lunedì 28 febbraio 2011

Quanto zucchero c’è in uno yogurt? Sicuro più zucchero che frutta! (Test yogurt alla fragola)

Una volta una ragazza facendo un commento su uno yogurt mi aveva scritto c’è troppo zucchero, mi ha messo un tarlo nella mente, anche è logico attendersi che lo zucchero nello yogurt sia intorno a 8 g al massimo 10 g di zucchero per 100g di yogurt. Lo yogurt che preparo a casa lo dolcifico con un cucchiaio di zucchero per ogni pot oppure con un cucchiaio di confettura fatta a casa. Venerdi mentre ero a Milano ho verificato presso i Supermercati Coop e Esselunga le diverse marche di yogurt e il contenuto di zucchero per togliermi quel tarlo che la mia lettrice mi aveva messo nella mente.

Fino a qualche anno fa qualcuno “agè” come me, si ricorda che gli yogurt erano acidi, le sue proprietà positive erano proprio l’aggiunta dei fermenti il Lactobacillus bulgaricus e Streptococcus thermophilus, che gli conferivano quel sapore tipico acido. Agli inizi degli anni '80, sono poi arrivati gli yogolat, cioè yogurt con selezionati fermenti meno acidi e aggiunta di latte con il tempo si è aggiunto la panna e senza che le etichette lo menzionano le proteine del latte in polvere che ne aumentano il contenuto proteico (in particolare se si usa un latte di bassa qualità).

Lo yogurt è cosi passato da un prodotto per la salute a un prodotto più vicino ad un dessert bello cremoso e profumato, dove lo zucchero in uno yogurt da 125 g può essere il 20% del RDA , lo zucchero giornaliero di un adulto, dalle 3 alle 4 zollette di zucchero e per assurdo ho trovato diversi yogurt che hanno più zucchero che frutta.

La scelta pertanto di uno yogurt richiede attenzione in particolare modo per coloro che seguono una dieta ipocalorica ma anche per coloro che non seguono non tutti gli yogurt alla frutta sono uguali .

Ho esaminato gli yogurt alla fragola, i latti fermentati alla fragola come Activia , creme di yogurt alla fragola più vicini ai dessert che agli yogurt, perchè il consumatore spesso non coglie questa differenza.

Frutta

Il contenuto di frutta varia dai 6 g (della preparazione all'interno da ciò che si comprende) dello yogurt da latte intero della Latteria di Vipiteno al 20g dello yogurt della Latteria Sociale di Merano, una forbice ampia su 100 g. (per esempio su un kg di yogurt la frutta è in proporzione da 60 g. e 200 g.).


Zucchero

Zucchero contenuto nel latte, zucchero contenuto nella frutta, ma anche molto zucchero aggiunto che nella maggior parte dei casi si tratta di saccarosio , ma non sempre alcuni contengono piccole percentuali di zucchero d'uva, fruttosio ed edulcoranti, Oltre alla lista ingredienti guardare la tabella nutrizionale perché spesso lo zucchero è presente sia come ingrediente singolo che nella preparazione di frutta.
Il contenuto di zucchero varia dai 7 g di Activia 0,1 % che però contiene edulcoranti come acesulfame K, e sucralosio di cui ho gia parlato in modo non positivo ai 15,8 g. di Yomo Goloso alla Fragola della Granarolo, d'altronde se è goloso è normale che ci sia più zucchero, non deve stupire, fa più specie altri yogurt non golosi che si fanno chiamare magri ma che hanno 13 g/100g.!


Il rapporto frutta/ zucchero

Difficile un confronto primo perché non sempre i zuccheri aggiunti sono sotto indicati nelle tabelle nutrizionali, spesso troviamo solo i carboidrati o Glucidi e sotto indicati i zuccheri contenuti in generale, ma non sarebbe meglio indicarlo? Altro problema la frutta, quanta frutta c’è in uno yogurt? Non sarebbe meglio indicarlo? Potrà sembrare banale ma se compro uno yogurt alla frutta, avrei anche il diritto di sapere quanta frutta c'è e quale tipo di frutta è se aggiungo il 10% di zucchero, quale qualità di frutta posso avere mai aggiunto ?
Individuare quanta frutta è di difficile calcolo specie quando si tratta di preparati alla frutta che ne contengono in percentuale diversa, i preparati alla frutta trovati nei yogurt per i test non solo contenuto frutta in proporzione variabile ma sciroppo di glucosio-fruttosio, zuccheri di diversa natura, succo concentrato di limone, succo concentrato di carota rossa, succo concentrato di barbabietola, addensanti, aromi , che non mi sento di consigliare per acquisto prodotti come Activia, Muller, Coop cremoso.


Quali ingredienti dobbiamo stare attenti?

Oltre alla voce "preparati alla frutta" allo sciroppo di glusosio fruttosio ed agli edulcoranti sintetici dobbiamo stare attenti alle etichette:
Polidestrosio: aumenta il volume dello yogurt senza modificare il valore energetico
Aroma: dona gusto e profuma ma non c’è nulla di naturale
Coloranti es E120 da un buon colore rosa ma può provare in soggetti sensibili eruzioni cutanee
Additivi: E 1422, E 440, E 412 aumentano la viscosità
Ricordate uno yogurt fatto con latte ad alta qualità non è mai liquido, non ha bisogno di addensanti e additivi.



Solo 2 yogurt su 13 hanno più frutta che zuccheri, i migliori

In base ai soli dati rilevati c’è più zucchero che frutta in quasi tutto gli yogurt unica eccezione La latteria di Merano (20 g. di frutta e 13, 7 g di carboidrati) di cui lo zucchero aggiunto è zucchero di canna e Yomo Naturale 0,1% ( 12 g di frutta e 11,7 di carboidrati) il più basso contenuto di zucchero, questi due prodotti possono anche considerarsi tra i migliori del test.

Il prezzo

Il contenuto di frutta e di zucchero è indipendente dal prezzo quello che emerge dal confronto, eppure sono ingredienti importanti per uno yogurt alla frutta, tre a più alto contenuto di zucchero : Yomo Goloso, Scaldasole, Granarolo i primi due sono tra i più cari, mentre Granarolo è tra gli yogurt al di sotto dei 4 euro al kg ed è dei tre con più frutta . I prezzi dei 13 prodotti vanno dai 3,00 ai 6,50, rimangono poco chiare le ragioni della differenza di prezzo cosi ampia, la qualità del latte? La qualità dei fermenti? Il numero d'ingredienti? La frutta? Lo zucchero? Una scelta di marketing di posizionamento del prodotto dettata da una strategia della marca più che della qualità dello yogurt!

Un invito alle aziende ad etichette più chiare, a indicare la percentuale di frutta nello yogurt, la percentuale di zucchero ben chiara, magari anche l’origine della frutta e soprattutto sullo zucchero si possono diminuire anche le quantità, ci sono anche zuccheri diversi, lo zucchero di canna della Latteria di Merano personalmente non la ritengo una cattiva idea.

Spero che queste tabelle vi aiutino a fare la scelta più vicino alle vostre esigenze

Sintesi
1) Privilegiare i prodotti più semplici, uno yogurt naturale è meglio di uno yogurt aromatizzato (molte delle aziende selezionate hanno yogurt di latte intero o parzialmente scremato di ottima qualità)
2) Evitare prodotti alleggeriti, light troppi additivi e edulcoranti
3) Se potete fatevelo a casa! 

Hanno fatto parte del test
Yogurt cremoso della Fattoria Scaldasole, Y
Yogurt cremoso alla fragola Coop,

NI è dove non è stato possibile ricavare il dato in quanto non leggibile in etichetta.
A tutti quelli che chiedono dello yogurt baiko, era solo una foto di un manifesto per strada.

giovedì 24 febbraio 2011

Le nuove tendenze del settore agro alimentare per il 2011. Nuovi prodotti per risvegliare l'appetito dei consumatori in tempi di crisi


Un ritorno ai sapori e al piacere del gusto
I nuovi trend del settore alimentare del 2011, sono ancora condizionati dagli eventi degli ultimi anni, la crisi finanziaria, il forte rialzo dei prezzi delle materie prime, ma anche la forte spinta all’innovazione. È proprio l’innovazione la leva su cui le aziende sembrano puntare per uscire fuori dalla crisi, ma è un innovazione nella maggior parte dei casi subita e non ricercata, innovo per restare sul mercato senza molta convinzione. I settori più coinvolti dall’innovazione alimentare sono i latticini e formaggi (24%), bevande (18%), piatti pronti (13%) l’alimentazione speciale e infantile (12%). Ogni anno vengono lanciati sul mercato internazionale più di 10.000 nuovi prodotti alimentari la metà scompare nel giro di due anni, il 75 per cento nel giro di tre anni e il 99% nel giro di 4 anni. Un ciclo del prodotto veloce e breve, questo è dovuto all’incapacità di trasformare un idea innovativa in un un successo commerciale.

