lunedì 6 dicembre 2010

Alimentazione e cancro: menù tossico 128 residui chimici di sostanze dannose per la salute

Questo blog ha pubblicato diversi post sul rapporto tra alimentazione e cancro, talvolta anche in forma ironica il tentativo è quello di parlare di cose importanti ma con un po’ di leggerezza. Ho cercato di divulgare gli aspetti che costituiscono i rischi ambientali in particolare quelli che sono legati in qualche modo all'alimentazione. Un nuovo studio che mette in luce i rischi tra alimentazione e ambiente in relazione con il possibile sviluppo del cancro è stato pubblicato settimana scorsa dall’ Associazione Generazioni Future in collaborazione con il WWF e l'Environmental Health Network , lo studio è stato svolto su un paniere di prodotti acquistati al supermercato seguendo le linee di nutrizione guida, che dovrebbe essere la dieta equilibrata media di un bambino di dieci anni. I prodotti sono stati analizzati da 4 laboratori diversi, che cosa hanno trovato?

128 residui chimici nel menù in un giorno, un cocktail di sostanze chimiche inquinanti come pesticidi, PCB, diossine, metalli pesanti . I risultati di queste tracce hanno sorpreso i stessi laboratori qualche esempio:

Prima colazione : latte, pane, burro, marmellata, succo di frutta o spremuta, contiene non meno la presenza di 24 sostanze cancerogene e 19 perturbatori endocrini.

Pranzo : lattuga, pomodoro, tonno, fagioli, carne macinata, uva, pane, acqua di rubinetto, 33 tra agenti cancerogeni e perturbatori del sistema endocrino.

Cena : indivia, salmone, riso basmati, limone, formaggio, pesce e pane integrale: 37 agenti cancerogeni e interferenti endocrini

Gli spuntini e la merenda : non sono risparmiati mele e smoothie con residui di sei pesticidi, tra cui uno vietati nell’Unione Europea in particolare uno smoothie fragola-lampone conteneva residui di cinque fungicidi di cui uno vietato in Unione Europea.
In un solo giorno un bambino di dieci anni può ingerire 128 residui chimici, 36 differenti pesticidi, 47 sostanza cancerogene sospette, 37 perturbatori endocrini

Dobbiamo preoccuparci?
Io penso di sì, anche se nella maggior parte dei casi, il limite legale di ciascun elemento e residuo chimico non viene superato, ad eccezione di alcuni. Il problema è che le normative non tengono conto delle sinergie derivanti dall'ingestione di questi contaminanti. In nome del principio di precauzione, le tre associazioni chiedono quindi vietare l'uso di pesticidi, additivi cancerogeni e perturbatori endocrini rintracciati e di non attendere studi conclusivi sulla loro pericolosità.

Lo studio vuole porre l’attenzione sul rapporto tra sviluppo del cancro e ambiente, mentre le ricerche per forze di cause maggiori sono lente, lo sviluppo del cancro è molto più veloce e al dramma umano si coniuga anche il il costo finanziario al sistema sanitario.

Con questo non voglio dire che la responsabilità sia esclusiva dell'alimentazione, ho più volte indicato che le cause sono molteplici ma l'aumento del numero dei casi si cancro sia nei bambini che negli adolescenti pone una riflessione sulle possibili cause, pertanto ridurre quelli che sono gli eventuali rischi di qualsiasi natura dovrebbe essere una priorità dei sistemi sanitari nazionali

Secondo l'ultima indagine da parte dell'Unione Europea, il 78% dei cittadini europei sono preoccupati per residui di pesticidi nella frutta, verdura o cereali, e le sostanze inquinanti che possono contenere carne e pesce. 48% di loro ritiene che le autorità pubbliche dell'Unione Europea non adottano misure sufficienti per proteggere i consumatori dai rischi.

Esiste un problema di globalizzazione in quanto i paesi dell’Unione Europea non producono tutto, non è un caso infatti che molte sostanze sono state trovate in alimenti con il marchio europeo mentre la produzione è in paesi terzi, oppure con materie prime provenienti dai paesi extra UE, proibire l’uso di una determinata sostanza in Europa nella coltivazione agricola e poi importarla in un prodotto finito e un danno per economia e una beffa per la salute dei cittadini europei.


