martedì 27 luglio 2010

La speculazione finanziaria sul cacao, cioccolato mio quanto mi verrai a costare?

Oggi la speculazione finanziaria si è spostata dalla speculazione sui titoli azionari alla speculazione sulle materie prime in particolare sulle derrate alimentari, questo è il modo in cui hanno i fondi di investimento, la possibilità di rifarsi delle perdite subite da investimenti poco accorti. Il problema è che le conseguenze di questa speculazione le pagheremo un po' tutti, perchè i limiti e regole tanto promesse da Obama e dagli istituti economici internazionali non sono mai state approvate, nonostante i flop del 2001 e del 2008 delle borse, rendendo lecite le speculazioni dul mais, cereali, riso e zucchero.

Di questi giorni la notizia che un fondo londinese, nel giro di poche ore, dalla notizia che la produzione di cacao in Costa d'Avorio sarebbe stata leggermente inferiore alle attese, ha acquistato 241.000 tonnellate di fave di cacao per 900 milioni di euro, in pratica l'eccedenza delle fave di cacao dei stati africani che da soli rappresentano il 69% del mercato delle fave, l'effetto sui mercati sulle borse di Londra e New York è stato immediato, raggiunto il prezzo più alto delle fave di cacao degli ultimi 30 anni.

Antony Ward questo è il nome di colui che ha acquistato la partita per Almarajo Holding, non è nuovo a manovre speculative nel 2002, sempre con le fave di cacao nel acquisto 200.000 tonnellate attese il prezzo più alto e ha venduto, dopo due mesi, rimettendole sul mercaro ad un prezzo maggiore del 30%! In una recente intervista al Telephaph ha dichiarato che continuerà questa sua manovra speculativa anche su altri prodotti alimentari in quanto è più redditizia degli investimenti in borsa e con il ricavato investirà in strutture nei paesi africani (ci dobbiamo credere?).

Il mercato del cacao non è un mercato molto grande ed è facilmente preso di mira dai speculatori. Il prezzo del cacao è prevalentemente influenzato da fattori esterni alla produzione, più che dal rapporto domanda offerta , la riserve o il ristagno della produzione precedente pesa sui prezzi nuovi abbassandoli, mentre invece la mancanza di riserve sul mercato farà alzare i prezzi, questo è ciò che ha fatto il Signor Ward, toglie dal mercato l'eccedenza degli anni precedenti, questo ha fatto schizzare i prezzi delle fave di cacao. Una turbativa del mercato per fare alzare i prezzi.


Il cacao viene coltivato in Africa Occidentale, America Latina e Asia. Gli otto più grandi paesi produttori di cacao sono ora in ordine decrescente, Costa d'Avorio, Ghana, Indonesia, Nigeria, Camerun, Brasile, Ecuador e Malesia (nel grafico sopra i paesi produttori). Insieme, essi rappresentano il 90% della produzione mondiale. Costa d'Avorio e Ghana rappresentano il 59% della produzione se mettiamo insieme anche i paesi di Nigeria e Camerun sono il 69% della produzione, questi paesi politicamente sono caratterizzati da una grande istabilità politica, economica e soprattuto democratica.

Per quanto riguarda invece le esportazione di fave di cacao, i paesi africani esportano prevalentemente in Europa, con piccole quote per Stati Uniti e Giappone.
Le aziende che invece lavorano le fave di cacao in pasta di cacao sono 5 : Callebaut, ADM, Cargill, Nestlé e Hamester che lavorano il 70% delle fave di cacao, mentre invece 5 che sono l'80% del mercato sono le multinazionali di commercializzazione : Hershey, Mars e Kraft Foods, Nestlé e l'italiana Ferrero.