Ma come trasformare un'idea innovativa in un successo commerciale? Innovare per innovare non ha senso qualsiasi innovazione deve rispondere a una richiesta del mercato e deve soprattutto contenere e soddisfare le aspettative del consumatore, vediamo quali sono i trend del settore nei prossimi anni, quali sono le innovazioni che in qualche modo rispondono alle domande dei consumatori ma anche con qualche difetto e molte anzi moltissime riserve.

Trend del naturale (trasparenza e semplicità)

Naturale è una parola molto abusata quando si parla di prodotti industriali, questo genera diffidenza più che compliance, deve essere accompagnata dalla trasparenza e dalla sicurezza alimentare. Ci sono oramai delle nuove applicazione per iPhone, che permettono di visionare la lista ingredienti e la tabella nutrizionale attraverso la scansione del codice a barre, come Guid'alim e Food educate, ,. Il consumatore va alla ricerca della lista ingredienti e dei prodtti sicuri e non sicuri per la sua salute, una nuova consapevolezza dettata anche da nuove problematiche come lo sviluppo delle allergie e delle intolleranze . C’è qui anticipando i tempi e ha unito naturale, trasparenza, e sicurezza con semplicità è Häagen Dazs, ha lanciato da poco la linea 5, solo cinque ingredienti per fare il gelato, sarà divertente vedere come perché le etichette del gelato in genere hanno delle liste lunghissime che occupano tutta la confezione! Come consumatori presteremo più attenzione perché è in voga negli ultimi anni "etichetta pulita" cioè come ti pulisco l'etichetta, nascondendo gli ingredienti o camuffandoli in una sola voce!

Meno ce ne è, meglio è? I termini "meno" e "senza" sostituiscono i "più" e "con"

Se fino a qualche tempo fa, notavamo solo i prodotti "con" "più" o "addizionati", oggi invece sono i "Senza” e “Meno” le parole a cui porre più attenzione, saranno le più usate sulle confezione e nelle pubblicità, le aziende pensano di valorizzare i nuovi prodotti includendo i claims "senza acidi grassi trans" "senza oli dirogenati" “senza olio di palma” “senza zucchero” “senza sale ” “senza additivi” "senza coloranti" , speriamo che come al solito non si facciano prendere dalla fantasia con "formaggio senza latte", "pane senza farina", "succo d'arancia senza arancia". Attenzione il meno e il senza deve essere vero la sostituzione con una diversa denominazione e nome sarà molto facilmente identificabile.

Il flop delle promesse della salute
La salute è un tema sensibile ma è in atto un netto rifiuto al risvolto salutistico degli alimenti, troppi errori in comunicazione delle aziende hanno nauseato i consumatori che cercano si sfuggire alla cacofonia alimentare e rifiutano tutte quelle campagne di comunicazione tipo “mi voglio bene” , oramai il consumatore ha capito che sono solo frutto dell’interesse di chi le fa. Altro esempio nutrikid della Nestlè, il programma per le scuole, in contrasto con invece i prodotti della Nestlè con grassi, zuccheri, sale, sciroppo di glucosio fruttosio, olio di palma, il consumatore non avverte la coerenza, si sente preso in giro e si permette al marchio di entrare nelle scuole, vergogna!. Attenzione anche coloro che se fanno testimonial rischiano lo stesso tipo di diffidenza è inutile poi darsi delle arie da scienziato di premio Nobel, tutti i professionisti della salute se lo dovrebbero ricordare un po’ più spesso.

Pertanto se si vuole valorizzare un prodotto per proprietà salutistiche deve contenere un ingrediente "naturale", sicuro e dai benefici facilmente comprensibili e condivisi, altrimenti diventerà facilmente un prodotto discutibile , rischia di essere un boomerang una strategia che richiede un investimento in comunicazione e ricerca alto che vale la pena solo per benefici reali e non per dimostare improbabili virtù.

Stevia sostituirà gli edulcoranti di sintesi come l'aspartame?


Lo zucchero è uno degli ingredienti più discussi, quasi quanto il sale, troppi zucchero nella dieta dei paesi sviluppati. Il ricorso a sostituiti come gli edulcoranti di sintesi è stato molto polemico, da qualche anno dopo l’approvazione della FDA, la stevia edulcorante “naturale” che riesce a dolcificare 300 volte in più dello zucchero, ha diverse difficoltà per inserirla nelle diverse preparazioni, nonostante abbia l’aspetto dello zucchero, ma non ha il suo gusto, tende un po ad avere il sapore della liquirizia. Pertanto viene utilizzato in mix con altri edulcoranti. Per ora l’ho trovato nel cioccolato, nello, yogurt, nella Vitamin Water e nella Fanta Still. al momento il suo destino è legato all'impatto con il gusto del consumatore (personalmente tutti i prodotti con stevia che ho provato non mi hanno lasciato un buon sapore in bocca!).

Acqua di cocco, l'ingrediente innovativo nel settore delle bevande

Acqua di cocco sarà il nuovo ingrediente innovativo, le cui proprietà sono diventate "leggenda" in poco tempo, che verrà abbinato con i nuovi superfrutti che abbiamo imparato a conoscere negli ultimi anni frutti proveniente dal Sud America come acai, o i nuovi agrumi provenienti dall'asia come lo yuzu , nel mondo negli ultimi mesi sono state nuemrose le nuove bevande a base di acqua di cocco, come Vita Coco la bevanda con il marchio più noto (ma quanto acqua di cocco c'è in giro? sarà tutta acqua di cocco? sento odore di bruciato Mah!).

Packaging ecologico

Via gli imballaggi ecologici come abbiamo già parlato della bottiglia del latte ASda, innovativo e divertente invece Ananda è il cioccolato olandese avvolto in carta stampata con inchiostro vegetale completamente biodegradabile. Un progresso lo dovrebbero fare anche le acque minerali per ridurre la plastica Lalitro di Levissima con il 25% dal riciclaggio della plastica.

Personalizzare il prodotto alimentare per il piacere del gusto
Sia detto, il cibo è soprattutto una questione di piacere, sempre di più arrivano proposte per arricchire i prodotti e personalizzarli. Danone lancerà un nuovo yogurt chiamato Fantasia, e ce ne vuole molta per considerarlo un prodotto innovativo, è nella forma di un vasetto con due compartimenti che consentirà di versarte nello yogurt il, mix di frutta, zuccheri e cioccolato. Nuova proposta che verrà presentata il 7 marzo in Usa è la Mio, un aroma per personalizzare il sapore dell'acqua. La proposta è invece per personalizzare lo yogurt è Recreasun , una gamma di preparati in porzioni individuali, che possono aggiungere sapore e la consistenza di yogurt naturale. In sintesi c’è una grande voglia di personalizzazione da parte del consumatore.


Fare il grande cuoco a casa
Tutti vogliono essere jet chef almeno ogni tanto a casa, una pattuglia di apprendisti cuochi, orgogliosi di dire: "sono stato io a farlo." Qui salta emulazione dei grandi chef per soddisfare queste richieste la grand industria metta a disposizione preparati e semilavorati per apprendisti chef le erbe aromatiche spray di cui abbiamo già parlato.

Una cosa è certa, con tutte queste innovazioni, il consumatore non avrà più fame ... non sappiamo però sa avrà i soldi in tasca per acquistarle visto il prezzo delle materie prime che si alza sempre di più e quindi dovrà ricorrere alla fantasia.

Il prezzo di questi prodotti innovativi se è troppo alto non hanno alcuna speranza di superare i due anni di vita del prodotto che si traduce in un investimento facilmente errato per l'azienda.


Fonti: lefigaro.fr, lemonde.fr, El pais, e-marketing.fr, frankfurter allegemeinde, migros,

lunedì 21 febbraio 2011

Perchè le donne sono più sensibili alle "voglie" improvvise di dolci e snacks, rispetto agli uomini?


Domanda di Daniela: scusa Gunther la domanda un po' stupida, io ho notato che noi donne siamo più prese dai cibi dolci in particolare dagli snack , c'è una spiegazione o è solo una mia fissa, in sintesi le donne sono più golose degli uomini, o gli uomini lo mascherano meglio?

