domenica 2 maggio 2010

Cosa pensano i bambini dei pasti e degli alimenti, ma un educazione alimentare può partire dal basso?

I risultati di un sondaggio condotto dall'istituto di statistica Nielsen, pone une riflessione sull'educazione alimentare, proprio mentre partono campagne di comunicazione, si spendono milioni e milioni di euro in tutta Europa per poi vedere che il consumo di frutta diminuire in dieci anni del 18% come in Italia, se i risultati sono questi si può anche evitare di spendere questi soldi. Sempre di più le campagne di educazione alimentare diventano un business, tutti vogliono partecipare ma per motivazioni che poco hanno a che fare con la medicina, la salute e la prevenzione. Tutti hanno la pretesa di insegnare qualcosa, al bambino del ruolo di cattedratico universitario importa poco, da molto più ascolto alle sue impressioni, ai suoi punti di riferimento sono la famiglia, la maestra, i compagni di scuola. Ma se invece di partire dall'alto del nostro presunto sapere medico scientifico, partissimo dal basso, dal chiedere ai bambini?

Cosa è cio che conta veramente per i genitori?
Il 51% un pasto equilibrato è il principale criterio preso in considerazione nel preparare del pranzo per i loro figli.
Per il 24% dei genitori è la qualità dei prodotti
Per il 17% soddisfare il gusto dei bambini.
Per 8% un pasto con un sapore pieno e ricco.

Ma i bambini cosa ne pensano?

Che cosa ti spinge a sedersi a tavola?
Perché ho fame (53%),
Per mangiare ciò che mi piace (27%).
Per soddisfare i genitori (20%)

Quello che vi piace di più a tavola (in Italia)?
Pasta 42%
Pizza 35%
Pesce fritto 6%
Patatine fritte 5%
Hamburger 5%
Salame 4 %
Purè 3%

Reazione dei bambini a qualcosa di nuovo nel piatto:
Il 36% mangia per far piacere ai loro genitori
Il 25% lo mangia perché è presentato con un cibo che piace
Il 39% dei bambini non lo mangiano

Le principali cause del rifiuto
Odore sgradevole
Strano/diverso
Brutto da vedere
Sapore amaro
Duro, difficile da masticare
Punge, ha le spine

Al 96% dei bambini il piacere di aiutare i loro genitori preparare i pasti, il 61% dichiara addirittura piace molto.

come vediamo delle risposte dei bambini, se vogliamo veramente aiutarli a modificare le abitudini alimentari, a fare crescere il loro gusto, ci vengono loro incontro, delle indicazione ce le danno, sapremo ascoltarle?

PS è stato reso pubblico, non per mia volontà, i voti del concorso Squisito
, colgo occasione di ringraziare coloro che mi hanno votato, tanti favolosi e discreti, non entro nella polemica del concorso anche se un po' di puzza di bruciato è arrivata anche a me, il concorso è nato per fare conoscere l'evento enogastronomico e non i blogger, ricordate concorsi e premi sono sempre decisi a tavolino non prendetevela non ne vale la pena.

21 commenti:

  1. Ahimè mio figlio (il piccolo) rientra nel 4% di quelli a cui non gliene frega niente di cucinare, di aiutare la mamma a cucinare, di mangiare... e per una mamma che passa il suo tempo a cercare di fargl mangiare cose sane, appetibili e di qualità e ha un food blog, è una grande disdetta!
    :(((

    RispondiElimina
  2. Oltre a fare la chef (^_^) e a scrivere, sono un'insegnante di scuola dell'infanzia e condivido tutti i giorni il pranzo con circa venti bambini di cinque anni. Trovo che loro sappiano autoregolarsi molto più di quanto non sia comprensibile in quanto a scelta dei tempi e delle quantità nutrizionali ma che nella scelta abbiano un sostanziale bisogno di essere guidati. Un efficace percorso di educazione alimentare dovrebbe coinvolgere univocamente tanto i genitori quanto le insegnanti e non ultimi proprio loro, i bambini. Una scelta a monte, non sostenuta da consapevolezza e motivazione, non avrebbe alcun senso nè risultati.
    I tuoi post sono sempre interessanti, Gunter. Complimenti. Buona settimana. Deborah

    RispondiElimina
  3. Hai ragione Gunther si inventano "nobili" campagne in nome prima di tutto dell''econonia ....
    Se hai un attimo di tempo puoi passare da me, vorrei chiederti se conosci un prodotto che cito....
    Ciao, grazie e buona settimana !