Cosa fare?
Se alcune decisioni spettano alle istituzioni, il consumatore può fare scelte ragionate che possono contribuire a limitare i rischi, non acquistare prodotti già pronti per i quali la provenienza delle materie prime non è nota, ricordo per esempio uno smoothie di una nota marca italiana che nomino spesso in questo blog, che parla di smoothie di frutta proveniente dal mediterraneo, ma secondo voi banana, maracuja e acerola sono frutti del mediterraneo? Un gioco di parole perchè sul mare mediterraneo si affiacciano 3 continenti, Europa, Asia e Africa e poi anche L'America è stata scoperta da Colombo, è tutto mediterraneo, inteso?

Ahime proprio i smoothie hanno fatto registrare ben 5 sostanze al limite dell' autorizzazione Boscalid, Fenhexamid, Fludioxonil, Iprodione, Tiabendazolo, pertanto è sempre utile ricordare che i smoothie non sono frutta fresca, anzi quasi mai! Per quanto riguarda frutta e verdura consumatela fresca, lavatela sempre molto bene, regolatevi come vi ho spiegato in questo post, in questo modo possiamo limitare i rischi.


Info: Menus toxiques, si può scaricare la studio di 37 pagine in pdf è in francese ma è comprensibile se avete un po' di pratica, ho presentato una sintesi indicando ciò che ritenevo più importante, nello studio trovate l'elenco di tutte le sostanze individuate .

NB: questa notizia è stata pubblicata dai maggiori quotidiani europei da Die Zeit, The Times, El pais, Le Figaro, Frankfurter Allegemeine.

Info salute mie
: la mia mano destra impiegherà due mesi per guarire grazie a tutti degli email che mi avete inviato, intanto imparo a scrivere con la sinistra.

23 commenti:

  1. Senza parole davvero!
    Post spiazzante che pone una serie di interrogativi inquietanti.
    Mentre leggevo facevo la seguente considerazione:" ma come ci si difende in questi casi...soprattutto quando l'alimentazione dei più piccoli è spesso nelle mani di scuole e similari?..."
    Mi sa che in molti preferiscono non pensarci nemmeno...

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  2. si mi rendo conto che l'argomento non è allegro e sopratutto non è un post popolare, ma invitare al limitare i prodotti finiti aiuta, per esempio nelle mense scolastichè è presa l'abitudine di acquistare menù già pronti da aziende solo da scaldare, quando invece con un minimo di organizzazione si può fare una cucina semplice con prodotti freschi, non è vero che costa molto di più, se sono bambini non c'è bisogno che mangino una hachis parmentier, hanno un palato più semplice da soddisfare anche se esiegente da un punto di vista qualitativo

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  3. Cerco di fare molta attenzione a cio' che compro ma lo so' che dietro tutto ormai c'é del tossico...difficile molto difficile oggi non ingurgitare sostanze dannose, quello che cmq é evidente che riempirsi il carrelo di cibi "controllati" costa molto di più, (vedo ad un negozio di prodotti biologici) e che purtroppo non é possibile per tutti, mentre la salute si dovrebbe essere garantita per tutti ne và anche del sistema sanitario che é sempre in deficit a causa di troppe malattie dovute alla cattiva alimentazione. Che fare? allora?...i tuoi post sono sempre molto interessanti, grazie Gunther!

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  4. Anch'io cerco di limitare al massimo i prodotti confezionati e scegliere al meglio tra i prodotti freschi e di origine sicura. Purtroppo ormai è diventato un lavoro pure andare a fare la spesa, e che lavoro faticoso e impegnativo!!!!
    Grazie delle preziosissime informazioni, in bocca al lupo per la tua mano!

