lunedì 30 agosto 2010

Sei pronto a mangiare una bistecca e bere latte da una mucca clonata?


Altra "bufala" sui giornali d' Agosto è quella della carne e del latte proveniente da animali clonati, fino ad oggi nonostante le indagini della Food Standards Agency non hanno trovato conferma e non la troveranno.

In realtà questa notizia è stata creata ad hoc da parte dalla lobby della aziende della clonazione degli animali, dopo il parere negativo della Commissione Europea ENVI sulla commercializzazione della carne e derivati da animali clonati.

Dal momento che il parere definitivo deve essere approvato dal Parlamento Europeo a settembre, per ribaltare la decisione della commissione ENVI bisognava inventare un precedente che presentasse la questione in una nuova veste.

Così il giorno 29 luglio un articolo del New York Times , ripreso da tutti i quotidiani europei, si lasciava suppore che latte e carne da animali clonati fossero stati messi in commercio. I testi degli articoli erano tutti uguali, si sono tutti messo d’accordo? Perché può capitare due testi siano uguali venti no!

Pertanto io parlerei di strategia di comunicazione e campagna di promozione con publiredazionali cioè articoli a pagamento, al fine di fare pressione su UE per creare un emergenza che non c’è, in modo di accelerare un quadro legislativo favorevole che preveda la produzione di animali clonati e la vendita di carne e latte (Strategia lecita ma eticamente discutibile ma se clono animali dell'etica che me ne faccio?).

Difendo e condivido la decisione presa dall’Envi e del principio di precauzione e ci sono inoltre dei punti che non mi sono chiari.

1) Clonare un animale costa molto, anzi moltissimo se dovessero essere vendute delle bistecche da animale clonato sarebbe un prodotto di elite, costerebbero il triplo del prezzo attuale, chi le comprerebbe? Quanta gente è disposta a spendere di più per acquistare della carne clonata?

2) I consumi di carne nei paesi europei sono in discesa oramai da trenta anni.

3) Secondo ricerche epidemiologiche mangiamo troppo carne, sarebbe sufficiente 1/3 della carne che mangiamo per la nostra alimentazione.

4) Se la domanda di carne in Ue diminuisce anno per anno la domanda di carne aumenta invece a livello globale, ma i nuovi paesi quelli emergenti o del terzo mondo potranno permettersi questo tipo di carne?

5) In Sudamerica la regione del mondo dove si esporta di più carne, preferiscono una riproduzione “naturale” o al limite una selezione delle razze, proprio perché la clonazione costa molto e non possono permetterselo.

Oggi la maggior parte degli animali da allevamento o da latte sono stati superselezionati, se fino a trenta anni fa una mucca produceva in media 15 litri di latte oggi facilmente ne raggiunge 30-40. Molti animali sono figli della fecondazione artificiale, cioè sono generati da sperma congelato di pochi maschi iperselezionati e da ovociti di mucche già macellate da impiantare poi in una femmina di cui è stata sincronizzata chimicamente la fase dell'ovulazione per rendere più efficiente il processo riproduttivo.

Ma chi vuole gli animali clonati? Gli allevatori vogliono sfruttare in eterno le copie dei loro animali più redditiz, io più che clonazione io parlerei di animali duplicati, è necessario?

Difficile prevedere come andranno le cose, la speranza di noi consumatori è che sia differenziata la carne clonata dalla carne non clonata in etichetta in modo da potere scegliere e indurre a un comportamento consapevole ma al momento la Fda americana ho detto che non prevede una etichettatura diversa tra carne clonata e non.

Documento EU animali clonati in PDF: Qui

mercoledì 25 agosto 2010

Un farmaco per mangiare fast food a volontà, dal McHamburger al McStatin


Prima di riprendere la normale programmazione dei post, c'è ancora aria di vacanza aspettiamo un po', anche se i giornali sono pieni di notizie "divertenti" come questa, in un primo tempo pensavo ad uno scherzo, con Mcstatin è possibille mangiare hamburger ogni giorno senza il rischio di infarto. Un sogno per alcuni, un incubo per molti altri, notizia arriva da uno studio inglese pubblicato su American Journal of Cardiology.