    RispondiElimina
  4. da piccola avevo sempre tre porzioni di frutta al giorno:colazione, al pasto della ricreazione e a merenda.
    il tutto accompagnato da ciambellone della mamma, crostata con marmellata casareccia,pizza bianca, cose così.
    ora nei loro zainetti vedo solo preparati industriali, zero frutta...che tristezza!
    eppure se a quei bambini chiedi:la vuoi una mela?tutti, sottolineo tutti, mi hanno sempre risposto "si".
    non voglio fare il giudice però...

    RispondiElimina
  5. Io la leggo e seguo sempre.Complimenti per le cose interessantisime che scrive.Io adoro cucinare con e per mia figlia.Anche a lei piace tantissimo.Sono fortunata.Non conosciamo merendine industriali, solo qualche biscotto, ma per comodita di averli confezionati, chiusi in monoporzioni dentro la borsa.Siamo cresciutti con le cose semplici e genuini,e spero sempre di insegnare questo a mia figlia.

    RispondiElimina
  6. sono una mamma fortunata,figlia a mia volta di una madre attenta e premurosa.
    io ho un figlio adolescente e una bimba di quattro anni che mangiano di tutto con gran gusto e curiosità, pur essendo magri come chiodi. fin da piccoli hanno assaggiato e imparato ad apprezzare qualsiasi tipo di alimento,perchè per primi noi genitori non abbiamo escluso niente dai nostri piatti. ho lasciato che pasticciassero in cucina, invitando pure i loro amici a farlo.
    certo ci vuole tempo e pazienza, e sopratutto il rispetto dei tempi e delle quantità dei bambini.
    mai messo un piattone pieno di cibo davanti a loro, ma piccole quantità invitanti, a loro la scelta di un eventuale bis. e MAI detto di finirlo.
    per quanto mi riguarda, ritengo importante anche presentare un piatto un attimo curato ( a far male una cosa ci vuole comunque tempo e fatica, tanto vale farla per bene, dico io...), considerando questa è la prima forma di amore e attenzione verso se stessi e i propri cari.
    questo tipo di amore si trasmette e i più piccoli lo imparano solo con dei buoni esempi.
    qulache rifiuto può capitare, ma se la norma è un modo di mangiare sano e allo stesso tempo saporito, i bimbi non hanno nessuna difficoltà a farlo proprio.

    RispondiElimina
  7. Ops, rimango un pò demoralizzata da questi dati.
    Ragione in più per portare avanti con maggiore fermezza le proprie convinzioni. Anche se può essere duro.
    Grazie, come sempre,

    wenny

    RispondiElimina
  8. MIo figlio adesso è un 27enne al quale piace cucinare in modo smisurato e quindi anche mangiare.
    Gli ho insegnato a sclgliere i prodotti in base alla qualità, la stagione e alla freschezza, perchè fin da piccolino veniva con me a fare la spesa e dai oggi dai domani ha imparato.
    Quindi, credo sia stato educato nella maniera giusta.
    Cerchiamo di ascoltarli di più i nostri figli!!!!!!!!!!!!
    Buona settimana.

    RispondiElimina
  9. Io pesno che sarei una rompipalle come mamma...sarei una di quelle che mette nello zaino frutta e torte fatte in casa :D
    Che belle le ricerche che pubblichi Gunther!

    RispondiElimina
  10. sempre interessante!
    da piccola mi piaceva aiutare in cucina e ho sempre assaggiato quasi tutto!

    RispondiElimina
  11. Di quel 91% di bambini che dichiara di aver piacere nel dare una mano in cucina, mi chiedo a quanti relamente viene data l'opportunità reale di "mettere le mani in pasta".
    I bambini si sa sono pasticcioni per natura e la maggioranza dei genitori non ha nè tempo nè voglia di star dietro ai bambini che sperimentano in cucina.
    Per esperienza (sia alla scuola Infanzia per oltre vent'anni e attualmente nella scuola Primaria) so che i bambini amano questo genere di attività e spesso sono anche più ben disposti ad assaggiare quanto "creato con le loro mani". Con schiettezza dicono spesso "mia mamma non mi fa toccare nulla".

