mercoledì 16 giugno 2010

Prodotti a Km zero contro alimenti funzionali, l'economia locale contro il globale, l'etichetta verde Manor e il progetto Fufose dell'UE

Acquistare a Km zero non è facile, bisogna leggere le etichette, scegliere, andare ai farmer markts, acquistare direttamente dai produttori, per avere un prodotto più sano, più genuino e anche bio . Acquisti a km zero sono utili non solo all'ambiente che non è poco, ma al nostro portafoglio e alla nostra salute.

Approfitto del fatto che il blog viene letto da molte persone del settore della distribuzione alimentare per segnalare questa iniziativa dei supermercati Manor, dove questo compito è reso più semplice ai consumatori. Per rendere facilemente visibili all'interno del supermercato i prodotti a km zero sono evidenziati dal colore verde e la scritta "locale", un iniziativa che ritengo utile in primo luogo perchè stimola i direttori dei supermercati a fare acquisti locali, in favore dell'economia locale e in secondo in questo per i consumatori sarà più semplice scegliere . L'iniziativa ha avuto un grande successo ed è stata adottata nel giro di poche settimana da altri punti vendita.

Mentre i consumatori vanno alla ricerca di prodotti a km zero, è una tendenza in tutta Europa dalla Norvegia alla Spagna, l'Unione Europea ha deciso di fare un "regalo" alla lobby delle aziende agroalimentari di alimenti funzionali (ne avevano bisogno?), dopo le batoste dell' Efsa sugli Health Claims, in particolare ai grandi gruppi come ad es. Danone, Unilever, Nestlè, dal FUFOSE cioè Azione Concertata della Commissione Europea sulla Functional Food Science in Europe coordinato dall’International Life Sciences Institute (ILSI), nasce un progetto di comunicazione per fare conoscere gli alimenti funzionali, dal momento che esistono delle forti ritrosie da parte dei consumatori.

Non ho compreso bene, prima tramite Efsa bocciate gli Health Claims degli alimenti funzionali all'80% cioè 4 su 5, e ora UE vara un progetto di 150 milioni di euro, solo la prima tranche, per fare conoscere ad un pubblico vasto gli aspetti positivi degli alimenti funzionali?

Nel testo dell'opuscolo si evidenzia le "notevoli" prove scientifiche per i benefici per la salute venuta di questi alimenti. Unione Europea vuole "sviluppare sinergie" efficaci tra la comunità scientifica e lo sviluppo di prodotti scientifici per i benefici per i consumatori " (proprio sicuro solo per i benefici dei consumatori?).


Personalmente ritengo che l'attività di comunicazione deve essere fatta e finanziata dalle aziende stesse proprio per quanto riguarda gli alimenti funzionali, certo fino ad adesso non hanno saputo farlo, non hanno brillato per chiarezza, hanno comunicato male e in modo confuso (non per questo devono pagare i contribuenti UE?). Il ruolo di Fufose mi risulta poco chiaro. L'attività di ricerca o meglio lo studio in dettaglio dei benefici per la salute degli alimenti funzionali , ma perchè devono essere fatte a spese della collettività se poi sono adoperate dalle aziende, ci rendono anche parte degli utili dal momento che sono pagati dai contribuenti? Scusate ma alimenti funzionali per la salute di chi?


Nella gioia di donare contributi in UE non si è tenuto conto di altri aspetti degli alimenti funzionali:
1) Aspetto economico. Gli alimenti funzionali costano il doppio e in alcuni casi anche il 400 e il 500% di un suo corrispettivo non funzionale e in tempi di crisi economica, non risolvibili in tempi brevi in Unione Europea questo ha un impatto sulle scelte dei consumatori. Se teniamo conto anche dei finanziamenti Ue quanto costano questi prodotti alla collettività oltre il costo del singolo prodotto?.

2) Aspetto valutazione dei benefici. Fino ad ora sono pochi gli alimenti funzionali che hanno dimostrato dei benefici tangibili per i consumatori .

3) Aspetto socio culturale. I consumatori sono orientati verso altre scelte per la loro alimentazione e salute che premiamo il gusto, l'ambiente, la cultura locale, i prodotti a km zero che poco si coniugano con gli alimenti funzionali.

Info
: Manor locale e fresco e il depliant Fufose in inglese dell Unione Europea in Pdf qui

13 commenti:

  1. Penso che avere a disposizione prodotti genuii ed a Km 0 sia molto meglio di qualsiasi prodotto funzionale.Se si mangia correttamente no dovrebbero servire no?

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  2. Voglio il supermercato Manor in Italia, lanciamo una petizione?! :-) Molto interessante. Io appartengo ad un GAS in zona Como, noi cerchiamo di impegnarci ad acquistare prodotti a km 0 per il gruppo e sembra funzionare bene. Spero che la mentalità della gente cambi in fretta sensibilizzandosi maggiormanete su questi argomenti e così facendo che si boicottino i prodotti che arrivano dall'altro capo del mondo.

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  3. @saretta ,esatto un alimentazione equilibrata associata con un po di esercizio fisico basta e avanza
    @blueberry la gente è pronta e ricettiva a iniziative di questo tipo, il mio intento è proprio quello di stimolare i buyer della grande distribuzione, la scelta a km zero non è possibile dappertutto e con tutto, ma dove si può perchè non farlo?