Risposta: lo mascherano meglio. Non è una domanda stupida, non ci sono cibi per uomini e per donne, tuttavia le esigenze fisiologiche sono diverse. Ci sono delle motivazioni legate alla cultura, all'educazione e alla divisione dei sessi dei ruoli in casa e nella famiglia, fino a qualche tempo fa le donne non sedavano nemmeno a tavola ma mangiavano in cucina quasi di nascosto in qualunque momento tra un lavoro casalingo e l'altro, oggi non è più così, tuttavia permangono ancora nella cultura alcuni caratteri distintivi di quel tipo di educazione.

Il ricorso momentaneo a uno snacks si inquadra come una fame psicologica verso la ricerca di un conforto per cui si è attirati da biscotti. dolci, barrette di cioccolato, cioccolatini, gelati, bevande zuccherate, in alcuni casi, per fortuna pochi, può trasformarsi in un una patologia che porta all'aumento di peso e alla fame di tipo convulsivo. Non bisogna trasformare l'alimentazione per calmare i nervi oppure come antidepressivo. Ci sono anche casi di persone che sotto stress mangiano meno. in entrambi i casi parliamo di un disequilibrio nutrizionale, un buon terapeuta può aiutare a acquisire una distanza psicologica tra gli avvenimenti della vita e il comportamento alimentare.

Secondo la medicina Ayurveda e medicina cinese si hanno diverse spiegazioni sui desideri e le preferenze alimentari. Secondo alcuni antichi testi medici, si dice che molte emozioni sono direttamente correlate alla natura del desiderio di cibo che una persona può sviluppare. Ad esempio, l'ansia, lo stress e le sensazioni di superlavoro accoppiata con la sensazione che non si ha tempo per se stessi di solito può portare a voglie di zucchero. D'altra parte, un senso di paura e la paura di una situazione di imminente pone l'esigenza di cibi salati e un senso di ansia può farti venir voglia di cose acide. La medicina cinese parla anche di carattere e sostiene che le persone dal temperamento tranquillo e calmo sono propense verso le voglie dolci, mentre le persone dinamiche e aggressive preferiscono le voglie salate . Invece persone più creative e originali sono attratte dalla frugalità in agrodolce.

Nella nostra società moderna, ci sono però anche altri aspetti più sociali che creano una forte pressione sociale sulle donne, sul controllo del peso, sulle forme fisiche, non è raro incontrare donne in restrizione calorica, durante un incontro in una scuola da alcuni test abbiamo trovato bambine di sette e otto anni con i primi segni di restrizione calorica, il ricorso ad uno snack, che non è solo cioccolato, ma anche caramelle, è anche un modo per calmare il senso di fame momentaneo.

Leggendo alcuni diari alimentari anche on line, non e raro vedere pasti fortemente disequibrati, zuppa di verdure, una macedonia, una tavoletta di cioccolato! Lo stress di stare a dieta viene a pesare negativamente, quindi attenzione diete troppe restrittive possono essere controproducenti, è importante una dieta personalizzata, che non tenga conto solo delle calorie, dei zuccheri delle proteine e dei grassi e del loro consumo, ma anche dell'approccio al cibo.

Oggi viviamo tutti una vita con molti stress, per entrambi i sessi, alte aspettative sia con noi stessi che degli altri ci impongono dei ritmi di vita frenetici e quindi siamo costantemente sotto stress, sulle donne c'è ancora più aspettative per i diversi ruoli, non solo come moglie e madre ma anche donna di successo nel lavoro.

Siccome mi piace dare un informazione più competa, ho letto un intervista di Richard Wurtman, un ricercatore dell'Università del Massachusetts Institute of Technology uno degli esperti nelle relazione tra cervello e appetito

Le persone, sia uomini che donne, mangiano cibi dolci, non mangiano perchè hanno fame, ma perché li aiuta a sentirsi meglio, non è raro che dopo un certo lasso di tempo, quando questa abitudine diventa molto frequente, se non si è aiutati da una dieta equilibrata e dell'attivita fisica, si diventa sovrappeso o obesi accompagnati da insulino-resistenza, il che significa che queste persone sono portate sempre di più a mangiare zuccheri per sintetizzare sufficiente serotonina.

Perché le donne sono più esposte degli uomini al desiderio di dolce?
Le donne producono meno serotonina rispetto a un uomo un terzo . Ora, la serotonina è probabilmente sovrautilizzata in situazioni di stress, ansia, nervosismo, le donne per ricostituire le loro riserve avvertono prima degli uomini la necessità di ricostruirle. Questo potrebbe spiegare perché tendono a consumare cibi più zuccherati in situazioni di stress.

Secondo te per interrompere questo circolo, si può fare qualcosa?
Un alimentazione equilibrata e non restrittiva, una migliore suddivisione delle calorie giornaliere, la pratica di un attività sportiva Una regolare attività fisica è altresì importante poiché aumenta la produzione di endorfine, enfatizzanti naturali dell'umore e migliora la condizione fisica. Le persone sottoposte a continuo stress dovrebbero prendere in considerazione di cambiare il proprio stile di vita, non è sempre facile, ci sono diversi metodi che aiutano ad prendere una vita con meno stress, ad avere un rapporto più equilibrato con il cibo, come il metodo cognitivo comportamentale, tieni presente che la serotonina è il principale messaggio di sazietà che arriva al cervello. C'è in commercio un precursore della serotonina come triptofano o 5-idrossitriptofano (che viene utilizzato per la depressione e l'insonnia), che aumenta la serotonina che arriva al cervello, che potrebbe fare sentire un senso di sazietà precoce, potrebbe aiutare ad evitare spuntini, però ripeto chi mangia dolci non lo fa perché ha "fame", quindi va prescritto solo in casi speciali e sotto controllo medico
.

Un punto di vista interessante, questo lo ha capito molto bene la pubblicità dove le donne sono protagoniste degli spot e delle comunicazioni, non è casuale che oramai vengono posizionati alle casse dei supermercati, sei in fila magari sei in ritardo che devi andare a casa a fare la cena, a prendere i figli a scuola, una situazione ad alto rischio di stress, è un attimo che ti prendi uno snack al cioccolato.
Nessuno ha mai espresso così bene il concetto di "voglia di qualcosa di buono" come lo spot anni '90 della Ferrero Rocher, la Signora in Giallo e Ambrogio!

Ci sono delle alternative?
In questi casi, quando scatta il desiderio di qualcosa di buono, optare per alimenti più sani a moderato contenuto di zucchero, una banana, una mela, una pera cotta con un po di cannella, uno yogurt naturale, una carota, un cetrifugato di verdura e frutta, non dimenticate che uno spuntino a metà mattina e una merenda il pomeriggio è fisiologico e naturale, se la causa è lo stress, invece rivolgersi a terapie antistress. In sintesi mangiare per vincere lo stress non è buon metodo specie se si vuole avere un peso ragionevole.

Info:
Alimentazione contro lo stress, cosa è lo stress, 7 consigli per mangiare meno dolce,

Fonte: lefigaro, doctissimo, topsalute, la nutrition, ok salute

venerdì 18 febbraio 2011

Coca Cola protagonista della cronaca e delle news ( nuovi studi su possibili effetti su ictus e cancro su tutte le bevande cola?)


Non è solo Nutella di Ferrero a essere volutamente protagonista della cronaca e delle news, c'è anche Coca Cola, l'arte di fare parlare di sè senza fare pubblicità. Tutti i media in questi giorni non hanno parlato d'altro, che della formula svelata, in realtà sono anni che ogni tanto arriva qualcuno che svela la formula della Coca Cola. Ad arte Coca cola sà come trasformare le comunicazioni da negative a positive. Un esempio è lo spot Canadese la pubblicità del marchio Coca Cola, dove vengono elencati i valori positivi l'attenzione all'ambiente, l'educazione alimentare, il consumo responsabile, attraverso la voce di un bambino che ha il papà che lavora in Coca cola (più washing di cosi).




La notizia della formula rilevata ha messo in secondo piano due news arrivate dagli Stati Uniti due studi che potrebbero dare più problemi non solo a Coca Cola ma a Pepsi e tutte le bevanda di Cola.

Il primo un report da medici ricercatori presso l'Università di Miami, che collega il consumo di bevande alla soda nella dieta all'aumento del rischio di ictus, studio che è stato consegnato alla FDA.