Lo studio suggerisce di accompagnare i panini dei fast food con le pillole di statine (un farmaco contro il colesterolo, mcstatin appunto cioè mecstatina), cosi sarebbe possibile ridurre al minimo il rischio d' infarto. Il team di scienziati ha anche invitato le catene di fast food di fornire gratuitamente delle statine ai loro clienti, tra ketchup e maionese.

"Utilizzando una statina, la probabilità di avere un attacco di cuore è ridotto nella stessa proporzione con l'aumento nel mangiare fast food," dice il Dott. Darrel Francis, che ha condotto lo studio insieme ai colleghi dell’ Imperial College di Londra.

Sorprendente per evitare problemi di salute per me l'unica soluzione praticabile è quella di ... evitare certi fast food. Non è bene generalizzare perchè dipende quello che noi scegliamo al fast food, ma il modello alimentare della maggioranza dei fast food può causare non solo problemi di infarto, ma diversi altri problemi di salute come l'aumento della pressione sanguigna a causa di forti dosi di sale, o l'obesità perchè invitano a mangiare ad ogni ora e a causa dei pasti spesso ad troppo alto contenuto calorico e proteico.

Dottor Darrel Francois & C. , ma cosa vi siete fumati il cervello? In un intervista al Telegraph si lamenta che nessuna azienda di fast food si è mostrata interessata, è non ti sei chiesto perchè ?


Noi da venti anni a dire no il fast food conduce a comportamenti poco sani, a farci un culo grosso così ai ragazzi, è lui arriva dicendo " ma no non c'è problema, basta una pillola di statina insieme al ketchup e la maionese che fa bene!!"

Io sono propenso a credere che Mc statin potrebbe essere un buon farmaco di nuova generazione che magari non come le altre statine ha gli effetti collaterali negativi, ma và bene per mio suocero che ha 90 anni, ma tu la daresti ad un adolescente la statina e dopo 90 anni di fast food cosa gli dai? Ma io devo prendere una statina per mangiare un hamburger? No grazie!

Scusate queste comunicazioni creano mentalmente un alibi nei ragazzi e nelle persone in generale mi fanno arrabbiare, per chiarezza diciamo che le statine fanno abbassare i livelli di colesterolo alti in particolare il cosiddetto colesterolo cattivo LDL, anche se i farmaci fino ad ora in commercio agivano non tanto sul colesterolo "alimentare" (15%) ma su quello prodotto dall'organismo, è stato provato che una riduzione dei livelli di LDL diminuisce il rischio di infarto.

Negli ultimi anni la maggior parte delle terapie anticolesterolo tendono a utilizzarli solo dopo avere sottoposto i pazienti a terapie alternative che incidono sullo stile di vita (es. cambiamento abitudini alimentari e attivita fisica), al fallimento di queste allora viene prescritta la statina, che in qualsiasi caso i pazienti vanno monitorati proprio per gli effetti collaterali, va valutato in base alla storia del paziente il tipo di statina e il dosaggio, in quanto devono fare parte di una terapia non sono caramelle.

Quello che voglio dire è che non basta un farmaco anticolesterolo da adolescente ma è importante un alimentazione sana associata ad attività fisica per rimanere intatto il nostro patrimonio di salute, oggi la vita media si è allungata di molto, non possiamo non invecchiare ma è importante arrivare ad una età matura con meno problemi di salute possibili, cioè con il nostro patrimonio di salute più integro possibile, che è una somma delle nostre scelte e dei nostri comportamenti, i problemi di salute di comportamenti non corretti si vedono solo con il tempo, ma mi rendo conto che uno a sedici anni mica ci pensa.

mercoledì 18 agosto 2010

Fabbri sciroppo zero zucchero meno di 1 kcal per 100 ml?