    Le campagne servono ma solo se rendono il bambino protagonista e parte attiva. Altrimenti si rischia di rendere il bambino solo un pretesto per far guadagnare i pubblicitari.
    Meglio attività mirate nelle mense e nelle scuole. E comunque anche quando non ci sono i progetti finanziati l'educazione alla salute è già compresa a pieno titolo nei contenuti da proporre agli alunni.

    Rosalba

    RispondiElimina
  12. E' un compito molto arduo far crescere i nostri figli con adeguate e sane abitudini alimentari finché ci sono bombardamenti pubblicitari di tutt'altro genere!
    Un caro saluto

    RispondiElimina
  13. Molto interessante. La "soddisfazione dei genitori" al momento di stare a tavola ha un ruolo direi importante e che, sinceramente, non mi aspettavo. Caro Gunther in effetti tutti sparano i loro saperi (anche io pecco sicuramente in questo, ma solo perchè sono un grande appassionato...garantisco la mia buona fede :D) e ascoltano poco chi davvero deve essere il destinatario di un'alimentazione sana. Bello quello che hai scritto.

    RispondiElimina
  14. Sempre interessanti i tuoi post, ti leggo volentieri! i miei adolescenti folli sono molto più "rompini" ora di quando erano piccoli e mangiavano tutto tutto!!
    ciao!

    RispondiElimina
  15. Accidenti Gunther i costi di frutta e verdura sono proibitivi e tante volte si rinuncia per poter far quadrare il bilancio.
    Non prendo mai le primizie, però se ci fai caso le uniche frutta abbordabili sono sempre le mele, perchè hanno uno stoccaggio che dura parecchi mesi.
    Sembra che sugli altri frutti facciano speculazioni e a voler vedere quando è alta stagione i prezzi non è che diminuiscano di molto.
    ... Per poi leggere sui giornali che sono stati schiacciati con le ruspe tonnellate di frutta e vrdura perchè hanno preferito lasciarle marcire piuttosto che abbassare i prezzi.
    Se questo è il risultato ...
    Forse sono uscita fuori tema, però sono veramente arrabbiata.
    Come fai a educare un bimbo a mangiare frutta, quando te ne devi privare per gli eccessivi costi ???
    Mandi

    RispondiElimina
  16. il cibo ha un valore culturale e nutritivo che non è solo quello fisico...se solo lo si capisse sare epiù facile avere rispetto per sè e per i piccoli! buona serata

    RispondiElimina
  17. Ciao Gunther, grazie ! ho guardato il sito . Un caro saluto

    RispondiElimina
  18. Come sempre con grande stile hai dato degli ottimi spunti di riflessione in tema di campagne 'pilotate'.
    Indipendentemente dalle ragioni di marketing...vale sempre la lezione di "imparare ad ascoltare sempre"! :)
    PS
    Hai dato voce a quello che penso di "Squisito"...

    RispondiElimina
  19. ciao sono un bambino e ti scrivo per dire la mia... io amo la carbonara la paiata la trippa eppurre l'amatriciana... a vorte magno pure il latte coi biscotti un bicchierre di vino al giorno me lo faccio perchè la mia mamma me ha detto che l'acqua fa vennirre la ruggine all'intestino... ogni tanto faccio il rotto e la mia mammma è contenta perchè me dice che è segno che ho diggerito
    ciao
    ;)))

    RispondiElimina
  20. Vedo con tristezza che frutta e verdura non sono certo fra i preferiti, mentre pasta e pizza trionfano! Evviva la fiera dei carboidrati!
    Collaboro con un asilo nido dove tutti i bambini mangiano frutta e verdura senza fare storie...ma allora dov'è che iniziano a guastarsi il palato? Chi sono i responsabili? Famiglie, scuola, TV?

    p.s. Simpatico il commento di Marco! eheheheh!

    RispondiElimina

Commenti anonimi e privi d'identità saranno rimossi.
Commenti con pubblicità e link commerciali saranno cancellati.