Il secondo invece più importante formulato dal CSPI (centro scientifico per interesse pubblico )sostiene che il colorante al caramello utilizzati nella Coca-Cola e Pepsi bevande a base di cola rilascia una tossina che è collegata allo sviluppo del cancro.

Il CSPI ha consegnato la documentazione alla FDA per vietare la colorazione artificiale marrone, affermando che "le reazioni chimiche risultato la formazione di 2-methylimidazole e 4 methylimidazole, che in studi condotti condotti in laboratorio ha dimostrato lo sviluppo del cancro al polmone, fegato, o il cancro alla tiroide e lo sviluppo di leucemie.

Il CSPI ha proposto una normativa in California per aggiungere l'obbligatorietà nelle etichette di avvertimento che il consumo del prodotto può generare il cancro, questo per Coca Cola, Pepsi e altre bevande che contengono tale sostanza. C'è il tentativo di alcuni senatori di fare approvare una legge che limiti questo colorante a 16 microgrammi per prodotto, fate conto che una Coca Cola ne contiene 200 microgrammi.

Bene precisare che "colorante caramello" non significa "colorato con caramello" sono due cose distinte nelle etichette.

Staremo a vedere cosa succede, sarà sufficiente cambiare il colorante, ma aspettiamo di sapere quale sarà parere della Fda in merito ....

NB devo chiarire
: non voglio creare un falso allarmismo, ho riportato quanto i media americani hanno già detto, inclusa il canale ABC news, a dire il vero in serata le aziende americane respingono il contenuto del CSPI, allegati i link ai comunicati dei due istituti, già altre volte le bibite alla Cola sono state oggetto di studi negativi a cui la Fda, non ha prestato interesse, nella peggiore delle ipotesi cambieranno il tipo di colorante o la Fda dirà che i studi non sono sufficientemente validi.

Attualmente ci sono quattro tipi di caramello colorante approvato dalla Food and Drug Administration e il CSPI vuole che la FDA vieti i due fatti con ammoniaca conosciuti come 2-MI e 4 MI.

Come ha detto il Prof. Meristemi nel commento e gli altri blogger, le bevande alla Cola, meritano attenzione sia sull'uso che sull'abuso per il contenuto di zucchero e caffeina, quindi non parliamo del consumo occasionale ma più che altro dell'abuso, come vi ho fatto vedere nel video del New York heath Department, se volete il
mio invito a portare un po' meno a tavola la felicita degli altri, ma la vostra! :-))

Fonte notizie: Center for scienze in the public interest, Università di Miami Miller School of Medicine, Courier Journal, Time Healthland, Pepsi Cola, Coca Cola,

mercoledì 16 febbraio 2011

Nuovo Activia da versare. Danone, Kellog's e Parmalat, co-marketing difficili e poco credibili

Fonte foto activia.fr © Activia/Danone


Come Nutella di Ferrero anche Activia di Danone ci invita alla prima colazione, con una nuova formulazione, il tentativo dopo il ritiro degli heath claims dell'Efsa di dare una nuova veste ad Activia. Il momento della prima colazione sembra diventato un luogo un po' affollato da parte dei marchi, molte proposte non sempre indovinate, se queste volevano essere una risposta a tutti quei medici che riempiono la televisione e i giornali sull'importanza di una prima colazione, queste sono lontane dalle tradizioni, dalla cultura, dalle consuetudini e spesso anche dalla salute dei consumatori.

Questa nuova versione di Activia, dall' Autunno già in vendita in Inghilterra, da Gennaio in vendita in Francia, a presto anche da noi, si tratta in realtà di un adattamento al consumo a casa di un prodotto gia noto, poiché nel 2009 Danone lo aveva già proposto con il nome di Mon Activia per il canale della ristorazione collettiva, più che altro nelle prime colazioni negli alberghi low cost.



Pub TV Activia 2011

Cosa ha di nuovo Activia da versare di tanto speciale?
Più liquido più vicino al latte parzialmente scremato che allo yogurt, un latte fermentato con Bifidus con 1,7% di grassi, tanto da potere essere accostato a un latte parzialmente scremato, è disponibile "naturale" (che vorrà dire? ) oppure al sapore di vaniglia. La cosa più speciale è il prezzo inferiore al kg privo degli allegati alla salute la confezione da 950 g al costo di euro 2,05 al kg contro quello normale da euro 5,20 ai 6,00 euro al kg!

Gli aspetti più divertenti

La confezione da quasi 1 litro in tetrapack, sembra che Activia si sia spostato dalla qualità dei contenuti salutistici, che ora non può più vantare, alla quantità, un po' come quelli che sostenevano che se si allarga la circonferenza del beccuccio del dentifricio si aumenta il consumo, sembra che a Danone abbiano pensato uguale, dai 125 g ai 950 g , non avete esagerato? In futuro ci aspettano le damigiane o i fustini e fustoni da 5 kg come il detersivo? No è , non sono per nulla comode da portare dal supermercato a casa!

Altro aspetto divertente è alleanza con Kellog's, nella comunicazione si consiglia che prodotto deve essere utilizzato con i cereali guarda caso Kellog's nella confezione compare anche il marchio in bellavista, "Activia dalla consistenza ideale e unica per essere associata a frutta e cereali". Posso dire che se Activia di Danone voleva dopo il ritiro della documentazione dagli health claims dell'Efsa rifarsi un immagine più credibile e positiva avrebbe potuto scegliersi un partner un po' meno discutibile!

Ingredienti e valori nutrizionali di Activia da versare

Ingredienti Activia da versare alla vaniglia: Latte scremato (80,6%), latte scremato concentrato, panna, zucchero (3,4%), addensante: E 1422 (amido modificato), E 440 (pectina), E412 (gomma di guar), Bifidobacterium lattico ( bifidus ActiRegularis), aromi, coloranti: E160a (beta-carotene), E 100 (curcumina).

Per 100 g: Energia: 255 kJ o 60 kcal, proteine: 3,9 g carboidrati: 7,6 g, grassi: 1,6 g.

Ingredienti Activia da versare "naturale ": Latte scremato (85,8%), latte scremato, panna, Bifidobacterium lattico (ActiRegularis Bifidus).

Per 100 g: Energia: 209 kJ o 50 kcal, proteine: 4,2 g carboidrati: 4,4 g, grassi: 1,7 g.


Molti prodotti del marchio Activia hanno una lista ingredienti molto lunga che non depone molte a favore di uno yogurt, come anche in questo caso Activia da versare rispetto al activia classico è fatto con latte parzialmente scremato, in particolare Activia da versare alla vaniglia, dal mio punto di vista troppi addensanti, latte scremato concentrato, il poco zucchero presente viene poi bilanciato dal consiglio di aggiungere il miele nell'uso, è uno yogurt dagli ingredienti e dalla tabella nutrizionale molto "originale", personalmente non è la mia idea di yogurt.

Per i lettori allergici : Activia non è consigliabile per coloro che seguono una dieta a ridotto contenuto di colesterolo, vegani, a gli allergici al latte. Non vi sono cose degne di note in caso di altre allergie.


Co marketing operazioni difficilì, infelici e poco credibili

Per chi non si intende di economia ma anche per quelli che si intendono, Co-marketing è un progetto di due aziende che si mettono insieme per conseguire un obiettivo comune. Tuttavia spesso rimangono operazioni superficiali legate magari a qualche finanziamento, non c'è una reale coivolgimento e condivisione. Sono difficili anche quando si tratta di aziende con una buona immagine e reputazione da parte dei consumatori vedi Illy e Coca Cola, immaginate quando due aziende hanno un tasso di credibilità non alto, rischia di trasformarsi un co marketing della negatività.

Difficile fornire una spiegazione della motivazione di comarketing tra Kellog's e Danone, ma una forse c'è, si potrebbe ipotizzare che ci sia una Lobby delle aziende agroalimentari in Europa, cioè un gruppo di aziende che si unisce per diversi scopi commerciali, per comunicazione, per fare pressione sulla politica per avere delle agevolazioni. Facendo parte di quel gruppo concepiscono solo l'unirsi fra di loro, una logica di club o di clan che dir si voglia.


Mentre in Francia Kellog's si unisce a Danone, in Italia Kellog's si unisce a Parmalat, che dite dobbiamo toccare ferro?