Nella grafico sotto i paesi consumatori:



In sintesi proprio perchè i soggetti che gestiscono le fave di cacao sono pochi è molto facile che questi si mettano daccordo affinchè i prezzi salgono o scendono a secondo della loro convenienza, impossibile parlare di libero mercato, la mancanza di regole internazionali richiesta dalla Fao sugli alimenti è rimasta inevasa e la speculazione sui prezzi degli alimenti aumenta prepariamoci a pagare di più quel piccolo piacere quotidiano.

domenica 25 luglio 2010

Troppi omega 6 e pochi omega 3 promuovono l'obesità attraverso le generazioni


Una recente ricerca pubblicata nell’ultimo numero della rivista American Journal of Lipid Research, ha imputato lo sviluppo dell’obesità allo squilibrio nell’ alimentazione nel rapporto tra omega 6 e omega 3. Secondo lo studio presentato dal professor Gerard Ailhaud (Università di Nice-Sophia Antipolis in collaborazione con CNRS, INRA), lo squilibrio del rapporto omega 6 e omega 3, promuove l'obesità da una generazione all'altra. Per la dimostrazione, i ricercatori hanno esposto quattro generazioni di cavie a una dieta di tipo occidentale, replicando lo squilibrio tra omega-6 e 3 (10/1). Hanno notato che le cavie hanno gradualmente aumentato di peso nelle diverse generazioni.

Come spiegare questa trasmissione da una generazione all'altra? Probabilmente di origine epigenetica: vale a dire che il patrimonio genetico (genoma), non è stato modificato, ma il funzionamento di alcuni geni è alterato poiché sono regolati dall’alimentazione..

L'omega 6 e omega 3, sono acidi grassi polinsaturi sono essenziali per il corpo umano che non è in grado di produrre e bisogna introdurli con l’alimentazione.

Negli ultimi decenni, l'obesità è aumentata ma allo tempo stesso il tipo di grasso è cambiato. Secondo i ricercatori molto è dovuto all’aumento nell'alimentazione di omega 6 a svantaggio dell’ omega-3.

Aumento omega 6 nella dieta - che interessa tutti i paesi sviluppati - è legata alla catena alimentare da animali da allevamento, l’erba è molto ricca di Omega 3, ma oggi per ragioni di produttività gli animali vengono alimentati con farine di mais che sono ricche di omega 6.

In modo molto semplice l’introduzione di un po’ di farina di semi di lino per l'alimentazione animale potrebbe ripristinare l'equilibrio oméga 6 e omega 3.

Il rapporto Omega 6/Omega 3 è triplicato o quadruplicato in quarant'anni, negli Stati Uniti è di 40 a 1 in Europa la media è di 10/1.
Fabbisogno giornaliero di nutrienti LARN (1997):
omega 6: 1-2 % dell'energia/die (circa 5-6 g/die)
omega 3: 0.2-0.5 % dell'energia/die (circa 1-1.5 g/die)
il rapporto ottimale è quindi di 6 a 1.

Omega-3 sono presenti nei semi di lino, colza e pesci grassi (salmone, sardine e sgombri sono ricchi), pertanto la raccomandazione di mangiare questo tipo di pesce una o due volte alla settimana è una raccomnadaizone valida sia per coloro che seguono una dieta ipocalorica o coloro che seguono un alimentazione equilibrata.

martedì 20 luglio 2010

Kid Essentials Nestlè, health claim ritirato

Anche Nestlé costretta a ritirare dossier sugli health claims in merito al prodotto Boost Kid Essentials, destinato ai bambini 1-13 anni, la pubblicità affermava che il prodotto aveva il compito di rafforzare il sistema immunitario con una bevanda con probiotici. Il ritiro è avvenuto dopo che la Federal Trade Commission degli Stati Uniti (FTC) ha verificato la "non veridicità" del claim, pertanto Nestlè non potrà più sostenere " che BOOST Kid Essentials riduce il rischio di raffreddori, influenza e altre infezioni del tratto respiratorio superiore!"

Quando purtroppo si parla di Alimenti Funzionali e di Probiotici, si scivola sempre su questi argomenti, pubblicità ingannevoli, dossier di health claims ritirati, le aziende si distinguono per un comportamento troppo disinvolto come per Danone e la vicenda Activia.

Questo perchè si investe milioni di euro su dei presupposti che non sono corretti, ho visto spesso fare degli studi clinici sull'acqua calda, perchè c'era un azienda che finanziava un progetto, troppi studi creati ad hoc per ottenere un risultato concordato con l'azienda e diciamolo pure Istituti e ricercatori "troppo disponibili" con le aziende, non sono tutti cosi bene inteso, ma a volte di fronte a certi studi ti cadono le braccia.