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  4. Chi non vorrebbe un prodotto genuino, sarebbe da matti, io questa fortuna ce l'ho, il mio orticello produce verdura e anche qualche tipo di frutta, per il resto cerco sempre prodotti più vicini possibile anche se la certezza di non prendere cantonate purtroppo non ce l'ho!! Grazie ancora per l'informazione preziosa che ci regali!!

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  5. Alla faccia dei prodotti funzionali...vivo in un Paese dove è complicato, spesso, trovare prodotti a km zero...nel deserto non si coltiva molto :-)
    Eppure, anche qui con un po' di buona volontà è possibile stare attenti, quindi compro solo, ad esempio, uova e carne locale...cosa me ne faccio un un bellissimo filetto di manzo che ha viaggiato fin qui dall'Australia??? :-(
    Sempre interessantissimo, Gunther, grazie...sei un servizio sociale!!!!

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  6. Grazie per questo post interessantissimo! Non conoscevo i supermercati Manor...
    Ci vorrebbero anche in Italia!

    Mi è poco chiaro il "loro" concetto di alimento funzionale (anche se temo di capire a cosa si riferiscano)
    Facciamo un esempio stupido: un pomodoro raccolto nell'orto del vicino di casa, oltre ad essere a km zero è allo stesso tempo un alimento funzionale perché contiene licopene, ed il licopene per esempio (come altri carotenoidi) ha attività di prevenzione dei tumori.

    Una cosa, quindi, non esclude l'altra.

    Quel che mi chiedo invece è se per alimenti funzionali possano intendere solo ed unicamente alimenti trasformati ad hoc...

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  7. Gli alimenti funzionali non hanno ancora ottenuto una precisa definizione dalla legislazione europea. Si tratta di un alimento che dimostra in maniera soddisfacente di avere effetti positivi su una o più funzioni specifiche dell’organismo, che vada oltre gli effetti nutrizionali normali, in modo tale che sia rilevante per il miglioramento dello stato di salute e di benessere e/o per la riduzione del rischio di malattia. Più comunemente si intendono gli alimenti arricchiti per esempio lo yogurt con probiotici, lo yogurt con + calcio, il latte con omega3,alimenti con agginuta di antiossidanti, vitamine, sali minerali. Sulla loro efficacia e utilità in campo scientifico c'è una forte discussione.

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  8. Sai che sono una vera sostenitrice del consumare alimenti a Km 0 e cerco di non smentirmi mai (per quanto possibile)...il mio orto ne è la dimostrazione!

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  9. Sono sempre alla ricera per poter acquistare prodotti a km 0, al momento nella mia città posso acquistare alcuni prodotti presso i Mercati dalla Campagna AMICA-Coldiretti che vengono fatti solo in alcune zone e per pochissimi giorni al mese..... se qualcuno è a conoscenza nella zona di Napoli dei Farmer's Market se gentilmente me lo può comunicare!! (scusami Gunther se approfitto del tuo blog per questo mio appello). Io nel mio quando faccio acquisti cerco di essere molto attenta nella scelta, ma nelle grandi città è difficile trovare prodotti a KmO,.... molte parole ma poca realizzazione!
    Gunther sempre grazieeeeeeeee per i tuoi articoli

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  10. @ambra che invidia l'orto
    @susy, mi rendo conto che non si può fare tutto a mk zero ma anche solo il 30% sarebbe un obiettivo non da poco, sia pimeonte che campania hanno delle aziende agricole piuttosto grandi e note, sappiamo bene che non tutto può essere a km zero, ma una maggiore sensibilità e impegno da parte della grande distribuzione potrebbe aiutare come ci sono le linee di prodotto esselunga , linee di prodotto bio, avere una line adi prodotti locali non è impossibile.
    sui farmer market a Napoli, metto in moto emanuela
    @ciboulette si beh c'è gia anche per il vino e le sigarette, ci sono metodi e metodi... ma io sono uno per la nutella for ever

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  11. Adesso leggo attentamente il depliant Fufose, certo che sta diventando sempre più difficile difendersi dai raggiri "alimentari".
    Anche io cerco il più possibile di utilizzare prodotti a km 0.
    Un saluto
    Kemi

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  12. Questo tuo interessante post, mi ha suscitato una piccola "ricerca di mercato" nel mio frigo e nella mia dispensa: miele, olio, vino, marmellate, parte delle verdure, (nella loro stagione), uova, latte, zafferano, pane, carne, pesce, alcuni formaggi (anche se io prediligo il parmigiano), sono a km zero. Diversi di questi prodotti li produciamo in casa o li acquisto da parenti e/o negozi di fiducia.
    Controllo la provenienza, prima di acquistare ma su alcune cose mi rimane un dubbio ad esempio il prosciutto crudo prodotto in alcune aziende della mia zona pare sia fatto con maiali di provenienza estera. Nell'etichetta però viene definito "prodotto sardo" ma di fatto compri in prodotto che di sardo ha solo la stagionatura. Stessa cosa per alcuni prodotti lattiero caseari.

    Per districarsi nelle mille sfaccetture del mercato alimentare occorre quasi una esame universitario!

    Un caro saluto
    Rosalba

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  13. le uniche informazioni su farmet market a napoli sono ogni mercoledi al centro direzionale napoli piazzola Is.b e la domenica è la villa comunale di napoli al mattino rimando al sito della coldiretti

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