Il progetto di co marketing riguarda la diffusione della cultura della prima colazione, un progetto decisamente poco originale già fatto dal Mulino Bianco di Barilla, da Nutella di Ferrero e non li cito tutti. Kellog's la multinazionale dei cereali, che vorrebbe come la Coca Cola riempire le case degli italiani ma con prodotti poco vicini alla nostra tradizione, cereali spesso troppi ricchi di zuccheri. Parmalat è un azienda dalla reputazione decisamente compromessa dalle vicende note legate a Tanzi, si presenta sul mercato senza "appeal". Io ritengo che due aziende prima di fare un progetto di co marketing debbano chiedersi chi sono e che tipo di immagine hanno, se per caso non si gode per diverse ragioni di una buona immagine è bene fare un azione di marketing con qualcuno che ha un immagine positiva in modo che uno fa da traino all'altro ma in questo caso lasciatemelo dire è decisamente un' azzardo.

Per saperne di più kellog's e Parmalat: "Il sano principio" , si tratta della solita operazione già vista altre volte, concorsi a premi, di una banalità disarmante, il sito un approccio alla comunicazione sconfortante bambini delle scuole elementari ci avrebbero messo più "verve", quando non si crede ai progetti di co marketing la comunicazione risulta sempre poco convincente e se non ci credete voi perchè dobbiamo crederci noi?

lunedì 14 febbraio 2011

Afrodisiaci naturali esistono?


Buon San Valentino a tutti! Quanti amici e conoscenti mi chiedono ma esistono degli afrodisiaci naturali? Io non credo anche se in tempi non sospetti avevo scritto piccolo glossario erotico culinario, più che altro aiutano a rilassarsi a ritrovare una certa sensibilità, una certa armonia con il partner, fermo restanto che secondo me l'afrodisiaco sta nell'intensità degli occhi di chi vi sta di fronte.

Ma vediamo ai più interessanti e innocui sopratutto "afrodisiaci naturali" ne ho selezionato qualcuno oltre all'angelica, basilico, zenzero, avena, melograno. qualche tempo fa avevo proposto anche la maca andina. Quale è il vostro?

Stellina Odorosa “galium odoratium”
È una pianta dal fiore molto profumato. Un profumo che ricorda l'aroma della vaniglia e del miele, che secondo alcuni naturopati risveglia la sensualità. La stellina odorosa ha la fama di risveglia i sensi sopiti, ha un effetto rilassante per chi è sotto stress e per quelli che quando fanno l'amore corrono troppo. una pianta vi aiuterà ad essere in sintonia con il vostro lui o la vostra lei. È inutile perdersi nei boschi a Febbraio si può trovare tranquillamente nei negozi di erboristeria.

Come adoperarlo: Versare 2 cucchiaini di stellina odorosa in una tazza d'acqua fredda, lasciate macerare per 8 ore, poi filtrate oppure 1 cucchiaio in 150 ml di acqua calda. Bevetene 1-2 tazze al giorno per 1-2 settimane. Invece quella in polvere 30 minuti prima di andare a dormire 1/2 cucchiaino di stellina odorosa diluita con il qualche cucchiaio di miele.

In Ungheria, è uso preparare un vino afrodisiaco chiamato "il vino degli amanti", che si dice aiuti a disinibirsi , vorreste sapere come ci fa? Aggiungere 3 g di fiori di stellina odorosa fresca, ma leggermente appassita, a 1 litro di vino bianco secco e lasciare riposare per alcune ore, una notte è sufficiente o un giorno, si consiglia anche un po' di zenzero, e poi date inizio ....

Il nasturzio, "Tropaeolum majus"
Non per caso viene chiamato il fiore dell'amore. Una pianta officinale ricca di proprietà, contiene ferro, vitamina C, potassio, il suo sapore leggermente piccante la rende adatta ad accompagnare un' insalata. Le stesse proprietà piccanti hanno la fama di risvegliare i sensi.

Coem adoperarlo? Un cucchiaio di fiori secchi, infusione 5 minuti in i tazza bollente, berne due tazze al giorno per 7-10 giorni..

Zafferano
Perché lo zafferano? Lo zafferano è una spezia molto popolare, nella medicina cinese è nota come stimolante sessuale per il sesso femminile. Secondo la leggenda Zeus dormiva su un giaciglio di zafferano, i fenici coloravano le lenzuola la prima notte di nozze con lo zafferano per augurare alla nuova coppia un amore appassionato. Inoltre, alcuni studi hanno dimostrato che il suo effetto afrodisiaco sia dovuto ai fitosteroli e ad alcaloidi presenti nella spezia come la crocina e la safranina.

Come il tè, mettere 14g di polvere di zafferano per 15 minuti in 1 litro di acqua bollente (una tazza al giorno di 10-15 giorni), non è tanto economico visto il costo dello zafferano.

Lo sapevate che? Lo zafferano è anche noto fin dall'antichità come aiuto per combattere la depressione in quando gli alcaloidi presenti stimolano il buon umore.

Una miscela di miele fermentato, acqua, bacche e spezie è molto popolare nelle civiltà di tutto il mondo sono state ritrovate tracce anche in Cina nel 7000 aC . Gli antichi persiani, credevano che la idromele stimolava il desiderio e aumentava la fertilità. Per questo si suggeriva ai sposi di bere il vino di miele ogni giorno per il primo mese di matrimonio. Nel Medioevo, era consuetudine bere idromele perché si pensava che stimolava il desiderio sessuale, anche se il contenuto di alcol è limitato, si pensava aiutava a disinibirsi e spazzava via i timori di una prestazione insufficiente. Non ci sono prove scientifiche a sostegno degli effetti lussuriosi, ma è ricco di vitamine del gruppo B, che sono necessari per la produzione di testosterone. Sia che aumenti la potenza sessuale o no, è ancora oggi l'idromele una bevanda molto popolare, soprattutto in Europa centrale e orientale.

Le prove scientifiche per le qualità afrodisiache di noce moscata sono piuttosto basse, ma la spezia è stata utilizzata come antidolorifico mite e per stimolare il sistema circolatorio e aumentare il flusso sanguigno - che sicuramente non può danneggiare il vostro desiderio sessuale. Uno studio ha rilevato che l'ingestione di noce moscata ha aumentato comportamenti di accoppiamento nei topi, ma, purtroppo, non ci sono prove che l'effetto stesso vale per gli esseri umani. Una cosa che vi sconsiglio di fare è sniffare la noce moscata , è vero che la noce moscata è psicoattiva, ma richiede quantità innumerevoli, di sicuro non è un modo gradevole per passare il vostro San Valentino.



Fonte delle notizie da
:

PS seguirà a breve una lista di sostanze afrodisiache estratte da alcune piante o sostanze farmalogiche vere, meno soggettive e leggermente più scientifiche.

sabato 12 febbraio 2011

New York Heath Department, spot contro l'eccessivo consumo di zuccheri



La città di New York , ha presentato una nuova campagna di comunicazione per la prevenzione dell'Obesita e del Diabete, con una serie di spot, che hanno come soggetto l'uso eccessivo di zuccheri, se la prende molto con le bibite gasate tipo Cola, è la prima volta che una città, una municipalità decide di intervenire con questa modalità, spot con un linguaggio crudo, cosa dire? Mali estremi estremi rimedi. Rispetto alla solite comunicazioni educative e amene questi spot costituiscono una piacevole novità.



Quello che mi piace di questa serie di spot, non è il linguaggio forte ma il fatto che mostra di come è facile nella routine quotidiana assumere calorie senza accorgersi, in questo caso di appena un paio di bibite zuccherate possono fare accumulare 93 bustine di zucchero, che alla fine della giornata possono rappresentare quasi 1400 calorie "vuote" , che possono costituiscono quasi 3/4 delle calorie giornaliere di un adulto.

Al di là della scelta degli alimenti ricchi di zuccheri e grassi, sono quelle calorie in più tutti i giorni che sono la base dell'Obesità, non ci si accorge si accumulano senza quasi rendersene conto. Selezione degli alimenti è importante ma non è unica strategia, l'assunzione di comportamenti corretti, l'attività fisica e il tenere conto nel computo giornaliero delle calorie anche di cio che si beve non solo quello che si mangia, sono importanti nello stesso modo. Sulle conseguenze dell'Obesità preferisco non aggiungere nulla immagini troppo esplicite.

Altro aspetto innovativo non trascurabile del programma è la comunicazione multimediale che ha avuto diversi mezzi di comunicazione, spot Tv, spot in metropolitana, stampa, radio, e in una buona percentuale il web, una pagina su youtube , facebook, per meglio condividere i contenuti anche in rete senza limitazione alcuna.

Nel primo spot, un ragazzo apre e consuma 16 bustine di zucchero e viene visto male dai due vicini di sedia che in realtà consumano la stessa "dose" di zucchero ma in una bevanda, come è facile ingannarsi!.