Dal 2008 è in vendita la linea di sciroppo a zero calorie, al gusto di menta, amarena, lampone, orzata e quest'anno è stata presentata anche la versione Chinotto.

Zero calorie? Possibile? Non è proprio cosi le calorie ci sono meno rispetto ad uno sciroppo con zucchero cioè saccarosio ma ci sono. Nella lavorazione del prodotto lo zucchero è stato sostituito con sucralosio, che ha un potere dolcificante superiore (da 320–1000 volte in più) e apporta meno calorie.

Da parte della Fabbri è un tentativo di innovare un prodotto che sembrava non avere particolare evoluzione, invece ha individuato il settore alimenti light.

Il sucralosio è un dolcificante artificiale come l'aspartame, più conosciuto con il nome commerciale di Splenda, di grande diffusione negli Stati Uniti della McNeil Nutritionals che fa parte della multinazionale Johnson & Johnson Company, c'è un sito raccoglie gli effetti negativi dello Splenda Exposed . Come ingrediente lo troviamo in più di 5.000 prodotti alimentari , viene adoperato in associazione con aspartame o, acesulfame o sciroppo di glucosio fruttosio sulle cui caratteristiche negative abbiamo già diffusamente parlato.

Nonostante il sucralosio sia stato approvato dalla FDA, ricordiamo non è uno zucchero naturale e sono stati fissati dei limiti giornalieri 15 mg per chilo (attenzione nei bambini), diverse associazioni di consumatori negli Stati Uniti hanno richiesto il ritiro dei prodotti con sucralosio in quanto ci sono dei forti dubbi che il consumo possa incidere sul timo, uno ghiandola che svolge una funzione importante per il sistema immunitario nell'organismo. Sempre negli Stati Uniti diverse catene distributive come la Whole Food Market hanno bandito i prodotti con sucralosio (Fonte Wikipedia).

Il contenuto di zuccheri nell'etichetta dei sciroppi a zero varia da:
5,3 g per 100 ml nello sciroppo all'amarena kcal 27,3
2,1 g per 100 ml nello sciroppo Chinotto kcal 27
0,9 g per 100 ml nello sciroppo all'orzata kcal 8,3 ,
0,0 g per 100 ml nello sciroppo alla menta kcal 2,8
pertanto lo sciroppo alla menta dovrebbe essere unico sciroppo a zero % di zuccheri (si adopera la dizione o% si zucchero quando è meno di 0,5 g per 100 g o 100 ml) NB: lo si diluisce in acqua 1:6 (io vado a occhio)


Nel mio punto vendita Esselunga erano i soli disponibili :

Sciroppo Esselunga con zucchero costa 3,84 al litro,

Sciroppo Fabbri zero zucchero costa 7,60 al litro + 100%

sarà un caso ma lo 0% di zucchero è quasi il 100% in più del costo del corrispetivo senza riduzione di zucchero.

Dal mio punto di vista ritengo che tutti i prodotti light non servono a nulla, sopratutto non aiutano a perdere peso, inducono a comportamenti errati come quelli che al bar prendono il caffè con due brioche ma dolcificano il caffè con saccarina, sono più prodotti consolatori che creano degli alibi che di reale utilità.

Un prodotto light deve aiutare a modificare il comportamento che induce all'obesità, se si adopera uno sciroppo fatto in casa e artigianale, lo sciroppo va diluito pertanto è sufficiente adoperarne meno, ci sono altri tipi di consumo e comportamenti che sono più importanti da correggere. Non è comunque che sostituendo uno sciroppo normale con uno sciroppo a zero calorie che otterrete una forma fisica magra, ma ahimè ci vuole impegno e sacrificio con uno stile di vita attivo e una dieta ipocalorica, scorciatoie al momento non esistono ma se le conoscete ditemelo.

Tuttavia il contenuto inferiore di zucchero in alcune bevande potrebbe essere interessante per coloro che hanno problemi di diabete *.

