domenica 27 luglio 2008

Piacere o salute?

"Sei depresso? La pelle invecchia? Il vostro cuore fa più fatica? Il compleanno di tua moglie e ti senti stanco? Prendi un piccolo biscotto! No Non un biscotto normale, no!. Un biscotto ai polifenoli al gusto di mela, arricchito con omega 3 e contenenti peptidi contro lo stress. Dubito che l’agenzia della sicurezza alimentare approvi questa comunicazione ma è quello che i consumatori si trovano di fronte al supermercato. Un prodotto standard e un prodotto con caratteristiche salutistiche, con differenza di prezzo che a volte sfiorano il 200%.

Gli studi sull'effetto positivo sulla salute di un particolare ingrediente o combinazioni sono in aumento. Come è in aumento la lista dei novel food. Su molti ingredienti i punti di vista della comunità scientifica sono piuttosto contraddittori e non univoci, sopratutto non è sufficiente dire che per esempio la fragola contiene vitamina C, bisogna dimostrare che il prodotto che contiene la fragola conservi dopo la preparazione quella percentuale di vitamina C, favorevole per il mio organismo e va dimostrato che il suo utilizzo abbia benefici sulla salute. Se fino a qualche anno fa’ l’opzione era tra piacere e salute oggi è possibile scegliere tutte e due, tanto che il piacere della buona tavola potrebbe diventare la base d’equilibrio nutrizionale.

Tra le principali promesse di prodotti del benessere troviamo quelle per l’intestino (probiotici e prebiotici), di bellezza (collagene, il coenzima Q10, aloe vera ...), bruciatori di grasso (di Neopuntia Bioserae, L-carnitina, tè verde ...) o moderatori d’ appetito (fibre), presunti prodotti per la virilità (ginseng, guarana, zenzero), o per lo sviluppo di capacità del cervello (omega 3, DHA come lo yogurt mente viva della Latteria di Merano ).......

Si comincia anche a discutere le virtù di omega 3 come antidepressivo, accanto a molecole nuove per arricchire i prodotti si fa strada una tendenza diversa come le proprietà naturali di erbe o frutti che arrivano da altrove come Cranberry (Canada e Usa), Melograno (Iran, Turchia), i Baobab (Africa), le Noci caju da (Tahiti), Acerola (Brasile), Thè verde (Asia), Acai (Sudamerica), Goji (Cina, un antiossidante), Gac (Asia contiene 10 volte in più betacarotene della carota e 70 volte in più di licopene del pomodoro), Seabucktorn (Cina). Si va alla ricerca di ingredienti nelle farmacopee straniere (sarà la frutta che arriva dall'Amazzonia il prossimo riferimento) o negli alimenti che consumiamo più. E 'per questo motivo che riscopre le proprietà di mele, kiwi, lampone, mirtillo, ribes ...

L’utilizzo di questa della leva salutistica, dal punto di vista del marketing, richiede particolare attenzione perché si rischia di perdere il consumatore per strada (come è avvenuto negli ultimi prodotti flop). Se i benefici non sono sufficientemente chiari o se tutti gli alimenti funzionali cominciare a contenere il tè verde e il melograno, il consumatore perde fiducia . Il successo di un ingrediente salute deve rispettare tre punti: 1) essere noto 2) i benefici devono essere chiari, senza ambiguità e verificabili 3) il suo utilizzo deve avere un senso logico per il consumatore.
Senza rispettare queste tre piccoli punti qualsiasi investimento in comunicazione sarà inutile, sono le caratteristiche e proprietà del prodotto che fanno marketing e comunicazione non viceversa. Prima di spendere 100 milioni di euro in comunicazione forse bisognerebbe pensarci!
Importanti contributi sul Baobab e Tè verde
In foto capsula lavazza al tè verde

mercoledì 16 luglio 2008

Vitasnella fit drink

Arriva una nuova bevanda funzionale, di cui sentivamo tanto il bisogno, direttamente dal gruppo Ferrarelle, dove è stato chiamato un team manager tutto al femminile con Nathalie Jacquet trade marketing manager, Carlotta Rossi Spencer, come responsabile della comunicazione corporate e di prodotto e Adriana Pontecorvo. Il quartier generale a Riardo (Caserta) e le direzioni marketing, comunicazione e commerciale a Milano, la Ferrarelle spa include un portfolio di marchi : Ferrarelle, Natia, Santagata, Boario e Vitasnella .