Nel secondo spot invece si vede di come nell'arco della giornata è possibile assumere 93 bustine di zucchero.

In etichetta gli zuccheri: bisogna prestare attenzione all'acquisto dei prodotti perchè spesso il metodo per diminuire la quantità dello zucchero è quello di nasconderlo in zuccheri, dal momento che gli ingredienti in etichetta vanno messi in ordine di grandezza, per evitare che lo zucchero sia il primo e il secondo ingrediente, vengono adoperati più zuccheri, in questo modo sembra che ce ne sia di meno non trovandolo all'inizio della lista degli ingredienti, invece bisogna sommare i vari nomi degli zuccheri , ecco indicazioni degli zuccheri :

Sciroppo di glucosio, destrosio, sorbitolo, mannitolo, amido, zucchero grezzo, melassa, sciroppo di malto, zucchero invertito, miele, fruttosio, zucchero liquido particolare attenzione deve essere posta allo sciroppo di glucosio fruttosio e all'uso di edulcoranti in particolare gli edulcoranti sintetici.

Post correlati: zucchero si zucchero no, bevande a 0% zucchero,

giovedì 10 febbraio 2011

Voi ce la mettereste la faccia? Produttori locali a km zero al supermercato, perchè mangiare frutta e verdure di stagione e locale

Prodotti globali e prodotti locali, un argomento molto discusso, a deporre a favore dei prodotti locali sono in genere le maggiori garanzie di sicurezza, la certezza e la riconoscibilità di chi li produce, il trasporto breve tra luogo di produzione e luogo di consumo, meno è il tempo tra raccolta e consumo e meno c'è perdita di nutrienti.

La consuetudine di consumare prodotti locali aiuta a consumare prodotti stagionali, si è passati dall'esclusivo uso di prodotti stagionali e locali in pochi anni al consumo di prodotti globali grazie ai nuovi sistemi tecnologici di refrigerazione, costi bassi di trasporto, i prodotti arrivano tutto l'anno e da tutto il mondo, possiamo mangiare ciliegie a Dicembre, sono aumentati l'uso dei fertilizzanti in agricoltura ma anche uso di "metodologie" per allungare la vita a frutta e verdura per affrontare i lunghi viaggi in cargo, sistemi non sempre innocui per la salute.


Questa nuova globalizzazione del mondo alimentare ha portato da una parte una più vasta varietà di frutta e verdura, una maggiore quantità ma anche a un nuovo modo di concepire l'agricoltura, lasciando ai paesi ricchi solo le produzioni più convenienti e relegando ai paesi del terzo mondo le produzioni meno renumerative e più difficile da coltivare, che per adeguarsi alle nuove richieste di mercato e alla domanda dei paesi ricchi, hanno abbandonato le colture tradizionali a favore di varietà di frutta e verdura a loro sconosciute.

Oggi andare a fare la spesa al super mercato vuole dire, i fagiolini dal Marocco, gli asparagi dal Messico, I carciofi dal Sudamerica, le fragole dal Libano, l'orata dalla Grecia, le mele dalla Cina, le arance del Brasile, i Limoni dall'Argentina.


Una delle iniziative più interesanti negli ultimi anni è il ricorso all'agricoltura locale, che da una parte valorizza il lavoro agricolo locale, che vede nei mercati e mercatini locali il principale canale di vendita. Da diversi anni ci sono i cosiddetti farmer market quasi in tutte le città, inoltre se si va in molti mercati in Inghilterra, Svizzera e Francia ci sono delle file di bancarelle nei mercati solo con prodotti locali di frutta e verdura fresca.Questa ha portato una nuova aria di freschezza ma sopratutto di sapore perchè con il passare degli anni la frutta era diventata senza sapore quasi plastificata.

Ad opporsi all'agricoltura locale tutta la Lobby delle aziende agroalimentari, le aziende di vendita di fertilizzanti e semi, le aziende della distribuzione che hanno fatto della globalizzazione il loro modello di business , ma soprattutto realizzano un mark up anche del 1000 % sul prezzo. Siamo tutti ben coscienti del fatto che la produzione locale non è sufficiente a coprire tutti i fabbisogni, non è la soluzione ma dalla produzione locale possono arrivare prodotti, mai si inizia e mai si evolve.

Ma non la pensano tutti cosi, qui in Svizzera a iniziare dello scorso anno, la famosa catena di Supermercati Manor, ha per sua politica voluto dare spazio ai prodotti locali, il successo è andato oltre qualsiasi previsione tanto che le richieste di prodotti locali sono aumentate del 300%, cosi ai primi produttori locali se ne sono aggiunti di nuovi diversi in ogni zona, Manor ha voluto fotografarli perchè non c'è migliore pubblicità per un prodotto che la faccia di chi lo fa e di chi lo produce, qualcuno si è messo anche la foto sul prodotto.


Per esperienza posso dire che ogni produttore che ho conosciuto, mette una tale passione in quello che fà, che spesso rispecchio il carattere del produttore, dal vino al formaggio, ai salumi ai dolci, tutte questi visi sono una fonte di fiducia illimitata.

Ma se queste facce non vi convincono ecco perchè mangiare frutta e verdure di stagione e possibilmente locale

- Per il gusto , niente di meglio che la frutta maturata sotto il sole naturale, il suo sapore non sara mai uguale alla frutta maturata nei frigoriferi, provare per credere!

- Per vivere più a lungo test in laboratorio su animali hanno dimostrato che il consumo di frutta e verdura fresca e di stagione si vive più a lungo.

- Per essere in buona salute
Uno dei principali principali strumenti di prevenzione contro lo sviluppo del cancro è il consumo regolare di frutta e verdura. Ma il frutto maturo in celle frigorifere o container perde il 70% delle vitamine e nutrienti e anche il 70% delle possibilità di prevenzione . L'irradiazione, il sistema che prolunga la vita delle frutta, su cavie ha diminuito il tempo di vita, provocato danni intestinali e aumentato il rischio di cancro.

- Perché sono meno costosi Il trasporto costa…

- Per pagare meno la benzina Il trasporto di frutta e verdura aumenta la domanda di benzina e di conseguenza il costo.

- Per fare una buona azione Frutta e verdura sono coltivati fuori stagione per la maggior parte in Africa, dove c'è poca acqua, i contadini sono sfruttati e in condizioni misere e le già poche terre coltivabili sono dedicate alle colture per i paesi ricchi, una povertà che cosi diventa infinita.

Acquistare prodotti locali perchè non contengono fungicidi, uno dei trattamenti chimici più importanti che vengono applicati dopo la raccolta per assicurare il loro trasporto e stoccaggio.

Ricordate sbucciare la frutta rimuove alcuni pesticidi (contatto cosiddetto), ma non quelle che entrano nella linfa della pianta, è consigliabile acquistare biologico. Molti esperti consigliano anche l'acquisto di cereali bio per evitare il cadmio.

Io li mangio perche sono buoni, io la mia foto ce la metterei.

lunedì 7 febbraio 2011

Nutella di Ferrero, dagli studi sulla prima colazione al marketing del Made in Italy. Una casalinga americana contro Ferrero.


Di nuovo Nutella, di nuovo Ferrero, con questo articolo apparso sul Corriere. A Giugno un intervista all’ Ansa che fa il giro del mondo, "Unione Europea è contro Nutella", era solo una norma per l’etichettatura che la Lobby delle aziende agroalimentari ha tentato di non fare approvare. Nutella di Ferrero si poneva come "vittima" delle norme emanate dall' Unione Europea, ma ottiene una grande pubblicità sulle ali di questa notizia.

Qualcuno in questi giorni ha fatto circolare la notizia che una signora americana, casalinga del Massachusetts o della California, ha denunciato Ferrero perché la Nutella favorisce l’Obesità, così sono apparse diverse news sui media "non richieste"in relazione ai studi della Nutella sulla prima colazione, tanto che qualcuno ha pensato che sia un nuovo modo per farsi pubblicità gratuita.

Non penso che sia il loro caso, è un uso distolto dei mezzi d' informazione e comunicazione. Nutella non ha bisogno di ricorrere a questi mezzi, altre aziende invece "fingono" un attacco una denuncia in modo da sbaragliare i possibili effetti di una campagna negativa contro il proprio prodotto e invece che subire della negatività e delle critiche la gestiscono a proprio piacimento, come ribadiamo non è il caso di Nutella, assolutamente no, ma visto che insiste sulla prima colazione e sulla salute qualche cosa la voglio dire.