Io ho rinunciato a un contratto vantaggioso con un azienda che voleva che dichiarassi che il suo prosciutto cotto era magro e invece non lo era, ma quanti si sarebbero comportati allo stesso modo, in un periodo di crisi? (Hanno trovato chi glielo ha dichiarato e firmato!)

Il ritiro dei Dossier, come il caso Activia, è una via un po' facile, una volta presentati non dovrebbero essere ritirati e ri presentati, si può aggiungere al limite qualcosa, ma non può dare risultati diversi uno studio di tre anni dopo un mese. Dovrebbe essere consentito anche a noi consumatori, che se il prodotto non ci piace, non ci da esiti promessi, di restituirci i soldi, no?

Il tema del "rinforzamento delle difese immunitarie", è questo un cavallo di battaglia molto abusato nella pubblicità, sul mercato internazionale non si contano i prodotti che evocano questo presunto rafforzamento, senza fornire tuttavia nessuna garanzia, sull'argomento ci torneremo a Settembre, quando saremo inondati di prodotti anti influenzali.

Sul mercato internazionale per i bambini sono due i prodotti leader: Boost Essentials Kids della Nestlè e Pediasure della Abbott( ndr. per il heath claim pediasure parla di aiuto delle crescita e non di rinforzamento del sistema immunitario, prodotto più o meno simile ma comunicazioni diverse).

Per chi si mettesse all'ascolto per la prima volta ricordo che questi prodotti non sono necessari, a meno che non esiste una patologia o una condizione diagnosticata da un Medico Specialista in Pediatra, un'alimentazione equilibrata con 5 porzioni di frutta verdura, più attenta ad alcuni alimenti piuttosto che altri, uno stile di vita attivo, contribuisce in modo sufficiente al rinforzamento delle difese immunitarie.

L'utilizzo di questi prodotti richiede attenzione, perchè sono ricchi di zuccheri e non cosi semplice inserirli nell'alimentazione quotidiana, hanno un costo piuttosto alto, il rapporto costo/benefici per il consumatore è piuttosto basso, se poi devo essere sincero utilizzo di Kids Essentials Nestlè come sostituto dei pasti non mi convince, quale è l'indice di sazietà? Non c'è masticazione! Non sono daccordo sui sostitutivi dei pasti per gli adulti, lo posso essere per i bambini?

Per saperne di più
:

Ingredienti di boost Essential Kids (tutti naturali!!) al cioccolato: Boost Kid Essentials Chocolate Ingredients : WATER, SUGAR, MALTODEXTRIN, FRUCTOSE, SODIUM CASEINATE (MILK), HIGH OLEIC SUNFLOWER OIL, SOYBEAN OIL, COCOA PROCESSED WITH ALKALI, MEDIUM CHAIN TRIGLYCERIDES, WHEY PROTEIN CONCENTRATE, CALCIUM CASEINATE AND LESS THAN 0.5% OF CALCIUM PHOSPHATE TRIBASIC, CELLULOSE GEL, POTASSIUM CITRATE, SOY LECITHIN, MAGNESIUM PHOSPHATE TRIBASIC, CHOLINE CHLORIDE, NATURAL AND ARTIFICIAL FLAVOR, SODIUM CHLORIDE, CARRAGEENAN, ASCORBIC ACID, CELLULOSE GUM, TAURINE, M-INOSITOL, ALPHA TOCOPERYL ACETATE, FERROUS SULFATE, ZINC SULFATE, NIACINAMIDE, L-CARNITINE, CALCIUM PANTOTHENATE, VITAMIN B6 HYDROCHLORIDE, THIAMINE HYDROCHLORIDE, COPPER GLUCONATE, MANGANESE SULFATE, RIBOFLAVIN, BHA/BHT (TO PRESERVE FRESHNESS), VITAMIN A PALMITATE, BETA CAROTENE, FOLIC ACID, BIOTIN, CHROMIUM CHLORIDE, POTASSIUM IODIDE, SODIUM MOLYBDATE, SODIUM SELENITE, VITAMIN K1, VITAMIN D3, VITAMIN B12.