Personalmente che un team creato in base all'appartenenza sessuale piuttosto che alle competenze sia meglio di un team misto, non sono molto convinto. Tutto questo team femminile, pluri sponsorizzato e coccolato ha scaturito la vera novità dell'anno "Vitasnella fit drink, l'acqua che è il tuo corpo che te la chiede", l'acqua per le donne che fanno attività fisica, tanto da finire immediamente sul sito la pubblicità è l'asina del commercio, quando è troppo è troppo. A più di due mesi dalla presentazione è introvabile per ragioni ignote, flop ancora prima di essere commercializzata qualcuno mormora?

Più che una vera novità è la risposta di Danone alla Nestle per l'acqua S.Pellegrino "Fitness", già in scaffale e già in promozione (avevano affermato che non sarebbe mai stato in promozione) con risultati non brillanti, nonostante si parli di questi prodotti come il futuro del settore food fanno fatica a essere condivisi dai consumatori, un po' per le caratteristiche dei prodotti pensati per nicchie di mercato, un po' per la malsana attività di marketing e comunicazione nella maggior parte dei casi incapace di valorizzare e comunicare il prodotto. Dal nero funereo delle bevande ai frutti rossi di Alixir di Barilla ai colori da carnevale brasiliano di Vitasnella fit drink sembra un passaggio epocale in realtà il packaging sembra più nascondere che convincere.

Il settore delle bibite funzionali diviene sempre più affollato, perchè anche Parmalat ha rinnovato Santal con Santal Active Tonic Ice (che si sono perfino dimenticati di inserirlo come prodotto nel sito internet dell'azienda, complimenti avanti cosi eh! Quando si crede in un prodotto l'azienda in genere è attenta alla comunicazione). Una bevanda a base di succo di frutta 2o % con vitamina C, E, A magnesio estratti di ginseng e mate, con aroma dissetante (mah!!) che si allinea con tutte le acque funzionali di cui abbiamo gia diffusamente parlato.

In Vitasnella fit-drink non mi piacciono le dichiarazioni, "un acqua per reidratarsi" in primo luogo non è acqua ma una bevanda, le "reintegrarsi senza acquisire calorie" e ‘recupera le forze, non le calorie’, per fare questo c'è acqua semplice unita ad una alimentazione sana ed equilibrata di nutrienti; qualsiasi bevanda non è mai a zero calorie altrimenti non è bevanda, nella maggior parte dei casi si tratta di bevande con il 20% di succo di frutta, un prodotto mirato al target delle palestre con una promozione in 250 palestre di 9 città italiane: l’azienda ha in programma di coinvolgere circa 750 trainer, considerati importanti influenzatori di un target di circa 7 milioni di donne, basteranno a convincere?

sabato 12 luglio 2008

Alimentazione e cancro


Il cancro è la patologia più diffusa in Europa, lalimentazione è uno dei strumenti di prevenzione. 1 persona ogni 5 secondi muore di cancro nel mondo, si stima che nel 2050 una persona su due ha la possibilità di sviluppare tale malattia. Il cancro ha cause multifattoriali, ma tutti i specialisti sono convinti che il 75% di questa malattia può essere prevenuta con una migliore igiene e stile di vita. Il 35% è dovuto ad una cattiva alimentazione (obesità, malnutrizione, anoressia) il 30% al fumo, il resto del 35% a inquinamento, alcool, esposizione raggi UVA. Quanto all’ereditarietà non ci sono al momento studi che dimostrino questa tesi, si è più vicini a pensare che simili abitudini di vita possano generare le possibilità di sviluppare il cancro. L’alimentazione equilibrata e varia di nutrienti impedisce alle cellule cancerogene di potersi sviluppare e di divenire clinicamente pericolose e aiuta a rinforzare i nostri meccanismi naturali di difesa contro il cancro.