Nella foto una famiglia russa che fa una colazione "mediterranea" fonte nutella.ru


1) Studi discutibili e porzioni improbabili?Il fatto che si sia uno studio o più pubblicati su riviste scientifiche non vuole dire nulla perché possiamo trovare oramai studi scientifici che dicono tutto e il contrario di tutto e su qualsiasi argomento vedi il latte che fa dimagrire. Studi scientifici a riprova della positività di un prodotto stanno perdendo sempre di più credibilità da parte dei consumatori. Sta perdendo credibilità anche chi li fà, che è ancora peggio! Nonchè tutte quelle riviste e giornalisti che pubblicano le cartelle stampe sugli studi delle aziende senza leggerli. In Francia un noto Farmaco è stato ritirato dal mercato in quando dannoso per la salute che vantava a supporto dell'efficacia uno studio medico scientifico condotto a Pisa e una serie di pubblicazioni dei studi su riviste scientifiche e che dire dei studi medici scientifici degli health claims bocciati dall'Efsa?

Una volta avere uno studio medico scientifico a supporto di un prodotto poteva essere considerato un valore aggiunto, oggi questo strumento sta perdendo validità, se a un prodotto ti dicono che è accompagnato con un allegato alla salute, lo si guarda con sospetto, ingiustificato ovvio. Per esempio lo studio di cui parla Nutella che fa un confronto fra colazione mediterranea e americana che all’interno della varietà inserisce anche una crema alla nocciola, ma da quando è tradizione della dieta mediterranea una crema alla nocciola nella prima colazione?

Nel caso di nutella la comunicazione ha sorvolato, non volutamente o per le meno il messaggio è stato poco compreso sulla frequenza e la quantità, sicuramente anche dalla signora americana casalinga del Massachusetts non avrà capito. Anche il cartello angolo colazione vede un po' troppo al centro la nutella, con una fetta enorme, una colazione un po' troppo abbondante che vede insieme a latte e succo di frutta, frutta fresca, pane burro e marmellata, pane e miele, nient'altro? Con quale frequenza è consigliabile ? Tutti i giorni? Cinque volte alla settimana, Quattro volte alla settimana, Due volte alla settimana, Una volta al mese, una volta all’anno, Una volta ogni cinque anni? Il termine "varietà" è di troppa facile interpretazione personale e può creare facilmente fraintendimenti.

I termini di Frequenza e Quantità dovrebbero essere spiegati meglio dalla comunicazione o magari sono spiegati e io non li ho capiti. Ma come la peso la Nutella ? La signora americana casalinga del Massachusetts sarà andata in tilt! Poverina. Magari avrà pensato, su ogni cucchiaino quanta mai ce ne può stare ? Un grammo, 15 grammi 15 cucchiaini, poi metti che mentre conti i cucchiai sbagli e ne scappa qualcuno in più. un attimo e il barattolo è vuoto. No, signora americana non si fa così, invece di 15 g sono 75g! Con questo voglio dire che è molto facile non tanto abusarne per golosità, ma sicuramente andare oltre le porzioni consigliate per sbaglio e confusione sull'interpretazione personale della frequenza e della quantità.


"nutrizionisti e pediatri daccordo con noi", calma non vi allargate troppo, vi siete messi seduti su un trespolo traballante, una parola in meno è meglio di una parola in più, siamo proprio sicuri che tutti i nutrizionisti e tutti i pediatri sono daccordo con voi? Avete fatto l'appello? Nessuno alimento di per sè fa ingrassare o dimagrire, dipende dalla dieta, dal consumo di calorie quotidiano, dal movimento fisico, non saltiamo il tutto dicendo basta 15 grammi, tutti gli alimenti troppo ricchi di grassi e zuccheri inevitabilmente inducono a un comportamento poco corretto nei confronti dell'alimentazione, poi marketing e pubblicità fanno il resto. Non mangiamo solo per le calorie e le vitamine mangiamo anche per il gusto e il piacere, chi acquista nutella guarda più a queste ultime che alla salute.

Così come molto genitori, quello che non gradisco è quando le aziende alimentari ti scaricano la responsabilità sull'educazione alimentare, ma tra televisione, riviste ecc che inducono i ragazzi verso prodotti e comportamenti poco sani è dura imporsi, molte aziende inoltre ti consigliano porzioni dai 10 ai 30 grammi, porzioni poco reali di consumo, i genitori vanno aiutati in questo percorso e non additati come dei mostri.

2) Le contraddizioni in termine di marketing dell'azienda. Consumo misurato e consumo smisurato.
Ferrero
non fa solo Nutella ma anche altri prodotti prendiamo per esempio l’ovetto kinder , incentiva il consumo nei ragazzi con la sorpresa e i pupazzetti o giocattoli, la voglia di collezzionarli si trasforma in richiesta di acquisto da parte dei bambini, non è illegale sia ben inteso ma in termini di marketing è una contraddizione del marchio che da una parte punta su un consumo sano, un consumo misurato per la prima colazione ma dall’altra punta al consumo smisurato tramite l’incentivo al consumo di cioccolato, la signora americana casalinga del Massachusetts, sarà rimasta confusa perché i due prodotti sono della stessa azienda e tutti percepiscono un tutt’uno e non una comunicazione differente, sembra che in Ferrero non c'è coordinazione tra i diversi marchi in termine di comunicazione.



Una famiglia americana che fa una colazione "mediterranea" fonte www.nutellausa.com


3) L’attacco patriottico, ma quanto Made in Italy c'è in Ferrero?
" Un attacco all’Italia e al Made in Italy", no assolutamente, mica tutte le aziende made in Italy fanno prodotti ricchi di Zuccheri e Grassi? E poi Ferrero S.p.A. è posseduta al 100% dalla “P.Ferrero & C.”, che fa capo a sua volta al gruppo Ferrero International SA che ha sede in Lussemburgo, ha 18 stabilimenti nel mondo e solo 4 in Italia, uno stabilimento aperto recentemente in Unione Sovietica a Vladimir di grandi proporzioni, solo per i mercato russo?

Se Ferrero International Sa ama cosi tanto l’Italia, dove sostiene di avere la direzione della multinazionale, perché non investe in stabilimenti produttivi in Italia, oltre i 4 che ha già ? Anche in Italia ci sono giovani e non giovani disoccupati, visto che si sostiene che è attaccata perché italiana, sarebbe bene che realizza i prodotti anche in Italia. Ma se vuole essere più italiana e garantire più posti di lavoro in Italia, tutti noi siamo più contenti.

Prodotto Italia e sinonimo di prodotto di qualità, ma molte aziende sfruttano la nomea di "Made in Italy" , non è il caso di Nutella. Io non discuto la libera scelta imprenditoriale di fare realizzare i prodotti dove si vuole ma questi non devono essere dichiarati made in Italy, anche se li realizza un azienda d'origine italiana. Esempio se fai un Panettone Milanese in Brasile, sarà si Panettone Milanese con la ricetta originale ma Made in Brasile. Se per caso il cacao viene dal centro africa, lo zucchero dal Brasile, il latte in polvere dalla Nuova Zelanda, le nocciole dalla Turchia, Olio di Palma dall'Indonesia, viene prodotta in Usa o in Russia, cosa c'è di Italiano ? La ricetta originale è italiana ma si può ancora considerarla tale? . Se tutte le aziende italiane che sbandierano Made in Italy avessero investito in Italia, non ci sarebbe il problema della disoccupazione.
Ma oggi c'è la globalizzazione, siamo cittadini del mondo qualcuno potrebbe obiettare, appunto se un prodotto lo fai in Russia, perché lo vendi come "Made in Italy" se siamo cittadini del mondo? Io penso che se non ci investi tu nel tuo paese che ti dai tante arie del Made in Italy, perché ci dovrebbero investire gli altri?

4) In sintesi, quando le comunicazioni "non sono chiare" possono creare dei fraintendimenti e uno rischia "non volendo" di pensare che la Nutella faccia ingrassare!

Signora Americana, casalinga del Massachusetts che ha denunciato Nutella, è proprio sicura che sia questo prodotto ricco di zuccheri e grassi saturi che hanno fatto ingrassare i suoi figli? Non per cattiveria ma non è che i prodotti americani siano proprio questo esempio di prodotto sano e equilibrato non è che il burro di arachidi sia molto meglio.

Poi guardi se lei l'ha denunciata perché italiana, magari perché gli italiani non le sono simpatici, oppure ha dei vicini di casa oriundi italiani un po' rumorosi che le calpestano tutti i giorni i fiori del giardino, ha sbagliato, Ferrero International Sa ha sede in Lussemburgo, viene prodotta direttamente in Usa, di italiano non so che cosa ci sia.