Ingredienti di Pediasure della Abbott: WATER, SUGAR (SUCROSE), CORN MALTODEXTRIN, MILK PROTEIN CONCENTRATE, HIGH OLEIC SAFFLOWER OIL, SOY OIL, WHEY PROTEIN CONCENTRATE, MEDIUM-CHAIN TRIGLYCERIDES; LESS THAN 0.5% OF: SOY PROTEIN ISOLATE, SHORT-CHAIN FRUCTOOLIGOSACCHARIDES, NATURAL AND ARTIFICIAL FLAVORS, CELLULOSE GEL, MAGNESIUM PHOSPHATE, POTASSIUM CITRATE, POTASSIUM CHLORIDE, CALCIUM PHOSPHATE, CALCIUM CARBONATE, POTASSIUM PHOSPHATE, SALT (SODIUM CHLORIDE), CELLULOSE GUM, CHOLINE CHLORIDE, SOY LECITHIN, MONOGLYCERIDES, C. COHNII OIL, ASCORBIC ACID, m-INOSITOL, POTASSIUM HYDROXIDE, CARRAGEENAN, TAURINE, FERROUS SULFATE, dl-ALPHA-TOCOPHERYL ACETATE, L-CARNITINE, ZINC SULFATE, CALCIUM PANTOTHENATE, NIACINAMIDE, MANGANESE SULFATE, THIAMINE CHLORIDE HYDROCHLORIDE, PYRIDOXINE HYDROCHLORIDE, RIBOFLAVIN, CUPRIC SULFATE, VITAMIN A PALMITATE, FOLIC ACID, CHROMIUM CHLORIDE, BIOTIN, POTASSIUM IODIDE, SODIUM SELENATE, SODIUM MOLYBDATE, PHYLLOQUINONE, CYANOCOBALAMIN, AND VITAMIN D3.
CONTAINS SOY AND MILK INGREDIENTS.


Ps: mio figlio sta bene dopo la botta alla testa, solo un grande spavento, dopo qualche giorno di coma è fuori pericolo grazie dei messaggi a tutti!

mercoledì 14 luglio 2010

Unione Europea, degli OGM se ne lava le mani?


Bruxelles vuole consentire agli Stati la discrezionalità della coltivazione OGM , è in corso la revisione della direttiva del 2001 che disciplina la coltivazione di OGM nell'Unione Europea, l'intenzione è quella di lasciare ai stati membri la facoltà delle decisione della coltivazione.
La procedura attuale non brilla per la sua trasparenza ed efficacia, dalla sua entrata in vigore, il sistema ha contribuito a consentire la coltivazione di due OGM, il mais OGM Monsanto 810 e più recentemente, la patata Amflora, per scopi industriali .

Il 2 marzo scorso l'esecutivo Ue ha annunciato l'intenzione di rivedere la direttiva, sostenitori del nuova revisione sono : Austria e Paesi Bassi.
Austria è interessata a mantenere la clausola di salvaguardia che gli permette di vietare questa cultura nel proprio territorio, mentre i Paesi Bassi sono pro - OGM. La direttiva rivista mira a mantenere lo stesso meccanismo d' autorizzazione delle colture OGM. Tuttavia, la modifica di un articolo, lascia agli Stati membri il diritto di vietare la coltivazione di un OGM autorizzato, senza dover giustificare la propria decisione agli altri paesi membri.

Se l'idea sembra interessante, all'atto pratico può creare qualche problema, il più grande produttore di OGM, la Spagna ha denunciato la confusione che potrebbe nascere dalla frammentazione del mercato.
Al momento L'Unione europea importa colture geneticamente modificate pesantemente e soprattutto i semi di soia per l'alimentazione animale, ma anche soia utilizzata nella fabbricazione di molti prodotti alimentari.