PREVENIRE O GUARIRE ?
L’alimentazione non sostituisce in alcun modo una chemioterapia. L'alimentazione può prevenire. Quando le cellule cancerogene si sviluppano nel nostro corpo possono rimanere silenti anche per dodici anni. Quello che invece possiamo fare con l’alimentazione è una dieta varia ed equilibrata con alcune semplici indicazioni, per creare un ambiente ostile all’evoluzione della malattia. Per esempio le catechine del thè verde e l’ acido ellagico (appartiene alla famiglia dei polifenoli, un antiossidante) di lamponi impedisce alle cellule cancerogene di raggiungere i vasi sanguigni per il loro sviluppo. Indole-3-carbinolo del cavolo di oppone all’eccesso d’estrogeni e partecipa alla prevenzione dello sviluppo del cancro al seno e alla prostata.


FRUTTA E VERDURE
Sentiamo spesso raccomandare mangiare almeno 5 porzioni di frutta e verdura, che devo essere considerato non il raggiungimento di un traguardo ma del minimo, che corrispondo più o meno a 400 gr. non tantissimo. Le verdure contengono delle sostanze fitochimiche anticancro, che rivestono un importanza notevole nell’alimentazione quotidiana. È importante variare la scelta di frutta e verdura e non focalizzarsi solo su un frutto o una verdura, è l’insieme di più frutta e verdura che ha la possibilità di sviluppare un azione combinata superiore rispetto ad ciascun alimento separato.

QUALI SOSTANZE?
I ricercatori si sono focalizzati su alcune sostanze come i flavonoidi (thè verde, vino rosso, piccoli frutti), fitoestrogeni (soya), licopene (Pomodoro), olii essenziali (timo, menta, maggiorana), capsaicine* (peperoncino), i probiotici (latte fermentato e yogurt) flavanones* (agrumi) sono tutte molecole buone per la salute ma altrettanto fragili, sensibili al trattamento e alla cottura. I flavonoidi del cioccolato amaro avevo già parlato che con la lavorazione vengono persi. Il the verde un conto è bere una bevanda “aromatizzata” al the verde e diversamente è farsi un the verde con una infusione minima di otto minuti per liberare il massimo delle molecole anticancro, vi rendete conto da soli della differenza. Non è solo importante assumere un certo tipo d’alimento ma è importante come in quale modalità.

ERBE E SPEZIE
La lista delle virtù salutari di erbe e spezie diviene sempre più lunga, si distinguono per il loro contenuto di molecole anticancro le Zingiberaceae (curcuma, zenzero) Labiate (mente , timo e maggiorana) Apiaceae (prezzemolo, cerfoglio, cumino, finochio, aneto). Qualche astuzia , per esempio la curcuma se dissolta nell’olio d’oliva può essere più facilmente assorbita dal nostro organismo. Come vedete non è cosi difficile praticare un dieta equilibrata con sostanze che aiutano a prevenire il cancro, mangiare bene non è una punizione ma un piacere per il nostro organismo e per il palato.

In particolare il Dr. Beliveau, raccomanda un alimenta equilibrata nei nutrienti ma che possa includere all’interno di un mese 5 o più porzioni di spremuta d’agrumi, cavolo, broccoli, di prodotti a base di soia, legumi (ceci, lenticchie), spinaci, cipolla o porro o scalogno, mirtilli o lamponi o more, noci o mandorle o nocciole, 30 gr di cioccolato nero puro al 70%, qualche cucchiao di pomodoro concentrato, curcuma, grani di lino e qualche tazza di thè verde.

Grazie per la scrittura di questo post a D Schereiben ricercatore in neuroscienze e R. Beliveaur biochimico ricercatore di cancerologia all'Universita di Montreal

* molti nomi di molecole non sono riuscito a tradurle in italiano, chiedo scusa le ho messe in francese spero si capisca lo stesso

venerdì 11 luglio 2008

Farmer Market

La coldiretti ha pubblicato elenco dei cosiddetti "farmer market " i mercati locali dove poter trovare le produzioni locali. Non so se sia la soluzione per rallentare la corsa dei prezzi alimentari ma un occasione magari per fare provviste di qualità.