Scherzi e ironia a parte, abbiamo un po' scherzato per alleggerire l'argomento, fermo restando che personalmente non trovo particolarmente indovinato il claim "nutella e prima colazione" ma chi l'ha pensato non aveva molta fantasia. Non trovo che si adatti alla mia prima colazione, si tratta di un prodotto che può essere consumato ogni tanto ma non abitualmente. Io la nutella la compro ogni tanto una o due volte all'anno, perché mi piace ogni tanto mangiarla su una fetta di pane, la mangio per il piacere, ma le motivazioni legate alla salute mi fanno più che sorridere e non dico altro, anche qualora fossero firmate da un premio Nobel!


sabato 5 febbraio 2011

È possibile evitare che il mio bambino diventi allergico o sviluppi un' allergia?


Le allergie che compaiono inizialmente nella prima infanzia sono le allergie alimentari come l’allergia al latte, all’uovo, al pesce ai vari tipi di frutta a guscio come arachidi e noci che provocano edema, choc e crisi d’asma, segni però comuni alle allergie ambientali, che in genere compaiono più tardi, con sintomi come la rinite e asma dovute pollini, acari della polvere, peli di animali domestici. Anche la comparsa di un eczema può essere frequentemente associato a un' allergia alimentare, ma anche agli acari della polvere. Importante e che vi rivolgiate in caso di dubbio al vostro medico di fiducia, in questo caso al pediatra che segue il bambino, vi aiuterà nella diagnosi e all' esclusione di altre malattie.

Cara Alessandra, non mi hai parlato di un allergia specifica quindi devo stare sul generale, quando mi inviate una domanda se riuscite ad essere più precisi sono in grado di fornire una risposta più completa.

Sulla base di alcune statistiche , è stato stimato che le allergie alimentari interessano dal ’1-2% della popolazione adulta anche se la percezione è maggiore anche perché si confonde spesso l’allergia con l’intolleranza. L’incidenza delle allergie è più elevata tra i bambini piccoli, con una stima tra il 4 e il 8%. Fortunatamente, l’ipersensibilità verso alcuni allergeni viene superata nella seconda infanzia, quando il sistema immunitario è più forte. Per esempio le allergie infantili all’uovo e al latte vaccino possono scomparire, anche se non sempre, le allergie alle noci, ai legumi, al pesce e ai molluschi dovremo imparare a conviverci. Oggi come abbiamo visto con l’intolleranza al glutine, c’è una vasta offerta di prodotti, e si può avere una vita normale, non bisogna drammatizzare.

Io penso che la tua preoccupazione sia dovuta al fatte che magari in famiglia tu stessa o il tuo compagno siete allergici. La presenza di casi in famiglia è uno dei fattori di probabilità, per esempio se si ha un genitore allergico il rischio di sviluppare un’allergia alimentare è due volte superiore rispetto ai neonati i cui genitori non soffrono di allergie. Nel caso in cui entrambi i genitori sono allergici, il rischio aumenta da quattro a sei volte. Questo non deve essere vissuto come un complesso di colpa, sulle cause delle allergie esistono delle ipotesi e non molte certezze.

È solo una probabilità, possiamo dire per semplificare che si è evidenziata una “predisposizione genetica” , questo non indica che nel corso della vita per diversi situazioni ambientali e non si possa sviluppare per diversi motivi un allergia o un intolleranza senza che alcun genitore ne sia a conoscenza sono diverse le situazioni ambientali messe sotto accusa che mandano in tilt il nostro sistema immunitario, si è parlato spesso dell' inquinamento, il cambiamento climatico, additivi alimentari, uso eccessivo degli antibiotici e dei vaccini .

Non c’è una terapia preventiva, l’accortezza o meglio la precauzione sta nell’individuare quando un bambino “a rischio” e con attenzione lo si tiene lontano dagli “allergeni” affinchè non abbia un sistema immunitario più forte, in modo che l'impatto con allergene sia il meno problematico possibile, per esempio è previsto un introduzione graduale degli alimenti nello svezzamento dai meno allergizzanti ai più allergizzanti, mentre per le cause da allergie ambientali con una buona profilassi si può ridurre l’esposizione e quindi il rischio.

Ci sono una serie di comportamenti che mirano a prevenire o meglio creare un ambiente ostile al suo sviluppo come per esempio da diversi studi si è potuto notare che più l’allattamento al seno e prolungato maggiore è la possibilità di ritardo l'esposizione agli allergeni per le allergie alimentari.
Il fumo passivo per esempio si è dimostarto incidere negativamente, evitare di portare il bambino fuori nelle ore di traffico più intenso, piccoli comportamenti che possono giovare.

Si sono avviati alcuni percorsi di ricerca negli ultimi anni che includono modifiche della dieta dalla madre o del bambino nell’infanzia ma al momento non hanno dato dei risultati importanti, basta attenersi alle indicazioni del medico di fiducia sono più che sufficienti. Alcuni test sono stati condotti su alucni tipi di probiotici, in teoria alcuni probiotici possono favorire la modifica della flora intestinale e rinforzare il sistema immunitario, alcune di questi studi hanno dimostrato efficaci su un eczema ma non in molti altri casi, è difficile pertanto generalizzare e non mi sento di consigliarlo.

Rivolegersi a un centro specializzato se indicato dal Pediatra , dove ci sono dei percorsi di immunoterapia che mirano a rinforzare il sistema immunitario, per ridurre il rischio di sviluppo di nuove allergie, episodi d’asma nei bambini , esistono negli ospedali degli ottimi centri con diverse figure professionali, dall’allergologo al dietologo e al nutrizionista che in caso di allergia alimentari saprà farvi una dieta senza escludere alcun nutriente e fornire consigli di variazioni e alimenti sostitutivi.

I genitori hanno oggi la possibilità di agire bene per ridurre al minimo l’impatto delle allergie nella vita del bambino, ovviamente siamo tutti in attesa dal mondo scientifico di buone notizie.

Sintomi frequenti di allergie alimentari

Sintomi respiratori

Congestione nasale, sternuti, asma, tosse, respiro affannoso

Sintomi cutanei
Gonfiore di labbra, gonfiore di bocca, orticaria, eruzioni cutanea, eczema prurito

Sintomi gastrointestinali
Crampi diarrea nausea vomito coliche gonfiore di stomaco

Non vanno sottovalutati nei bambini le perdite di peso, mancanza di appetito, e parametri di crescita inferiori alla media


Comportamenti da adottare per i bambini a rischio allergia ai pollini

evitare l'areazione di ambienti durante le ore più calde
usare i condizionatori d'aria
evitare viaggi in macchina con i finestrini aperti
evitare gite all'aperto in primavera
se possibile un soggiorno marino durante il periodo dei sintomi.

Comportamenti da adottare in caso di allergia al pelo e forfora di animali domestici

Se possibile allontanare l'animale a casa dei nonni oppure evitare di farlo andare nel locale dei bambini
Far lavare l'animale spesso almeno ogni mese
Ridurre al minimo nell'ambiente divani e mobili imbottiti
Lavare frequentemente fodere di divani e poltrone.

Comportamenti che possono aiutare nelle per prevenire la rinite

Fare in modo che in casa non vi siano ristagni di umidità o areare spesso i locali
Togliere dall’arredamento domestico moquettes, tappezzerie in stoffa, tappeti, tende
Esporre tutti i giorni all'aria e al sole cuscini e materassi e batterli
Per gli indumenti in lana lavarli a temperature superiori ai 60°
Nelle pulizia di casa togliere la polvere dai mobili con panno umido
Tra i giocattoli evitare i peluche o lavarli frequentemente a 60°
Vacanze meglio in montagna sopra i 1200 metri di altezza
Usare gli acaricidi
Evitare di fumare in presenza di una persona che soffre di allergia;
Evitare di uscire ore più calde e ventilate del mattino e della sera, quando i pollini vengono trasportati su e giù nell'atmosfera dalle correnti d'aria
Lavare i capelli perché possono ritenere i pollini
Entrati in casa calzare un altro paio di scarpe subito dopo essere entrati in casa:
Riporre quelle che si indossavano in un ripostiglio, si evita cosi di trasportare particelle allergizzanti nelle stanze
Eliminare, dove è possibile, tessuti e arredi che trattengono la polvere: tappeti, moquette, tendaggi

Domanda di Alessandria M.