Oltre a Sucralosio i prodotti Fabbri Zero Calorie contengono Acelsulfame K, noto come E 950, così come anche altri prodotti e bevande light, fa parte di una lista di additivi da consumare con moderazione in caso di cancro, si consiglia il consumo moderato dei prodotti con Acelsulfame K in quanto diversi studi sperimentali su cavie hanno dimostrato che potrebbe favorire lo sviluppo della malattia (fonte INRA).

Ho fatto oggi un giro al supermercato e si sono moltiplicate le bibite a zero zucchero, in realtà magari hanno zero saccarosio ma hanno sostituito lo zucchero con edulcoranti di vario genere e natura (aspartame ecc ecc), non sono zuccheri naturali e sopratutto sono stati fissati dei limiti sul consumo, personalmente sconsiglio questi tipi di bibite per le motivazione che ho già accennato.


* precisazione sul rapporto tra edulcoranti e diabete

La migliore bevanda dissetante è l'acqua, tuttavia non è sbagliato creare prodotti come delle bibite per coloro che per diverse ragioni debbono scegliere prodotti a basso contenuto di zucchero. Il diabetico che si autogestisce in buon controllo metabolico può dolcificare con saccarosio in moderate quantità ... tossici per il diabetico sono gli effetti patologici del prolungato innalzamento di livelli nel sangue di glucosio!

Il diabetico sa perfettamente dosare lo zucchero in modi di evitare picchi, tutti gli altri dolcificanti naturali o di sintesi in commercio non sono in genere dannosi, tranne che in casi molto particolari es. aspartame, anche se questi alimenti si dice siano pensati per i diabetici nella pratica sono inutili, ma sicuramente dal punto di vista psicologico danno al diabetico la possibilità di sentirsi come gli altri, cambiare gusto, una rassicurazione, un non sentirsi diverso, ma devono essere consumate con moderazione e le calorie introdotte vanno inserite all'interno del computo delle calorie giornaliere .

Per la tabella dolcificanti per diabetici rimando al sito Progetto Diabete con la tabella degli edulcoranti

Post Correlati : Zucchero si, zucchero no, Quale prevenzione per il Diabete ,

Per saperne di più : Sucralose.it (dell'azienda che lo commercializza), Wikipedia, Fabbri 1905, Dietologica.it, ProgettoDiabete.org

giovedì 5 agosto 2010

I nuovi trend del gelato 2010, il gelato tra il lusso e il low cost e la polemica sui prezzi

Sono molto freschi quando fa caldo, danno un'aria di festa alla fine di un pasto, sono tra i piaceri della vacanza. Gelati artigianali, gelati non artigianali, sorbetti sono una delizia sia dei bambini che degli anziani, da consumare con moderazione però!

Ci sono diverse classificazione sui gelati sia tecniche che commerciali, io ho preferito semplificare (anche se le differenze sulla lavorazione a livello tecnico sono più complesse) distinguere in gelato artigianale, gelato industriale e sorbetti.

Gelati artigianali, gelati industriali e la frode!

Gelati artigianali, fatti esclusivamente con ingredienti freschi e senza aggiunta di additivi o coloranti. Però sempre di più molti "artigiani" o presunti tali, producono infatti il gelato partendo non dagli ingredienti principali, ma usando delle miscele già pronte fatte con latte in polvere, zucchero, uova, e aromi alla quale aggiungono polvere di frutta o sciroppi di frutta, quello per me non è gelato artigianale. Quello autentico dovrebbe essere composto da ingredienti naturali, ossia latte, burro, uova, frutta fresca, cioccolato fuso aromi naturali (vaniglia, anice, cannella, ecc.).

Chi ama il gelato artigianale deve prestare molta attenzione agli ingredienti che dovrebbero essere esposti per legge nel punto vendita , attenzione perchè molti "gelati artigianali " hanno solo la denominazione in realtà contengono grassi idrogenati, sciroppi, aromi artificiali e additivi tesi a migliorare l’aspetto e sopratutto sostituiscono parzialmente o interamente il latte con la panna, questa tecnica omologa il gelato che sembra tutto uguale e aumenta di molto il loro contenuto calorico.

