mercoledì 21 novembre 2007

Dimenticate l’energia nucleare sarà l’energia solare l’energia del futuro

Questa notizia non ha trovato spazio nei media italiani, ma un gruppo di ingegneri tedeschi, ha prima convinto il Governo di Berlino e ora l’Unione Europea che il prossimo 28 Novembre si appresta ad organizzare un convegno su uno dei progetti tecnologici e energetici più ambiziosi e innovativi.

L'idea è forte e semplice: l'illuminazione solare del Sahara è abbondante, si prevede di trasformarla in energia per soddisfare i bisogni energetici dei paesi del Mediterraneo, ma anche dell’Europa. Negli ultimi anni le tecnologie solari hanno fatto progressi, in questo modo è facile che il progetto diventi una prospettiva realistica.

Sulla carta, il ragionamento è semplice : "I deserti coprono circa 36 milioni di kmq sui 149 milioni di kmq di terra del pianeta", dice il fisico Gerhard Knies, ispiratore del progetto TREC . Energia solare colpisce ogni anno 1 kmq di deserto in media di 2,2 (TWh), o 80 milioni di TWh all'anno. Ciò rappresenta una quantità di energia così grande che l'1% della superficie di deserti sarebbe sufficiente a generare l'energia elettrica necessaria per l'intera umanità. Di conseguenza, dovrebbe essere possibile per aumentare il numero di impianti di energia solare nel deserto.

L'idea comincia ad essere formalizzata nel 2002, da Gerhard Knies. Un incontro d' esperti si è svolto nei primi mesi del 2003 e lo studio di fattibilità è stato svolto nel 2004 e nel 2005 dal centro aerospaziale tedesco (DLR) diretto da Ing. Franz Trieb.

Tra l'altro aspetto economico è rilevante, poiché il prezzo per la produzione dell’energia potrebbe essere compreso tra 0,08 e 0,12 euro, al kWh, e tra 0,04 e 0,06 euro / kWh ", dice Franz Trieb che rapporto al costo del petrolio è un inezia.

Il crescente interesse per il progetto TREC , ha portato a fornire la piena disponibilità delle società elettriche d' Egitto, Marocco e Algeria. In particolare quest’ultima ha un potenziale solare tra i più importanti di tutto il bacino mediterraneo, il paese ha annunciato nel mese di giugno, un piano di sviluppo con un programma, che sarà attuato dalla società NEAL (Nuova Energia Algeria). Il 3 Novembre, con atto ufficiale il ministro dell’energia ha avviato il progetto che dovrebbe culminare nell’apertura di una centrale nel 2010.

Il 13 novembre, è stato raggiunto un altro obiettivo: il CEO - NEAL, cioè l'avviamento di un progetto di uno collegamento elettrico 3000 km tra Adrar, Algeria, e Aachen, Germania. Questo è l'inizio della rete tra l'Europa e il Maghreb. Si vuole portare l'elettricità, che sarà solare al 80%".
L'Europa ha fissato un obiettivo del 20% di elettricità da fonti rinnovabili entro l'anno 2020, questa progetto arriva al momento giusto. I finanziamenti per la connessione Adrar /Aachen - devono essere stanziati per affrontare le conseguenze negative che potrebbe avere sul paesaggio, la creazione di una rete ad alta tensione tra i paesi del Maghreb e l’ Europa.

Più in generale, lo sviluppo di energia solare, potrebbe diventare una credibile alternativa al nucleare. Peccato che uno dei paese affacciati sul mediterraneo come l'Italia, non abbia partecipato al progetto e tutt'ora formalemente ne ignora l'esistenza sia a livello istituzionale che politico.

4 commenti:

  1. non è che dipenderemo un po' troppo dai paesi arabi?

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  2. Rubia è dovuto andare in Spagna a lavorare sull'energia!

    Carlo

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  3. vorrei segnalare che il programma del Ministero dello Sviluppo Economico "Industria 2015", un programma da 250 milioni d'euro, con 130 progetti. Il nostro paese è sul punto di investire nei prossimi tre anni centinaia di milioni di euro per far cambiare il volto all'Italia e produrre energia solare www.sviluppoeconomico.gov.it
    per qualsiasi informazione
    compilate il modulo sul sito

    Anna Bestetti
    ufficio stampa Ministero delle Sviluppo Economico

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  4. bene, interessante. Avanti cosi'. Forse siamo sulla strada giusta. Clementine de Ribes

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