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  5. grazie mariluna, è vero fare una spesa ragionata costa di più sia in termini di euro che di tempo, avere tempo per andare al mercato a comprare prodotti locali è un sacrificio, non a tutti è possibile! limitare i prodotti troppo elaborati, acquistare locale quando è possibile, si può limitare i danni certo che sia lo stato che le aziende devono fare la loro parte per limitare alcune costanze nella globalità e non solo nel limite di legge per ciascuna sostanza

    @zieelle grazie si è fatico, meno male che io lo faccio già per lavoro ma ci sono delle volte che non presto attenzione lo confesso, grazie per la mano

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  6. Gunther una volta si diceva : siamo nelle mani di Dio ...
    oggi purtroppo diciamo: siamo nelle mani dei produttori e dei rivenditori.
    Per principio non prendo mai merci provenienti dall'estero e men che meno insalate o altro già pronte.
    Purtroppo c'è sempre qualche cosa che sfugge e noi,poveri sprovveduti che non abbiamo modo di consultare le terminologie esatte, siamo alla mercè di quei figuri.
    Grazie per tutte le preziose informazioni che ci dai, se non altro ci rimane un'infarinatura su temi che altrimenti non conosceremmo neppure.
    Mandi

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  7. Sto leggendo il liberi "Prevenire i tumori mangiando" e lì, si parla anche delle mille sostanze che si annidano nei cibi che provocano danni alla salute.é tremendo.Io creco di fare in casa il più possibile e stare attentissima a quel che compro ma, so di non essere immune a queste contaminazioni.Bisognerebbe essere più stringenti sui controlli ed aumentare le certificazioni(VERE PERo'!)Io acqisto ogni tanto gli smoothie della Dimmidisì, spero non siano quelli in questione!grazie per queste illuminazioni!Imboccalupo per la mano ;)

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  8. auguri di pronta guarigione mancino-moment ^_^

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  9. Anche io non compro mai prodotti preparati dall'industria, ma ha ragione Gambetto a preoccuparsi delle mense scolastiche, soprattutto quando fanno le gare di appalto al ribasso (e ormai in Italia sono tutte così). Vince quello che fa spendere meno soldi al Comune, dimmi tu dove va a finire la qualità!!

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  10. Decisamente controtendenza incitare a non acquistare prodotti pronti. E come darti torto. Solo quando la provenienza è certa, hai la sicurezza di ciò che stai mangiando. Ma ci vuole tanto tempo Gunther perchè la roba buona si trova sempre con molta difficoltà. E siamo sempre e perennemente in penuria di tempo. Però quando si comincia a mettere in discussione la salute...allora il tempo LO DEVI TROVARE.
    Un salutone.

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  11. E aggiungo: auguri di pronta guarigione per la mano!!! :)

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  12. qualche cosa di utile si ricava sempre dalle avversità :P
    io sono mabidestra e non mi sono mai potuta giovare di queste.. fortune quando andavo a scuola...
    tornadno al post..
    cosa dire.. sapevo della presenza di sostanze contaminanti nei cibi.. chi non ne ormai a conoscenza? ma addirittura a questi livelli...
    sconvolgente
    mi ero illusa che ci fosse unpochino più di controllo da parte di enti variamente preposti a questo...
    siamo quello che mangiamo recita unproverbio .. e mai com ein questi tempi è vero...
    questo post nteressantisismo iniseme al fratello francese è finito nei miei archivi cartacei... mi piace tenere sotto mano le cose che pososno tornarmi utili e nel tuo blog ce ne sono una infinità
    grazie davvero per l'opera di divulgazione che fai

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  13. Certo che quando leggo ste cose mi viene la pelle d'oca...io cerco sempre di non comprare prodotti pronti, ma quando si ha poco tempo si finisce per cadere nella trappola :(

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  14. Post straordinario e molto importante che merita condivisione e divulgazione. Giovedi citetròe linkero anche il tuo post e questa notizia in quello che andrò a scrivere

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  15. Ecco quanto scrivi conferma ciò che ho sempre fatto (così a istinto) evitare i cibi pronti e preferire quelli confezionati in casa.
    Forse protezioni definitive non ve n'è per nessuno. Anche la predisposizione genetica ha il suo peso. Ma se a quella aggiungi il peso di certe sostanze il rischio aumenta. Ho detto bene?