PIEMONTE

A Torino in piazza Palazzo di Città “Oasi dei prodotti tipici della campagna piemontese” (ogni prima domenica del mese), in piazza Madama Cristina (la terza domenica di ogni mese).
Ad Alessandria in Piazzetta della Lega (il secondo sabato del mese dalle 8,30 alle 19) e in Corso Felice Cavallotti (il primo lunedì del mese, dalle 8 alle 14)
A Gavi (Alessandria) in via Mameli, 9 (la seconda domenica del mese dalle 9 alle 19)
A Chieri in piazza Dante (tutti i mercoledì dei mesi estivi, dalle 15.00 alle 19.00) nell’ambito del progetto “Compra locale, mangia locale”
A Biella (Vercelli-Biella) c/o Giardini Zumaglini (seconda domenica del mese)
A Borgo d'Ale (Vercelli-Biella) presso il Mercato (terza domenica del mese)
A Vercelli presso Piazza Cavour (quarto sabato del mese)

LOMBARDIA
A Vimercate in piazza Marconi (l’ultimo sabato di ogni mese)
A Milano in piazza San Nazaro in Brolo (tutti i secondi sabato del mese)
A Gorgonzola (Milano) (ogni prima domenica del mese)
A Lomazzo (Como) (secondo e quarto sabato del mese)
A Olgiate Comasco (primo e terzo sabato del mese)
A Cremona in piazza Stradivari (seconda domenica del mese)
A Crema (Cremona) , nel mercato coperto di via Terni (ogni prima e terza domenica del mese).
A Casalmaggiore (Cremona) (tutti i sabato)
A Bergamo in piazza Pontida (tutti i venerdì mattina)
A Treviglio (Bergamo) in piazza mercato (tutti i mercoledì mattina)
A Lovere (Bergamo) in piazza Tredici Martiri (mercoledì dalle 8,30 alle ore 13,30)
A Mantova in lungo rio IV Novembre (tutti i sabati)
A Vigevano (ultima domenica del mese)
A Pavia il “Mercato a Impatto Zero” in Piazza Guicciardi (ogni sabato mattina).

VENETO

A Monselice (Padova) in via Piave, 7 (sabato e lunedì, ore 8.30-12.30, mercoledì ore 15-19.30).
A Montebelluna (Treviso) in piazza Negrelli (ogni sabato mattina, dalle ore 8 alle 13).
A Rosolina (Rovigo) in piazzale Europa (venerdì e domenica sera, dalle ore 18 alle 23)
A San Giovanni Lupatoto in piazza Umberto I (seconda e quarta domenica del mese, 9 -13)
A San Martino Buon Albergo (il 27 luglio, il 28 settembre e il 23 novembre, dalle ore 9 alle 13)
A Soave, in piazza Mercato dei Grani (secondo e quarto sabato del mese, dalle 9 alle 13).

TRENTINO-ALTO ADIGE

A Trento in piazza Dante (tutti i sabati dalle 7,30 alle 13)

EMILIA-ROMAGNA
A Piacenza in piazza Casali, nel punto vendita del Consorzio BioPiace, con prodotti di circa 50 aziende aderenti.
A Traversatolo (Parma) (ogni domenica in piazza Vittorio Veneto)
A Fontanellato (Parma) mercato del biologico presso la Rocca San Vitale (ogni quarta domenica del mese)
A Scandiano (Reggio Emilia) in piazza della Libertà (ogni lunedì mattina)
A Modena in piazza della Pomposa mercato del biologico (ogni martedì e sabato)
A Vignola (Modena) in piazza Maestri del Lavoro in località Brodano (ogni venerdì, sabato e domenica)
A Ferrara in via Donatori di Sangue (presso Porta Paola) (ogni venerdì)
A Bondeno (Ferrara) in piazza Garibaldi (sabato mattina)
A Marina di Ravenna mercato dei prodotti agricoli “a km zero” in viale delle Nazioni (tutti i giovedì dei mesi estivi, dalle 20 in poi)
A Cervia (Ravenna) in Borgo Marina (tutti i giovedì sera nei tre mesi estivi di giugno, luglio, agosto)
A Lugo (Ravenna) mercato biologico (ogni venerdì al Pavaglione – sabato mattina mercato dei produttori alla Rocca comunale)
A Faenza (Ravenna) mercato biologico (ogni giovedì sera)
A Cesenatico (Forlì-Cesena) nel centro storico (d’estate tutti i giorni compresi i festivi; quattro giorni alla settimana nel periodo invernale)
A Savignano (Forlì-Cesena) in piazza Borghesi (ogni sabato pomeriggio)


TOSCANA

A Montevarchi (Arezzo) in piazza Varchi (il secondo sabato del mese)
A Massa Carrara mercato biologico e tipico in piazza delle Erbe (apertura il 24 maggio 2008, poi il primo sabato del mese - 14 banchi e 40 produttori).