Ho notato per esempio che tutte le mattine al gelataio artigianale sotto casa un camion refrigerato porta la vaschette di gelato già pronto che sia "artigianale" ho i miei dubbi. Io non nulla contro i semi lavorati o i prodotti industriali, ma diverso è quando mi fai pagare un prodotto artigianale per un prodotto industriale. Qualcuno dirà ma sono buoni lo stesso, si non lo metto in dubbio ma la frode sta nel vendere un gelato industriale per un gelato artigianale, il costo dell'industriale si aggira sui 2 euro al kg per un gelato artigianale il costo si aggira sui 6 euro e che spesso rivendono al costo di 24 euro-30 euro al kg, parlo delle piazza di Milano.

Il prezzo di 30 euro al chilo, allinea il gelato tra i prodotti di lusso, poichè a 30 euro al chilo abbiamo il filetto di bue, alcuni crostacei ricercati, le saint jacques, il gelato si è cosi trasformato in un prodotto di lusso senza che però ci siano dei standard di qualità che aiutano i consumatori a distinguere.


Cosa è un gelato?
Occhio alla lista ingredienti!
Il gelato è una miscela di latte fresco (ma spesso concentrato o in polvere), la panna, zucchero e deve contenere almeno l'8% di grassi del latte.

Se in una gelateria artigianale trovate la lista ingredienti tenete d'occhio queste semplici regole :
- dietro la generica dicitura “latte” si cela il latte in polvere reidratato, invece la legge consente la dicitura “latte fresco”.
- panna e uova dovrebbero essere dietro il latte e non in posizione distante nella lista ingredienti
- cosi come la frutta nei gusti frutta deve avere nella lista una posizione iniziale e non defilata.
Nei gelati di scarsa qualità le prime dizioni sono in genere acqua e zucchero, ma accompagnati da amidi modificati e da una serie interminabili di “E”.
Nella mente del consumatore il gelato artigianale è indice di freschezza e genuinità, espressione della valorizzazione di latte, panna, frutta, uova …Nel cartello degli ingredienti deve trovare la conferma di questa convinzione.

Il sorbetto è una miscela di acqua, zucchero (glucosio) e frutta (25% minimo).

Il gelato contiene calcio?

Il calcio è importante per la crescita e ossa e denti forti. Due palline di gelato forniscono circa 80 mg di calcio. La quantità giornaliera raccomandata di calcio per bambini dai 4 ai 9 anni è di 800 mg. Per un adolescente di 10 anni a 18 anni: 1200 mg.
Quindi, anche se il gelato contribuisce in minima parte alla quantità di calcio, che comunque arriva in genere da prodotti come il latte e altri derivati come lo yogurt, per esempio uno yogurt fornisce in media dalle 155-210 mg di calcio ma con una percentuale di grassi inferiore 3,5 g, pertanto il gelato non è un sostituto delle porzioni dei derivati del latte per il quantitativo di calcio, come il sorbetto non è il sostituto delle porzioni di frutta.


Quale è il contenuto calorico?
Il sorbetto contiene poche calorie, possiamo definirlo quasi un dolce a basso contenuto calorico rispetto alla porzione di torte e dolci (esempio un bignè al cioccolato fornisce circa 260 kcal).

2 palline di sorbetto: circa 90 kcal.
I sorbetti sono meno calorie di gelato perché non contengono grassi, soprattutto quando si tratta di purea di frutta e non sciroppo di frutta, più la percentuale di fruttà è alta maggiore è la qualità!

2 palline di gelato: 120 kcal al 250 kcal .
Varia perché i gusti frutta hanno poche calorie mentre i gusti creme quasi il doppio. Non è questioni di privarsi di gelato ma si consumarlo con moderazione e ogni tanto, se state seguendo una dieta ipocalorica orientatevi sui gusti frutta o il sorbetto.


