sabato 15 novembre 2008

Bimi, verdura innovativa e frutta e verdura di seconda scelta, il lusso e il low cost, miseria e nobilta in agricoltura.

La Commissione Europea in data 12 Novembre, ha approvato una nuova norma che offre la possibilità a frutta e verdura scartate perchè non ritenute idonee alla commercializzazione di arrivare sulle tavole dei consumatori, per intendersi sono quel tipo di frutta e verdura che non rispettano i criteri di qualità in fatto di calibro, colore, dimensioni, presenza di imperfezioni dovute a grandine ma spesso a malattie o cattiva lavorazione dei campi, difetti non solo estetici. Questa norma è stata varata e sarà effettiva dal 1 Luglio del 2oo9, l'obiettivo è frenare l'aumento dei prezzi.

Il progetto ha visto l'opposizione dei sindacati agricoli. La vicenda è piuttosto controversa nel senso che i parametri di frutta e verdura, determinano anche il prezzo della frutta, non sarà invece che immetendo sul mercato frutta e verdura di scarto quella di qualità A, aumenterà di più di prezzo? Nella pratica secondo me avverrà che succede oggi, i fruttivendoli acquistano una cassa di prima scelta e una di seconda scelta le mistano e le paghiamo come prima scelta, perchè se non sei dei settore riconoscere la prima o la seconda scelta è difficile, si rischia di avere sul mercato della frutta di bassa qualità ma con un prezzo molto alto, perchè in qualsiasi caso la riduzione di 0,20 centesimi al chilo non fa grande differenza per il portafoglio, ma lo fa in termine di sicurezza alimentare intanto...... arriva Bimi, esempio di globalizzazione in agricoltura.

Nei prossimi anni grazie alla tendenza della ricerca per un alimentazione sana, vedremo diversi tipi di frutta e verdura nuovi, alcuni sono frutti di incroci, altri derivanti dall’ingegneria genetica, come il pomodoro di cui si è tanto parlato in questi giorni. Il bimi è frutto di un incrocio tra il cavolo cinese e il broccolo, da parte di una società giapponese, è coltivato in Kenya, Marocco, Guatamala, Egitto, è stato subito classificato come supercibo per il suo contenuto di acidi grassi essenziali, vitamine, proteine e zinco. Finora è divenuto una verdura alla moda in particolare in Inglilterra, ma è diffuso in Nord Europa, venduto da solo non ha avuto molto successo è cosi hanno inserito in sacchetti con altre verdure per la cottura al vapore o al micronde. Il costo di Bimi va dai 2.90 ai 3,45 euro per 200 gr. Si tratta decisamente di una verdura per chi ha un potere d’acquisto alto.

Questa nuova verdura è l’esempio di come oggi funziona il mercato dell’agricoltura, il concept pensato in Giappone, la coltivazione per la manodopera a basso costo nei paesi poveri, il mercato quello europeo perché è quello che assicura una maggiore redditività, una verdura di facile utilizzazione pratica venduta già pronta. Poco spazio viene lasciato all’impatto ambientale, nessun pensiero alla limitazione di CO2 nell’aria, l’impatto sui paesi africani al limite della desertificazione, questo prodotto richiede utilizzo di molta acqua, deve essere subito refrigerato e trasportato con temperatura controllata, nonostante tutto c’è chi lo acquista a qualsiasi prezzo pur di garantirsi una supersalute ma al nostro organismo è sufficiente un alimentazione sana ed equilibrata di nutrienti, vitamine e sali minerali non sono immagazzinabili, pertanto super verdure dai super poteri al momento a casa mia rimangono tra le pagine dei fumetti dei mie figli.

10 commenti:

  1. da te trovo sempre news... sai legumi si scarto bisogna vedere a quale prezzo e sopratutto quanta parte edibile si ricava e il sapore è uguale? sono a dire il vero scettico anzi molto scettico

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  2. Invece di valorizzare la biodiversità disponibile in natura diversifichiamo sull'onda del superfood?
    Bleah...

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  3. Sono due cose diverse, le verdure che non hanno le dimensioni richieste dal mercato vengono scartate, ma spesso hanno dei difetti non solo estetici quindi va visto caso per caso.
    Sulle nuove super verdure, la natura è molto ricca di quello che si immagina, solo che nessuno la conosce, piuttosto che imparare a consocerla si preferisce inventarne di nuova.

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  4. io sono restia di fronte a questi cibi dai super poteri..sono del partito che ritornre alla stradizione, alla stagionalità ed alla semplicità, giovi di piùdui ogni altra cosa..senza far penare il portafoglio!
    Grazie Gunther x l'eccellente informazione che fai sempre!

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  5. frutta che magari non arriva al calibro perfetto si può già trovare sui banchi del mercato a un prezzo inferiore, è sempre successo, almeno qui da me. mi desta perplessità il fatto che si possa trovare merce con difetti derivati da malattie, ecco, quello non mi piace per nulla. vabbè, vedremo.

    invece m sembra un assurdo 'sto "bimi"...ma con tutti i CAVOLI nostri (bisognerebbe stimolarne ancora di più il consumo), bisogna davvero farne arrivare un esperimento giappo-cinese? oltretutto un incrocio genetico?
    ah, le trappole della globalizzazione!

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  6. quel bimi li è inquietante più lo guardo e più mi turba

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  7. Nel settore agro-alimentare l'unione europea sta prendendo decisioni che lasciano piuttosto basiti, vedi l'innalzamento della percentuale di pesticidi consentiti.
    Frutta e ortaggi arrivano sul mercato già divisi in categorie a seconda della scelta, come la mettiamo invece con tutti quei prodotti sottopagati (ai produttori) anche se di ottima qualità e via dicendo?
    Certe manovre sembrano studiate per sollevare un po' di polvere e distogliere l'attenzione dai problemi veri.
    Del super broccolo non voglio parlare. Dico solo che se gli ortaggi fossero coltivati come dio comanda non ci sarebbero problemi sulle concentrazioni di nutrienti e non servirebbe creare questi Frankenstein vegetali.

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  8. la differenza tra 1° e 2° scelta in molti paesi non esiste, ma si vende tutto allo stesso allo stesso prezzo perchè la cultura dei consumatori è differente, come in Germania... Spero che anche in Italia si arrivi a considerare la biodiversità come una ricchezza fuggendo dal conformismo...!!!!

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