    Mi spiace tantissimo per la tua mano. Ti auguro una perfetta guarigione.

    Rosalba

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  16. Verrebbe da scappare in un posto in the middle of nowhere, a coltivare la propria frutta e verdura, ad allevare gli animali, etc etc.
    Poi però uno si ferma, riflette, e pensa: "ma l'acqua, il terreno, l'aria" saranno incontaminati?
    Alla fine la cosa è spiazzante, davvero. Non ci sono parole...

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  17. Mamma mia, sono demoralizzata, tutto il mio da fare per "produrre" in casa per esempio il pane, ma la farina?
    Mah...
    Grazie Gunther e guarisci presto.

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  18. Non sapevo che avessi problemi alla mano... tendinite?
    Dai il mio gomito necessita di sei mesi, ridiamoci sopra! :-D

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  19. seppure daccordo con voi, dovete anche considerare che cosa spinge gli agricoltori a usare pesticidi. Mi sembra di capire che non tutti sono disposti ad acquistare biologico per il prezzo, ma si può vivere solo con il bio? Potrebbe solo il bio sfamare tutti? Secondo me no, perchè la quantità è limitata.
    Nessuno vuole lavorare in agricoltura, il numero di aziende agricole dimininuisce sempre di più.
    Non bisogna solo modificare il modo di consumo anche lo stile di vita, ma quanti sono disposti a smettere di usare la macchina, non usare il telefono cellulare, internet, il wifi, il forno a microonde.
    Vorrei dire che gli agricoltori fanno un lavoro molto duro e non è sempre facile per fare i soldi, le mele te le acquista a 0,20 o a 0,30centesimi al chilo mentre le te rivendono a 2 euro, senza uso dei pesticidi io non potrei sopravvivere.

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  20. @rosetta, grazie

    @saretta, tranquilla anche se non posso dire quale ho ricevuto una diffida

    @luby, grazie faccio quello che posso

    @eli le mense scolastiche sono importanti visto abbiamo lì il nostro futuro

    @mauro, grazie eccome se lo devi trovare il tempo

    @nerdmania devo dire che anche io non immaginavo questa quantità pensavo si un po

    @elenuccia, garzie

    @daniele sei sempre molto gentile so che hai un pubblico numeroso

    @rosalba , grazie per la mano spero si oggi è difficile non esiste la protezione completa ma il limitare i danni, vorrei avere un qualcosa di più positivo ma non ce l'ho

    @muscaria, si hai ragione l'ambiente è tutto, sono in buona compagnia sapevo che avevi infiammazione ai nervi lo avevo letto sul tuo blog, ma anche io oltre alle dita rotte ho il nervo ulnare infiammato

    @germana, la farina al momento bene ma abbiano avuto dei momenti bui dopo chernobyl

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  21. @agricoltore anonimo mi rendo conto che il problema non è semplice, spero che ci sia in giro un agricoltore biologico che meglio può rispondere ai tuoi quesiti. Non si dice di non adoperarne ma di adoperarne meno e di diversi. La cosiddetta emergenza alimentare data dal numero della popolazione in crescita non deve essere una giustificazione a tutto.
    L'evoluzione del fututo deve essere una vita migliore a sana per tutti anche per i produttori non solo per i consumatori. Poni dei quesiti importanti che risponderò in un prossimo post, importante credo che è capire tutti che se vogliamo fare qualche passo avanti dobbiamo fare qualche passo indietro.

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  22. Ottimo Gunther, come sempre. Io leggo il giornale tutti i giorni e guardo quotidianamente l'Ansa, ma di questo studio non avevo letto nulla. Sarà un caso? :-)

    Sono d'accordo con te, bisogna limitare molto l'uso di prodotti di cui non si conosce la provenienza e lo dovrebbero fare sopratutto i genitori, in modo da educare i figli.

    Dai, anche con la sinistra vai alla grande! :-)

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  23. grazie @la mente persa effettivamente mi dovrò fare curare tutte e due, un disastro su tutti i fronti :-))

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