Norme di conservazione e trasporto

Quando si acquista il gelato meglio metterlo in una borsa refrigerante per il trasporto dal negozio a casa. È possibile conservarlo diverse settimane nel freezer .

Ricordate che il gelato e sorbetti contengono additivi e industriali possono essere contaminati dai germi. Si deve quindi vigilare sulle condizioni di conservazione. Come per tutti gli alimenti controllare la data di scadenza.

Togliere il gelato dal freezer 10-15 minuti prima del consumo. Se è troppo freddo, non svela tutti i suoi sapori. Una volta servito, non lasciate che si deteriori, mettendolo nel freezer immediatamente.

I trend del gelato 2010

Come lo scorso anno ho fatto un analisi internazionale su quelli che i trend del gusto e del mercato i trend del gelato 2009

Il gusto del caramello
Il caramello è semplicemente il sapore delle zucchero cotto, sempre gradevole ed economico da produrre, si va dal nuovo Magnum Gold che non è altro che panna e caramello

Ben & Jerry's invece propone spirali di caramello, pepite di mandorle croccanti e caramello, il tutto in una crema di panna e caramello euro €, 5,50 la confezione di 500 ml.


Alla proposta invece molto raffinata e sofisticata di Angelys con gelato artigianale al caramello e burro salato


Il gusto del caffè
Un ritorno invece per un gusto un po dimenticato, più utilizzato come crema di gelato, per fare piccoli dessert di gelato, dai mini gelati Esselunga al caffè ricoperti di cioccolato.




Alla proposta più raffinato invece del gusto Ice coffe, dal gusto piuttosto intenso e forte fatto da caffè proveniente dal Guatemala, buono ma né pas donè (€ 16,80 la vaschetta da 500g) in vendita alla Maison du chocolat .
Una delle mia marche preferite Birdy Nam Nam, gelato al caffè Malongo, che potrebbe aprire la strada al gelato illy caffè o Lavazza caffè


I sorbetti
Sarà per il loro poco contenuto calorico, sarà per il sapore delle frutta, sarà che si moltiplicano le proposte di sorbetto, guardate le percentuali di frutta almeno del 50% si può considerare un buon sorbetto, ricordate che comunque un sorbetto non sostituisce le porzioni di frutta gironaliere. Le tre novità che mi hanno più colpito sono : supermercato di Carte d’or al gusto di prugna al sorbetto della Hagan Dazs allo smoothie banana e fragola, ma hanno anche una serie di sorbetti dal mango al lampone



Al sorbetti più raffinati come il sorbetto al melograno proposto da Petrossian a Parigi

al sorbetto al Mango proposto invece da Amorino, gelatiere italiano molto famoso all’estero, che ha realizzato un sorbetto al mango con una percentuali di polpa di frutta molto alta che sembra di mangiare una fetta di mango .

Gelati alle spezie e alle erbe aromatiche
Queste sono invece le nuove proposte di alcuni artigiani gelatai si và dal gelato al basilico al gelato alla melissa, ma anche la gelato ai tre pepi e latte di mandorle di Raimo, gelato alla cannella, gelato all’anice stellato, gelato alla menta e rosmarino, segnalo invece a Il gelato di stefano i suoi gusti vegetali: gelato al latte e basilico, gelato alla salvia, gelato alla zucca e zenzero e gelato al sedano.

Gelati dalla forma originale



a forma di rosa di Amorino si tratta di un idea non nuova venne proposta alla prima volta dalla gelateria Galliano di Viareggio del mitico maetro gelatiere Enzo Vannozzi negli anni '70 dove la rosa di gelato fatta manualmente con i gusti a scelta veniva offerta con aggiunta di panna montata, questa idea è stato ripresa questo anno a livello semi industriale da Amorino e portata in tutto il mondo.

fermo restanto tutte le indicazioni dello scorso anno dai gelati allo spumante ai gelati salati ai gelati a km zero, ricordate che il miglior gelato con il miglior rapporto qualità/prezzo lo potete preparare a casa!