come la penso io indicano che anche l'olio di nocciola e olio di colza/canula può essere utilizzare perché stabile al colore ma io trovo che olio di nocciola è sprecato il suo utilizzo cosi  e poi è delicato e nella cottura perde parte del sapore, olio di canula non ha un sapore che mi attrae.

L'olio di vinaccioli fa bene?

L’olio di di semi d'uva resiste bene alla cottura con il suo punto di fumo alto, il suo profilo nutrizionale però non interessante come quello dell’olio d' oliva. Ricco del 71% di acidi grassi polinsaturi, 18% acidi grassi monoinsaturi, 11% acidi grassi saturi. Olio di vinaccioli come olio di girasole sono estremamente ricchi di omega-6, il divario tra omega-6 e omega-3 che è già abbastanza grande nella nostra dieta. Può essere consumato ogni tanto ma non è consigliabile farli entrare in un' alimentazione quotidiana.

Qual è il miglior olio per abbassare il colesterolo?

L'olio d'oliva e anche se l’olio di canula (colza) può apportare un buon contenuto di omega 3 ma il sapore non è cosi piacevole come olio di oliva. Se guardiamo il contenuto di omega 3 l'olio d'oliva è povero in omega-3, ma è anche molto povero di omega-6, all'interno di una dieta equilibrata abbinata con un buon esercizio fisico, olio d'oliva può interferire con il metabolismo degli omega-6 e così aiutare a promuovere il ruolo degli omega-3.

Secondo alcuni nutrizionisti olio di canula /colza è ricco si omega 3  e sono facilmente utilizzabili dal corpo, in quanto hanno una biodisponinilità del 70%. Hanno una buona quantità di omega-3, anche olio di soia e noci. Tuttavia, per la soia, anche se il suo 10% di omega-3 sembra allettante, la loro biodisponibilità è solo del 23%: si deve quindi consumare 3 volte di più di olio di soia per la stessa quantità di omega-3 con olio di colza.

Inoltre, olio di noci e olio di soia hanno lo svantaggio di essere troppo ricchi di omega-6. Si possono benissimo adoperare ogni tanto per cambiare gusto ma l'olio d'oliva è preferibile perchè ricco di antiossidanti e sostiene più di ogni altro olio la buona cucina

giovedì 9 giugno 2011

Progressi nella prevenzione cancro al seno, il caso dell'apigenina e dell' exemestane

Le notizia di due studi sulla prevenzione del cancro al seno sono arrivati sul mio tavolo nelle stessa ora, circostanza insolita, ma diciamo pure fortuita che mi permette di andare fuori tema nel blog, ma di fare un po' d' informazione di più largo respiro, non è la giornata del cancro, ma lui non aspetta certo la giornata a lui dedicata. 

Importanza della prevenzione
La migliore terapia anticancro è sicuramente la prevenzione, che avviene attraverso un cambiamento di uno stile di vita più sano (non alcol, no tabacco, una alimentazione equilibrata di qualità e del movimento fisico) questo permette una diminuzioone del rischio, in un anno 1,3 milioni di tumori al seno sono diagnosticati in tutto il mondo, alcune donne più di altre sono considerate a rischio, per fattori genetici, storia familiare, malattie o patologie pregresse. L'importanza della prevenzione in questi casi è fortemente raccomandata accanto ad una prevenzione generica è bene associare anche una prevenzione mirata e individuale, oggi le risposte della scienza sono multiple come vediamo da questi esempi sia una prevenzione chiamiamola più semplice di base che una prevenzione di tipo farmacologico, la cui scelta spetta a voi parlnandone con il vosto medico di fiducia e con il centro dove siete seguite, io pubblico la notizia ma non la terapia .

Il ruolo dell'apigenina nella prevenzione del cancro al seno

Alcune piante che mangiamo contengono una sostanza nutritiva che avrebbe un effetto protettivo contro il cancro al seno, alimenti come prezzemolo, sedano, mela, arancia, frutta secca: tutti questi alimenti hanno in comune apigenina. Questo composto, la famiglia dei flavonoidi, potrebbe ridurre il rischio di cancro della mammella nelle donne in postmenopausa in particolare dopo una terapia ormonale. Questo è quanto afferma uno studio pubblicato nella rivista Cancer Prevention Reseach di un gruppo di ricercatori dell' Università del Missouri dove la riduzione dello sviluppo di un cancro al seno è ridotta del 50% poiche l' apigenina inibisce la crescita del cancro, secondo i ricercatori  l'apigenina blocca il composto di crescita endotero vascolare  che è meccanismo importante per lo sviluppo del cancro.

Riferimento: Mafuvadze B, Benakanakere I, Lopez F, Besch-Williford CL, Ellersieck M, Hyder SM; Apigenin prevents development of medroxyprogesterone acetate-accelerated 7,12-dimethylbenz(a)anthracene-induced mammary tumors in Sprague-Dawley rats. Cancer Prev Res (Phila). 2011 Apr 19.


Un farmaco per la terapia ormonale riduce il rischio di cancro al seno

Un team internazionale di ricercatori ha dimostrato che la terapia ormonale con Exemestane (Aromasin ®) riduce l'insorgenza del 65% dei tumori al seno. I risultati dello studio, condotto su 4.500 donne in postmenopausa, sono stati presentati questo fine settimana a Chicago (Illinois) al Congresso 47a della American Society of Clinical Oncology (ASCO) e pubblicato sul New England Journal of Medicine (NEJM)

Dr. Paul Goss dell'Harvard University, Boston), il ricercatore che ha presentato all'ASCO lo studio, ha testato l' anti-estrogeno, exemestane, appartenente alla famiglia degli inibitori dell'aromatasi. Già nelle donne in postmenopausa, questa molecola è diventata l'ormone di riferimento per prevenire le recidive di carcinoma mammario. si è voluto verificare con lo studio se poteva essere uitlizzato oltre che nella prevenzione secondaria anche nella prevenzione primaria

Lo studio ha visto coinvolte  4.560 donne in postmenopausa ad alto rischio di tumore al seno , la metà sono stati trattati con una compressa giornaliera di exemestane, l'altro un placebo. nei tre anni di studio nel gruppo in esame si sono verificati 43 tumori di cui 32 nel gruppo placebo e 11 tra le donne trattate, una riduzione del 65% dell'incidenza del tumore. Gli effetti collaterali (vampate di calore) sono stati leggermente più frequenti durante il trattamento, ma la qualità della vita era quasi equivalente nei due gruppi. Nessuna tossicità cardiovascolare o di osso è stato osservato, né eccesso di altri tumori.Non tutti sono daccordo con utilizzo di questo farmaco è bene precisarlo secondo alcuni si eclissa troppo sugli effetti secondari.

Lo stusio conclude che la molecola potrebbe essere un trattamento preventivo più efficace rispetto ad altre terapie, il tumori al seno sono la seconda causa di morte per cancro e una delle diagnosi più temuta nelle donne. Teniamo presente però che finora , la prevenzione del tumore al seno dovrebbe venire prima attraverso la dieta e regolare attività fisica, la cui efficacia è dimostrata, poi per le donne più a rischio di può pensare a un livello di prevenzione più mirato. Oggi abbiamo le conoscenze e gli strumenti per ridurre il loro impatto, li conosciamo, questa è la differenza rispetto ad anni fà.