MARCHE

A Urbino in piazza San Francesco (ogni giovedì dalle ore 7 alle 12)

PUGLIA

A Taranto in corso Umberto I, 121 (tutti i giorni dallo 8,30 alle 14)
A Bari in via Cardassi, 33 (tutti i giorni dalle 8,30 alle 20,30)

BASILICATA
A Potenza in via della Tecnica (martedì, giovedì e sabato dalle 8,30 alle 19,30)

SICILIA

A Palermo in via Roccazzo (in via sperimentale , ore 9-14)

lunedì 7 luglio 2008

Promozioni : Vademecum per i consumatori

La base di questo vademecum è stato data dall'Unione Consumatori Italiani, io ho aggiunto qualcosa in base al dibattito emerso nei post dei frequentatori del blog

Consumo Intelligente
  1. Andare a fare la spesa con un elenco preciso di prodotti da comprare le grandi superfici si basano sullo stimolo dell'acquisto mediante la vista, che induce ad acquistare più prodotti del necessario.
  2. Diversificare i luoghi d'acquisto , tra il mercato (frutta e verdura), supermercati e hard discount (detrsivi carta igienica)
  3. Ricordate che le confezioni più convenienti sono le più grandi, ma dovete valutare il vostro consumo abituale Es. il detersivo per la lavatrice potete tenerlo mesi, difficile consumare un prodotto a scadenza breve in grande quantità come lo yogurt.
  4. Non fateci condizionare dalle marche famose, la marca non è sempre garanzia di qualità, spesso prodotti con marchi meno noti costano meno e sono altrettanto di qualità, leggete bene le etichette (come diceva Daniela nel post , lo stesso yogurt della stessa azienda veniva venduto con due marchi diversi e due prezzi diversi).
  5. Non scegliere prodotti posizionati nei scaffali centrali, quelli più convenienti sono in basso. Il supermercato è come per i biglietti ai concerti, e i posti migliori alle aziende costano di più, e i scaffali centrali sono i più facili da vedere.
  6. Controllare sempre il prezzo al chilo o al litro dei prodotti anche quelli in offerta e fare un confronto, non è raro scoprire prodotti non in offerta più convenienti.
  7. Prima di acquistare un prodotto in offerta controllare la data di scadenza.
  8. Leggere sempre con attenzione le etichette, non farsi confondere da packaging o imballaggi e attenzione agli asterischi. (Non sempre quello riportato in etichetta è corretto purtroppo molto dubbi sono sorti sia me che al sito albanesi, come la presenza di panna in molte ricotte non dichiarata in etichetta).
  9. Salumi e formaggi venduti al taglio costano in media il 20-30% meno dei prodotti già confezionati.
  10. Nei reparti ortofrutta acquistare solo prodotti di stagione e di provenienza nota (mi capita spesso di leggere provenienza Europa o Italia, dal mio punto di vista non è sufficiente è diverso sapere se le mie fragole arrivano dall'Alto Adige o dalla Sardegna, o dalla Norvegia piuttosto che la Spagna).
  11. Il pane più è speciale è più a un costo alto (all'olio, al latte, la burro, ai cereali, al sesamo, alle olive, alle nocciole, alle patate) si può arrivare dai 2,5 euro al chilo perfino ai 6 euro al chilo
  12. Nel reparto carni, ricordate di acqusitare anche i pezzi provenienti dai quarti anteriori sono ugualmente nutrienti ma costano il 30% meno dei tagli più nobili, come per esempio : reale, cappello di prete, punta di petto, bianco costato di pancia, coste della croce, fesone di spalla, fusello.
  13. Scegliere le acque minerali quelle che costano meno, salve diversa prescrizione medica e quando è buona bere acqua del rubinetto (il qualche post molti facevano presente del sapore cattivo di alcune acque del rubinetto come in Sicilia e in Campania).
  14. All'acquisto di verdura considerare gli scarti, è vero che i fagiolini costano più della bieta ma hanno meno scarto.
  15. I prodotti alimentari venduti sfusi consentono di risparmiare fino al 40% rispetto ai confezionati.
  16. Consiglio di acquistare prodotti locali, meno trasporto vuole dire meno costo e meno CO2 nella spesa.
  17. Saponi e detersivi quelli a marca del supermercato, la formula chimica è la stessa e il prezzo è inferiore.
  18. Verificare che lo sfuso abbia un etichetta chiara.
  19. Note per i saldi: verificate sempre che si tratti della collezione di questo anno specie per abbigliamento e scarpe che normalmente è del 20-30%, i capi dello scorso sanno vengono scontati del 50%.
  20. Acquisti in outlet: verificate che il costo non sia uguale a quello del negozio, un vero outlet dovrebbe avere uno sconto di almeno il 30% rispetto al costo del listino fino al 50%, per i saldi ancora più alto; verificare che sia un outlet dell'azienda stessa, in genere tendono a piazzare molto invenduto o scarto.