Nel mondo sono 134 milioni di ettari di colture geneticamente modificate nel 2009 in aumento rispetto ai 125 milioni nel 2008, secondo i dati recenti della ISAAA Association (Servizio Internazionale per l'Acquisizione delle Applicazioni Agri-biotech). Con 64 milioni di ettari coltivati, gli Stati Uniti sono i campioni di OGM. Le superfici sono aumentate considerevolmente in Brasile nel 2009 (+35%), tanto che il paese ha superato l'Argentina come il secondo paese con 21,4 milioni di ettari, 21,3 milioni di ettari sono coltivati in Argentina, e 8,4 milioni in India. In Europa, sono 94.750 ettari, con 76.000 ettari, la Spagna è il principale produttore di OGM nell'Unione europea, davanti a Portogallo e Repubblica Ceca

Il problema è che manca una politica europea univoca sugli OGM, nemmeno però si può vietare la coltivazione OGM sul proprio territorio e poi importare da altri paesi, questo non è un atteggiamento coerente e responsabile.
Sembra che l'Unione Europea non voglia fare una scelta e cerca di scaricare la responsabilità sui singoli stati, che senso avrebbe autorizzare colture Ogm se nessuno degli stati membri autorizza la coltivazione? Una politica di piccoli passi per fare accettare i prodotti OGM? Le mezze vie non premiano mai nè in un senso e nè in un altro!


PS: Chiedo scusa per il ritardo dei post, una persona della mia famiglia è in ospedale e richiede attenzione, farò qualche post in meno questo mese, so che capite tutto al volo e che non mi devo giustificare, ringrazio dei messaggi d'affetto che mi avete inviato.

Fonte: les echos, Clive James/ISAAA

martedì 6 luglio 2010

Il Resveratrolo contenuto nel vino, fa dimagrire, è vero?



Domanda di Mara C. : Ho letto che il Resveratrolo contenuto nel vino, fa dimagrire , è vero? Per avere un azione dimagrante quanto bisogna assumerne?

Risposta: Questo è il periodo delle diete lampo, cioè quelle prima della prova costume, la speranza di perdere un po' di chili con poco sforzo. Come nel caso di altre sostanze cosi nel resveratrolo non esistono ancora prove del loro ruolo "dimagrante". Al momento solo una dieta ipocalorica equilibrata accompagnata con dell' esercizio fisico ha fornito dei buoni risultati. Come per gli alimenti in una dieta ipocalorica bisogna tenere conto anche delle bevande nel computo delle calorie giornaliere, su quanto vino bere rimando al post: Il vino fa bene o fa male?

Tuttavia in quello che lei afferma Mara non è del tutto errato. Il Resveratrolo è gia ampiamente studiato, si trova naturalmente nei vini rossi, nell'uva, arachidi e cacao. In vent'anni di studio questa molecola che appartiene alla famiglia dei polifenoli è stata oggetto di più di 3.000 pubblicazioni scientifiche.

Diversi studi hanno evidenziato il ruolo di protezione degli anti-ossidanti, di cui i polifenoli, nei confronti delle malattie cardiovascolari e tumori (anche se io personalmente non condivido queste tesi). Resveratrolo fornite dal consumo regolare di vino sarebbe una spiegazione biologica per il paradosso francese, cioè una bassa mortalità cardiovascolare e una dieta ricca di grassi. Altri studi hanno anche evidenziato i benefici della longevità, le malattie neurodegenerative, diabete e obesità.

L'ultimo studio, pubblicato sulla rivista BMC Physiology, fornisce nuovi dati che mostrano che la supplementazione con resveratrolo ha ridotto significativamente l'aumento di peso, grazie un aumento delle spese energetiche in particolare del metabiolismo a riposo e un ruolo interessante come soppressore dell' appetito.

Da doversi anni lavora su questo argomento il Prof. Johan Auwerx, École Polytechnique Fédérale di Losanna, il quale aveva stabilito una relazione tra l'obesità e le proprietà del resveratrolo. Il prof. Auwerx ha individuato una molecola di sintesi, il TRS 1720, una sorta di super-resveratrolo, di cui sono in corso ricerche sugli esseri umani in malattie come il diabete e malattie cardiovascolari. Inoltre , il dottor Auwerx sta cercando di sviluppare un integratore alimentare contenente resveratrolo. Ma è ancora lontano dall'essere pronto, perchè nel corpo umano il resveratrolo è in bassissima biodisponibilità metabolica (l'organismo umano lo espelle in brevissimo tempo) e si ha inoltre una scarsa conoscenza degli effetti collaterali della somministrazione prolungata.