martedì 1 luglio 2008

Le promozioni svalutano i prodotti di marca e di qualità?

Le offerte promozionali degli scaffali sono state recentemente oggetto di critica in una tavola rotonda organizzata da Il sole 24 ore e Mark up sul il tema “Pricing, fidelizzazione: costi opportunità e percezione del consumatore” Luigi Rubinelli ha fortemente criticato "le promozioni che fanno scivolare il posizionamento dei prodotti di qualità avvicinandoli al low cost, poiché si determina una distorsione del valore del prodotto che rischia di confondere il consumatore e avere ripercursioni delle politiche aziendali". (Da Il sole 24 ore del 25 giugno 2008)

Fino a qualche anno la promozione era costituita dai cosiddetti “prezzi civetta” di alcuni prodotti che avevano lo scopo di attirare l’attenzione del consumatore in un punto vendita. Oggi questo tipo di interpretazione della promozione è superata come dimostra la fotografia del settore Food and Beverage 2012 di Deloitte e la ricerca sui consumi presentata dalla Federazione Italiana Pubblici Esercizi, dove indica chiaramente lo spostamento delle scelte del consumatore verso prodotti più economici con una certa preferenza verso le promozioni, private label e hard discount in grado di offrire prezzi più bassi.

Anche l'affermazione che solo i prodotti di marca sono prodotti di qualità è superata. Nella situazione attuale dei consumi le aziende si sono adeguate al mercato, dimostrando di sapere contenere i costi e allinearsi attorno alla fascia di prezzo delle offerte speciali. Forse una scelta obbligata, bisogna tenere conto delle difficoltà in cui versano più del 60% le famiglie italiane con una perdita del potere d’acquisto, risparmiare su pane e pasta non è mai accaduto in Italia dal dopoguerra, questo dato dovrebbe fare riflettere.

Le alternative per le aziende quali sono? E sopratutto quali saranno per il futuro? Un prodotto di qualità rimane tale anche con le promozioni. Tutte le aziende che visito mi dicono "noi non siamo un azienda da promozione", d’accordo ma intanto il magazzino aumenta e gli ordini calano. La qualità la fa solo il prezzo? Io non credo. Quando il mio prezzo è troppo alto per il consumo che devo fare? Ripensare al mio modo di fare impresa e affrontare il mercato o si rischia di rimanere ai margini.

Detto questo l’altro giorno ero in un Lidl e ho scoperto una nuova linea benessere dello stesso canale distributivo, è un prodotto nuovo un tonno pinne gialle, con meno sale (più salutare) all’olio d’oliva extravergine al 50% meno del costo di un uguale prodotto di marca, di conseguenza un prodotto low cost può essere di qualità e in questo caso anche conveniente dimostrando che i margini per la qualità il prezzo sono più che possibili quello che manca è la volontà di pensare e confrontarsi con un libero mercato, dove oggi le rendite di posizione non sono più ammesse.

Il consumatore oggi è molto attento e consapevole, non è sufficiente che il prodotto sia in promozione, deve essere anche soddisfare delle aspettative di qualità. Io faccio degli acquisti promozionali e voi?